Promuoversi sui social network

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ciao a tutti, non so se n'era già parlato ma visto il peso che ha attualmente mi sembrava interessante avere un thread su come uno scrittore può fare promozione sui social. Voi avete un account da scrittore separato da quello personale? Come lo utilizzate?
Io su Instagram pubblico principalmente i libri che leggo, in attesa che riprendano gli eventi dopo l'estate, mentre nella mia pagina Facebook ufficiale per il momento pubblico aggiornamenti sui miei libri (in uscita, in stesura, etc.).
Mi piacerebbe soprattutto conoscere qualcuno che usa i social in modo creativo e che organizza cose carine; ad esempio, a me piacerebbe fare delle dirette "congiunte" o tenere una specie di rubrica ma ammetto che l'idea di farla da solo mi scoraggia dal pensarci seriamente!
Se qualcuno ha idee o cerca collaboratori per qualcosa del genere mi scriva ;-) 

Penso che si potrebbe anche usare questo topic per segnalare i nostri account, qualche follower in più non fa mai male, no? :P 
La mia pagina ufficiale FB dovrebbe essere nella firma, mentre su Instagram sono andydreams_books
https://andydreams.it
Pagina facebook ufficiale: https://www.facebook.com/Alessandro-Mar ... 4917158086
Instagram: andydreams_books

Re: Promuoversi sui social network

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Nella mia pagina autore di Facebook, pubblico dal lunedì al venerdì, sempre di mattina, una foto con una frase. Foto di animali buffi o paesaggi e oggetti strani. Perché nelle mie storie ci sono sempre animali e cose strane. Quando comunico qualcosa dei miei scritti pubblicati, lo faccio sempre di pomeriggio, solo quando ho qualche novità. Non so se funzioni, ma faccio così da qualche anno  :P

Mi annoiano gli scrittori che parlano solo e sempre di scrittura  :bandiera:
Il pianeta dei Bipedi - Sabir Editore
Il genio raccomandato - Sága Edizioni
Pizze indemoniate e come mangiarle - Nero Press Edizioni

Re: Promuoversi sui social network

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Per promuoversi come si deve sui Social Network, serve uno studio sul pubblico che si vuole raggiungere per poi ideare una strategia mirata con contenuti differenziati adatti a quella fascia di pubblico. Una delle campagne social meglio riuscite legata al mondo dell'editoria (parlo della pubblicità, non del prodotto) secondo me è stata quella realizzata per storie della buona notte per bambine ribelli. Visto il target che volevano interessare, l'idea dei mini esperimenti sociali da condividere sui social ha funzionato alla grande rendendo virali quasi tutti i loro video.

Se non si hanno i mezzi per realizzare uno studio e una strategia ad hoc, secondo me, oggi val più la pena di coltivare la propria community. Tutti i social sono pieni di contenuti, meglio specializzarsi in un micro settore e avere poco pubblico, ma seriamente interessato agli argomenti che si propongono. Anche combinare due microsettori, pure apparentemente molto diversi, può funzionare. Anche se, e questo è un mio parere, su Instagram si sta già raggiungendo la saturazione anche delle micronicchie combinate (es libri e caffè; torte e fitness;...).
Anche a livello tecnico, un tempo gli algoritmi "premiavano" la pubblicazione quotidiana, ora sono più interessati a post con molti commenti e condivisioni. Se posti una volta a settimana qualcosa che viene commentato e da cui parte un dialogo, è sicuramente meglio rispetto al postare ogni giorno con poco riscontro.

Per quanto riguarda le collaborazioni fra autori, parlo per sentito dire, ma inizialmente pare ci siano stati diversi progetti su clubhouse. Ora l'interesse è scemato e comunque non so quanto reddittizi fossero per la pubblicità degli autori.

Re: Promuoversi sui social network

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Uno dei modi più semplici ed efficaci per promuoversi potrebbe consistere nel pubblicare almeno tre volte a settimana delle immagine collegabili a degli estratti dei propri libri.

Esempio: hai scritto un libro di fantascienza?

1. Prendi un estratto dove si parla, ad esempio, del protagonista che esplora lo spazio con la sua navicella e allegalo a delle immagini il più possibile coerenti; sul web ci sono molti siti dove trovare immagini prive di copyright che possono essere usate allo scopo.
L'ideale è dare "identità" ai profili e continuare con estratti e immagini dello spazio o comunque di fantascienza.

2. Oltre a questo, segui altri profili (su Instagram, ad esempio) di appassionati di fantascienza (non solo profili di lettori, anche di soli appassionati dello spazio in ogni sua forma), in modo da ottenere più contatti con il tempo.

3. Una volta ottenuto dei contatti, scrivi ad alcuni di loro per chiedere se vogliono leggere gratuitamente il tuo libro (puoi inviarlo anche solo in versione digitale) in cambio di una recensione sui loro profili; in questo modo, loro otterranno una libro gratuitamente e tu un po' di pubblicità che, se fatta da profili con molti follower, potrebbero portare a delle vendite.

Questo discorso si applica bene su social come Instagram; su Facebook è più difficile ottenere un seguito se non si usano soldi con le Ads, quindi diciamo che l'ideale è collegare i profili e, se non si vogliono spendere soldi in Ads, sfruttare di più i contatti che si riescono ad ottenere su Instagram.
Ho testato questo metodo con vari autori e in genere funziona, anche se, ovviamente, dipende molto anche dal libro; i romanzi di fantascienza e rosa hanno molte più possibilità di vendita rispetto a un libro di poesie, per dire.
Social Media Manager per editori e scrittori.
Ho lavorato per un editore e 30 autori (dato aggiornato a marzo 2023).

- Curriculum su LinkedIn.
- Articolo in cui spiego cosa faccio.
- Profilo Instagram.

Re: Promuoversi sui social network

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Premetto che io ho un'incompatibilità caratteriale coi social, specie se a scopo di promozione. Metto cose solo se effettivamente mi interessano e se ho piacere di condividerle. Odio spammare i miei libri in giro (e, per riflesso, non sopporto quelli che lo fanno di continuo). Odio molte altre cose dei social che non sto a elencare, o non finiamo.
Detto ciò, riesco a vedere che più una cosa sembra genuina e spontanea (e il sembra non è casuale ) più attira consensi. Ci sono persone che riescono a spammare i loro libri ogni giorno e a sembrare comunque simpatici e spontanei. Io dopo il terzo giorno sarei esausta e nauseata dei miei stessi libri. Non ho mai capito se queste persone abbiano una precisa strategia, portata avanti con estremo stoicismo, o sia solo questione di carattere, ma mi pare di cogliere almeno un intento strategico.
Ora, io ho avuto la fortuna di pubblicare il primo romanzo con un buon editore, che si è occupato di tutto, e quel libro continua a vendere da solo, dopo un anno e mezzo. L'editore ha fatto i salti mortali? Neanche per sogno. Un semplice review party, come lo fanno anche molti autori self. Qual è la differenza, quindi?  Per me è solo nel marchio: i lettori affezionati lo vedono come una garanzia. L'altro fattore è che si tratta di un romance. Pubblicizzare un romance tra gli appassionati non è difficile, credo sia il genere che conta più lettori forti in assoluto.
Lo stesso vale per il fantasy: chi ama il genere è facilmente attratto da ogni novità, specie se ben confezionata. Il mio editore, seppur piccolo, ha fatto una buona promozione, e molti bookinfluencer mi hanno chiesto una copia per recensirla. Finora ho detto di sì a tutti, ma poi capitano quelli che ti chiedono il libro e hanno solo una vaga idea di chi sei o cosa scrivi.
Settimana scorsa mi ha scritto una tizia "Ti va di collaborare?". Allora: prima di tutto saluta, dimmi chi sei e perché scrivi proprio a me. Quando rispondo (più cortesemente di quanto meritasse) mi spiega che lei ha tot mila follower e pubblicizza prodotti, poi se ne esce "se non sbaglio, tu hai scritto un libro". Al che mi cadono non dico le braccia, ma quel che non ho. La risposta a caldo sarebbe stata "Ne ho pubblicati ben quattro di libri, brutta str..., basta che guardi, e i tuoi follower te li puoi mettere dove sai", tradotta poi in un più diplomatico "magari più avanti, grazie".
Detto ciò, mi piacciono i profili a tema, dove tutto è perfettamente ordinato, ma ho quattro libri di generi diversi, quindi è impossibile rientrarci, e mi trovo a fare le cose casualmente (lottando contro l'allergia ai social, che prima o poi qualcuno diagnosticherà come una vera malattia).
L'altro giorno ho trovato tra le richieste di messaggi una novità: un'agenzia che si occupa di procurare follower su instagram. Credevo di aver visto di tutto, e invece... Dopo la prima reazione di incredulità, ho riso per un paio di minuti (prima di cancellare il messaggio).
Allora ok, la promozione è necessaria se si vuole vendere dei libri. Ma c'è un limite oltre cui si scade nel ridicolo. Riconoscere quel limite è un'arte quanto la scrittura, e non è da tutti. Il fatto che molti lo oltrepassino senza che la maggior parte delle persone se ne renda conto, non significa niente. Vuol dire solo che prima ancora dei libri si è costruito il proprio personaggio, la propria identità social (avete presente le foto orride dove parenti e amici commentano entusiasti: "bellissimo/a" oppure "che magnifica coppia". Ecco), ma a quel punto la gente vi compra e legge per farvi piacere (o perché spera in un ritorno), non perché i vostri libri siano buoni.
Per alcuni forse non fa differenza, per me ne fa molta. Vorrei che le persone, soprattutto sconosciute, leggessero i miei libri perché piacciono, non per fare un favore a me.
bore_ale ha scritto: La mia pagina ufficiale FB dovrebbe essere nella firma, mentre su Instagram sono andydreams_books
Ti seguo. Se vuoi ricambiare sono contenta. Ti va anche bene, perché pubblico pochissimo (facebook mi stressa molto a riguardo, neanche fossero fatti suoi :lol: ). Ho forti dubbi sui follow train, ma proviamo...
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Promuoversi sui social network

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Fraudolente ha scritto: A proposito di pagine Facebook, di recente è cambiato qualcosa?
Sì, come ho scritto anche in un'altra discussione, sono entrate in vigore le nuove normative europee sulla privacy, per cui Facebook sta facendo molta fatica (e molta confusione) nel reperire dati sull'utenza, dati che di norma vengono utilizzati per profilare il pubblico da parte degli inserzionisti, così che ti arrivino pubblicità – in teoria – che possano essere di tuo interesse.
Tra le nuove normative privacy, quindi, più iOS 14, le prestazioni inserzionistiche di Facebook hanno subito un calo fino al 94,43%.
Se vedi, quindi, del movimento strano, probabilmente è perché FB sta cercando di smuovere le utenze e farle interagire sui contenuti per cui può reperire i dati, altrimenti non è utile per nessuno mandare e ricevere pubblicità a caso. Dal punto di vista dell'inserzionista non c'è il ritorno economico dell'investimento, mentre dal punto di vista del pubblico c'è solo il fastidio di vedersi roba di cui non gli frega niente (es. un lettore accanito di gialli si vede recapitare all'improvviso solo annunci di nuove uscite di libri rosa).
Beatrice Spada, Graphic & Visual Designer
AIAP | Socia Professionista Junior
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https://www.copertinelibri.it

Re: Promuoversi sui social network

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@Fraudolente  non saprei, ho provato a guardare il sito, ma non ho cliccato sui link: dall'analisi della pagina non si capisce bene dove portino e non mi fido. Se il libro è pubblicato con una casa editrice, rivolgiti prima all'editore, in questo caso, chiedendo chiarimenti e/o coordinandoti assieme a lui per vedere come intervenire, se è il caso di rivolgersi alla polizia o meno.
Beatrice Spada, Graphic & Visual Designer
AIAP | Socia Professionista Junior
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Re: Promuoversi sui social network

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Io sto organizzando la pagina Facebook del mio libro, lancerò a breve prima quella poi quella Instagram.

Sarà strutturata con delle delle illustrazioni in stile comics con delle didascalie esplicative dei personaggi e dei luoghi.

Inoltre ho già contattato uno youtuber per fare dei video.

Da ultimo, ho intenzione di creare una mia pagina youtube dove tratterò alcune tematiche non riguardanti direttamente il libro ma i principi scientifici e le questioni sociali in esso contenuti. 

Una cosa è sicura, oggi come oggi pubblicare e poi lasciare il libro a sé, sperando che sia la CE a fare tutto, equivale a non pubblicare.

E non vale solo per le CE piccole, ma per tutte, se si è poco conosciuti.

Re: Promuoversi sui social network

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Ethan ha scritto: Una cosa è sicura, oggi come oggi pubblicare e poi lasciare il libro a sé, sperando che sia la CE a fare tutto, equivale a non pubblicare.

E non vale solo per le CE piccole, ma per tutte, se si è poco conosciuti.
Dipende sensibilmente dalla CE. Pubblicare con una micro CE che non fa nulla, o che vorrebbe fare ma non ha i mezzi per farlo: questo sì, equivale a non pubblicare, o a fare self-publishing surrogato, e allora è ovvio che l'autore deve sopperire alle carenze dell'editore, o alla sua assenza. In teoria, dato che è la CE ad avere acquisito i diritti di sfruttamento economico dell'opera, dovrebbe essere la CE a fare non dico tutto, ma tutto ciò che compete a una CE. Ogni qual volta l'autore - pur cedendo i diritti a un editore - diventa un promotore o un commerciante dei propri libri, non siamo di fronte al fisiologico rapporto tra autore, editore e lettore. L'autore deve partecipare alla promozione dell'opera, questo è ovvio, ma solo per ciò che gli compete e sempre in concerto con l'editore (ad esempio, l'editore procura un'intervista all'autore in un quotidiano o un canale televisivo). Nell'editoria grossa e media, la promozione non è nemmeno soltanto gestita dall'editore, ma è affidata ai maggiori promotori/distributori, che hanno tutto l'interesse a vendere i libri, dato che ne condividono i ricavi. Le pagine social dovrebbero essere gestite soprattutto dagli editori, o da terze figure (agenti, promotori), non dagli autori. A meno che, come detto, non si tratti di Self-publishing o di microeditoria, allora è indispensabile che l'autore faccia il grosso del lavoro, quello che in teoria - e secondo come è stata concepita la legge sul diritto d'autore - non gli dovrebbe competere. In sostanza, non sono d'accordo a mettere tutte le CE nello stesso calderone, e quello che dici è vero soprattutto per l'editoria piccola e micro, molto meno per la media e grossa. 
Ultima modifica di Wanderer il sab set 11, 2021 2:20 am, modificato 1 volta in totale.

Re: Promuoversi sui social network

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Ethan ha scritto: In teoria è come dici tu, ma ho visto autori sconosciuti pubblicare da Mondadori e vendere due baiocchi.

Se non sei uno in vista anche la grande CE aiuta relativamente.

Io non sono nessuno e faccio self publishing, per me è obbligatorio promuovere il mio libro.
In molti casi, il grosso editore non vede di buon occhio l'autore che prende iniziative personali (e dato che i diritti sono trasferiti dell'editore, in molti casi, non ha nemmeno la facoltà di farlo. Mentre con il piccolo editore l'autore prende iniziative in modo "anarchico", e la cosa è ben vista, con il grosso non funziona così). Se poi vendi "due baiocchi" con Mondadori allora forse quel libro a prescindere non doveva mai esistere, e non è certo l'autore che può risollevarne le sorti... Comunque, nel Self-publishing è sicuramente come dici, e anche con moltissimi editori piccoli e micro, a prescindere se siano "free" o meno. Inoltre, dipende anche dalla tipologia di opera. I saggi specialistici o le opere poetiche hanno molte più difficoltà sul mercato rispetto alla narrativa, e in questi casi il contributo dell'autore può diventare determinante anche con editori meno piccoli (specie se a "doppio binario"). 
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