Qual è su per giù la percentuale di case editrici "micro" rispetto al totale di editori presenti in Italia?

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Scusate innanzitutto se ho sbagliato di nuovo sezione, ma non riuscivo proprio a capire dove porre questa domanda   :facepalm:
Considerata la classificazione in grandi, medie, piccole e micro, quante sono le micro? Non voglio sapere il numero esatto (tipo 3782 e mezza), mi basterebbe una percentuale approssimata sul totale di case editrici esistenti in Italia.  :asd:
Certo, mi piacerebbe conoscere anche le percentuali delle altre (tipo le big sono il 10%, le medie il 20%, le piccole il 30% e le micro il 40%), ma mi basta conoscere soltanto la percentuale della microeditoria. Ho cercato informazioni ovunque in rete e non ne ho trovate. So che qui ci sono veri esperti e spero che qualcuno tra questi possa soddisfare la mia curiosità  :lol:
Il pianeta dei Bipedi - Sabir Editore
Il genio raccomandato - Sága Edizioni
Pizze indemoniate e come mangiarle - Nero Press Edizioni

Re: Qual è su per giù la percentuale di case editrici "micro" rispetto al totale di editori presenti in Italia?

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Ngannafoddi ha scritto: Scusate innanzitutto se ho sbagliato di nuovo sezione,
Tranquillo, è quella corretta.  (y)
Ngannafoddi ha scritto: Ho cercato informazioni ovunque in rete e non ne ho trovate. So che qui ci sono veri esperti e spero che qualcuno tra questi possa soddisfare la mia curiosità  :lol:
Forse potrebbero risponderti Niko o Bango, visto che nel loro manuale sull'editoria hanno trattato anche questo argomento.  :)

Re: Qual è su per giù la percentuale di case editrici "micro" rispetto al totale di editori presenti in Italia?

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@Ngannafoddi 

Premesso che la classificazione non è così pacifica, e quindi la percentuale dipende dalla classificazione, i dati più utili li trovi nei report del sito dell'Istat:

https://www.istat.it/it/files//2021/01/ ... EV_def.pdf

Come riportato a pag. 12, in base alla classificazione Istat "micro editore" è quello che durante l'anno ha pubblicato meno di 5.000 copie, mentre il "piccolo editore" quello che ne ha pubblicate tra 5.001 e 100.000. Secondo questo report, i micro editori sono il 53%. Ovviamente, non il 53% del mercato, che è dominato dai grossi, ma del numero di editori attivi, cioè di "imprese e istituzioni che svolgono come principale attività la pubblicazione di libri" (1.706).

In generale, a prescindere da quale sia il criterio classificatorio, è evidente che il grande numero di editori presenti in Italia è legato proprio alla proliferazione della micro editoria nell'era della stampa digitale e del print on demand: i big dell'editoria si contano sulle dita di una mano (e sono sempre meno in numero, in quanto si vanno conglomerando in colossi ancora più grossi per competere con i colossi esteri), i medi editori indipendenti saranno una cinquantina, e vengono sempre più spesso acquisiti o partecipati dai grossi; i piccoli editori saranno alcune centinaia, tutto il resto sono "micro" (e possibilmente sono anche più di quelli considerati dall'Istat, in quanto molti micro sono così micro da sfuggire all'indagine). 

Anche questa mappa dell'AIE può dare un'idea. Tutti gli editori che non sono presenti (almeno un migliaio) sono gran parte dei piccoli e la totalità dei micro. 

Re: Qual è su per giù la percentuale di case editrici "micro" rispetto al totale di editori presenti in Italia?

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@Ngannafoddi scusa ma non entro molto spesso nel forum, in questo periodo!
Nell'ultimo rapporto AIE, citato anche nel manuale che abbiamo pubblicato da poco, le Case Editrici sarebbero 4977, ma gli ultimi dati ci dicono che siamo oltre le 5000, ad oggi.
Di questo numero assurdo, oltre 4000 (intorno alle 4200-300, secondo i calcoli intrecciati di AIE e Istat) sono micro editori, la cui definizione varia a seconda della persona cui parli. Noi ne abbiamo data una basandoci su determinati fattori e dati, ma non è certo universale: è solo nostra e la trovi nel manuale.
Molte di queste "micro", come diceva Wanderer, nemmeno rientrano nella categoria secondo Istat, tanto sono "micro" :asd: 

Per seguire i dati dell'editoria in generale, comunque, basta aggiornarsi sui rapporti AIE (annuali e stagionali, di solito), su quelli Istat e, riguardo le big, del global ranking of publishing industry che trovi facilmente online, anche questo con cadenza annuale.
Volendo approfondire ancora di più le dinamiche ci sono i dati di ogni singola casa editrice "big" (nel manuale abbiamo accorpato anche i dati provenienti da Mondadori, Messaggerie, Giunti eccetera).

Buono studio :asd: 
Domenico Russo - Editor
Gruppo Dedalo - Servizi editoriali

Re: Qual è su per giù la percentuale di case editrici "micro" rispetto al totale di editori presenti in Italia?

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Niko ha scritto: Molte di queste "micro", come diceva Wanderer, nemmeno rientrano nella categoria secondo Istat, tanto sono "micro" :asd: 
In effetti anche io sapevo di oltre 5.000 CE, e quindi sorge spontanea la domanda: 

secondo te le circa 3.000 che "mancano all'appello" del rapporto Istat sono davvero tutte supermicro? Oppure è anche possibile che alcune non sono state considerate perché, a prescindere dalla dimensione, non sono (quasi) più attive, e magari nell'ultimo anno non hanno pubblicato nulla? 

Se le micro sono 4.000, la proiezione della percentuale sarebbe qualcosa come l'80-90% del numero totale di CE esistenti... una cifra enorme ma comunque realistica.

Ora, se consideriamo che il target delle micro sono soprattutto gli stessi autori (e le loro piccole cerchie), possiamo avere la percezione di quanti siano oggi gli autori in rapporto ai lettori, e soprattutto di quanto poco tale enorme platea di editori e autori contribuisca all'effettivo mercato dei lettori (secondo lo stesso report dell'Istat, tutti i piccoli e micro messi insieme contribuiscono per meno del 10%, mentre poche decine di case editrici contribuiscono per il 90%, e non credo che questo dato possa subire rilevanti variazioni aumentando il numero delle super-micro prese in esame).

Re: Qual è su per giù la percentuale di case editrici "micro" rispetto al totale di editori presenti in Italia?

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Wanderer ha scritto: secondo te le circa 3.000 che "mancano all'appello" del rapporto Istat sono davvero tutte supermicro?
Non saprei; se non lo sono tutte, sono sicuramente la maggior parte, comunque. Credo.
Wanderer ha scritto: Oppure è anche possibile che alcune non sono state considerate perché, a prescindere dalla dimensione, non sono (quasi) più attive, e magari nell'ultimo anno non hanno pubblicato nulla?
Beh, possibile, ma se non hanno pubblicato nulla nell'anno in corso non vedo perché dovrebbero riprendere. La maggior parte delle micro in pandemia si è adeguata, oppure ha chiuso. Ci saranno sicuramente casi eccezionali che confermano la regola, beninteso.

Wanderer ha scritto: Se le micro sono 4.000, la proiezione della percentuale sarebbe qualcosa come l'80-90% del numero totale di CE esistenti... una cifra enorme ma comunque realistica.
Io penso sia proprio così, sì.

Wanderer ha scritto: Ora, se consideriamo che il target delle micro sono soprattutto gli stessi autori (e le loro piccole cerchie), possiamo avere la percezione di quanti siano oggi gli autori in rapporto ai lettori, e soprattutto di quanto poco tale enorme platea di editori e autori contribuisca all'effettivo mercato dei lettori (secondo lo stesso report dell'Istat, tutti i piccoli e micro messi insieme contribuiscono per meno del 10%, mentre poche decine di case editrici contribuiscono per il 90%, e non credo che questo dato possa subire rilevanti variazioni aumentando il numero delle super-micro prese in esame).
Tutto giusto anche secondo me: è così.
Domenico Russo - Editor
Gruppo Dedalo - Servizi editoriali

Re: Qual è su per giù la percentuale di case editrici "micro" rispetto al totale di editori presenti in Italia?

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@Niko 

Concordo.
Per il resto, sono curioso di vedere quante tra queste micro e ultramicro passeranno i criteri che stabilirete per entrare nella lista del forum. Io in generale sono scettico sul fatto che una CE che ha una minima dimensione d'impresa possa fare buona editoria, dato che ciò presuppone, in aggiunta alla vocazione culturale e alle buone intenzioni, la capacità di assumersi un rischio d'impresa verso gli autori, e quindi anche di pagarli, nonché di pagare gli editor, i grafici, i traduttori, i correttori di bozze, i magazzinieri, i promotori e distributori, e tutto ciò che fa di un "editore" tale. Tuttavia, in un modo o nell'altro, le eccezioni ci sono, magari micro case editrici che pubblicano pochissimi libri e lo sanno fare bene. Ma su 4.000, in percentuale, quante saranno le eccezioni? Una quarantina, cioè l'1%? Vedremo. 

@Ngannafoddi 

Vedo che ti sei ben armato di microscopio  :asd:
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