[font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]Copio e incollo una recensione scritta su Facebook (non essendo su Amazon si fa di necessità virtù) da chi ha comprato e letto, esattamente in questo ordine, il valente romanzo "Viscera". Sta sul sito di Ambrosia Libri nel caso vi... [/font][font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]W i libri! W gli scrittori! W la... vita (?)[/font]
[font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]Non si può.[/font]
[font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]Non si può restare indifferenti di fronte a un libro che nella quarta di copertina riporta le parole ‘buco del culo’. [/font]
[font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]Viscera è una bomba che nessuno si deve azzardare a disinnescare. Viscera è blasfemia senza bestemmiare.[/font]
[font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]Viscera è il protagonista. Lui fa il rottamatore: auto e cadaveri. Lamiere e ossa. Liquido delle batterie e sangue. [/font]
[font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]Viscera è vendetta e giustizia.[/font]
[font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]Viscera nasce come un gigante cattivo (ma non troppo), finisce per diventare il gigante buono (lontanamente mi ha ricordato John Coffey). Ci si affeziona, a Viscera. Tutt’intorno a lui c’è lo schifo, la merda, la feccia. L’orrore.[/font]
[font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]L’autore sa benissimo quello che vuole, con una padronanza assoluta del linguaggio. Viscera è ‘…un tanfo che si poteva sentire solo in quella situazione, quindi raro, perché in pochi avevano il privilegio di assistere allo sconfinamento totale dei limiti dell’umanità, entrando in una dimensione dove non c’erano più leggi, o morale, né protezione per nessuno. Nemmeno per i morti…’[/font]
[font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]Con Viscera si va a fare un viaggio nel male. Quello vero. Quello sporco. Ai limiti estremi della narrativa. [/font]
[font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]In Viscera c’è anche un velo di soprannaturale. Anzi, forse più di un velo. Viscera è anche una storia di fantasmi: fantasmi buoni e rompipalle. [/font]
[font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]Bisogna lasciarsi andare, mentre si legge Viscera.[/font]
[font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]Qualcuno, ne sono certo, dirà che Viscera non è un romanzo per tutti. Di sicuro, quelli che non riusciranno ad arrivare alla fine non sapranno cosa si perdono. Perché il male raccontato dentro Viscera esiste veramente, ed è inutile girarci intorno o dosare le parole. Inutile addolcire il linguaggio. [/font]
[font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]Viscera è ‘…una lontana cometa di metallo inutile per esprimere desideri…’. Viscera è ‘…un incubo di lamiere e mosche con un capanno come cuore al centro…’. Viscera è Dio chiuso nell’armadio. È il porcile qualunque dell’umanità.[/font]
[font="Segoe UI Historic", "Segoe UI", Helvetica, Arial, sans-serif]P.S.: l'immagine di copertina è bellissima.[/font]