Re: Re: Nebbia (che non c'è) e cimiteri - omaggio a Spoon River, prima parte (1di2)

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Wow, @Bob66, che salto qualitativo! :super:
Ho letto Spoon River dopo aver ascoltato l’album di De Andrè Non al denaro non all’amore né al cielo, le cui tracce sono ispirate a questa Antologia; lo conosci?
Comunque, grazie, mi hai fatto venire voglia di rileggerlo. 🙏

Riguardo la recitazione trovo che tu abbia gestito molto bene le pause ed enfatizzato alcune parole nella giusta misura.
Mi è piaciuta molto l’idea delle foto, che però ho bisogno di rivedere per coglierne i dettagli. Forse ne avrei messa qualcuna in meno, e avrei lasciato che ognuna fosse visualizzata per più tempo. Molto bella e appropriata anche la musica.
Unico neo, sempre secondo me, è il rumore di fondo che si avverte quando sei in macchina.

In rete ci sono molte belle foto in bianco-nero del cimitero di Spoon River. Guarda queste sotto spoiler.
Bravo! 👏
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Re: Re: Nebbia (che non c'è) e cimiteri - omaggio a Spoon River, prima parte (1di2)

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Ciao @Bob66 , devo dire che l'omaggio ad "Antologia di Spoon River" è piaciuto molto anche a me. È stato uno dei miei libri tardo adolescenziali preferiti. Anch'io, come @Sira , l'ho letto dopo aver ascoltato il concept album di De André.
Ho trovato molto accattivante e professionale l'inizio. Anche la regia, nel complesso, è interessante, forse avrei solo condensato un po' i tempi.
L'audio in presa diretta nella parte filmata in auto, come ti è stato già fatto notare, stona un tantino rispetto all'insieme. Peccato. Ma per il resto, i brani tratti dal libro sono ben recitati.
Forse avrei dato qualche effetto sulle immagini delle tombe (qualche particolare filtro anche in fotoritocco), per renderle più suggestive, più da "letteratura" e meno da documentario. Non necessariamente di Spoon River e non per forza in bianco e nero, anche se quelle suggerite da Sira sono belle. Ci sarebbe stato, però, un problema di copyright. ;)
Anche i brani musicali sono ben scelti. Forse quelli di De Andrè avrebbero creato troppa ridondanza, per cui mi sembra una buona idea non averli utilizzati. Ricordati, però, alla fine della serie di video, di citare titoli e autori per non ledere copyright di terze parti.
Certo, il massimo sarebbe stato avere la nebbia citata nel titolo, ma va benissimo anche così.
In sostanza, le mie osservazioni e quelle di Sira si assomigliano molto, da quanto leggo, abbiamo notato le stesse cose
È una bella idea la tua ed è una "contaminazione" davevro interessante. Complimenti.

Re: Re: Nebbia (che non c'è) e cimiteri - omaggio a Spoon River, prima parte (1di2)

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Cerco, per ora, di stare lontana da questa sezione, che ha su di me un fascino potente e mi distrae dal dovere. Non posso però fare a meno di venire a sbirciare i vostri lavori.
Ammiro molto in Roberto la naturalezza, la voglia di provare accettando imperfezioni e sbavature che diventano, per questo motivo, parte integrante del lavoro tutto, conferendogli una bellezza disarmante.
A differenza degli amici sopra, devo dire che ho apprezzato l'audio in presa diretta degli spezzoni in auto, perché, a mio parere, contrasta col silenzio delle altre sezioni e rappresenta molto bene la visione del mondo di Roberto (per quello, ovviamente, che ho potuto intendere dalla sua scrittura): quel rumore "sporca" l'ascolto, ma fa parte della nostra realtà di gente che guida e acquisisce per questo dignità di esistere. L'accettazione per gli aspetti "polverosi" e sgradevoli, come accennavo sopra, e il dare loro diritto di cittadinanza facendoli entrare dalla porta principale è indizio a mio avviso di una serenità di fondo, una pacatezza nell'agire che porta di conseguenza alla realizzazione di "prodotti" sobri e disadorni: e intendo tutto ciò come un grande pregio. Inutile dire che l'idea di parlare di cimiteri mi piace molto: già mi è capitato di scrivere che sono troppo lontani dalla nostra quotidianità, e questo non è un bene.
Mi ha colpito che nel bel link fornito da Sira la blogger citi la gentilezza di un "Bob" (!) che l'accompagna in macchina per le strade dell'Illinois e l'attende mentre lei vaga tra le tombe meditando e scattando foto (molto belle, davvero). Concludo complimentandomi con @Bob66 anche per il montaggio. Grazie a tutti.
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Re: Re: Nebbia (che non c'è) e cimiteri - omaggio a Spoon River, prima parte (1di2)

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Sira ha scritto: gio gen 21, 2021 11:49 pm Wow, @Bob66, che salto qualitativo! :super:
Ho letto Spoon River dopo aver ascoltato l’album di De Andrè Non al denaro non all’amore né al cielo, le cui tracce sono ispirate a questa Antologia; lo conosci?

No, per qualche strana ragione non mi sono avvicinato mai più di tanto a DeAndrè. Me lo vado a sentire, ora.

Comunque, grazie, mi hai fatto venire voglia di rileggerlo. 🙏

Per me, intendo personalmente, è l'anello mancante che congiunge la poesia a quell'ambito artistico più "popolare", diciamo così, di gruppi musicali, cinema e televisione in cui sono solito pescare.Una rivelazione e anche una grande palestra di lettura.

Riguardo la recitazione trovo che tu abbia gestito molto bene le pause ed enfatizzato alcune parole nella giusta misura.

La lettura è la priorità, l'ho detto, tutto il resto è complementare. Ovviamente mi ci sono approcciato nel mio solito modo: partendo da zero ed evitando qualsiasi tipo di influenza. Ora che comincio a inquadrare la questione, penso che presto comincerò a cercare altri lettori autorevoli. Nel frattempo sono consapevole di tutti i miei limiti, a partire dalla voce che non mi piazza, diciamo così, in pole position.

Mi è piaciuta molto l’idea delle foto, che però ho bisogno di rivedere per coglierne i dettagli. Forse ne avrei messa qualcuna in meno, e avrei lasciato che ognuna fosse visualizzata per più tempo.

Dipende chiaramente dalla sensibilità di chi ne fruisce. La tempistica dell'immagine, cioè la durata dell'esposizione dell'immagine proposta all'occhio dello spettatore è una delle variabili più significative della comunicazione visiva e lavorarci è molto intrigante. D'altra parte, anch'io che sono l'autore valuto definitivamente oltre alla qualità, anche il presunto effetto del mio operato soltanto nel momento in cui lo fate voi, quando vado a rivedere a freddo le scelte prese a caldo. Parto dal concetto, però, che con video di questo tipo non si debba imporre la natura lenta e riflessiva della poesia, ma riuscire a proporne una fruizione nuova, che possa allargare l'utenza. Magari anche un filo più superficiale, ma senza snaturarla. Ho cominciato a fissare delle regole. Non cedere alla tentazione di emotivizzare la lettura con la musica, ad esempio, e preservare il silenzio e la tensione che si creano tra un verso e l'altro. Fossati diceva del "silenzio che serve al mondo", però lo faceva con una canzone, che non era il massimo della coerenza. La poesia, la lettura della poesia, a me pare stabilisca un forte rapporto col silenzio, nutrendosene.

Molto bella e appropriata anche la musica.

I pezzi musicali li ho trovati nell'archivio di You Tube, liberi da copyright, ed è stata una sorpresa perché ero convinto che fossero tutte ciofeche, invece ci sono dei pezzi stupendi.

Unico neo, sempre secondo me, è il rumore di fondo che si avverte quando sei in macchina.

Se spengo il motore poi la macchina nun se move.

In rete ci sono molte belle foto in bianco-nero del cimitero di Spoon River. Guarda queste sotto spoiler.
Ci guardo subito. Tks.

Bravo! 👏

:angelic-whiteflying: :hug:
Ultima modifica di Bob66 il sab gen 23, 2021 10:11 am, modificato 1 volta in totale.

Re: Re: Nebbia (che non c'è) e cimiteri - omaggio a Spoon River, prima parte (1di2)

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ElleryQ ha scritto: ven gen 22, 2021 11:06 am Ciao @Bob66 , devo dire che l'omaggio ad "Antologia di Spoon River" è piaciuto molto anche a me.

E mi fa molto piacere!

È stato uno dei miei libri tardo adolescenziali preferiti.

Ecco, sto in ritardo di una quarantina d'anni più o meno (mi riferisco alla mia età, non alla tua che non conosco). Vabbè, meglio tardi che mai, e comunque "tardoadolescenziale" descrive bene quello che spesso è il mio stato d'animo, malgrado quest'anno vada per i cinquantacinque, ahahah .

Anch'io, come @Sira , l'ho letto dopo aver ascoltato il concept album di De André.
Ho trovato molto accattivante e professionale l'inizio. Anche la regia, nel complesso, è interessante, forse avrei solo condensato un po' i tempi.

Sira li avrebbe allungati. Come dicevo, credo dipenda dalla sensibilità di chi fruisce del video. Lo immaginavo e ho cercato di trovare un punto di equilibrio

L'audio in presa diretta nella parte filmata in auto, come ti è stato già fatto notare, stona un tantino rispetto all'insieme.

Io sono d'accordo col pensiero di Ippolita. Non per difendere a spada tratta il mio operato - che sono il primo a sottolinearne il carattere sperimentale e quindi soggetto a migliorare - ma perché uno degli input iniziali che stanno alla base della mia iniziativa era di fare uscire la mia percezione della poesia dalla virtualità e portarla di peso nella realtà. Per questo rimango convinto della mia scelta di non preoccuparmi troppo della coreografia, dei tagli nei video e dalle eventuali ripetizioni che ne sono scaturite. Volevo che si percepisse la genuinità delle riprese ed ero curioso di vedere se comunque fosse possibile produrre un effetto emotivo, anche senza edulcorare le immagini. Se ci pensi, tra serial e notiziari, siamo bombardati ogni giorno da roba precotta. E amo, inoltre, l'effetto documentaristico. Cito Michael Moore, ovviamente, e il compianto (almeno da me e forse da Asia Argento) Anthony Bourdain (vedi Anthony Bourdain: Parts Unknow)

Peccato. Ma per il resto, i brani tratti dal libro sono ben recitati.

Sono contento, ma c'è ancora molto da fare, lo so.

Forse avrei dato qualche effetto sulle immagini delle tombe (qualche particolare filtro anche in fotoritocco), per renderle più suggestive, più da "letteratura" e meno da documentario. Non necessariamente di Spoon River e non per forza in bianco e nero, anche se quelle suggerite da Sira sono belle. Ci sarebbe stato, però, un problema di copyright. ;)

Non sono contrario a priori. In questo video diciamo che ho mantenuto le intenzioni iniziali, ma potrei benissimo usufruire di immagini coreografate in un altro.

Anche i brani musicali sono ben scelti. Forse quelli di De Andrè avrebbero creato troppa ridondanza, per cui mi sembra una buona idea non averli utilizzati.

Anche questa è una regola che ho fissato fin da subito: mai parole su parole. E' comprensibile voler usufruire dell'effetto emotivo che certe canzoni o altro hanno generato in noi, ma è importante mantenere la pulizia concettuale del proprio lavoro. E anche la scelta strumentale non è semplice. La notorietà di un brano porta con sè associazioni concettuali già consolidate che possono nuocere all'autore del video in realizzazione. Secondo me, chiaramente.

Ricordati, però, alla fine della serie di video, di citare titoli e autori per non ledere copyright di terze parti.

Lo farò, grazie.

Certo, il massimo sarebbe stato avere la nebbia citata nel titolo, ma va benissimo anche così.

E' un punto che toccherò nella seconda parte: la poesia di Masters è profondamente radicata alla natura e quindi - sia nebbia, pioggia, sole o neve - non sbagli mai.

In sostanza, le mie osservazioni e quelle di Sira si assomigliano molto, da quanto leggo, abbiamo notato le stesse cose
È una bella idea la tua ed è una "contaminazione" davevro interessante. Complimenti.

Ti ringrazio molto. :super:

Re: Re: Nebbia (che non c'è) e cimiteri - omaggio a Spoon River, prima parte (1di2)

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Ippolita ha scritto: ven gen 22, 2021 7:32 pm Cerco, per ora, di stare lontana da questa sezione, che ha su di me un fascino potente e mi distrae dal dovere. Non posso però fare a meno di venire a sbirciare i vostri lavori.

Infatti non ti è consentito farlo, Ippolita, cioè farne a meno. :P

Ammiro molto in Roberto la naturalezza, la voglia di provare accettando imperfezioni e sbavature che diventano, per questo motivo, parte integrante del lavoro tutto, conferendogli una bellezza disarmante.
A differenza degli amici sopra, devo dire che ho apprezzato l'audio in presa diretta degli spezzoni in auto, perché, a mio parere, contrasta col silenzio delle altre sezioni e rappresenta molto bene la visione del mondo di Roberto (per quello, ovviamente, che ho potuto intendere dalla sua scrittura): quel rumore "sporca" l'ascolto, ma fa parte della nostra realtà di gente che guida e acquisisce per questo dignità di esistere. L'accettazione per gli aspetti "polverosi" e sgradevoli, come accennavo sopra, e il dare loro diritto di cittadinanza facendoli entrare dalla porta principale è indizio a mio avviso di una serenità di fondo, una pacatezza nell'agire che porta di conseguenza alla realizzazione di "prodotti" sobri e disadorni: e intendo tutto ciò come un grande pregio. Inutile dire che l'idea di parlare di cimiteri mi piace molto: già mi è capitato di scrivere che sono troppo lontani dalla nostra quotidianità, e questo non è un bene.

Direi che il nostro pensiero è completamente in linea, con le dovute differenze relative ai ruoli lettore\autore. Cioè, quando tu parli di serenità di fondo e pacatezza nell'agire, io da autore posso solo dire che ci speravo. Sono consapevole dei grandi rischi che comportano iniziative di questo tipo e anche di quanto fosse importante non dare l'impressione di essere preoccupato dell'effetto del video ma di avere la testa sulle cose di cui parlo, cosa che in effetti era. E anche a proposito delle cose di cui parlo, tengo a precisare che non era e non è mia intenzione fornire una recensione delle poesie di Masters, ma soltanto di registrare quelle che sono state le mie impressioni al riguardo (molto forti, in ogni caso) e che senz'altro riuscirò a esprimere soltanto parzialmente e in modo non del tutto appropriato. Il mio è un omaggio, punto, e in quanto tale spero che possa incrociarsi, come ha fatto, con il pensiero di chi Masters lo conosce e lo ha apprezzato. E comunque colgo l'occasione per rinnovare il mio più sentito ringraziamento a chi ha organizzato questa sezione e offerto un altro prezioso modo di esprimersi. Grazie grazie grazie. <3

Mi ha colpito che nel bel link fornito da Sira la blogger citi la gentilezza di un "Bob" (!) che l'accompagna in macchina per le strade dell'Illinois e l'attende mentre lei vaga tra le tombe meditando e scattando foto (molto belle, davvero). Concludo complimentandomi con @Bob66 anche per il montaggio. Grazie a tutti.

A tutti, giustamente, e anche a te Ippolita. Ciao.

Re: Re: Nebbia (che non c'è) e cimiteri - omaggio a Spoon River, prima parte (1di2)

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Ecco, sto in ritardo di una quarantina d'anni più o meno (mi riferisco alla mia età, non alla tua che non conosco).

Guarda, ne ho fatti 10 da poco. Infatti, per me, la tardo adolescenza era tra i 3 e i 4. :P

ma perché uno degli input iniziali che stanno alla base della mia iniziativa era di fare uscire la mia percezione della poesia dalla virtualità e portarla di peso nella realtà. Per questo rimango convinto della mia scelta di non preoccuparmi troppo della coreografia, dei tagli nei video e dalle eventuali ripetizioni che ne sono scaturite.

Sono in parte d'accordo. Nel senso che è bella l'idea di far uscire la poesia dalla virtualità e portarla nel quotidiano (mi ricorda l'intento dei pittori muralisti, che volevano tirar fuori l'arte dai musei e portarla nelle strade, nobile fine!), infatti non avrei mai rinunciato a quelle parti, avrei solo messo un po' di cura in più. In fase di montaggio ti sarebbe bastato (con un programma adatto tipo Prémiere) abbassare un po' il rumore di fondo e alzare il volume della voce, per dare maggiore equilibrio a tutta la "colonna sonora". Ma essendo il tuo un esperimento, è più che perdonabile, direi.

E amo, inoltre, l'effetto documentaristico.

Concordo, piace anche a me. Apprezzo moltissimo il "cinema del reale" e amo le riprese in stile documentaristico o "spontaneo" anche in contesti differenti (apprezzo moltissimo Diego Bianchi per questo), ma il documentario non è solo pura improvvisazione, di contro anche quell'apparente "casualità" ha spesso alle spalle quantomeno una regia (se non iniziale definita poi in fase di post-produzione). Persino quando il risultato vuole apparire amatoriale. Ma ripeto quanto detto prima: trattandosi di un esperimento, qui siamo sul serio in ambito amatoriale, non è una simulazione, per cui è davvero un ottimo inizio. :)

Lo farò, grazie.

Ho letto che si tratta di brani musicali royalties free, ma se sul sito è riportato il nome dell'autore è buona prassi citarlo. (y)

Attendo con curiosità il prossimo video. Buon proseguimento e buon lavoro.

Re: Re: Nebbia (che non c'è) e cimiteri - omaggio a Spoon River, prima parte (1di2)

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ElleryQ ha scritto: sab gen 23, 2021 3:59 pm avrei solo messo un po' di cura in più. In fase di montaggio ti sarebbe bastato (con un programma adatto tipo Prémiere) abbassare un po' il rumore di fondo e alzare il volume della voce

Be', diciamo che sto facendo con quello che ho. Senz'altro dovrò attrezzarmi in maniera più consona, come succede per ogni lavoro. Il fatto è che come al solito prendo su e parto in quarta, a piedi, poi mi rendo conto che data la distanza da percorrere forse era il caso di prendere la macchina.

ma il documentario non è solo pura improvvisazione, di contro anche quell'apparente "casualità" ha spesso alle spalle quantomeno una regia (se non iniziale definita poi in fase di post-produzione). Persino quando il risultato vuole apparire amatoriale.

Sono d'accordo al cento per cento. Ma è anche questione di tempo e luogo. Questo spazio, intendo l'officina, è davvero unico e offre la possibilità, necessaria a mio avviso, di mettere da parte il legittimo desiderio di mostrarsi al meglio e di sporcarsi le mani testando in tempo reale la bontà di alcune intuizioni (non so gli altri, ma per me è sempre nel momento in cui so che il mio lavoro è sotto gli occhi altrui che riesco a valutare al meglio ciò che sto facendo). Con la prosa è stato così. Piacciano o meno, i miei ultimi racconti erano infinitamente più curati degli esordi.
Ed è anche vero che in questo nuovo campo non mi sto muovendo alla cieca, ma ho in mente un punto di arrivo che riesca a mettere insieme le mie poesie con l'illustrazione, facendone possibilmente una cifra stilistica. Vedremo. Lavorare ora con foto e video mi permette in questa fase di muovermi più velocemente e di avere un riscontro preventivo su un terreno che praticamente mi è sconosciuto. Di certo non ho intenzione di abusare della mia presenza in video


Attendo con curiosità il prossimo video. Buon proseguimento e buon lavoro.

Grazie (y)
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