Cambio di stagione

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CAMBIO DI STAGIONE



Ho avuto freddo, la notte scorsa
ho messo via la fedele coperta di lana
e rinnovato il piumone, più idoneo a questi giorni
Ho pensato a lei, che magari faceva lo stesso
e subito dopo ai suoi piedi caldi, in fondo al letto
che sanno confortarsi a vicenda
Al pigiama scherzoso, abbondante
che sdrammatizza la voluttà del suo corpo
Ho pensato alle mani congiunte, sotto il cuscino
Agli occhi ancora aperti, che confidano nel buio

A tuo marito steso al tuo fianco non ho voluto pensare, scusa, credo tu possa capire. È una brava persona, però io mi stanco di pensare a tutti quanti. A me, a te, a lui, a lei, ai nostri figli, ai nostri genitori. Persino il mio stupido cane ha pressanti, improrogabili esigenze e anch’io ho le mie. A volte.

Ho pensato ai seni liberi sotto il pigiama
alle gambe, all’addome, alla schiena, a quel collo meraviglioso
Al suo sesso, certo. A tutto quel calore sotto le coperte
E poi il risveglio. La pioggia lucida di un temporale
il primo sole, la prima colazione
la meravigliosa discrezione dell’autunno
Tutte cose che potremmo anche condividere
prima di andare avanti con le nostre vite
E con quelle degli altri.
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