Scena di un crimine

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SCENA DI UN CRIMINE



Hai pensato questo di me?

Tra i barattoli dello zucchero e del caffè
qualcuno ha ucciso una mosca
da giorni, credo, il cadavere non era visibile
lungo i consueti percorsi domestici

Hai pensato davvero che avessi smesso di amarti?

Non sono io l’assassino
e lei nemmeno, dice
due presunte innocenze e un cadavere, dejà vu
Il cielo scorticato di novembre
questa mattina, è senz’altro più originale

Non credi che il tuo protagonismo sia troppo ingombrante?

Nel momento in cui mi assumo l’onere delle esequie
il cadavere dell’insetto scrocchia tra le dita
come un involucro vuoto e secco
Come è potuto accadere? In cucina!
Il luogo per eccellenza dove crescono i nostri figli

Non pensi di esserti fatto da parte troppo in fretta?

Le nostre domande scrocchiano, a loro volta
Gusci di pistacchio abbandonati sulla tavola
vecchie tazzine di porcellana dimenticate nella credenza
abiti disidratati di una curiosità latente
Meglio spazzare le vecchie ossa sotto il tappeto
Niente scheletri nell’armadio in questa casa

Se solo avessimo un tappeto…
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