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[CC25] Indagine pendente

Posted: Mon Mar 10, 2025 8:29 pm
by Alberto Tosciri
Traccia: "L'ispettore Nucciarelli pensò a un sadico scherzo di Carnevale, fattogli da quel buontempone del questore: ancora un caso da risolvere in 24 ore - E che caso! - Le rotture di palle con gli psicopatici tutte a lui... Dopo il serial killer del Babbo Natale nei centri commerciali, ora anche l'assassino mascherato. E da cosa poi? Da morte! Davvero una gran fantasia!"

Boa: Stelle filanti
Indagine pendente

L’ispettore Nucciarelli uscì nel cortile davanti alla sua casa di Cadenza Po, dove affacciavano altre case dei vicini. Incontrò Pino che saltellava per evitare una pozzanghera, aveva piovuto quella notte. Si accingeva ad aprire la porta basculante del suo garage. Pino era un tranquillo pensionato, aveva lavorato in ferrovia, era vedovo e viveva con un nipote rimasto orfano dei genitori, un ragazzino che frequentava un liceo a Ferrara.
 ─ Buongiorno Pino. Dove vai di bello? 
─ Buongiorno. Vado a Fràra, al mercato. E tu lavori di domenica? 
─ Ma capita a volte sai. E poi a casa mi annoio. 
─ Eh! Te sei zòan! Io sono al capolinea ormai! 
─ Ma va là che sei sempre in forma! E Vincenzino? 
─ Ah, è andato a giocare al campetto. 
─ L’ho visto un po’ giù questi giorni. Ma sta bene, si? 
─ Si, sì. Ci sono sempre pensieri, sai: i giovani. 
─ È fortunato ad avere un nonno come te. 
─ Mah! Mi bastava avere quarantanni di meno per difenderlo meglio.  Ma cerco di arrangiarmi. Non è facile ma cerco, sai. A s’av dem! 
Nucciarelli sorrise comprensivo, lui non aveva quei pensieri essendo scapolo, però per un attimo si fermò al pensiero che anche lui avrebbe potuto avere dei nipoti, magari ancora piccoli. Sarebbe stato bello. Mise in moto la sua auto, percorse alcune strade del paese, costeggiò per un tratto il Po dove sulla pista pedonale qualcuno faceva la sua corsetta mattutina, cosa che si riprometteva sempre di fare anche lui, ma poi rimandava. Si mise sulla statale 16 che salvo complicazioni di traffico in un venti minuti lo avrebbe portato alla questura di Ferrara. Faceva tutto in automatico, gli stessi gesti uguali tutti i giorni, senza pensarci. Si ritrovò all’improvviso in città ad attraversare Corso d’Este, fiancheggiando la prefettura e la questura senza far caso al riverbero rosato della parete di Palazzo Diamanti che stava a fianco, rallentando per abitudine sul fitto acciottolato. Traversò un incrocio ed entrò nella porta carraia dell’ufficio passaporti dove lavorava da un paio d’anni, distaccato di poco dalla questura. Quando fu nel parcheggio si rese conto che sarebbe potuto entrare direttamente in questura, ma decise di andarci a piedi, erano quattro passi. Doveva andare proprio dal dottor Fantano che lo aveva  convocato d’urgenza. Si chiedeva cosa mai potesse volere, aveva lavorato per anni con Fantano, lo conosceva fin da quando era vice commissario, ci andava d’accordo anche se non approvava il suo fare scherzoso un po’ pesante, da primo della classe. Di cosa mai doveva parlargli il questore? Non certo di passaporti pensò, ed ebbe un leggero presentimento. In teoria Nucciarelli non aveva più compiti investigativi ora che stava in ufficio, ma nel suo mestiere talvolta necessitavano eccezioni alle regole. Fantano nel passato lo aveva buttato in clamorosi pasticci, forse inconsapevolmente, ma Nucciarelli era sempre riuscito a districarsi, ricevendo anche encomi e facendogli fare bella figura. L’ispettore aveva sempre un vasto giro di conoscenze e confidenti con i quali teneva da anni proficui contatti. L’ultimo caso era stato l’arresto di quello psicopatico che aveva ucciso due persone a caso travestito da babbo Natale.  Nucciarelli scacciò quel ricordo entrando in questura. 
─ Me lo devi risolvere, Nucciarelli. Mi stanno facendo pressione. No: la cosa è seria. Pretendono che si risolva subito.
 ─ Quando?
 ─ Ma anche domani. 
Nucciarelli sorrise garbato. 
─ Domani all’italiana? 

Si trattava di un assassinio inspiegabile. Un archeologo,  il professor Acquaro, insegnante di storia stimatissimo in alcuni licei in città, era stato pugnalato al cuore in casa sua con una punta sottile, forse uno stiletto. L’assassino, ripreso da due fotocamere esterne, anche se sfocato, indossava una maschera di carnevale orrida, forse la morte, e aveva lasciato sul petto della vittima la copia di un libro scritto dallo stesso Acquaro. La cosa particolare, forse lasciata volutamente, il fatto che sulla copertina del libro fosse ritratta una maschera che ricordava quella dell’assassino. 
─ Avete delle foto? ─ chiese Nucciarelli. Il questore ne mostrò alcune. Oltre al cadavere si vedevano ingrandimenti del libro sul petto, intitolato: Antiche vite. Nucciarelli osservò bene. 
─ Più che la maschera della morte mi sembra una maschera da teatro greco o romano. 
─ Potrebbe. Il professore faceva ricerche di rovine antiche, ville romane. Quel libro parla di una villa bizantina intorno a Ravenna, gli archeologi ci stanno lavorando da anni. Il professore aveva scoperto dei testi incisi su pareti, poesie in stanze segrete, mosaici e li aveva commentati con successo. Forse potrebbe essere un movente: magari i suoi colleghi erano invidiosi dei suoi risultati. 
─ Potrebbe essere, già. In quel caso servirà molto tempo per analizzare tutti… 
─ Speriamo di no! Non ho… non abbiamo tutto questo tempo. I giornali hanno fatto la sparata del serial killer che va nelle case ad ammazzare come gli capita. È carnevale, molti vanno in giro mascherati, grandi e piccoli. In città hanno paura, i partiti, i giornalisti ci sguazzano perché è sempre colpa della polizia se ci sono squilibrati che uccidono. 
─ Ha rubato qualcosa? 
─ Assolutamente niente! C’erano soldi in casa, quadri di valore, gioielli. Non ha toccato niente! 
─ Non mi sembra però un serial killer. Doveva avere un motivo particolare per uccidere proprio quell’uomo, per evidenziare proprio quel libro. Mettere una maschera simile alla copertina… 
─ Già. Ma quale motivo?
 ─ Come è entrato in casa? 
─ Il professore ha aperto dall’interno.
 ─ Forse lo conosceva. Questo in maschera è lui? ─ disse l’ispettore indicando una figura grossolana e sfocata con una maschera diabolica. 
─ Si, è molto sgranato. Stiamo analizzando le misure del viso, ma la maschera non è aderente, sembra di cartapesta e sforma la fisionomia. Stiamo comparando la corporatura con altre simili nel data base, ma niente. 
─ È piegato, corpulento, non mi pare un giovane, forse un anziano. Le mani hanno guanti grossi, sembrano di pelle. Ha un giaccone pesante, inopportuno... Non mi sembra un abitudinario del crimine. 
─ Guarda: ti aggancio all’indagine, sarai informato di ogni novità, ti vedrai con un paio di colleghi già al lavoro in giro. Analizza per conto tuo, prendi tutto, analizza tutto, avvicina i tuoi contatti… 
─ Se non è dell’ambiente sarà lunga… 
─ Fai quello che vuoi. Risolvi subito. 
Nucciarelli fissò lo sguardo in faccia al questore come a dire: subito? Che film americano hai visto? Dopo qualche altro preliminare inconcludente Il dottor Fantano lo accompagnò alla porta. Nucciarelli vide scaraventati sopra un tavolo laterale dell’ufficio alcuni giornali, su uno risaltava parzialmente una scritta: … brancola nel buio. Anche volendo non si poteva risolvere tutto in un lampo: non era come compilare la settimana enigmistica.  Nucciarelli andò a vedere il buco d’ufficio che gli era stato dato, parlò con uno dei colleghi titolari ufficiali dell’indagine. C’era anche Marta, una giovane viceispettrice con la quale aveva lavorato gomito a gomito un paio d’anni prima per recuperare dei minori abbandonati. Ora che lavoravano in sezioni diverse la vedeva di rado. Riconvocare i testimoni che avevano visto la maschera in strada per confermare e se del caso integrare i verbali sarebbe stato un problema: alcuni erano minorenni, sarebbero dovuti venire con un genitore e un avvocato, poi era  domenica… Tempo, tempo: ci voleva tempo. Facevano pressione al questore? Si sarebbe preso una camomilla, lui e gli altri. Cercare un assassino non era un’avventura, anche se per alcuni lo era, non tanto per amore della giustizia ma per il piacere di impiegare il tempo, vedere luoghi e persone, girare spesati di tutto. Nucciarelli mandò ad acquistare Antiche vite del professor Acquaro, non voleva toccare l’originale ancora nella  busta dei reperti. 
─ Vuoi leggerlo? ─ gli disse Marta. 
─ Sì. Passo la notte qui. 
─ Divertiti. È una schifezza. 
─ Lo hai letto allora? Di che parla? 
Marta fece una smorfia di disgusto mentre usciva. Nucciarelli lesse parti salienti del libro, rendendosi conto che era una descrizione accurata di mosaici sconci, riproduzioni di testi latini e greci lascivi e, cosa interessante, ancora più sconci commenti del professore, che sembrava compiaciuto e osannante  verso quel sistema di vita. Un vero incitamento alla pornografia e anche peggio. Sembravano descrizioni di esperienze reali con le personali interpretazioni del professore. Incredibile come da poesie di quattro righe si potessero estrapolare decine di pagine di disturbi sessuali. Questo professore, per quanto stimatissimo, doveva avere qualche lato oscuro anche di suo. E forse a qualcuno non andava. Già. Ma a chi? 

La mattina Marta trovò Nucciarelli che dormiva con la testa reclinata sul tavolo, svegliandolo con il profumo di caffè in un bicchiere di carta. 
─ Torno a casa a farmi una doccia poi andiamo a casa del professore e facciamo un giro intorno ─ disse Nucciarelli. Mentre guidava, alla radio la cronaca locale parlava sempre del nuovo serial killer di carnevale, instillando una sottile paura. La cronista dalla voce giovane sembrava divertirsi a spargere il panico dicendo di fare attenzione a maschere lugubri della morte che potevano circolare. Che idiota. Un serial killer poteva anche mettersi la maschera di Biancaneve. Ne aveva idea la giornalista ventenne? Arrivato in cortile parcheggiò la macchina fuori dal garage. Stava per entrare in casa quando qualcuno lo chiamò: 
─ Ispettore! Ispettore! 
Era Vincenzino, il nipote del signor Pino che aveva raccolto qualcosa davanti alla sua macchina e la osservava come paralizzato. Nucciarelli tornò indietro e vide che il ragazzo aveva in mano il libro di Acquaro e fissava la copertina ansimando. Vabbè, Nucciarelli pensò di aver preso il libro come una qualunque scartoffia dall’ufficio insieme ad altri documenti e al borsello e gli era scivolato a terra scendendo dalla macchina. Ma perché Vincenzino sembrava scioccato? Dubitava molto che leggesse roba del genere, era ancora un bambino, in prima o seconda liceo. Comparve il signor Pino che andava alla sua macchina, probabilmente per accompagnare il nipote a scuola, come faceva spesso. Si avvicinò a Vincenzino che alzò lo sguardo su di lui e fece cadere il libro a terra chinando il capo. Pino si chinò a raccoglierlo. 
─ Era in mezzo a documenti che ho preso in ufficio, mi è caduto senza accorgermi e allora… ─ disse Nucciarelli avvicinandosi per prendere quel maledetto libro. Anche Pino spalancò gli occhi, alternando lo sguardo dal libro all’ispettore. Arretrò di qualche passo mettendo le mani avanti, come se volesse schernirsi poi cadde di colpo in ginocchio sull’acciottolato producendo un rumore secco e si riversò faccia a terra stringendo il libro con due mani. 

─ Cosa è successo? ─ disse Marta preoccupata andando incontro a Nucciarelli nella sala d’aspetto dell’ospedale. 
Guardò verso una fila di panchine dove un ragazzino stava seduto nervosamente a capo chino dietro di loro.
 ─ Senti, non so bene ma… devi darmi una mano. 
─ Ma ti è successo qualcosa? ─ Marta era sinceramente preoccupata e guardava fisso Nucciarelli che per un attimo pensò che sarebbe stato bello trovarsi in un’altra occasione. In quel momento venne un medico. 
─ Lei è un parente? ─ disse. 
─ No, un amico. 
Vincenzino si era avvicinato silenzioso come un gatto spaurito. Voleva sentire qualcosa senza avere il coraggio di chiedere. ─ Per piacere Marta, prendi il ragazzo con te. È un amica Vincenzino, vai tranquillo con lei mentre io vado a vedere come sta il nonno. Suo nonno è un mio amico Marta, abitano vicino a casa mia. Dopo ti spiego. 

Pino stava in una stanza, isolato dagli altri pazienti da un separè. Una flebo sospesa in alto.
 ─ Cosa ha avuto? ─ chiese Nucciarelli. 
Il medico disse sottovoce: ─ Sembrava un infarto, i sintomi sono quelli. Stavamo approntando ma poi abbiamo visto…
 ─ Cosa? 
─ Crepacuore. 
─ Ma… Come mai? Si salva? 
Il medico sospirò. 
─ Consideri che ha superato gli ottantacinque... 
─ Perché il crepacuore?
 ─ Un’emozione troppo forte. Insopportabile. È rimasto da poco vedovo? 
─ No, sono anni… Che tipo di emozione? 
─ Non lo so. È soggettiva. Ha avuto un’emozione che non è riuscito a contenere e che lo ha sopraffatto. Non lo affatichi, parla a stento. 
Nucciarelli si chinò su Pino che era a occhi chiusi e respirava lentamente attraverso la cannula d’ossigeno sotto il naso. L’ispettore lo guardò a lungo in silenzio. Pino aprì gli occhi, lo guardò, cercò di parlare. L’ispettore gli strinse un polso per non toccare il buco della flebo. 
─ Cosa è successo, Pino? 
Il vecchio ansimò alcune volte e in un soffio doloroso disse: ─ Vincen… zino. 
─ È qui. Dopo viene. Ma cosa è successo? 
Pino scuoteva la testa. Ansimò ancora. 
─ Mi arresti? ─ emise con un unico soffio. 
─ Ma non scherzare, dai! Lo vedi che stai meglio? Vedrai che tutto passa. 
Pino scuoteva la testa. 
─ Non passa… Non passa. Sono stato… io… 
─ A fare cosa? 
─ Ho… ucciso… io… il professore. 
Questa era l’ultima cosa al mondo che Nucciarelli poteva immaginare. Non ci sarebbe potuto arrivare. La bocca gli si seccò. ─ Perché? ─ riuscì a dire a fatica. 
─ Perché… Perché… Ha fatto male a Vincenzino. Ha fatto…
 ─ Va bene, va bene. Ho capito. Non parlare.
 ─ Quelle cose… del libro. Le ha fatte a… Vincen… zino. 
Nucciarelli si morse le labbra. 
─ Mi arresti allora? 
─ Ma no, ma no.
 ─ Tanto… me ne vado… sai… 
Attraverso il polso Nucciarelli sentì aumentare le pulsazioni, si voltò per cercare un medico, suonò il pulsante avvolto alla spalliera del letto. 
─ Promettimi… che… prendi… 
─ Si, si ti prometto, ti prometto. Dottore! Dottore! Venga qualcuno! 
─… Prendi Vincenzino. Prometti. 
─ Io… prometto Pino. Tranquillo. Prendo Vincenzino. 
─ Prometti! 
─ Prometto. 

─ Sei sicuro di quello che vuoi fare? ─ disse Marta guidando la sua macchina con Nucciarelli al fianco e Vincenzino esausto sdraiato nel sedile di dietro. 
─ Sì. Ti ho spiegato come è andata. 
─ L’uomo ha confessato. Pensi che sarà sufficiente a chiudere il caso?  ─ disse Marta sottovoce guardando nello specchietto che Vincenzino stesse dormendo.
─ Non sarà chiuso, ti ho detto. 
─ Parli seriamente? Sai a cosa vai incontro? 
─ Sì. Ma lo sai solo tu. E forse lui ─ disse indicando con un cenno il sedile posteriore. 
─ Ho capito. Non hai intenzione di dirlo. Perché?  Io non  so… 
─ Ascoltami Marta. Ci conosciamo da un po’. 
─ Direi di si. 
─ Ascoltami: quel vecchio ha avuto una vita di stenti, è rimasto vedovo, aveva un figlio che poi se ne è andato in un incidente con la moglie, lasciando un bambino che lui ha accudito come un figlio. Poi salta fuori… tutta quella roba là.
 ─ Poteva denunciare… 
─ Poteva. Ma non l’ha fatto. Ha agito diversamente. 
─ Quindi è giusto? Lo giustifichi? 
─ No! Per niente! Ma adesso il vecchio non c’è più. 
─ Non c’è più neanche quell’altro… 
─ Non meritava di vivere. 
─ Non ci posso credere che parli così! Mi sembravi… 
─ Cosa ti sembravo? Dillo. 
Marta scosse la testa. ─ Bisogna che qualcuno si prenda cura di lui. 
─ Non deve andare in un istituto! Ha già subito abbastanza. 
─ Quindi?
 ─ Quindi tu hai ottimi requisiti per proporti come tutrice. Il giudice non avrà problemi ad affidarti un ragazzino, hai eccellenti referenze come poliziotta, hai due figli, sei regolarmente divorziata, hai una casa… 
─ Anche tu hai ottime referenze, sei un poliziotto e sei scapolo. O no? E cosa dirai al questore per le indagini?
 ─ L'indagine resterà pendente. Lo deluderò. Non importa. Tanto commissario non ci diventavo comunque. 

In quel momento si sentì uno scoppiettio provenire dal sedile anteriore e il cruscotto fu invaso da un mare di stelle filanti colorate che invasero l’abitacolo e anche il parabrezza. Vincenzino si era svegliato confuso e spaventato, coperto di stelle filanti appiccicate in faccia e nei capelli; aveva azionato nel sonno un tubetto rimasto nei sedili dai recenti acquisti di carnevale che Marta aveva fatto per i suoi bambini. Non era il caso di ridere. 
Nucciarelli spostava le stelle filanti dal vetro gettandole dal finestrino, facendole disperdere in lunghe serpentine, però servì ad alleviare la tensione. Nuove vite dovevano cominciare.

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Mon Mar 10, 2025 11:42 pm
by Sienna
Ammetto di essermi un po' persa nel tragitto da casa alla Questura, ma vivo in un paesino di provincia, quindi che ne so io?  :P

Quando mi sono ritrovata, ho pensato che forse per Vincenzino andare con quella Marta lì potrebbe non essere una buona idea: una divorziata (nel senso che vive da sola), con già due figli, che si prende la responsabilità di un adolescente mai visto né conosciuto, può darsi che non ci stia molto con la testa (insieme al giudice minorile che secondo Nucciarelli dovrebbe affidargli il ragazzino). :facepalm: Se accetta, a breve si troverà in casa una squadra di calcio.  :D

E dopo tutte le (brutte) cose, e un nonno assassino e pure morto... quelle stelle filanti proprio alla fine, sono onesta, un po' mi hanno spiazzato  :hm:

Però il Nucciarelli è simpatico: menefreghista al punto giusto con i superiori; umano con le persone comuni e i loro problemi; forse un po' sclerato dal sistema, ma chi non lo è? E profondo abbastanza da insabbiare un'indagine per il bene di un bambino (y)  

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Tue Mar 11, 2025 1:06 am
by Alberto Tosciri
Ciao @Sienna

grazie per avermi commentato, sono contento.
Sienna wrote: Mon Mar 10, 2025 11:42 pmAmmetto di essermi un po' persa nel tragitto da casa alla Questura, ma vivo in un paesino di provincia, quindi che ne so io? 
beh, in qualche modo dovevo farlo arrivare stò ispettore dal paesino alla questura in città e poi ci ho messo del mio; quando guido e mi sposto e mi piace guardami attorno... perdendo un sacco di tempo.
Sienna wrote: Mon Mar 10, 2025 11:42 pmQuando mi sono ritrovata, ho pensato che forse per Vincenzino andare con quella Marta lì potrebbe non essere una buona idea: una divorziata (nel senso che vive da sola), con già due figli, che si prende la responsabilità di un adolescente mai visto né conosciuto, può darsi che non ci stia molto con la testa (insieme al giudice minorile che secondo Nucciarelli dovrebbe affidargli il ragazzino). :facepalm: Se accetta, a breve si troverà in casa una squadra di calcio.  :D
Uhh, qui volevo farci una lunga storia, ma già uscivo dai caratteri concessi, non ce la facevo.
Comunque si affidano dei minori a dei tutori, e i tutori non sempre li conoscono prima. Qui Marta almeno lo ha già visto il ragazzo e poi conosce l'ispettore che a sua volta lo conosce bene. L'affidamento può essera anche in via provvisoria, in attesa di un'altra sistemazione fino alla maggiore età.
Marta non è molto favorevole alla situazione, credo, ma conosce l'ispettore, sono colleghi, ho dato qualche accenno, sporadico, che probabilmente ha una cotta per lui e chissà, magari si metteranno assieme...
Sienna wrote: Mon Mar 10, 2025 11:42 pmE dopo tutte le (brutte) cose, e un nonno assassino e pure morto... quelle stelle filanti proprio alla fine, sono onesta, un po' mi hanno spiazzato  :hm:
Si, ti capisco. Stavo per non postare perchè la storia per reggersi ha bisogno di almeno una quarantina di cartelle da 1800 caratteri l'una, ma confesso che con il mio senso dell'epico (o del ridicolo)  andrei oltre...  :D
Tecnicamente il nonno è un assassino, hai ragione. Allora  anche un soldato del Piave che uccideva gli austriaci era un assassino. E poi tornava a casa (se tornava) si faceva una famiglia, diventava un padre e un nonnino delizioso.
Ma aveva ucciso. Da abbuonare o condannare?  Dirai che centra. Ma uccidere è sempre uccidere, per vendetta, per sadismo o per dovere. E chi difende sua moglie da uno stupratore e spara è un assassino?
Si, ha sempre ucciso, non bisogna uccidere  mai e poi mai. Se fanno del male al tuo bambino e scopri chi è come si fa? Si denuncia? Va bene. Incontriamo il malvagio che se la cava sotto casa? Sono daccordo. Sono contrario alla violenza. Ma l'essere umano a volte non merita tanta attenzione, nel bene e sopratutto nel male, credimi.

Le stelle filanti concordo al 100% con te. Non le avrei mai messe, non ci fanno niente o per essere plausibili  avevano bisogno di una lunga diluizione per stemperare l'inutile impatto. Ma mi sono toccate nella traccia  che avevo scelto e che mi sembravano una cosa innocua oltre ai coriandoli che erano già stati scelti  da altri come traccia.
Se volevo scrivere un racconto in questo contest dovevo inserirle per forza come boa (una vera boa per me, ma ho molti altri limiti) nel senso che così non mi diverto a scrivere. Potevo scrivere qualcosa di goliardico, ma non ne sono molto capace.
Sienna wrote: Mon Mar 10, 2025 11:42 pmPerò il Nucciarelli è simpatico: menefreghista al punto giusto con i superiori; umano con le persone comuni e i loro problemi; forse un po' sclerato dal sistema, ma chi non lo è? E profondo abbastanza da insabbiare un'indagine per il bene di un bambino (y)
Questa è la parte più bella che mi è piaciuta. Anche io sono rimasto sclerato dal sistema, assieme a tanti colleghi.
 Non capisco molto di polizieschi, ma non ce la farei a scrivere di un ispettore o commissario infallibile e integerrimo come Poirot, Sherlock Holmes, padre Brown,  Colombo, padre Matteo e altri famosi.
Maigret lo metto negli esseri umani ma scrivere come Simenon per me sarebbe utopia.
Ti avviso: forse comparirà il vero ispettore Nucciarelli, molto più in gamba di me nello scrivere, nelle indagini e in tutto e me le darà di santa ragione  per averlo fatto passare per menefreghista, oltre ad aver ambientato la storia nella sua bellissima regione dove non sono mai stato,  oltre ad aver scimmiottato uno pseudo poliziesco ricco di problematiche anche da curare, ma spero che conoscendolo non si adombri troppo per non averne fatto un mero cieco esecutore di ordini  e risolvitore di enigmi senza cuore.
Anche qui avrei voluto avere spazio per spiegare l'insabbiatura dell'indagine e l'incasinamento del questore. In ogni caso, con l'assassino morto l'indagine sarebbe stata chiusa d'ufficio, ma forse no. L'ispettore avrebbe indagato ulteriormente per scoprire le altre eventuali vittime del professore perverso ma, essendo morto anche lui, l'indagine sarebbe stata chiusa e giustizia non sarebbe stata fatta.
Perché turbare ulteriormente la vita di un bambino già provato? 
Una storia che si poteva articolare ancora, buttando le stelle filanti, ovvio.

Ti ringrazio ancora e scusa le mie esposizioni, semplici nostalgie di un fuggiasco che non corre più.

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Tue Mar 11, 2025 1:20 pm
by @Monica
Ciao @Alberto Tosciri. Hai fatto un ottimo lavoro considerate le insidie della traccia che ti è stata donata. Il racconto si legge benissimo e tiene il giusto grado di tensione benché sia facile individuare il perché, il percome e pure l’assassino. Del resto, il numero di battute disponile obbliga a una “corsa” per inserire elementi classici di una storia gialla e la forma del racconto breve non è la migliore amica di questo genere letterario. Per cui ancora bravo.
La tematica è di quelle che fanno tremare i polsi ma tu hai saputo trattarla con garbo senza indulgere in facili moralismi. 
Non so cosa ne penerà il vero Nucciarelli, ma mi piace molto quando un  poliziotto si “pone al di sopra della legge” rispettando la propria umanità e offrendo al nipote la possibilità di ricordare il nonno per i suo immenso affetto e non in veste di assassino. [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Vantaggi dell’essere pensionato? [/font]Chiudi sempre con un moto  di speranza, magari quel ragazzino riuscirà a superare l’adolescenza rubata e a proseguire la propria vita con maggiore serenità, finalmente libero dal mostro. Che dire? Mi piace anche la chiusa con quelle stelle filanti che riportano a un’adolescenza serena e giocosa come dovrebbe essere per tutti i ragazzi. Complimenti!

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Tue Mar 11, 2025 1:34 pm
by Sienna
@Alberto Tosciri 
il "nonno assassino e pure morto" era un'asserzione, non una condanna  :) : questo nonno ha tutta la mia solidarietà, credimi.

E il Nucciarelli magari potrebbe imbattersi un domani in un'altra delle vittime (perché di sicuro ci saranno), diventato carnefice. Magari un domani Vincenzino entra nelle forze armate e con Nucciarelli sono costretti a riaprire quell'indagine... chissà.

Questo racconto potrebbe anche diventare l'inizio di un nuovo romanzo, dove alla fine (del prologo e di questo racconto), Nucciarelli si sveglia e capisce che è stato solo un sogno... chissà.  :P

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Tue Mar 11, 2025 5:26 pm
by Alberto Tosciri
Sienna wrote: Tue Mar 11, 2025 1:34 pmil "nonno assassino e pure morto" era un'asserzione, non una condanna  :) : questo nonno ha tutta la mia solidarietà, credimi.
Ah bene  :D pensavo di averti scandalizzata...  a volte reagisco a senso unico dopo anni di lavoro schematico e ora  mi addentro nei meandri oltre il possibile per recuperare... :D
Sienna wrote: Tue Mar 11, 2025 1:34 pmE il Nucciarelli magari potrebbe imbattersi un domani in un'altra delle vittime (perché di sicuro ci saranno), diventato carnefice. Magari un domani Vincenzino entra nelle forze armate e con Nucciarelli sono costretti a riaprire quell'indagine... chissà.
Le forze armate meglio di no, ci ho passato una vita e ancora adesso non riesco a dormire per i fantasmi del mio passato...
Certamente  le forze di polizia.
Sienna wrote: Tue Mar 11, 2025 1:34 pmQuesto racconto potrebbe anche diventare l'inizio di un nuovo romanzo, dove alla fine (del prologo e di questo racconto), Nucciarelli si sveglia e capisce che è stato solo un sogno... chissà.  :P
Questo si, concordo in pieno. Ho tante discrete idee di racconti che potrebbero  diventare  romanzi, ci lavoro a tante di queste idee, ho il pc e pennine e hard disk esterni pieni di bozze, per non parlare di faldoni cartacei pieni di quaderni e appunti...
Dovrei vivere tante vite per sviluppare tutto  :D oppure andare in luoghi dove esiste una semimmortalità per avere il tempo. Conosci gente seria disposta a portarmi oltre i passaggi di Antardide in nuove Terre che spero non siano mai trovate da questa razza umana di consumatori, molto deludente?  :D

Con simpatia, ciao e a risentirci  (y) :D

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Tue Mar 11, 2025 5:37 pm
by Alberto Tosciri
@Monica wrote: Tue Mar 11, 2025 1:20 pmCiao @Alberto Tosciri. Hai fatto un ottimo lavoro considerate le insidie della traccia che ti è stata donata. Il racconto si legge benissimo e tiene il giusto grado di tensione benché sia facile individuare il perché, il percome e pure l’assassino. Del resto, il numero di battute disponile obbliga a una “corsa” per inserire elementi classici di una storia gialla e la forma del racconto breve non è la migliore amica di questo genere letterario. Per cui ancora bravo.
La tematica è di quelle che fanno tremare i polsi ma tu hai saputo trattarla con garbo senza indulgere in facili moralismi. 
Non so cosa ne penerà il vero Nucciarelli, ma mi piace molto quando un  poliziotto si “pone al di sopra della legge” rispettando la propria umanità e offrendo al nipote la possibilità di ricordare il nonno per i suo immenso affetto e non in veste di assassino. [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Vantaggi dell’essere pensionato? [/font]Chiudi sempre con un moto  di speranza, magari quel ragazzino riuscirà a superare l’adolescenza rubata e a proseguire la propria vita con maggiore serenità, finalmente libero dal mostro. Che dire? Mi piace anche la chiusa con quelle stelle filanti che riportano a un’adolescenza serena e giocosa come dovrebbe essere per tutti i ragazzi. Complimenti!
Ehi... questa è musica del Settecento per le mie orecchie  :D
Hai visto giusto, specie la "corsa" effettuata per incasellare un poliziesco o simile in uno spazio angusto.
@Monica wrote: Tue Mar 11, 2025 1:20 pmNon so cosa ne penserà il vero Nucciarelli,
Spero che il suo ban nei miei confronti sia temporaneo...
@Monica wrote: Tue Mar 11, 2025 1:20 pmChiudi sempre con un moto  di speranza, magari quel ragazzino riuscirà a superare l’adolescenza rubata e a proseguire la propria vita con maggiore serenità, finalmente libero dal mostro. Che dire? Mi piace anche la chiusa con quelle stelle filanti che riportano a un’adolescenza serena e giocosa come dovrebbe essere per tutti i ragazzi. Complimenti!
Infatti per me era importante la vita e l'innocenza di un ragazzo, anche oltre la legge.
Non mi parlare di stelle filanti. Non mi sono mai piaciute.  :D

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Tue Mar 11, 2025 8:29 pm
by Poeta Zaza
@Alberto Tosciri  :)

Scritto nel tuo stile che avvince il lettore che si aspetta la sorpresa che risolve il caso, ti faccio i miei complimenti per lo svolgimento da par tuo, con due
annotazioni:

La prima:
Alberto Tosciri wrote: Mon Mar 10, 2025 8:29 pmAttraverso il polso Nucciarelli sentì aumentare le pulsazioni, si voltò per cercare un medico, suonò il pulsante avvolto alla spalliera del letto. 
─ Promettimi… che… prendi… 
─ Si, si ti prometto, ti prometto. Dottore! Dottore! Venga qualcuno! 
─… Prendi Vincenzino. Prometti. 
─ Io… prometto Pino. Tranquillo. Prendo Vincenzino. 
─ Prometti! 
─ Prometto. 
Non avergli fatto mantenere la promessa mi ha "disturbato" in qualche modo.

La seconda:

La tua "boa" era difficile, te ne do atto, ma infilarla in quel modo nel finale l'ho trovata, mi spiace dirtelo, un po' forzata.  ;)

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Tue Mar 11, 2025 8:37 pm
by Alberto Tosciri
Poeta Zaza wrote: Tue Mar 11, 2025 8:29 pmNon avergli fatto mantenere la promessa mi ha "disturbato" in qualche modo.
Scusa non ho capito:  :)
chi non ha mantenuto la promessa?
Il vecchio Pino chiede all'ispettore di promettergli che si prenderà Vincenzino.
L'ispettore lo promette anche se non lo prenderà lui direttamente, ma lo affiderà alla sua collega e amica Marta, con lieve accenno fra le righe che magari Marta e l'ispettore si potranno anche mettere insieme un giorno.
Poeta Zaza wrote: Tue Mar 11, 2025 8:29 pmLa tua "boa" era difficile, te ne do atto, ma infilarla in quel modo nel finale l'ho trovata, mi spiace dirtelo, un po' forzata.  ;)
Condivido. Ho sempre detto che non amo le boe. Vanno bene nei rebus della Settimana Enigmistica.  :D

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Tue Mar 11, 2025 8:43 pm
by Poeta Zaza
Alberto Tosciri wrote: Tue Mar 11, 2025 8:37 pm Scusa non ho capito:  :)
chi non ha mantenuto la promessa?
Il vecchio Pino chiede all'ispettore di promettergli che si prenderà Vincenzino.
L'ispettore lo promette anche se non lo prenderà lui direttamente, ma lo affiderà alla sua collega e amica Marta, con lieve accenno fra le righe che magari Marta e l'ispettore si potranno anche mettere insieme un giorno.
Così come la spieghi tu va bene. A me era rimasta la sensazione che l'ispettore non avesse mantenuto la promessa di prendere con sé il ragazzo,
avendolo "scaricato" alla collega Marta, pur mantenendone la supervisione come "tutore" per così dire. Ma che non fosse la promessa vera che aveva fatto a un amico in punto di morte. 

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Wed Mar 12, 2025 8:33 am
by aladicorvo
 Ciao, @Alberto Tosciri. Sai che sono una tua fan, ancor di più quando lasci la tua zona di conforto per addentrarti in territori nuovi come ti vedo fare da un po’.
Stavolta però il gioco era duro, un giallo lo è sempre, e qualcosa mi ha lasciato perplessa.
La figura di Vincenzino, per esempio.
 
Alberto Tosciri wrote: Mon Mar 10, 2025 8:29 pmDubitava molto che leggesse roba del genere, era ancora un bambino, in prima o seconda liceo. 
Ammesso che Nucciarelli lo consideri tale, noi sappiamo che oggi, a quattordici o quindici anni, bambino non lo sei più e dunque azioni e reazioni del personaggio forse avrebbero potuto essere più consistenti. E qui mi aggancio alla seconda perplessità, che riguarda la soluzione del caso. Soluzione che è arrivata all'improvviso, come rotolando su un piano inclinato. Avrei preferito invece un avvicinamento più controllato, tale da far salire la tensione. Perché, secondo me, a questo servono gli indizi: più che alle indagini al lettore, che così può godersi la psicologia dei personaggi, impegnati ad affrontare conflitti, esterni o interni che siano.
Intendiamoci, poca roba, nel rispetto della brevità. Forse sarebbe bastato modificare appena un poco la scena dell’incontro con Vincenzino, magari trovarlo che brucia le stoppie e tra quelle i resti della maschera. Resti che Nucciarelli crede di aver visto, ma di cui si ricorda soltanto dopo, in ospedale, perché qualcosa dentro gli aveva imposto di non farci caso. E allora ecco che avrebbero trovato spazio dubbi e reticenze, il chiedersi chi ha fatto cosa e perché, finché non arriva il sollievo della soluzione.
Per quanto riguarda le stelle filanti, secondo me, ci stanno, ma avrebbero funzionato meglio se anche a loro avessi concesso di più:
Alberto Tosciri wrote: Mon Mar 10, 2025 8:29 pmNon era il caso di ridere.
Invece sì, eccome! Perché tutti là dentro, mentre si confrontano su questioni morali, fallimenti e anime sfigurate, si ritrovano impiastrati di colore ed è difficile essere presi sul serio coi baffi celesti o un ciuffo arancione che ti penzola da un orecchio. Ed è proprio così che ti salvi la vita (sperimentato, funziona)
Soccombendo alla luce di un sorriso, l'ottima chiusa avrebbe avuto il risalto che meritava.
Alberto Tosciri wrote: Mon Mar 10, 2025 8:29 pmNuove vite dovevano cominciare.
(y)

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Wed Mar 12, 2025 12:25 pm
by Almissima
In linea con Aladicorvo, caro @Alberto Tosciri , ho letto il tuo racconto tutto d'un fiato, me lo sono goduto fin dalle prime battute.
Da lettrice di gialli ho subito intravvisto vittima e colpevole, ma ciò nonostante la tua scrittura accompagna il lettore in questa trama molto ben costruita.
A mia volta eccepisco l'età del ragazzino che a mio avviso è troppo grande rispetto alla tua descrizione. 
Inoltre in qualche modo la scena del libro come causa scatenate del malessere del nonno con conseguente ricovero non è di immediata comprensione. Nel senso che nella parte precedente la scrittura fluisce in maniera placida e gradevole, come anche alla fine, in quella parte la chiarezza ne soffre un po'. Non si capisce immediatamente a chi è caduto il libro, cosa ne fa il ragazzino, chi si sente male. Ho dovuto rileggere per orientarmi.
Nel complesso però la lettura mi ha dato grande soddisfazione , grazie.

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Thu Mar 13, 2025 12:42 pm
by Alberto Tosciri
Ciao @aladicorvo

Grazie, mi trovo in difficoltà quando vengo anche apprezzato e  comunque concordo sui tuoi rilievi.
Hai ragione sul fatto che non sia corretto considerare un ragazzo di prima o seconda liceo ancora un bambino, ma talvolta alcuni lo sono ancora, se non nel fisico nella mente, ne ho conosciuti.
Nell’Esercito il mio primo superiore che mi diede ordini diretti fu un caporalmaggiore cadetto di sedici anni e mezzo, di un’assoluta disciplina e inflessibilità; dormiva nella mia camerata e ammiravo il suo modo di fare che poi sarebbe stato anche il mio, ma per me che  avevo vent’anni lo vedevo come un bambino.
Nel racconto avrei voluto affrontare le situazioni che hai detto, la psicologia, l’introspezione, personaggi, conflitti, anche poche righe in più, mettere ulteriori avvisi, indizi, creare più dramma e tensione. Mi rendo conto della mancanza.
A mia parziale discolpa, ma non tanto, potrei dire che nella traccia c’erano diversi punti che mi hanno segato le gambe, oltre alle stelle filanti.
Qualche velata lamentela l’ho messa qua e là sotto forma di dialogo dei personaggi, dell’ispettore.
Spero che un giorno ci sia un Contest dove sia consentito riprendere alcuni racconti con l’impiego di maggiori caratteri.
Potrebbe essere un’idea.

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Thu Mar 13, 2025 4:27 pm
by Alberto Tosciri
Grazie @Almissima

Non essendo un esperto di gialli, pur amandoli, se ne scrivo ho la tendenza a prediligere il racconto a sé stante, senza soffermarmi troppo sulla costruzione dei necessari meccanismi tipici del genere.
In verità mi appassiono a classici come Delitto e castigo o Il cappello del prete, per dirti la tipologia di gialli che preferisco, dove sin da subito si sa chi è il colpevole e le storie si basano sulla lotta interiore dei protagonisti piuttosto che sulla caccia al colpevole mediante indizi, che pure ci sono, ma sotto un’altra luce.
Sono però contento che nonostante le mie discordanze dal poliziesco il racconto ti sia piaciuto

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Sat Mar 15, 2025 4:44 pm
by Alberto Tosciri
Miei  commenti vari.

Il raglio non è uno sbaglio di @Poeta Zaza
Stinky Blues di @aladicorvo 
La verità dei sogni (1) di @Sienna 
La verità dei sogni (2) di @Sienna

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Sun Mar 16, 2025 8:03 am
by Ilaris
Ciao @Alberto Tosciri 

Una bella traccia, la tua, anche se difficile. L'hai svolta dando al Nucciarelli il giusto folklore, forse un po' dispersivo nella descrizione dei luoghi. Ben inserito l'incontro iniziale con quello che poi si rivelerà l'assassino, perché hai dosato il dialogo facendo credere al lettore che servisse per dare informazioni su Nucciarelli.
Solo due appunti, ovviamente di carattere personale. Non è plausibile che un questore debba assegnare il compito di risolvere un caso spinoso di omicidio a un poliziotto che ora lavora nell'ufficio passaporti. Se Nucciarelli ha risolto brillantemente altri casi in passato e hanno ancora bisogno di lui, non avrebbe dovuto essere trasferito.
La seconda perplessità, concordo con @aladicorvo, riguarda il ruolo troppo marginale di Vincenzino, che data la sua età avrebbe potuto intervenire in modo più incisivo nella storia.
Il racconto nel complesso mi è piaciuto. Bella la scrittura, come sempre; non c'è niente che faccia inciampare nella lettura.
A rileggerti :)

Re: [CC25] Indagine pendente

Posted: Sun Mar 16, 2025 1:16 pm
by Alberto Tosciri
Ti ringrazio @Ilaris
Ilaris wrote: Sun Mar 16, 2025 8:03 amSolo due appunti, ovviamente di carattere personale. Non è plausibile che un questore debba assegnare il compito di risolvere un caso spinoso di omicidio a un poliziotto che ora lavora nell'ufficio passaporti. Se Nucciarelli ha risolto brillantemente altri casi in passato e hanno ancora bisogno di lui, non avrebbe dovuto essere trasferito.
Si certo, è vero. Ho accennato che l'ispettore e il questore si conoscono da molti anni, hanno lavorato assieme quando il questore  aveva iniziato la sua carriera come vice commissario. Potrebbe essere un'indagine non ufficiale che il questore gli affida, fidandosi delle sue capacità, un'indagine a titolo di "favore" per uscire da una situazione spinosa. Tanto è vero che sono altri poliziotti, fra cui Marta, a dirigere le indagini. L'ispettore è "provvisorio" a titolo di favore appunto.
 Nei film americani succede, ma gli italiani sono meno elastici nei loro compiti in effetti.
Ilaris wrote: Sun Mar 16, 2025 8:03 amLa seconda perplessità, concordo con @aladicorvo, riguarda il ruolo troppo marginale di Vincenzino, che data la sua età avrebbe potuto intervenire in modo più incisivo nella storia.
Ci ho pensato eccome e mi sarebbe piaciuto fare intervenire direttamente Vincenzino, ma poi mi facevo prendere troppo la mano a scrivere e ho lasciato nel vago, anche la definizione di "bambino" che potrebbe e non potrebbe andare a quell'età. Dipende, come ho accennato in un commento precedente.
Ilaris wrote: Sun Mar 16, 2025 8:03 amIl racconto nel complesso mi è piaciuto. Bella la scrittura, come sempre; non c'è niente che faccia inciampare nella lettura.
A rileggerti :)
Questo è il massimo per me.  :)  Ti ringrazio tanto.