[MI179 fuori concorso] Spontaneità artificiale
Inviato: mar ott 24, 2023 11:14 pm
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Un testo breve per la tua passione
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Mina ha scritto: ma non s’illuderee qui
confusa ha scritto: Allora non è vero che non scrivi! Non sembra che tu faccia fatica o, forse, hai smarrito la strada poi ritrovata?Avevo avuto un piccolo blocco, ma a 'sto giro non ho partecipato solo per mancanza di tempo, avevo impegni in quei giorni ma ho comunque voluto sviluppare l'idea
Mina ha scritto: È esile, ha la pelle color d’avorio e i capelli biondi legati in due trecce.la mano fredda ci può stare, gli occhi di ghiaccio anche, ma la pelle color avorio mi ha subito allarmata. È un colore giallognolo, smorto. Poteva essere diafana per completare il quadro ma “avorio” mi ha insospettita.
Mina ha scritto: «Cosa? Oh no, figurati! Vengo dalla Romania.»Beh… la Romania ha il proprio perchè. Forse non lo avrei detto, avresti mantenuto il “segreto” ancora un po’.
Mina ha scritto: Restano in tre a lavorare, ma ci sono più clienti di quanti si aspettassero. A notte inoltrata, proprio in un momento di pieno, Andreea sparisce per svariati minuti. Nicola va a cercarla e la trova seduta a terra in un angolo della cucina mentre beve vino rosso.La scena è poco credibile. Lei sparisce ma in realtà è seduta in terra (sempre in cucina peraltro) e poi il calice di vino, lo sciacquare il bicchiere, il fatto che la “redarguisca” perché poteva bere birra invece del vino (che nel locale neppure c’è) l’odore metallico… a questo punto siamo dentro a una storia di vampiri con tutte le scarpe. Questa scena la trovo un po’ troppo didascalica. Perchè poi le dice di aver bisogno di lei “là fuori?” Lavorano in cucina mica sono camerieri. Insomma per me puoi lavorarci un po’ su questo periodo.
«Che ci fai qui?» Chiede.
Lei sussulta e, con una velocità che lo sorprende, scatta in piedi e va al lavabo a sciacquare il calice.
«Cosa stavi facendo?» Rincara lui.
«Scusami» sussurra lei.
Si avvicina e le sorride. «Dai, non c’è mica bisogno che fai così. La notte è lunga e se ti spilli una birra o due non ti dice niente nessuno, ma stare qui nascosta a bere vino? Hai aperto una bottiglia del locale.» Alza lo sguardo oltre le spalle della ragazza, ma non vede alcuna bottiglia. «Fa niente. E poi ho bisogno di te là fuori. ‘Sta
Mina ha scritto: Qualcuno, in cucina, ci passa tutta una vita.il finale l’ho apprezzato tantissimo. È veramente azzeccato. Purtroppo il protagonista che era riuscito ad “aprirsi” lo fa con la persona sbagliata.
Mina ha scritto: Bastano pochi istanti per la prima impressione e lui vuole dare l’impressione di essere una persona onesta e affidabile ma tutto quello fa è dare l’impressione di essere una persona che vuole dare l’impressione di essere una persona onesta e affidabile. Ma come si fa a lasciarsi guardar dentro? Lui è davvero quello che pensano che sia, ma è anche di più e, se non riesce a comunicarlo, finirà per vivere in solitudine tra una folla di conoscenti, colleghi, amici, ma nulla più.
Mina ha scritto: Certo.» Nicola gli fa l’occhiolino mentre va, poi si rivolge ad Andreea. «Hai già lavorato prima in cucina?»Manca qualcosa nella risposta di lei. «Si, diverse volte ecc.. » Oppure «sì ho fatto diverse esperienze»
«Sì, diverse. E sono stata barista in varie parti d’Europa: Budapest, Vienna, Praga, Berlino.»
Mina ha scritto: «Andreea.» La sua voce è un soffio.Torno un attimo indietro per dirti che quando hai scritto che la voce di lei è un soffio l’ho percepita come una ragazza timida, mentre successivamente la fai diventare quasi “sfacciata” e la cosa mi ha un po’ confusa. (La prima impressione è quella che conta… eh eh)
@Monica ha scritto: Altra cosa che voglio chiederti a proposito del bicchiere di vino senza la bottiglia… A chi lo aveva succhiato quel sangue? Da dove spunta?Sì, l'idea era un cliente, che poi è anche il motivo per cui lei fa questo tipo di lavori
Forse da qualche cliente? Forse dal titolare? Mistero…