[MI178] Con il sangue sulle mani
Posted: Wed Sep 20, 2023 9:18 am
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Adel J. Pellitteri wrote: Prese un respiro profondo, e guardando le sue mani sporche di sangue capì che sarebbe andato tutto bene.Pessimo incipit!
Adel J. Pellitteri wrote: ngranò la marcia senza nemmeno ripulirsi alla bell’e meglioLeggendo mi è suonato strano. Ci ho messo un po' a capire perché. Se si fosse pulito, avremmo potuto dire che l'ha fatto alla bell'e meglio oppure accuratamente. Ma dal momento che non si è pulito, è strano dare una qualificazione al suo gesto. Non si è pulito alla bell'e meglio come non si è pulito accuratamente. Insomma, io direi che non si è pulito punto e basta. Spero di essermi spiegato.
Adel J. Pellitteri wrote: Scuote il capoSiamo passati al presente? Come è successo?
Adel J. Pellitteri wrote: Ha l’impressione di sentirsi un ciclopeAnche questo è ridondante. Ha la sensazione di sentirsi, in pratica. DIrei più direttamente "si sente un ciclope".
Adel J. Pellitteri wrote: Non è più lui, bensì quello che avrebbe dovuto essere già mesi e mesi primaScusa, sto facendo il cavapupazzo, ma pure questa è arzigogolata: è quello che prima non era ma avrebbe dovuto essere... è un indovinello?
Adel J. Pellitteri wrote: incrociando le braccia per la paurammm... la paura non fa incrociare le braccia
Adel J. Pellitteri wrote: “Sembri sincera, invece, so benissimo che non è così, se davvero me ne andassi le accuse di tutti mi stritolerebbero. Mi marchierebbero a vita. – Pensa stizzito – E no bella mia, non andrà così. Quel che fatto è fatto. Sono un coglione, me lo dicono tutti e il primo a cominciare è stato mio padre perciò, adesso niente coglionerie e andiamo avanti con questa bella storia” – e risponde: «Per favore Anna così non mi sei d’aiuto. Ti ho detto che andrà tutto bene e così sarà, devi solo darmi tempo.»Qualcosa non torna nel susseguirsi di discorso diretto pensato e parlato. A un certo punto spuntano trattini che non tornano. Non metterei il punto dopo "vita". Dopo la chiusura delle seconde virgolette continui con trattino e minuscola laddove prima avevi messo punto e maiuscola. Nel complesso, il susseguirsi di pensieri e parole non mi convince, disorienta.
Adel J. Pellitteri wrote: “Dai, concediamoci due giorni al mare”Perché virgolette alte? Prima le hai usate per i pensieri, ma questo non è un pensiero... forse volecvi rendere l'effetto della voce di lui che riecheggia nella mente di lei...
Adel J. Pellitteri wrote: fosse andato prima dove stava andando adessodella serie lo so ma non te lo dico. E poi succede ben poco, a parte il monologo interiore di Sergio spesso e volentieri dai toni abbastanza esagerati, tipo questo
Adel J. Pellitteri wrote: No, non si era affatto aggregato al clan! Con ciò che aveva fatto era salito sul gradino più alto rispetto a tutti gli altri.Ma poi, dico io, il primo pensiero di un padre è primeggiare con il resto del mondo? La considerazione sociale viene prima del fatto di aver fatto nascere salvo il proprio figlio?
Adel J. Pellitteri wrote: Con le mani insanguinate tra le gambe di lei,per cui tutto il gioco dei successivi non detti crolla. Sorry.
Edu wrote: Perché virgolette alte? Prima le hai usate per i pensieri, ma questo non è un pensiero... forse volecvi rendere l'effetto della voce di lui che riecheggia nella mente di lei...Ho messo le virgolette alte perchè è un dialogo avvenuto prima, si riferisce alle gite che facevano nei tempi felici.
Adel J. Pellitteri wrote: tavolta ho toppato alla grande? Spero di fare meglio in futuroAh, no. Non basarti su di me. Io sono in rompicargo di prim'ordine, credo sia sensato vedere quali altri commenti arrivano e regolarsi di conseguenza. Non ti voglio avere sulla coscienza![]()
Adel J. Pellitteri wrote: “Farò prima possibile, non temere, andrà tutto bene.” dice a se stesso.Niente punteggiatura interna ai dialoghi, quando c'è la battuta di appoggio.
Adel J. Pellitteri wrote: Wed Sep 20, 2023 9:18 amNon avrebbe mai immaginato di trovarsi in quella situazione, anzi, non credeva affatto ne sarebbe mai stato capace.Questa frase mi lascia perplesso: "trovarsi in una situazione" è qualcosa di non voluto, ma che capita; poi segue "anzi" con il significato apparente di "al contrario", poi "non credeva affatto di esserne capace". Dunque non credeva capace di trovarsi in quella situazione? La grammatica direbbe così, e però la frase non avrebbe senso. Forse "capace di uscirne (da quella situazione che ancora non sappiamo quale sia) o di affrontarla". Insomma, dopo "capace" sento la necessità di una spiegazione; a quel punto anche "anzi" ha poco a che vedere con il contesto. Credo che la frase andrebbe riformulata così: Non avrebbe mai immaginato di trovarsi in quella situazione e non credeva affatto sarebbe mai stato capace di uscirne (o di affrontarla).
Adel J. Pellitteri wrote: Wed Sep 20, 2023 9:18 amCon le mani insanguinate tra le gambe di lei, tutto è andato per il verso giusto, ha visto scivolare la vita, lui ne era l’artefice.Un parto, dunque.
Adel J. Pellitteri wrote: Wed Sep 20, 2023 9:18 amScuote il capo a tratti, ancora incredulo, e cerca di scrutare quei due sul sedile posteriore con il cordone in bella vista; li osserva dallo specchietto retrovisore per tenerli d’occhio; ogni minimo movimento scomposto lo allarmerebbe, ma tutto procede come lui spera.Se non ho clamorosamente stravolto il senso della frase precedente, lui ha aiutato la moglie a partorire e sta portando lei e il neonato all'ospedale. Se è così, qual è lo scopo di frasi come "fosse andato prima dove sta andando adesso"? Oppure mi hai completamente ingannato e non si tratta di un parto, ma di un qualche evento criminale; se è così "chapeau" anticipato perché ci sono caduto in pieno.
Fila via sull’autostrada appena imboccata, conta i chilometri che mancano per mettere se stesso e tutto ciò che ha al sicuro.
Dieci giorni non sono uno scherzo, chiunque avrebbe capito che la situazione stava per precipitare e fosse andato prima dove stava andando adesso, era certo gli avrebbero allargato le braccia per prepararlo al peggio.
Adel J. Pellitteri wrote: Wed Sep 20, 2023 9:18 amSergio sono stanca di vederti così – le aveva risposto Anna –. Nessuno ti obbliga.Presumo sia un refuso per "gli", perché se sono due donne davvero non ho capito nulla.
Adel J. Pellitteri wrote: Wed Sep 20, 2023 9:18 am“Sembri sincera, invece, so benissimo che non è così, se davvero me ne andassi le accuse di tutti mi stritolerebbero. Mi marchierebbero a vita. – Pensa stizzito – E no bella mia, non andrà così. Quel che fatto è fatto. Sono un coglione, me lo dicono tutti e il primo a cominciare è stato mio padre perciò, adesso niente coglionerie e andiamo avanti con questa bella storia” – e risponde: «Per favore Anna così non mi sei d’aiuto. Ti ho detto che andrà tutto bene e così sarà, devi solo darmi tempo.»Scusa se insisto, ma la formattazione dei dialoghi così è faticosissima da leggere: abbiamo virgolette alte, trattino e caporali tutti di seguito e si rischia di fare confusione. Perché non usare il corsivo per i pensieri, molto più chiaro?
Adel J. Pellitteri wrote: Wed Sep 20, 2023 9:18 amAnna non ha molta fiducia in lui, e ogni giorno che passa le sembra vada un po’ peggioQui abbiamo un problema di coerenza interna non di poco conto: eravamo nel PoV di Sergio e vedevamo la scena con gli occhi di lui, che sta filando all'ospedale con la puerpera e il neonato. Improvvisamente ci ritroviamo nel PoV di Anna che racconta, al presente, fatti avvenuti giorni prima della scena descritta sopra.
Adel J. Pellitteri wrote: Wed Sep 20, 2023 9:18 amAdesso è tutto diverso, Sergio ha lo stesso sorriso di sempre, ciò che è cambiato è lo sguardo. Anna si rende conto in quegli attimi cosa significhi davvero scoprire l’animo di un uomo guardandolo negli occhi.Ecco, qui il presente va benissimo; si è chiusa la parentesi della sfiducia, che dunque andava al passato, e si è tornati alla scena originaria: loro tre che corrono verso l'ospedale.
Marcello wrote: Perdona la schiettezza, un caro saluto.Perdonarti? Non se ne parla proprio! Da me avrai solo eterna riconoscenza.
Adel J. Pellitteri wrote: Non ho scusanti (a parte quella di non scrivere niente da più di un anno), mi sembra di avere azzerato anni di impegno e sudore.Ma per favore! Il racconto ha solo bisogno di qualche ristrutturazione per renderlo più accattivante; l'idea è ottima, a mio avviso: io non avrei mai pensato a un'interpretazione simile della traccia.
Adel J. Pellitteri wrote: faccio ancora fatica a quotare gli stralci, il più delle volte devo selezionare gran parte del brano per poi cancellare tutto lasciando solo la parte che voglio commentare; qui tutto è ancora un po' macchinoso, non si può fare il copia e incolla, si perde facilmente un commento scritto e così via.Sì, è molto più faticoso rispetto a un tempo. Il consiglio (che nasce dalla perdita di numerosi commenti in passato
Edu wrote: Non ti voglio avere sulla coscienzaSulla coscenza no, ma qualche notte insonne sappi che la trascorrerò
Marcello wrote: molto più faticoso rispetto a un tempo. Il consiglio (che nasce dalla perdita di numerosi commenti in passatograzie, stampo anche queste indicazioni e vedrò di metterle in pratica.) è quello di entrare subito in "editor completo e anteprima" e schiacciare "salva bozza automatica", così ti garantisci dalla perdita di porzioni di testo già scritto. Il copia-incolla puoi farlo: subito dopo evidenzi la parte copiata e schiacci il terzo bottone da sinistra, "rimuovi formattazione", in modo da cancellare i vari codici.
Adel J. Pellitteri wrote: Sergio sono stanca di vederti così – le aveva risposto Anna –. Nessuno ti obbliga. Al punto in cui siamo mi è tutto chiaro, quindi lì c’è la porta. Sei libero di andartene.»Questo dialogo l'ho trovato molto realistico.
“Sembri sincera, invece, so benissimo che non è così, se davvero me ne andassi le accuse di tutti mi stritolerebbero. Mi marchierebbero a vita. – Pensa stizzito – E no bella mia, non andrà così. Quel che fatto è fatto. Sono un coglione, me lo dicono tutti e il primo a cominciare è stato mio padre perciò, adesso niente coglionerie e andiamo avanti con questa bella storia” – e risponde: «Per favore Anna così non mi sei d’aiuto. Ti ho detto che andrà tutto bene e così sarà, devi solo darmi tempo.»
Adel J. Pellitteri wrote: Con le mani insanguinate tra le gambe di lei, tutto è andato per il verso giusto, ha visto scivolare la vita, lui ne era l’arteficeQui sveli il mistero. Tutti i successivi tentativi di depistaggio nuociono al racconto.
Adel J. Pellitteri wrote: almeno fino al mattino di quel giorno precisoIn particolare questa frase non capisco a cosa si riferisca. Alterni continuamente il prima del concepimento, il presente e dal concepimento al presente, rendendo difficile la comprensione.
Adel J. Pellitteri wrote: Dieci giorni non sono uno scherzo, chiunque avrebbe capito che la situazione stava per precipitare e fosse andato prima dove stava andando adesso, era certo gli avrebbero allargato le braccia per prepararlo al peggioQuesta è da correggere. Dieci giorni di anticipo non sono nulla, è quasi fisiologico, quindi porta fiori strada, infatti presumo anche "un peggio" che non si avvera nemmeno con un parto avvenuto in un prato per mano di una persona senza competenze
Modea72 wrote: Questa è da correggere. Dieci giorni di anticipo non sono nulla, è quasi fisiologico, quindi porta fiori strada, infatti presumo anche "un peggio" che non si avvera nemmeno con un parto avvenuto in un prato per mano di una persona senza competenzeGrazie @Modea72 ti confesso che inizialmente lo avevo scritto tutto al passato usando l'imperfetto, poi - fissata come sono con "la presa diretta" ho sostituito i verbi al presente incasinando tutto. Pur scrivendo racconti brevi (molto spesso brevissimi) impiego giorni e giorni, a volte anche settimane, proprio perchè conosco le mie magagne (distrazioni). Circa i 10 giorni di anticipo sul parto, ti dico che avevo scritto 15 (non sono esperta, non ho nemmeno figli, figurati), ma temendo fossero troppi ho optato per 10, quindi sistemerò anche questo particolare.
In generale, con una sistemazione del testo, è una lettura piacevole. Niente male
Alla prossima
Adel J. Pellitteri wrote: Non avrebbe mai immaginato di trovarsi in quella situazione, anzi, non credeva affatto ne sarebbe mai stato capace. Scuote il capo incredulo, ringrazia Dio, Buddha, Visnù, Allah e perfino la dea fortuna.Perché passi al presente di colpo?
Adel J. Pellitteri wrote: Con le mani insanguinate tra le gambe di lei, tutto è andato per il verso giusto, ha visto scivolare la vita, lui che ne era l’artefice.Invece di tre virgole, vedrei meglio un punto dopo "giusto".
Adel J. Pellitteri wrote: Wed Sep 20, 2023 9:18 amDieci giorni non sono uno scherzo, chiunque avrebbe capito che la situazione stava per precipitare e fosse andato prima dove stava andando adesso, era certo gli avrebbero allargato le braccia per prepararlo al peggio.Qui ci sono tornata dopo averlo letto tutto e non capisco il fatto di prepararlo al peggio se fosse arrivato prima...
Adel J. Pellitteri wrote: Wed Sep 20, 2023 9:18 amAdesso è tutto diverso, Sergio ha lo stesso sorriso di sempre, ciò che è cambiato è lo sguardo. Anna si rende conto in quegli attimi cosa significhi davvero scoprire l’animo di un uomo guardandolo negli occhi.Aggiungerei:
Adel J. Pellitteri wrote: Wed Sep 20, 2023 9:18 amNon sa cosa dire, ha il cuore spaccato in due, due punti meta metà è per quel frutto prematuro e pure perfetto in ogni cosa, che Sergio gli le ha tirato fuori dalle viscere mentre lei piangeva per le doglie e la paura; l’altra metà è per Sergio.togli quella virgola dopo "due" e sostituiscila coi due punti, che aprono a una spiegazione, sono esplicativi.
Adel J. Pellitteri wrote: In quei momenti concitati ha percepito il riscatto di se stesso, non gli importa del giudizio degli altri, adesso non più. Ora può guardare alla sua vita in tutt’altra maniera. Stranamente si sente più libero, e il moto di orgoglio non accenna a sgonfiarsi come gli era accaduto altre volte con le sue bricconate infantili. Non può fare a meno di alternare lo sguardo tra la strada e il volante imbrattato, che stringe con forza. Inspira profondamente e dilata le narici per incamerare più aria possibile come fosse benzina, potenza per l’auto. E la sua potenza non è prepotenza, è qualcosa che non aveva mai provato prima: è ricchezza, completamento di un percorso che aveva cercato di scansare neanche fosse stato un quindicenne.Mi sarei fermata a "bricconate infantili".
Kiarka wrote: Mi sarei fermata a "bricconate infantili".Grazie per il passaggio, l'apprazzamento e il suggeriento. Sto valutando tutto
Comunque, bel racconto, grazie mille e buona domenica![]()
Kasimiro wrote: Letto con piacere.Affermazione che mi rincuora, grazie infinite anche a te. Penso che qualche paragrafo in più, finito lo stress del contest, potrò anche aggiungerlo.