La lucentezza di Grace - racconto epistolare

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15 Maggio 1917


Carissimo Paul,

non so trovare le parole per dirti quanto mi manchi e quanto ogni istante della mia giornata sia pieno di te. Non vedo l’ora che arrivi la notte per continuare a pensarti e immaginare che tu sia proprio accanto a me. Da quando sei partito non vivo altro che per ricevere tue notizie.
Ti immagino bellissimo nella tua divisa da pilota, orgoglioso del servizio che rendi al tuo Paese. Ogni volta che sento il rombo di un aereo spero che sia tu che stai tornando da me. Nell’attesa del tuo ritorno voglio darmi da fare, non voglio esserti di peso e per questo, amore mio, sto cercando disperatamente un lavoro. Non è facile di questi tempi, ma ho sentito che a Orange una grande azienda che si chiama US Radium Corporation sta cercando donne da assumere per un lavoro che non dovrebbe essere troppo pesante. Ho spedito oggi la mia lettera di presentazione e spero di essere chiamata presto per un colloquio.
Non preoccuparti per me, so badare a me stessa e tu fai altrettanto. Aspetto con impazienza tue notizie. Ti abbraccio fortissimo e ti bacio.

Tua, Grace



2 Giugno 1917


Amore mio,

amore, amore, amore. Meno male che ho ricevuto la tua lettera perché stavo impazzendo senza avere tue notizie. Non so come tu possa sopportare ancora tutto quell’odio, tutta quella morte, tutte le miserie di cui mi parli. Sono preoccupatissima, ma anche tanto orgogliosa di te. Sei un vero eroe. Kate mi ha detto di Francis. È rimasto gravemente ferito e sta tornando a casa con grandi sofferenze. Il mio cuore trema sapendoti in quell’inferno, ma so che quello che stai facendo è necessario e io sono con te. Sempre. A presto amore mio.


Intensamente tua, Grace


8 Giugno 1917


Caro Paul,

dolce amore mio. Non sto più nella pelle e devo raccontartelo subito. Finalmente mi hanno risposto dalla US Radium. Ho fatto ieri il mio colloquio con Mr. Harris e... mi hanno assunta! Non riuscivo a credere alle mie orecchie quando con voce impostata e un po’ nasale Mr. Harris mi ha detto: «Signorina Grace Butler, può presentarsi da lunedì al nostro stabilimento per prendere servizio. L’accoglierà Miss Caroline Tilch. Sia puntuale.» È stato molto più facile di quanto potessi immaginare. Anche Kate aveva fatto richiesta e anche lei è stata assunta subito. Sono contenta, almeno potremo fare il viaggio insieme e condividere le spese. Pensa che non so ancora esattamente di che lavoro si tratti. Pare sia un progetto speciale, ma non so molto di più.
Mr. Harris mi ha fatto una domanda stranissima, mi ha preso le mani e mi ha detto: «Miss Butler, lei si fa da sola la manicure?» Io devo essere arrossita perché mi sentivo le guance in fiamme e devo averlo guardato con aria interrogativa, ma lui ha proseguito senza darmi il tempo di rispondere: «Se lei sa usare così bene il pennello della vernice da unghie, sarà avvantaggiata di sicuro nello svolgere questo lavoro!» Chissà cosa avrà voluto dire. Forse voleva essere solo gentile o farmi un complimento. Lo sapremo presto, amore. Abbi cura di te, mi raccomando e mandami tue notizie appena puoi. Io ti terrò aggiornato. Ti abbraccio fortissimo e ti bacio. Non farmi stare in pena, scrivimi prima possibile.

Tua eccitatissima, Grace



16 Giugno 1917


Dolcissimo amore,

non ho ancora ricevuto tue notizie e spero che le ultime novità sul mio lavoro non ti abbiano fatto crucciare. Tutto quello che faccio è solo pensando al nostro futuro così, quando tornerai a casa, potremo avere un po’ di risparmi in più per sistemare le nostre cose e vivere finalmente insieme.
Stamattina mi sono presentata alla signorina Caroline Tilch che è una donna di una certa età, un po’ burbera nei modi. Mi ha fornito una specie di divisa da indossare sopra gli abiti che sembra una sorta di vestaglia a quadrettoni con ricamato sul petto il logo dell’azienda. Non posso certo dire che questa divisa mi doni come ti dona la tua...tu sei così bello! Infine, ha completato il mio corredo con un set di pennelli simili a quelli che usano i pittori, con le setole molto fini.
Eravamo in tante e in pratica la giornata è trascorsa senza che facessimo nulla. Ci hanno portato a visitare la fabbrica e mostrato il nostro posto. Ci sono tavoli da lavoro lunghissimi e staremo tutte sedute l’una accanto all’altra. Domani ci spiegheranno cosa dobbiamo fare. Ho notato che i tavoli avevano uno strano luccichio, quasi come se fossero ricoperti da una polvere magica. È tutto un po’ misterioso lì dentro; è solo una sensazione di cui per ora non riesco ad afferrare bene il perché, ma comunque sono molto contenta.
Buonanotte amore. Ora chiudo gli occhi e ti penso fortissimo, così forte che mi sentirai accanto a te. Baci.

Tua impegnatissima, Grace



17 Giugno 1917


Tesoro mio,

questa te la devo proprio raccontare. Sono al settimo cielo! Non hai idea di come sia contenta di questo lavoro che mi fa sentire ancora più vicina a te. Ora ti spiego. Stamattina si è presentato un certo dottor Flynn. Indossava strani guanti e una sorta di grembiule pesantissimo, infatti ha detto che era in piombo! Il dr. Flynn ci ha mostrato un vasetto di un nuovo tipo di vernice speciale che si chiama “Undark” con la quale dobbiamo pitturare le lancette degli orologi in dotazione ai soldati e quelle della strumentazione dei cruscotti negli aerei da guerra. Immagina, dopo che li avremo verniciati, questi brilleranno nel buio! Finalmente non avrete più difficoltà a leggere gli orologi e i cruscotti anche di notte. Si tratta di un lavoro di grande precisione, dobbiamo dipingere delle linee sottilissime con dei pennellini che hanno delle punte così fini che si dura fatica a vederle.
Amore mio, spero di essere proprio io a verniciare i tuoi strumenti. Li farò brillare tantissimo e tu sarai al sicuro. Ecco perché mi era sembrato di vedere luccicare i tavoli! Era per via dei residui di questa vernice speciale! A presto, prestissimo. Ti abbraccio forte.

Tua sempre più innamorata, Grace



20 Luglio 1917


Paul caro, luce dei miei giorni,

sono troppe settimane che non mi dai tue notizie e sono molto in pena. Ho il cuore in subbuglio e non riesco a darmi pace. Mi manchi tanto e quello che mi consola è lavorare pensando che forse quello che faccio sia destinato proprio a te. Dipingo ogni pezzo con tutto il mio amore e certe volte la sera brillo anche io come una stella. Ci hanno spiegato che la vernice che utilizziamo è così lucente perché contiene una piccolissima dose di radio. È una sostanza scoperta di recente e pare che abbia proprietà incredibili. È molto costosa e sembra che venga addirittura utilizzata nella produzione di medicinali e prodotti di bellezza. Pensa che la mettono perfino nello shampoo perché sembra che abbia effetti miracolosi sulla ricrescita dei capelli. Miss Tilch ci controlla a vista perché non vogliono che ne vada perduta neppure una minima parte, ma ieri Kate, di nascosto, ne ha messo una goccia nel suo rossetto. Dovevi vedere le sue labbra! Brillavano tantissimo ed è stato divertente. Ti confesso che anche io non ho resistito alla tentazione e ne ho aggiunto una lacrima al mio smalto da unghie. Ora le mie mani splendono nel buio. Non vedo l’ora di baciarti e illuminarti un po’ coi miei abbracci.

Tua stella splendente, Grace



3 Settembre 1917


Amore,

stringo al petto la busta della lettera che mi hai mandato. Sono così felice di sapere che stai bene che mi sembra di volare. Lo so che sei tanto stanco e credimi vorrei essere lì con te. Mi fa piacere che tu abbia dei buoni compagni, dei buoni amici di cui fidarti e con i quali puoi condividere le tue sofferenze. Penso al dolore che devi provare ogni volta che la guerra mette i suoi artigli sulla vita di qualcuno che ami e per questo vorrei bere le tue lacrime e riempirti di carezze.
Non devi assolutamente essere preoccupato per me. Ti ho già detto che il lavoro che faccio non mi pesa e poi neppure io sono sola. Siamo in tante nella fabbrica ad attendere il vostro ritorno. Ti amo, ti amo, ti amo! Scrivimi prestissimo. Ti confido che la busta che conteneva la tua lettera brilla di notte come un cielo stellato perché l’ho riempita dei miei baci lucenti per te.


Tua lucente, Grace

5 Novembre 1917


Mio amore lontano,

ormai sono rassegnata. Come si dice? Nessuna notizia, buona notizia. Capisco la tua difficoltà nel rispondermi e tuttavia sento in cuor mio che tu stai bene e sono certa che molto presto mi metterai al corrente della tua situazione. Magari mi stai preparando una sorpresa e una sera ti troverò ad aspettarmi a casa. Voglio pensare che sia così. Non prendo in considerazione altre possibilità!
Stamani quando mi sono svegliata avevo tutte le guance rosse. Sembravo una di quelle bambole che sembrano truccate come signore. Anche Kate e le altre hanno avuto reazioni simili in questi giorni.
Ne abbiamo parlato con Miss Tilch e lei ci ha fatte visitare da un certo dr. Roberts.
Sai cosa ci ha detto? Che siamo fortunate perché le “signore” spendono un sacco di soldi per comprare la cipria al radio. È di gran moda e noi possiamo ottenere gli stessi effetti senza pagare nulla, anzi riscuotendo per il nostro lavoro! Insomma, ci ha molto tranquillizzate; le quantità di radio contenute nella vernice che usiamo sono talmente modeste che possono solo farci bene.
A me farebbe stare bene vederti e baciarti e abbracciarti forte forte. Non mi importa del radio. Voglio che tu torni da me al più presto.

Tua impaziente, Grace






15 Gennaio 1918


Dolcissimo Paul,

scriverti è l’unico modo per sentirti vicino a me per cui ti scrivo e ti scriverò sempre anche se non so se riesci a ricevere queste mie lettere.
Oggi mi sento particolarmente triste. Il mio set di pennelli è completamente usurato e io faccio molta fatica a fare il mio lavoro. Come ti ho spiegato si tratta di un lavoro di grande precisione e non possiamo sprecare nulla. Il pennello è in pelo di cammello e ogni volta che lo inzuppo nella vernice la punta tende ad aprirsi e quindi non posso dipingere bene. Mr. Harris è stato chiaro: «Fatevi bastare i pennelli che avete!» ci ha detto e così, per evitare questo problema, dobbiamo rifare la punta con la bocca. In pratica riesco a dare poche pennellate e poi devo infilare in bocca il pennellino per fare nuovamente la punta. Meno male che questa vernice non sa di nulla. Dovresti vedere i miei denti come brillano nel buio. Muoio dalla voglia di illuminarti un po’.

La tua pittrice illuminata, Grace



7 Aprile 1918


Mio amore indissolubile,

continuo a immaginarti impegnato e mi sento onorata di partecipare alla tua missione anche se da lontano. Mi sento anche io, come te, orgogliosa di essere al servizio della nostra Nazione. I miei meriti sono certo inferiori ai tuoi, ma ritengo di aver dato e di dare molto al mio Paese condividendo con lui il mio amore per te. Le notizie che giungono dal fronte sono positive e al vostro ritorno sarete accolti da eroi come meritate. Io sarò in prima fila e ti riconoscerò tra mille, non dubitare.
Spero però che tu non torni proprio adesso, amore mio grandissimo. Stamani mi sono svegliata con le gengive doloranti e gonfie. Mi sono spaventata molto quando mi sono accorta che i miei denti erano instabili. Ho potuto bere solo qualcosa di fresco perché per il dolore non riesco a mangiare più nulla. Ti prego amore non tornare proprio adesso! Io voglio essere bellissima per te. Lascia prima che io guarisca. E non preoccuparti per me, ti terrò aggiornato.

Immensamente tua, Grace




12 Giugno 1918


Carissimo Paul,

scusa se non ti ho più scritto. Purtroppo, non sono stata bene e anche molte delle mie colleghe hanno avuto problemi di salute negli ultimi mesi.
Forse non dovrei dirtelo, ma è giusto che tu sappia. Spero che tu conservi ancora la foto che ti ho dato prima che tu partissi. Quella è la Grace che devi ricordare, non quella che sono diventata oggi.
Ho perduto vari denti e il mio volto è gonfio e tumefatto. L’azienda ha fatto venire un nuovo medico che mi ha visitata. Tesoro mio, quel dottore fasullo e incompetente ha detto che potrei avere contratto una brutta malattia. Ha parlato di sifilide! Tu sai quanto me che questo non ė assolutamente possibile. Ho saputo che altre donne che lavoravano qui sono state licenziate e trattate come donnacce. Ma io credo che ci sia qualcos’altro che non sappiamo. Ci siamo ammalate in tante e qualcuna di noi, purtroppo, in maniera così grave da essere morta.
Ho deciso di rivolgermi a un giovane dottore che ha lo studio a New Orleans. Pare che utilizzi un macchinario ultramoderno che funziona con dei raggi invisibili, detti raggi X con i quali riesce a fotografare addirittura le ossa! Si tratta di un esame molto costoso e mi spiace dare fondo a tutti i risparmi che ho messo da parte per la nostra vita insieme. Io però credo sia giusto sapere cosa mi sta succedendo perché, se non faccio qualcosa per guarire, sono certa che non ci sarà alcun futuro per noi. Potrai perdonarmi?

Tua spendacciona, Grace



11 Novembre 1918


Mio adorato e indimenticato amore,

sono così felice di sapere che tutto è andato per il meglio e che presto tornerai a casa da eroe come ti meriti dopo tanti sacrifici e tanto dolore. Il nostro Paese e il mondo intero possono essere orgogliosi di voi e festeggiare la fine di questo orrendo, sanguinario e assurdo conflitto confidando in una pace meravigliosa e duratura.
Amore mio, scusami tanto se non mi troverai tra la folla ad attenderti ma, credimi, io sarò lì con tutto il mio cuore e la mia anima.
Sono stata dal dr. Malcom e alla fine ho capito quello che mi sta capitando. Purtroppo, la mia malattia non lascia spazio alla speranza. La macchina a raggi X è un apparecchio davvero straordinario: pensa che il dottore è riuscito a vedere addirittura la mia mandibola e ha mostrato anche a me quelle immagini tremende. Tesoro mio, sono rimasta sconvolta quando ho visto che le mie ossa sono così piene di buchi che sembrano un alveare!
Prima di utilizzare quella prodigiosa macchina, per proteggermi da quei raggi pericolosi, il dottore mi ha fatto indossare uno di quegli strani grembiuli di piombo che mi ha ricordato molto quello che indossava il dr. Flynn quando ci spiegava come usare la vernice al radio.
Quando ho spiegato al dr. Malcom il tipo di lavoro che facevo, l’ho visto sbiancare in volto. Era decisamente scandalizzato. Mi ha detto che solo degli assassini potevano farci maneggiare quel materiale così pericoloso senza alcuna precauzione. A noi operaie non hanno mai fornito dei grembiuli in piombo e neppure dei guanti. Ci hanno detto che la dose di radio contenuta nella vernice era innocua e addirittura medicamentosa! Il radio ci sta uccidendo lentamente e inesorabilmente. Siamo quasi tutte ammalate, soprattutto noi del reparto orologi che abbiamo ingerito molta di quella sostanza mettendo i pennelli addirittura in bocca.
Siamo state ingannate! Loro, Mr. Harris e gli altri, sapevano quanto fosse pericoloso il nostro lavoro, ma ci hanno lasciato nell’ignoranza. Così, vittime inconsapevoli, siamo state sacrificate sull’altare degli interessi di quegli uomini senza scrupoli. Mi consola solo il fatto che il nostro lavoro è stato utile a tanti soldati come te.
Tesoro mio, sappi che ti amo e ti amerò finché avrò respiro e nulla potrà cambiare i mei sentimenti. Capirai che ė proprio perché io desidero solo il meglio per te, che oggi ti lascio libero di vivere la tua vita.
Ti prego, non provare a cercarmi e promettimi di essere felice, questo mi sarà di grande conforto. Ti abbraccio fortissimo con infinito amore,


Tua per sempre, Grace

Re: La lucentezza di Grace - racconto epistolare

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Complimenti, @@Monica :)

Efficacissima la forma epistolare in questo racconto di denuncia di soprusi gravi ai danni di giovani donne, in gran parte, che, in tempo di guerra, venivano reclutate per lavori a contatto con un elemento chimico appena scoperto, il radio, di cui non sapevano la pericolosità per il corpo umano. Chi lo sapeva, lo taceva per interesse; i sindacati in pratica non esistevano così come seri controlli del Ministero della Sanità e del Lavoro. Le giovani si ammalavano gravemente e in tante morivano per avvelenamento.

Ho letto d'un fiato, intuendo un epilogo drammatico, seppur dilatato nel tempo.
Grande verosimiglianza con la realtà, temo, di quei tempi.

L'intreccio, dall'incipit allo sviluppo e all'ultima lettera dell'epistolario, è di impatto narrativo potente, lo stile chiaro e dalla sintassi ineccepibile. Il lettore viene avvinto dalla narrazione.
 
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi
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