Re: Che libri hai sul comodino?

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Ippolita ha scritto: @sergio l. duma ciao, trovo affascinante la tua modalità di lettura, e vorrei chiederti, se non sono invadente, come operi la scelta dei libri.
Di solito mi oriento in base all'autore o all'argomento del libro. Comunque, vado a periodi. Per molti anni mi sono concentrato sui classici, poi sulla narrativa contemporanea, poi sulla saggistica, oggi più che altro sulla narrativa di genere (fantascienza, thriller, ecc..). Dipende anche dalle curiosità del momento.

Re: Che libri hai sul comodino?

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Ben Lo Svelto ha scritto: La saga Dragonlance la trovai poco dopo, ahah! Il duo Weis&Hickman mi hanno aperto un mondo.
La saga di Dragonlance è ciò che mi ha fatta appassionare al fantasy, quindi avrò sempre un grande affetto, sebbene non sia eccezionale a livello letterario (non so se per la traduzione o l'originale). Io ho iniziato dalla seconda trilogia (Il destino dei gemelli) trovato per caso, e poi ho recuperato anche la prima. La storia complessa di Raistlin e del suo gemello è ciò che mi ha coinvolta di più (rendendomi evidente fin da allora l'importanza dei personaggi).
Ben Lo Svelto ha scritto: Anche per me Brooks ha iniziato a declinare con la serie di raccordo, quello della Genesi.
Io Brooks l'ho letto più che altro perché era famoso nel genere, e qualcuno me ne aveva parlato bene, ma non mi è piaciuto nessuno dei suoi libri. Li ho trovati spesso pesanti e ripetitivi, con personaggi tanto effimeri da restare poco impressi. L'unico suo che mi era piaciuto abbastanza non era del ciclo di Shannara, ma un distopico (non ricordo neanche il titolo)
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Che libri hai sul comodino?

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Silverwillow ha scritto: La storia complessa di Raistlin e del suo gemello è ciò che mi ha coinvolta di più (rendendomi evidente fin da allora l'importanza dei personaggi).
Condivido l'entusiasmo per la trilogia dei Gemelli in generale e per la figura di Raistlin in particolare. Era un personaggio molto sfaccettato, di cui raramente ho trovato eguali. Forse, se mi posso permettere il paragone senza che si alzino i forconi, il più vicino per indole e complessità potrebbe essere la figura di Severus Piton.
Silverwillow ha scritto: Io Brooks l'ho letto più che altro perché era famoso nel genere, e qualcuno me ne aveva parlato bene, ma non mi è piaciuto nessuno dei suoi libri.
Poco male. Non ho mai condannato nessuno al rogo per questo. È un autore come un altro per iniziarsi al genere e farsi il callo. 

Re: Che libri hai sul comodino?

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Recuperata la graphic novel di Nimona: mi è piaciuta anche più del film Netflix, con cui ha ben poco a spartire. Sembrato quasi di leggere un what if.

Finito anche Mucho Mojo di Lansdale: cinque stelline piene. Il mio viaggio con Hap & Leonard non finirà certo qui.

E giusto per restare in tema di capisaldi del fantasy, iniziato La torre dell'angelo verde di Tad Williams: ultimo volume del Ciclo delle Spade (a cui Martin deve qualche sentito ringraziamento). 

Re: Che libri hai sul comodino?

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Silverwillow ha scritto: La saga di Dragonlance è ciò che mi ha fatta appassionare al fantasy, quindi avrò sempre un grande affetto, sebbene non sia eccezionale a livello letterario
Concordo su tutto.
Silverwillow ha scritto: Io ho iniziato dalla seconda trilogia (Il destino dei gemelli) trovato per caso, e poi ho recuperato anche la prima. La storia complessa di Raistlin e del suo gemello è ciò che mi ha coinvolta di più (rendendomi evidente fin da allora l'importanza dei personaggi).
 Si può dire che è Raistlin che tiene su la serie: i libri migliori sono quelli dove è protagonista (anche se il preferito rimane il primo che ho letto, I draghi del crepuscolo d'autunno, più per meriti affettivi che letterari).
Silverwillow ha scritto: L'unico suo che mi era piaciuto abbastanza non era del ciclo di Shannara, ma un distopico (non ricordo neanche il titolo)
Doveva essere della trilogia del Verbo e del Vuoto (il demone, Il cavaliere del verbo, Il fuoco degli angeli), anche se mi viene da dire che è più urban che distopico. Potrebbe essere invece I figli di Armageddon?
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Che libri hai sul comodino?

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M.T. ha scritto: Potrebbe essere invece I figli di Armageddon?
Era questo (y) . Io lo definirei un distopico post-apocalittico, ma in ogni caso era interessante per l'ambientazione e la trama. Non abbastanza, però, da farmi recuperare gli altri... Restando sullo stesso genere, L'ombra dello scorpione di King è di tutt'altro livello.

Di Dragonlance ho sentito tempo fa che è uscito il primo di una nuova serie (I draghi dell'inganno) però non l'ho ancora letto.
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Che libri hai sul comodino?

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Silverwillow ha scritto: Io lo definirei un distopico post-apocalittico, ma in ogni caso era interessante per l'ambientazione e la trama.
I figli di Armageddon funziona benissimo finché parla del gruppo di ragazzi e del Cavaliere del Verbo: crea un'atmosfera veramente buona. Poi Brooks la rovina mettendo all'improvviso gli elfi, che fino a quel momento nella serie non si erano mai visti: prende il sense of wonder e in un istante lo fa a brandelli (il momento che m'è partito il "ma v........"). Va bene che la trilogia di cui fa parte I figli di Armageddon doveva essere l'anello di congiunzione tra Shannara e mondo reale visto da Verbo e Vuoto, ma si poteva e doveva fare meglio. Brooks ha utilizzato male un personaggio come O'olish Amaneh; poteva usarlo in modo più centrale, legare il mondo degli spiriti (date le origini indiane del personaggio), il mondo di Faerie, con quello degli elfi, facendo sì che l'armageddon scatenato incarnasse le essenze immateriali e dando così vita agli orecchi a punta. E invece... "ecco, gli elfi ci sono sempre stati e se ne stanno tra le montagne americane" :facepalm:
Silverwillow ha scritto: Non abbastanza, però, da farmi recuperare gli altri...
e ti credo. Se mai volessi dare una possibilità a Brooks, prova con il Demone e col ciclo degli Eredi. Anche il regno di Landover, che non c'entra nulla con Shannara e Verbo e Vuoto merita, ma assolutamente da evitare l'ultimo, La principessa di Landover: per asservirsi alle richieste dell'editore e del mercato ha rovinato storia, ambientazione e personaggi.
Silverwillow ha scritto: Di Dragonlance ho sentito tempo fa che è uscito il primo di una nuova serie (I draghi dell'inganno) però non l'ho ancora letto.
Con Dragonlance, come con la saga di Drizzt, mi sono fermato da un po': ormai hanno poco da darmi.
Silverwillow ha scritto: Restando sullo stesso genere, L'ombra dello scorpione di King è di tutt'altro livello.
si può dire che è un altro genere.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
https://www.lestradedeimondi.com/

Re: Che libri hai sul comodino?

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sergio l. duma ha scritto: Ora ho iniziato 'Il Gioco di Ender', un romanzo di fantascienza di orson Scott Card.
Very nice, così come tutta la sua tetralogia.
Anche se dal secondo volume la storia imbocca una strada un po' diversa (se ti verrà voglia di continuare), più ampia e matura per temi e pov, e che a tratti mi ha ricordato Anathem di Neal Stephenson.
Conservo un ottimo ricordo di Ender, e persino il film che ne hanno tratto non era male (ma da vedere rigorosamente dopo il libro). 

Re: Che libri hai sul comodino?

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Ben Lo Svelto ha scritto: Very nice, così come tutta la sua tetralogia.
Anche se dal secondo volume la storia imbocca una strada un po' diversa (se ti verrà voglia di continuare), più ampia e matura per temi e pov, e che a tratti mi ha ricordato Anathem di Neal Stephenson.
Conservo un ottimo ricordo di Ender, e persino il film che ne hanno tratto non era male (ma da vedere rigorosamente dopo il libro). 
Il secondo cambia registro, ma rimane ugualmente valido. Il film, seppur semplificato (riduce i punti di vista eliminando le parti del fratello e della sorella), mantiene lo spirito del libro. Letture valide.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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Re: Che libri hai sul comodino?

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@M.T. Del film sono stato felicissimo che abbiano ricreato le scene del "gioco mentale": non me l'aspettavo proprio. Sarebbe stato più facile sorvolare, e invece (non dico altro per non rovinare il piacere a chi lo sta leggendo). 

Se ti è piaciuto Ender allora dovresti provare Il canto della vita, sempre di Card, una delle sue produzioni "minori" (stand alone). Ma non è facile reperirlo.

Re: Che libri hai sul comodino?

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Finito La torre dell'angelo verde di Tad Williams. Parafrasando un compagno lettore su goodreads: «Memory, Sorrow, and Thorn is an okay trilogy, that maybe for the time it came out was revolutionary, but in today's day and age it doesn't hold up that great, it just feels like a watered-down Arthurian legend with hints of Tolkien that had potential to be amazing, but falls short and ends in a middle of the road bin of "it can be read for amusement but is ultimately a tepid read".» Non potrei essere più d'accordo.

Letto d'un fiato Il sacerdote di ossa di Peter McLean. Lettura veloce da un pomeriggio o due. Ideale per staccare la mente. Un solo commento: Thomas Shelby, ma sei tu?

In procinto di iniziare Lo scrittore fantasma di Philip Roth.

Re: Che libri hai sul comodino?

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Ho appena finito un grande romanzo di avventura, ambientato in Sud Africa nel secolo XVIII, con l'epica fantasia che avevo respirato con le opere di Wilbur Smith. Ne sono rimasta entusiasta e l'ho divorato in pochi giorni.

Si tratta di

- Tigre d'Africa - di Vito Franchini

(anche se la tigre non vive nel continente africano).

Si tratta del primo volume di una serie. Nell'attesa del secondo volume, mi sono ordinata i primi due libri precedenti del grande autore:
- Il predatore di anime 
e il suo sequel
- il 9  che uccide.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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