Medicina generica

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(riassunto di una discussione su WD)

Quello della medicina è un argomento che torna utile in molti romanzi e sul quale, purtroppo, non molti sono esperti. L’argomento è così vasto che è impossibile farne una sintesi, quindi ho pensato intanto di raccogliere qui una bibliografia, che può essere poi arricchita con altri post più specifici. Molti dei saggi nominati sono probabilmente datati, ma possono essere utili per romanzi ambientati nei decenni scorsi, o per un’idea generale. Se qualcuno ne conosce di più recenti e vuole aggiungerli nei commenti è il benvenuto.

Saggi generici, scritti da medici:
- “La casa di Dio” di Samuel Shem, vi si narra di un anno di internato in ospedale del protagonista, si riferisce agli anni ‘70 ma può essere utile per ricerche su quel periodo
- “Come pensano i dottori” di Jerome Groopman che illustra i modi e le difficoltà nel fare una diagnosi
- “La dura vita del beato porco” di Eugenio Picano, che racconta in modo spiritoso di come si faccia carriera come dottori in Italia
- “Camici e pigiami. Le colpe dei medici nel disastro della sanità italiana”, Paolo Cornaglia Ferraris

Medicina nell’antichità:
gli scritti di Avicenna per il mondo arabo (con influenze anche sull’Europa mediterranea)
Prospero Alpino (botanico di Padova) per l’uso medievale delle piante curative

Sulla peste e le misure di contenimento nei secoli scorsi:
“Chi ruppe i rastelli a Montelupo” e “Il burocrate e il marinaio” di Carlo Cipolla (suggeriti da Swetty)
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)
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