Gli invece di loro?

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L'uso di “gli” in luogo di “loro”, o “a loro” è da considerare senz'altro corretto tranne che, forse, nel caso di registri di linguaggio molto formali.
L'utilizzo, invece, di gli per le, è sentito come più scorretto dell'altro in quanto maggiormente classificato come errore in ambito scolastico. Il suo utilizzo è quindi generalmente sconsigliato.

Per approfondimenti:
https://accademiadellacrusca.it/it/cons ... -a-lei/102
I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)

Re: Gli invece di loro?

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Marcello ha scritto: ven gen 08, 2021 11:58 am Con tutto ciò io evito, se posso... ;)
Vado oltre: per me è cacofonico. Ma anche "loro" non scherza. Non potrei mai dirgli non lo scriverei mai, ed eviterei non potrei mai dire loro. Cercherei di esprimere il concetto in modo diverso. Al liceo, e ancor prima alle elementari e alle medie, mi hanno insegnato che gli è uguale a lui. Il maestro e i prof avrebbero consumato un fiume di inchiostro rosso e dato un votaccio. Gli al posto di loro o a loro suona come certe stecche di Baglioni. Uh, e adesso chi mi salverà dalle feroci donzelle del nuovo forum? :o

Re: Gli invece di loro?

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Viene anche specificato che però l'uso di gli in favore di loro è da contestualizzare, si parla perfino di italiano neo-standard che si sta sviluppando in questi anni. Quindi se stiamo parlando con un amico, in famiglia o tra conoscenti, può senz'altro andare bene. In un dialogo diretto di un libro, dialogo beninteso molto informale, può andare bene.
Nella narrazione di un romanzo, un libro di saggistica, un discorso formale dal vivo, eccetera, è meglio evitare e attenersi alla versione più "classica", a parer mio.
Domenico Russo - Editor
Gruppo Dedalo - Servizi editoriali

Re: Gli invece di loro?

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Ragazzi (di ogni età), premetto che, personalmente, l'ho sempre aborrito, anzi tendevo a fare la maestrina stizzita come davanti a un indicativo al posto di un congiuntivo o un gli invece di le. Dopo aver letto questa discussione, ben argomentata (e ricca di obiezioni di Marcello ;) ), sul WD, e confrontato le fonti, mi sono ritrovata a fare un mea culpa.
"Gli" in questo caso non è una forzatura di "gli = a lui" nata dall'imprecisione del parlato, ma "gli=a loro" nato dal dativo latino "illis" (mentre loro deriva dal genitivo "illorum") e rappresenta anche la forma enclitica o proclitica di "a loro" (mi, ti, gli, ci, vi e gli).
"Gli = a loro" esiste da quando esiste l'italiano, è stato usato dai grandi autori della nostra letteratura, da Boccaccio a Manzoni e poi, per svariate ragioni caduto in disuso per essere rispolverato in tempi più recenti. Ma non è una storpiatura moderna.

Cito il Dizionario italiano Sabatini Coletti (1997) che lo dice meglio di me: «come pl. gli (come esito del dativo latino plurale illis) è assai freq. in quanto forma più chiaramente atona (e quindi proclitica o enclitica) rispetto a loro [...]". Dunque, a parte la ragione etimologica a tale uso (loro invece deriva dal genitivo plurale illorum), esiste una giustificazione "pratica", dovuta al fatto che per le altre persone esiste la possibilità di scegliere tra pronome enclitico e proclitico: mi dice / dice a me; ti dice / dice a te; gli dice / dice a lui; ci dice / dice a noi; vi dice / dice a voi; per la terza persona plurale questa possibilità non esiste: dice (a) loro e non *(a) loro dice: il pronome "mancante" viene, nell'uso, sostituito da gli.»
Questo giusto per chiarire che non è un effetto linguistico degli "o tempora o mores" che imbrattano la lingua, ma un utilizzo di "gli" corretto e attestato dalla storia della lingua italiana.
Il che non impedisce in nulla il vostro (e anche il mio) diritto di trovarlo brutto e preferire non usarlo, sia chiaro e ribadito :)

(Spero che si capisca che non ci sono intenti polemici, non voglio aver ragione, era solo per chiarire cosa dica la regola, al di là delle sacrosante preferenze individuali. Lo specifico perché, nella comunicazione scritta, mi capita di essere interpretata con intenzioni aggressive e saccenti che non ho. Sono befana ma non bisbetica, non troppo, diciamo :P )
I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)

Re: Gli invece di loro?

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Fraudolente ha scritto: Gli al posto di loro o a loro suona come certe stecche di Baglioni.
Ti hanno insegnato bene a scuola, ma "gli" per me va bene anche al posto di "a loro". Una cosa suona male finché non si usa. Decenni fa i puristi da salotto dicevano che non si doveva dire "evidenziare" ma "mettere in evidenza". Dicevano che suonava male e criticavano questo uso. Mammaliturchi! se qualcuno si permetteva. Ma poi "evidenziare", con il passare del tempo, non ha più disturbato nessun orecchio e oggi ci sembra supernormale :)

Io parto da un assunto:
Nessuno tocchi l'Italia e l'Italiano.

Voglio difenderlo. Se dico "oggi briffo i colleghi come schedulato, poi prendo la city-car e stasera vado al party di Halloween con il mio vestito trendy" nessuno mi dice niente: è italiano, direbbero. Poi dico "Vai da Marcello e Pio e digli che non posso venire"… apriti cielo! Mi dicono che non so l'Italiano, ma non può essere che io lo so meglio di loro? :) Per me quello che mette in pericolo l'Italiano è il tizio che briffa i colleghi e schedula una riunione prima di andare al brunch, non quello che usa una degnissima parola come "gli", che tra l'altro è di origine latina e si dà il caso che l'Italiano sia una lingua neolatina. Mica angloamericana. Okay, all right, my fellow Fraudo? Yeah, give me five! :D :D

Certo che noi Italiani abbiamo un rapporto coerente con la nostra gloriosa lingua! :)

Io da tempo sostengo la necessità di una riforma almeno ortografica dell'Italiano. È un modo per difenderlo e farlo vivere, un modo di volergli (qui si può mettere? :) ) bene. All'estero si è fatto, eccome!
In scenza e coscenza :)

Naturalmente ognuno ha i suoi gusti personali e usa la parole in base a essi. Come si dice, de gustibus… :)
Il Sommo Misantropo

Re: Gli invece di loro?

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dyskolos ha scritto: sab gen 09, 2021 3:01 pm

Poi dico "Vai da Marcello e Pio e digli che non posso venire"… apriti cielo! Mi dicono che non so l'Italiano, ma non può essere che io lo so meglio di loro? :)
No, perché apriti cielo?
Farò un esempio: nell'ultimo romanzo di un certo Follet, il traduttore non ha infilato neppure un solo gli dubbio. E dico dubbio per non polemizzare. A me un gli al posto di un loro o un a loro suona come una stecca. Nei dialoghi, ma solo nei dialoghi tra personaggi italiani, ci può anche stare.

A proposito di evidenze ed evidenziatori, evidenziare è entrato di prepotenza nella lingua, e fa parte del comune vocabolario. Non mi entusiasma.
Anche a me mi piace lo senti ovunque, ma, per quanto lo si accetti come rafforzativo, è cacofonico. Almeno a parer mio.
A me mi pare una str...!
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