"Soggetto generico" e "soggetto indeterminato": fin dove dovrebbe arrivare la "competenza" di uno scrittore?

1
Sul sito dell'Enciclopedia dell'Italiano Treccani leggo che il soggetto può essere "generico" oppure "indeterminato". La Treccani fa due esempi (copio e incollo da https://www.treccani.it/enciclopedia/ve ... Italiano)/ ).

a. [generico] in questa stagione ammazzano il maiale
b. [indeterminato] hanno ucciso un rappresentante dell’ONU.


Se qualcuno cortesemente mi spiega quale differenza c'è tra i due tipi di soggetto, gliene sarò grato per tutta la vita. Intanto andiamo al bar e gli offro un caffè :-)
Ma non è questo il punto. Io credo che uno scrittore possa scrivere in ottimo italiano anche senza aver mai sentito di quella differenza. Mi sbaglio? Fin dove arriva, o dovrebbe arrivare, la "competenza" di uno scrittore? Cioè, in altre parole, uno scrittore dovrebbe conoscere tutti i dettagli della lingua che usa, fino ai concetti più capziosi (come sopra), oppure gli basta solo scrivere bene? Che cosa deve sapere uno scrittore e che cosa può anche non sapere?
Il Sommo Misantropo

Re: "Soggetto generico" e "soggetto indeterminato": fin dove dovrebbe arrivare la "competenza" di uno scrittore?

4
dyskolos ha scritto: Io credo che uno scrittore possa scrivere in ottimo italiano anche senza aver mai sentito di quella differenza. Mi sbaglio?
Credo si possa vivere (e scrivere) benissimo per tutta la vita senza conoscere quella differenza (o altre sottigliezze del genere)  :lol: 
Non l'ho mai sentita, ma leggendo gli esempi che riporti, mi verrebbe da dire che nel primo caso il soggetto è generico perché si tratta di un'usanza che avviene in modo ricorrente, con soggetti ogni volta diversi. Nel secondo il soggetto non è specificato (perché non lo si conosce o non si vuole citarlo) ma si tratta comunque di un soggetto preciso che ha compiuto quell'azione.
Non so se la mia distinzione sia giusta o se ti abbia chiarito qualcosa, ma spero lo stesso in quel caffè  ;) 
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: "Soggetto generico" e "soggetto indeterminato": fin dove dovrebbe arrivare la "competenza" di uno scrittore?

5
@Silverwillow mi ha preceduto, avrei detto più o meno lo stesso. Riguardo alle sottigliezze grammaticali, confesso di essere un ignorantone: a parte le conoscenze basilari, non ho mai studiato, a scuola, la grammatica, perché non ero un bravo alunno. Ho sempre scritto a orecchio, come pure a orecchio suono un paio di strumenti. Eppure, al liceo, quando c'era tema in classe ne facevo sempre due: oltre al mio, quello di un altro che, contrariamente a me, disponeva di una paghetta consistente. In caso di un voto di sufficienza, un pacchetto di sigarette americane, due se era un sette, tre se era un otto. Ho sempre incassato. Bei tempi!  Però sono cresciuto, visto che con l'incasso delle royalties delle mie pubblicazioni ora di sigarette posso comprarne nientemeno che un paio di stecche.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: "Soggetto generico" e "soggetto indeterminato": fin dove dovrebbe arrivare la "competenza" di uno scrittore?

6
Silverwillow ha scritto: Non so se la mia distinzione sia giusta o se ti abbia chiarito qualcosa, ma spero lo stesso in quel caffè  ;) 

Interessante la tua idea. Mi sa che hai ragione, non ci avevo pensato. Hai vinto tre caffè :-D :-D


Cheguevara ha scritto: Eppure, al liceo, quando c'era tema in classe ne facevo sempre due: oltre al mio, quello di un altro che, contrariamente a me, disponeva di una paghetta consistente. In caso di un voto di sufficienza, un pacchetto di sigarette americane, due se era un sette, tre se era un otto. Ho sempre incassato. Bei tempi!

Ottimo! :-D
A me invece succedeva altro. Poiché in latino e greco ero piuttosto bravo, capitava spesso che mi chiamava qualche compagna per dirmi (più o meno): "Senti, io stasera devo andare in discoteca e non ho tempo di fare la versione. Fammela tu e poi domani me la dai a scuola prima che arrivi la prof!". Allora un mio compagno mi indicò una bastardata. Io facevo due versioni: una giusta per me e una sbagliata per lei. Per esempio, traducevo "super nasum" con "nasone" ;-)
Così io prendevo nove e lei due. Tiè! Era una vera e propria bastardata (oggi me ne pento :-) ), ma sapessi che risate quando la prof correggeva in pubblico! :-)
Il Sommo Misantropo

Re: "Soggetto generico" e "soggetto indeterminato": fin dove dovrebbe arrivare la "competenza" di uno scrittore?

7
@dyskolos Vabbè che il motivo della discoteca era futile, ma sei stato veramente cattivo! Potevi fargliela giusta, la versione, magari guadagnandoci (non dico cosa). Ma forse era racchia... 
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: "Soggetto generico" e "soggetto indeterminato": fin dove dovrebbe arrivare la "competenza" di uno scrittore?

8
dyskolos ha scritto: Cioè, in altre parole, uno scrittore dovrebbe conoscere tutti i dettagli della lingua che usa, fino ai concetti più capziosi (come sopra), oppure gli basta solo scrivere bene?
Solo... 
Per scrivere bene gli serve conoscere la grammatica, la sintassi, almeno qualche nozione di stile...
dyskolos ha scritto: che cosa può anche non sapere?
La differenza tra soggetto generico e soggetto indeterminato.
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
https://www.instagram.com/marcellonucciarelli/
https://www.linkedin.com/in/marcello-nu ... -bbb4805b/

Re: "Soggetto generico" e "soggetto indeterminato": fin dove dovrebbe arrivare la "competenza" di uno scrittore?

9
Cheguevara ha scritto: @dyskolos Vabbè che il motivo della discoteca era futile, ma sei stato veramente cattivo! Potevi fargliela giusta, la versione, magari guadagnandoci (non dico cosa). Ma forse era racchia... 

:-D
Non era, e non è, una racchia. Aveva, e ha, i capelli neri neri, tutti ricci ricci, e lunghi, occhi neri neri, pelle scuretta. Diciamo che dopo mi sono fatto perdonare ( ;-) ). Oggi lei è un medico bravissimo. Nel maggio del 2018 ho avuto bisogno di un dottore, visto che, modestamente!, sono pieno di malattie, e così mi hanno inviato da lei, che, appena sono entrato nello studio, mi ha gettato le braccia al collo e mi ha sbaciucchiato tutto. :-)


Marcello ha scritto: Solo... 
Per scrivere bene gli serve conoscere la grammatica, la sintassi, almeno qualche nozione di stile...

Capisco che il "solo" non è appropriato e fa un po' ridere :lol: però pensavo a una cosa simile al "suonare a orecchio" del mitico @Cheguevara. I bambini in età prescolare sono in grado di pronunciare frasi impeccabili grammaticalmente, eppure non hanno mai visto un banco di scuola. In questo caso hanno imparato le strutture della lingua madre per esposizione a essa, non certo per altre modalità di apprendimento. Nella tua carriera di editor professionista, ti è mai capitato di lodare un testo per la correttezza formale senza però trovare una corrispondenza nel grado di istruzione dell'autore? O forse la correttezza formale non è tutto nella buona scrittura?
Il Sommo Misantropo

Re: "Soggetto generico" e "soggetto indeterminato": fin dove dovrebbe arrivare la "competenza" di uno scrittore?

10
dyskolos ha scritto: Nella tua carriera di editor professionista, ti è mai capitato di lodare un testo per la correttezza formale senza però trovare una corrispondenza nel grado di istruzione dell'autore? O forse la correttezza formale non è tutto nella buona scrittura?
Molto spesso io arrivo alla fine di un editing senza avere conoscenza del grado d'istruzione dell'autore, a meno che non me lo comunichi lui all'inizio o non emerga in corso d'opera, in qualche nota o in uno scambio di battute (sì, perché quando si stabilisce una certa sintonia il lavoro può diventare anche divertente). Spesso lo si intuisce, ovviamente, ma sono comunque molto parco con le lodi...
Quanto all'ultima domanda sono convinto che tu conosca già la risposta... 
Io sono terrorizzato quando mi contatta un autore che dichiara già al primo approccio di essere in possesso di due lauree e di aver pubblicato un saggio sugli Ittiti o sulla Rivoluzione Industriale, perché so cosa mi aspetta nella stragrande maggioranza dei casi: un romanzo "ingessato", pieno di subordinate che si incatenano perfettamente ma sono più pesanti del granito e zeppo di termini sofisticati più adatti a una tesi di laurea che non a un componimento narrativo. Non è raro, in quei casi, sentire la custode di un palazzo, in possesso sì e no della licenza media, esprimersi con la proprietà di linguaggio di un Premio Nobel.
E dopo prova tu a spiegare a uno in possesso di due lauree e che ha pubblicato un saggio sugli Ittiti, che un romanzo è tutt'altra cosa da una pubblicazione accademica...
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
https://www.instagram.com/marcellonucciarelli/
https://www.linkedin.com/in/marcello-nu ... -bbb4805b/

Re: "Soggetto generico" e "soggetto indeterminato": fin dove dovrebbe arrivare la "competenza" di uno scrittore?

11
Marcello ha scritto: Molto spesso io arrivo alla fine di un editing senza avere conoscenza del grado d'istruzione dell'autore
Marcello ha scritto: E dopo prova tu a spiegare a uno in possesso di due lauree e che ha pubblicato un saggio sugli Ittiti, che un romanzo è tutt'altra cosa da una pubblicazione accademica...

Tu sei un uomo giusto. Io credo che le CE non dovrebbero chiedere all'autore la biografia completa di titoli di studio. Mi chiedo sempre perché lo fanno, visto che non c'è relazione tra bella scrittura e istruzione formale. Anzi, quando leggo le biografie degli autori sui siti delle CE, se cominciano con un elenco di titoli di studio, penso che non comprerò mai un romanzo (e dintorni) del tizio. Spesso mi sembra una cosa del tipo "ora vi faccio vedere io a voi ignoranti come si campa". Molte cominciano con frasi come: "Ingegnere civile laureato a Roma nel 1998. Sono in possesso di 41 master, 503 dottorati, 895 PhD conseguiti negli USA tra il 1992 e il 1997". Okay, bravo, applausoni, clap clap, ti ammiro, fratè, solo che… ehmm… chissene? Io volevo solo leggere un romanzo, mica ti sto comprando come soprammobile per vantarmi con i vicini, eh! Boh, comunque cercherò nei secoli dei secoli di risolvere il mistero :) Appena ci arrivo, ti faccio in fischio ;)
Il Sommo Misantropo
Rispondi

Torna a “Questioni di lingua”

cron