Come avete scoperto il genere per cui siete portati?

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Una bella domanda che spero possa sollevare un bel dibattito. :)

Spesso quando si è agli inizi si parte con l'idea di voler scrivere storie ben precise, che siano gialli, libri per bambini, romanzi d'amore ecc...
Tuttavia, spesso, ci si rende conto di non essere portati per il genere desiderato, ritrovandosi persi in trame mentali che si trasformano di continuo senza una direzione precisa.

Si dice che bisogna scrivere una storia indipendentemente dal genere in cui rientra, che bisogna essere liberi dagli schemi. Ma se si desiderasse scrivere di determinate cose senza riuscirci seriamente?

Inoltre, come si capisce per cosa si è realmente portati? (A parte lo scrivere e scrivere e scrivere ovviamente xD)

Re: Come avete scoperto il genere per cui siete portati?

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ValentinaQ ha scritto: lun gen 25, 2021 9:24 pm Una bella domanda che spero possa sollevare un bel dibattito. :)

Spesso quando si è agli inizi si parte con l'idea di voler scrivere storie ben precise, che siano gialli, libri per bambini, romanzi d'amore ecc...
Tuttavia, spesso, ci si rende conto di non essere portati per il genere desiderato, ritrovandosi persi in trame mentali che si trasformano di continuo senza una direzione precisa.

Si dice che bisogna scrivere una storia indipendentemente dal genere in cui rientra, che bisogna essere liberi dagli schemi. Ma se si desiderasse scrivere di determinate cose senza riuscirci seriamente?

Inoltre, come si capisce per cosa si è realmente portati? (A parte lo scrivere e scrivere e scrivere ovviamente xD)
Credo che se si desiderasse di scrivere determinate cose senza riuscirci, bisognerebbe semplicemente cambiare argomento. Nel senso che non posso decidere, per esempio, di scrivere un thriller, e poi cercare una storia da inquadrare nel genere prefissato. Se sento di avere una storia da raccontare, la racconto, poi si vedrà se appartiene ad uno dei generi canonici o, più semplicemente, è una storia e basta. Più che capire verso quale genere si è portati, mi sembra importante capire, in tutta umiltà se si è portati a scrivere. L'eventuale risposta negativa non deve sminuirci: nel mio caso, per esempio, non sono sicuramente portato per la chimica, l'informatica, la politica, e tante altre cose, ma vivo bene ugualmente.
Un saluto.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Come avete scoperto il genere per cui siete portati?

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Ma se si desiderasse scrivere di determinate cose senza riuscirci seriamente?
Secondo me se si impara a scrivere poi si può scrivere in teoria di qualunque cosa. Ci sono generi più impegnativi, per i quali più che predisposizione serve la voglia di fare ricerche lunghe e spesso noiose.
Per esempio io non scriverei mai un legal thriller, non perché non mi ci senta portata, ma perché richiederebbe ricerche in campo giuridico che mi risulterebbero pesanti, non conoscendo né amando l'argomento. E neppure uno sci-fi, perché servono competenze di informatica, tecnologia, ecc. Sono anche due generi che non amo particolarmente leggere, e per questo conosco poco, quindi il cerchio si chiude.
Tu però parli di voler scrivere un genere e scoprire di non esserci portati. Mi suona strano, perché se lo vuoi scrivere probabilmente ti piace e lo conosci bene.
Inoltre, come si capisce per cosa si è realmente portati?

Si capisce con la pratica, e valutando le reazioni degli altri. Per esempio, io iniziato scrivendo fantasy, un genere che amavo, ma poi mi sono dedicata ai romanzi storici, e ho visto che mi riusciva quasi più facile (e passo volentieri ore a fare ricerche storiche, senza che mi pesi, anzi a volte finisco a leggere argomenti che non c'entrano niente e dimentico di scrivere :lol: ). Ho provato a scrivere un romanzo rosa (altro genere che non leggo) e stranamente è riuscito (ma la parte romantica è, non a caso, la più problematica). Provando generi diversi nei racconti mi sono accorta di essere portata anche per il comico o il surreale, anche se non ho mai pensato seriamente di scriverci un libro (ma amo i libri comico/ironici di Benni, di Pennac, ecc. quindi qualcosa devo aver assorbito).
L'unico modo per saperlo è provare, ma secondo me si è portati soprattutto verso ciò che ci appassiona e ci attira. Se leggi da sempre romanzi di molti generi diversi (perché ti piacciono, non per obbligo), è molto probabile che avrai più facilità a scriverli (e a scrivere in generale).
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Come avete scoperto il genere per cui siete portati?

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Personalmente non mi viene da scrivere nient'altro che fantasy. Amo profondamente il genere ma non lo giudico il mio preferito, ho letto e leggo tanti altri generi, direi che sono gli accadimenti della mia vita a portarmi a ricercare determinate storie ed emozioni, a volte nei romanzi fantasy a volte in generi completamente diversi.
Però se penso ad una storia, ad un personaggio, ad un emozione da mettere in parole per me c'è solo il genere fantasy.

Re: Come avete scoperto il genere per cui siete portati?

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ValentinaQ ha scritto: lun gen 25, 2021 9:24 pm Una bella domanda che spero possa sollevare un bel dibattito. :)
ValentinaQ ha scritto: lun gen 25, 2021 9:24 pm Inoltre, come si capisce per cosa si è realmente portati? (A parte lo scrivere e scrivere e scrivere ovviamente xD)
xD
Quest'ultima cosa non l'ho ancora capita del tutto, però noto che quando scrivo tendo verso il manipolamento delle emozioni, che realizzo attraverso il genere thriller. Noto anche che il thriller è un genere che mi piace leggere. Allora dovrei dire che il genere per cui sono portato è il thriller, ma in realtà raggiungerei lo scopo anche con il rosa: pure in quel caso, le mie grinfie si abbatterebbero sulle emozioni del lettore. Forse è questo il mio "core business". Quindi direi che non è il genere che mi guida, ma qualcosa che sta più in fondo. Comunque ho notato che mi piace molto anche il fantastico, laddove mi illudo di poter giocare con gli stati d'animo del lettore. I famosi venticinque lettori manzoniani sono per me un traguardo di tutto rispetto xD
Il Sommo Misantropo

Re: Come avete scoperto il genere per cui siete portati?

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L'esperienza ci fa capire meglio sia la nostra personalità che i nostri limiti.
Anche se ho iniziato il mio percorso di scrittura con la narrativa, ho scritto anche saggi e penso che continuerò su questa strada, poiché mi si addice di più avendo una mente molto analitica e razionale, per cui "spiegare le cose" mi viene più naturale dello “show, don't tell”.

"Si legge quello che piace leggere, ma non si scrive quello che si vorrebbe scrivere, bensì quello che si è capaci di scrivere."
(Jorge Luis Borges, da Il credo di un poeta).
Social Media Manager per editori e scrittori.
Ho lavorato per un editore e 30 autori (dato aggiornato a marzo 2023).

- Curriculum su LinkedIn.
- Articolo in cui spiego cosa faccio.
- Profilo Instagram.

Re: Come avete scoperto il genere per cui siete portati?

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Credo che lo si capisca col tempo, e con la scrittura, appunto. Io mi ritengo una lettrice molto ampia e, quando ho cominciato a scrivere, ho pensato che avrei voluto scrivere storie appartenenti a generi diversi, ma sempre piuttosto circoscritti. Invece, col passare del tempo, mi sono accorta che riesco a spaziare parecchio e a spingermi anche dove non avrei creduto. In passato pensavo che non avrei mai scritto un certo tipo di thriller che richiedesse competenze scientifiche, invece è proprio ciò che sto facendo, grazie soprattutto a una grande ricerca e all'aiuto di consulenti.
Oggi per lavoro scrivo cose che sono assolutamente fuori dalla mia comfort zone.

Re: Come avete scoperto il genere per cui siete portati?

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ValentinaQ ha scritto: Ma se si desiderasse scrivere di determinate cose senza riuscirci seriamente?
Cosa intendi di preciso?
Mi vengono in mente due condizioni molto diverse tra loro.
La prima. Desidero scrivere determinate cose perché per me hanno un significato particolare, un senso profondo che mi spinge a trovare il modo di comunicare un contenuto che sento importante e magari mi mancano gli strumenti per farlo. In questo caso comunque non partirei dal problema del "genere" perché la scelta verrebbe determinata dal contenuto che voglio trasmettere.
La seconda. Le mie letture mi hanno portato a prediligere un determinato genere con il quale vorrei sperimentarmi, ma mi accorgo che ciò che scrivo riesce solo a essere una replica mal fatta di quello che altri hanno già scritto. Forse in questo caso il problema sta nella povertà del contenuto più che nella scelta del genere.
Quale delle due?

Re: Come avete scoperto il genere per cui siete portati?

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Ho scritto molto e di tutto.

Come intingere una cazzuola in un bugliolo di malta e gettare piccoli e grandi schizzi su di una parete candida. Poi, uscire, da quella stanza, per tornarci qualche giorno dopo, ma non più da soli, insieme al proprio muratore di fiducia.
"Ma cosa diavolo hai combinato?" vi sentirete dire. 

Io, non saprei rispondergli...
L. COME APOCALISSE - G. Domenico Lupo

CANTITU APPURATE - G. Domenico Lupo

I MIEI ANIMALI - G. Domenico Lupo

Re: Come avete scoperto il genere per cui siete portati?

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Non credo mi considererò mai uno scrittore, o perlomeno mai "del tutto". Credo piuttosto di essere un umile inventore di storie che ha cominciato a scrivere da sé quando ha smesso di "soggettare e sceneggiare" per il fumetto.
Con la mente piena di idee ho "dovuto" passare alla scrittura, mi dispiaceva troppo lasciarle lì ad ammuffire, e quindi ho cominciato con il genere che già preferivo e che perciò conoscevo meglio, il giallo. Tra l'altro si adatta bene alla mia mente razionale e alla mia fissa per la verosimiglianza.
Ultimamente ho provato dopo mesi di documentazione a scrivere uno storico, ma mi sono piantato praticamente subito, probabile abbia bisogno di fare ancora pratica, anzi, sicuro.
Ciò non toglie che in futuro possa cimentarmi in altri generi ma per ora preferisco allenarmi per qualche anno nella "palestra" di casa.

Re: Come avete scoperto il genere per cui siete portati?

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@Poldo Volendo usare un esempio intendo, ad esempio, il desiderio di voler scrivere un giallo poiché appassionati del genere. Nonostante le letture, le buone intenzioni, la cultura e l'esperienza, può capitare di non riuscire a sviluppare una trama che regga e di comprendere di non essere portati per quel tipo di scrittura. In questo caso la passione per un genere e i giusti strumenti per farlo non sempre coincidono con un buon risultato.

Re: Come avete scoperto il genere per cui siete portati?

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ValentinaQ ha scritto: @Poldo Volendo usare un esempio intendo, ad esempio, il desiderio di voler scrivere un giallo poiché appassionati del genere. Nonostante le letture, le buone intenzioni, la cultura e l'esperienza, può capitare di non riuscire a sviluppare una trama che regga e di comprendere di non essere portati per quel tipo di scrittura. In questo caso la passione per un genere e i giusti strumenti per farlo non sempre coincidono con un buon risultato.
Bisogna fare attenzione a non confondere il saper scrivere con il saper inventare una storia, sono due cose completamente diverse per quanto necessariamente complementari per un autore. Credo sia difficile per un adulto mediamente intelligente e acculturato non riuscire a cogliere i meccanismi della letteratura di genere dopo averne letto con attenzione. Chiaro che se una cosa non ti appassiona è molto più difficile, in caso contrario si tratta solo di insistere, è normale, non tutto quello che viene in mente è perfetto anzi, spesso da un'idea mediocre può nascere una buona storia e da un'ottima idea non si cava nulla perché difficile da "dispiegare" sul foglio.

Re: Come avete scoperto il genere per cui siete portati?

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ValentinaQ ha scritto: Volendo usare un esempio intendo, ad esempio, il desiderio di voler scrivere un giallo poiché appassionati del genere.
come ti capisco! Mi piacerebbe moltissimo scrivere un giallo, un thriller, qualcosa che coinvolga mistero, indagine e ricerca, ma per quanto mi piaccia leggere il genere non ci arrivo proprio.
In ogni caso, scrivere è una questione di tecniche e può essere appreso, quindi non ho ancora perso tutte le speranze  :)
Io scrivo per ragazzi, che di per sé significa poco, mi piace l'avventura, mi piace inserirci la storia, il folklore e anche un pizzico di magia ogni tanto. Mi piace anche leggerne, credo che siano le storie che mi fanno volare più di tutte. Non ho deciso di scrivere per ragazzi, ma le storie che scrivo, la maggior parte, vengono classificate così.
ValentinaQ ha scritto: Si dice che bisogna scrivere una storia indipendentemente dal genere in cui rientra, che bisogna essere liberi dagli schemi. Ma se si desiderasse scrivere di determinate cose senza riuscirci seriamente?
Sono dell'opinione che le etichette siano proprio solo quello, etichette. Vengono appiccicate di solito a fini commerciali e promozionali, ma spesso ci mettono dei limiti che senza non avremmo. Ricordiamoci che siamo nell'epoca della fluidità  :P
Se proprio non ci si riesce bisogna studiare per scoprire il meccanismo che fa funzionare le storie dello stesso genere che hanno avuto successo e che ci affascinano, leggere moltissimi libri del genere prescelto, vedere i film che ne sono stati ricavati e studiare la tecnica.
https://www.edizioniel.com/prodotto/lan ... 866568070/
https://www.edizionipiuma.com/it/i-disobbedienti/
Linda e la montagna di fuoco

Re: Come avete scoperto il genere per cui siete portati?

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Io penso che l'importante sia avere delle buone idee e poi un modo per metterle in piedi si trova, chiaro che alcuni generi saranno più nelle nostre corde. Io stesso non avrei pensato di provare a scrivere il romanzo al quale sto lavorando ora, però ci provo. Altrettanto evidente è che ogni genere hai suoi cliché e i suoi "paletti" ma conoscerli non è difficile, niente che non si risolva con un po' di studio. 

In altre parole: non mi farei bloccare se mi balena una storia in testa solo dal fatto che non ho scritto niente di quel genere.
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