Come si scrive un romanzo a quattro mani?

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Mi accorgo che tanti scrittori, famosi e non, scrivono romanzi a quattro mani. E mi chiedo "come facciano" e "perché lo facciano".

Di chi è l'idea iniziale? Come possono coesistere due stili diversi di scrittura? Uno scrive e l'altro sfoglia le pagine? Uno scrive e l'altro detta? Scrivono nello stesso posto uno accanto all'altro? Scrivono in due posti diversi e poi si incontrano e uniscono le frasi? Uno scrive il primo capitolo e l'altro il secondo? Se uno ha un'idea e l'altro ne ha una diversa per descrivere la stessa scena, quale delle due verrà scelta? Quando pubblicano, chi si prende il merito? Durante le presentazioni parlano in coro? :confusion-scratchheadblue:

Perché due autori decidono di scrivere insieme un romanzo? Si spaventano a stare da soli? :confusion-scratchheadyellow:

Io non ci riuscirei mai. Non mi è mai piaciuto lavorare in gruppo, sono sempre stato un solitario (non quello con le carte). Solitamente non leggo libri scritti a quattro mani, anzi non leggo nemmeno la trama se vedo che in copertina ci sono due nomi e due cognomi. L'unico che ho letto finora è "La casa del buio" di Stephen King e Peter Straub e in fondo mi è piaciuto. Però non so chi avesse la penna in mano e chi invece fosse addetto a girare le pagine. Forse un giorno riproverò con qualche altro testo. :si:

Comunque non mi spiego il motivo di scrivere a quattro mani. Posso capire la dea Kālī o gli ottomani, ma le persone normali... :confusion-confused:
Il pianeta dei Bipedi - Sabir Editore
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Re: Come si scrive un romanzo a quattro mani?

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Che bello, @Ngannafoddi questa è la discussione che fa per me, chiamo a raccolta anche @AnnaL. con cui ho scritto un romanzo a quattro mani, due mani, insieme, insomma.
Tutto è cominciato sul WD nel contest di Natale, credo del 2018: in coppia bisognava scrivere tre racconti, uno per tappa, siamo partiti dal presente e poi abbiamo fatto un sequel e un prequel. Fin dal principio ci è sembrato ovvio suddividere i personaggi e alternarne le parti e così abbiamo continuato a fare fino alla fine del primo romanzo che fa parte di un progetto di trilogia. Questo per dire che ci siamo trovate bene.
Parlavamo poco tempo fa di questo argomento: scrivere con qualcuno richiede fiducia, umiltà e una gran fortuna. Noi ci siamo conosciute un anno dopo aver cominciato a scrivere insieme, non ci eravamo mai viste e la prima volta che ci siamo incontrate il romanzo era a più di metà strada.
Parliamo infinite ore di tutto. Per me è stata la prima volta e devo ammettere che mi piace un sacco avere un confronto continuo, vedere altri aspetti dello stesso personaggio che psicoanalizziamo come fosse un amico.
Il problema è che crea dipendenza, ti abitui ad avere una spalla, un confronto, una seconda opinione, un'altra voce, altri due occhi, un'altra mentalità che mette alla prova quello che hai scritto per vedere se regge.
Insomma, io te lo consiglio :P
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Linda e la montagna di fuoco

Re: Come si scrive un romanzo a quattro mani?

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Molto interessante, @Kikki :comedicitu: Ti ringrazio di aver condiviso la tua esperienza :text-bump:
Sono molto felice per voi e mi piacerebbe ascoltare tante altre testimonianze simili. È proprio vero che siamo tutti diversi, io proprio non ci riuscirei, non riesco a fare nulla insieme ad altre persone. Anche a scuola era così, c'era chi si riuniva il pomeriggio per fare i compiti insieme, ma per me era impossibile studiare se c'era qualcun altro con me. Non riesco neppure a leggere se non sono da solo e con la porta chiusa a chiave. Però non escludo che un giorno io possa uscire dalla mia grotta. Boh, però forse fuori fa freddo. No no, meglio restare rintanato qui. Da solo :sorrisoidiota:

Ma scusa, come facevate a scrivere con lo stesso stile? Leggendo il vostro libro non si capisce che ci hanno messo le mani due persone? :eusa-shifty:
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Re: Come si scrive un romanzo a quattro mani?

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Eccomi @Kikki!

Allora, caro @Ngannafoddi scrivere insieme è una figata pazzesca, ma quando abbiamo cominciato io ed Erika avevamo tante domande. Lo stile come si amalgamava? E la revisione come potevamo farla? Sui nostri pezzi? Su quelli di entrambe? Ce li siamo chiariti cammin facendo. Come diceva Erika i personaggi ce li siamo divisi abbastanza naturalmente e il pov multiplo ha aiutato, ma credo che potremmo lavorare anche senza. Alcuni personaggi, per dire, li abbiamo maneggiati entrambi e poi abbiamo limato le differenze dove c'era bisogno. E' un confronto continuo, parliamo un sacco e di tutto, le decisioni sono condivise, ogni tanto le cose si intoppano ma ci confrontiamo e ripartiamo di nuovo. Ci siamo viste solo due volte dal vivo eppure ci conosciamo, condividiamo la Trilogia e ogni altra cosa si faccia; lo dicevo l'altro giorno: essere in due rende meno solitario un mestiere che lo è. Uno dice "bhè, c'è un'officina qua dentro" certo, però avere qualcuno di riferimento che sai che è lì è una cosa fantastica perché c'è uno scambio continuo e in tutto questo conta che a me il lavoro di squadra non piace tanto che a scuola io tendo ad andare per conto mio confrontandomi solo con la mia collega che rispetto moltissimo e lì è la chiave. Ho una grande stima di Erika e tengo a lei, allora lavorare insieme è una fortuna e non un peso, se trovi la persona giusta è davvero bellissimo.
Qualcuno che ha letto il nostro romanzo ha detto che le mani si mescolano, altri no, ma noi abbiamo capito che anche quello è un punto di forza.

Re: Come si scrive un romanzo a quattro mani?

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Solitamente non leggo libri scritti a quattro mani, anzi non leggo nemmeno la trama se vedo che in copertina ci sono due nomi e due cognomi
Fruttero e Lucentini si possono leggere eh, forse perché sono soltanto due cognomi?
Ngannafoddi ha scritto: mi chiedo "come facciano" e "perché lo facciano". Di chi è l'idea iniziale? Come possono coesistere due stili diversi di scrittura? Uno scrive e l'altro sfoglia le pagine? Uno scrive e l'altro detta? Scrivono nello stesso posto uno accanto all'altro? Scrivono in due posti diversi e poi si incontrano e uniscono le frasi? Uno scrive il primo capitolo e l'altro il secondo? Se uno ha un'idea e l'altro ne ha una diversa per descrivere la stessa scena, quale delle due verrà scelta?
Perché due autori decidono di scrivere insieme un romanzo?
Io non ci riuscirei mai.
Comunque non mi spiego il motivo di scrivere a quattro mani.
Saranno fatti loro, no? :D
In quello che hai letto hai pensato "bella la pagina cinque, si vede che è scritta da King"; "uh, brutta la sette, deve averla scritta Straub"?
No? Allora si vede che hanno saputo uniformare il loro stile... ;)
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Re: Come si scrive un romanzo a quattro mani?

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Ngannafoddi ha scritto: gio gen 21, 2021 11:06 pm Ma scusa, come facevate a scrivere con lo stesso stile? Leggendo il vostro libro non si capisce che ci hanno messo le mani due persone? :eusa-shifty:
Non l'abbiamo fatto. La suddivisione dei personaggi ha davvero aiutato molto a rispettare lo stile di ognuna. Di sicuro nelle diverse millemila revisioni, leggendo e rileggendo abbiamo finito per limare se erano rimaste differenze ingombranti e, immagino che col tempo, abbiamo finito per assomigliarci un pochino, o forse no. Sinceramente non lo so dire.
Comunque, @Ngannafoddi , mai dire mai. Io, per dire, non ci avevo mai pensato, ma rifarei tutto da capo :)

p.s. se vuoi una cavia, mi offro, scriviamo un racconto insieme ;)
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Re: Come si scrive un romanzo a quattro mani?

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Wow, @AnnaL. , vedo tanto entusiasmo nelle tue parole :eek: Grazie per avermi raccontato la tua esperienza :text-feedback: :rolleyes:
Marcello ha scritto: Fruttero e Lucentini si possono leggere eh, forse perché sono soltanto due cognomi?
Grazie anche a te, Marcello. Imparo sempre qualcosa quando rispondi alle mie domande. Io non avevo mai sentito parlare di Fruttero e Lucentini :nondico:
Sono andato a cercarli su Wikipedia :pat:
Marcello ha scritto:
In quello che hai letto hai pensato "bella la pagina cinque, si vede che è scritta da King"; "uh, brutta la sette, deve averla scritta Straub"?
In realtà, ho letto La casa del buio quasi vent'anni fa. Mi ero appena appassionato alla lettura (grazie al maestro King), ancora non scrivevo e non mi concentravo sullo stile degli scrittori ma più che altro alla storia in generale. Il libro non lo avevo scelto io, me lo avevano prestato. Forse dovrei farmelo riprestare per dargli un'occhiata adesso che sono un bambino più saggio. :vecchiocazzuto:
Kikki ha scritto: p.s. se vuoi una cavia, mi offro, scriviamo un racconto insieme
Mi sto incuriosendo, sai? Potrei imparare un sacco da una scrittrice brava come te :romance-heartstiny: Sarebbe un grande onore per me poter lavorare con te. Quindi, quando sarò pronto per un'avventura simile, ti chiederò se la tua offerta sarà ancora valida :romance-smileyheart:
Grazie mille :)
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Re: Come si scrive un romanzo a quattro mani?

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Ciao @Ngannafoddi, @AnnaL. e @Kikki, intervengo anche io che in fatto di romanzi scritti in due ho una certa esperienza.

Personalmente trovo che scrivere in due sia più divertente e stimolante che farlo in solitario.
Tant'è che adesso, dopo tanti anni di collaborazione, mi trovo nella situazione di dover scrivere da solo e mi domando il contrario: come si scrive un romanzo a due mani?

Innanzitutto bisogna aver voglia di mettersi in gioco. Inevitabilmente, prima o poi si finirà con l'avere opinioni contrarie. Devi entrare nell'ordine delle idee che la trama e i personaggi si creano in due, e non sempre la si pensa allo stesso modo. Ma se si accetta il dibattito, proprio questo sarà la parte divertente del processo creativo.

Per quanto riguarda la nostra esperienza, ti dico, tanto per cominciare si inizia a scrivere solo quando la storia è progettata nei minimi dettagli.
Le biografie dei personaggi ce le dividiamo. La trama la creiamo insieme, scena dopo scena. Magari procediamo creandone un paio ciascuno e fermandoci quando ci sembra che qualcosa non quadri.
Poi per la prima bozza ci dividiamo le scene.
Finita la prima bozza passiamo alla riscrittura.
Chi si occupa della prima riscrittura livella anche lo stile. Chi fa la seconda aggiusta passaggi contorti e livella ulteriormente. Poi ci sono le revisioni. E insomma, il testo lo si rivede così tante volte che alla fine nemmeno noi siamo più in grado di stabilire chi ha scritto cosa.
Capita che una scena in prima bozza venga modificata così profondamente che quello che ne viene fuori non è più roba né dell'uno né dell'altro.

Per concludere, non credo che sia il metodo a essere fondamentale, ma la sintonia con il coautore e una naturale predisposizione alla collaborazione.
Anche noi, come @Kikki e @AnnaL., c'eravamo già conosciuti durante alcuni contest sui forum di scrittura: eravamo quindi già abituati a editare l'uno i racconti dell'altro e sapevamo che i nostri stili erano quanto meno conciliabili. Alla fine, scrivere insieme ci è venuto abbastanza naturale.

Insomma, per me, two is megl'che one...
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