Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

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Mina ha scritto: Ad esempio, stavo scrivendo la sinossi per il mio romanzo, e l'incidente scatenante, che ha messo in moto tutti gli eventi, è qualcosa avvenuto vent'anni prima. La scoperta di questo evento è esattamente il finale della storia. Nella sinossi, mi viene da parlare di questo evento alla fine, perché è la sua posizione naturale nella storia; potrebbe essere una cosa che può venire vista in malo modo dalla CE?
Farei esattamente nello stesso modo, vale per qualsiasi tipo di romanzo, per il giallo ancora di più, direi.
Un editore ha bisogno di sapere come si concatenano i fatti; nel giallo in particolare vuole sapere come l'investigatore è riuscito a scoprire uno dopo l'altro gli indizi che lo portano a identificare il colpevole, credo che questa sia la parte più importante di tutta la sinossi. La trama può essere avvincente, originale o tutto ciò che vuoi, ma se il modo in cui si risolve il "caso" è illogico gli aspetti positivi si azzerano.
Se fossi un editore e mi fosse arrivato il manoscritto de "Il suggeritore" di Carrisi con relativa sinossi, avrei detto "No, grazie." e non sarebbe stata una scelta felice, visto che ha venduto milioni di copie  :facepalm:  
Ciò non toglie che le ultime trenta pagine sono un insulto alla logica e ho avuto l'istinto di scagliare il libro dalla finestra :si: 
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Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

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Grazie mille, a entrambi  :D Quindi cause ed effetti sì, ma secondo un ordine ben preciso che abbia senso per la storia ed evidenziando i nessi logici. Mi piace 
Marcello ha scritto: Se fossi un editore e mi fosse arrivato il manoscritto de "Il suggeritore" di Carrisi con relativa sinossi, avrei detto "No, grazie." e non sarebbe stata una scelta felice, visto che ha venduto milioni di copie  :facepalm:  
Ciò non toglie che le ultime trenta pagine sono un insulto alla logica e ho avuto l'istinto di scagliare il libro dalla finestra :si: 
Non l'ho mai letto, e se i presupposti sono questi non ci tengo  :asd:

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

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Un Lab molto interessante, ma come al solito arrivo tardi e quindi pazienza, mi accontenterò di leggervi e di apprendere quanto possibile dai vostri lavori. 
Dunque, la sinossi! L'incubo degli scrittori, dicono. Non so se sia vero, perché l'unica sinossi che ho provato a buttar giù è per il mio romanzo (il primo!), quindi vi potete immaginare quante volte l'ho cestinata e riscritta. Allora proverò a raccontarvi la mia piccola esperienza, sperando possa essere di aiuto.
Nel mio caso è stato risolutivo avere completato non solo il romanzo, ma averlo anche "introiettato", lasciato sedimentare, perché mi sono accorta che aveva bisogno di essere sfoltito e liberato da tutte quelle parti inutili. Praticamente l'ho ridotto all'osso, ed è stato così che è venuta fuori la trama vera, il nucleo di tutta la storia. Poi su quella ho scritto la sinossi. All'inizio era lunga, ho dovuto metterci mano più e più volte per sostituire intere frasi con due, tre aggettivi secchi, azzeccati, che esprimessero il concetto con immediatezza. Così, a poco a poco, è diventata più corta. 
Altro problema è stato lo "spiegone". Certo, di per sé la sinossi un po' spiegone è, ma occhio al trabocchetto: l'ansia di risultare chiari, di affannarsi a descrivere l'intera trama può andare a scapito dello stile. Sono fra quelli che simpatizzano per l'estetica, anche in una sinossi. Lo spiegone, l'elenco cioè meramente cronologico degli eventi, lo svelamento del finale, (comprensivo della famosa "svolta") non va scritto, a mio parere, come fosse il bugiardino di un medicinale, ecco! E ancora una volta è la scelta delle parole a fare la differenza. 
Efficacia, immediatezza, eleganza: le mie parole "guida" sono state queste. 
Mi rendo conto che questo Lab, sebbene intrigante, costringe a scrivere una "idea", o meglio, una traccia abbozzata dell'idea di una trama, che non è propriamente una sinossi, in quanto il racconto sarà successivo e non sviluppato quindi, ed è per questo che io non l'avrei intitolato "La sinossi", però l'importante è allenarsi, scambiarsi opinioni, consigli,  dispensando critiche là dove servano. 
Non mi resta che augurarvi buon lavoro. Vi leggerò.  ❤

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

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Più di una volta ho incrociato la mia strada con quella di editori/agenti che chiedevano sinossi complete dei libri da valutare. E io, nel mio piccolo, ho sempre opposto un rifiuto altrettanto completo a questo tipo di documentazione.

Per me la sinossi deve essere un riassunto introduttivo che aiuti il lettore a capire il genere, l'ambientazione e l'incipit del racconto. Ma inserire in essa anche i principali snodi della trama e anche il finale è follia pura. 
Come potrà il lettore o il valutatore giudicare un libro se ha già letto come va a finire?

Immaginiamo il caso estremo del giallo: quando è che funziona davvero bene? Quando si scopre l'assassino lasciando di stucco il lettore che non se l'aspettava minimamente. Come può generarsi questo effetto-sorpresa in chi ha letto già la sinossi completa?

Le sinossi complete sono richieste dagli editori che non hanno tempo di leggere i romanzi che selezionano: sgrossano la lista d'attesa usando il riassunto della trama. E così facendo fanno errori madornali...

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

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EmilyR ha scritto: EmilyRCome potrà il lettore o il valutatore giudicare un libro se ha già letto come va a finire?
Il lettore della sinossi, come hai precisato tu stessa all'inizio dell'intervento, non è chi acquista il romanzo in libreria, bensì un professionista del settore, per il quale la sinossi è nient'altro che uno strumento di lavoro. E come tale, ovviamente, deve contenere gli snodi essenziali della trama e, ben inteso, anche il finale.
EmilyR ha scritto: Immaginiamo il caso estremo del giallo: quando è che funziona davvero bene? Quando si scopre l'assassino lasciando di stucco il lettore che non se l'aspettava minimamente. Come può generarsi questo effetto-sorpresa in chi ha letto già la sinossi completa?
L'editore e l'editor non hanno alcuna necessità di essere sorpresi dal colpo di scena finale, tutt'altro anzi.
Il giallo è proprio il genere che più di ogni altro necessita di una sinossi dettagliata. Io faccio l'editor; sai che spasso sarebbe se arrivassi in fondo all'editing di un romanzo e scoprissi che il finale è del tutto incongruo con la trama e la soluzione dell'enigma non sta in piedi? 
Significherebbe che il lavoro fatto fin lì è da gettare nel cestino dell'immondizia.
EmilyR ha scritto: mer apr 26, 2023 1:55 pmLe sinossi complete sono richieste dagli editori che non hanno tempo di leggere i romanzi che selezionano
No, non i romanzi che selezionano, ma i romanzi da selezionare.
Un micro editore riceve in media più di cento manoscritti al mese, come potrebbe leggerli tutti da cima a fondo? La sinossi, tra le altre cose, serve proprio a capire se l'opera in questione merita di essere letta in toto, con la prospettiva di essere selezionata. in quel modo l'editore, o chi per lui, legge soltanto i testi la cui trama risulta congrua alle proprie collane.
È proprio per quello che saper scrivere una sinossi efficace è importante.
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Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

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Buongiorno Marcello,
premetto di essere in prima fila nella difesa dell’importanza della trama che per me è il 90% del valore di un libro. Nel mio piccolo le trame che scrivo funzionano bene senza incongruenze; semmai sbaglio altrove.

Detto ciò, francamente non capisco proprio come si possa utilizzare la sinossi completa per valutare un’opera. In molti settori quando si deve immettere sul mercato un certo prodotto si fanno test del prodotto stesso ma nell’ambiente di produzione dove dovranno operare. Se si progetta un macchinario che dovrà andare nello spazio, alla fine si dovrà fare un test in assenza di gravità. Un medicinale che andrà agli esseri umani non può fermarsi ai test sui topolini in laboratorio ma richiederà la sperimentazione su malati reali.

Se si vuole immettere un libro sul mercato si dovrà prima capire se questo emoziona i potenziali lettori e, a meno che un editore non abbia un gruppo di lettori dedicati a questa attività, il valutatore come fa a capire se il testo funziona nel suo complesso se ne ha prima visionato la sola trama? Come fa a sorprendersi se conosce già ogni svolta dell’intreccio?

Per quel che mi riguarda, un libro è valido se il lettore si trova così coinvolto da farsi prendere dalla frenesia del girare pagina per sapere come va a finire: “è tardi e dovrei andare a dormire ma mi concedo ancora 10 min per leggere un altro capitolo e vedere che succede ora”.
Come fate a capire se un libro sia in grado o meno di generare questa piacevole ossessione?

Il metodo di cui parli equivale a sventrare la gallina per capire come faccia a generare le uova d’oro. Dopo averlo fatto potrete pure ricucirla ma non produrrà più niente: è morta. Al limite la si può mettere nel forno...

Re: Anteprima Labocontest n.6 Discussione generale - La sinossi

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EmilyR ha scritto: Nel mio piccolo le trame che scrivo funzionano bene senza incongruenze
Ne sono felice per te, ma ti garantisco che questa non è affatto la normalità, soprattutto tra gli aspiranti scrittori del genere "giallo" nelle sue tante declinazioni.
EmilyR ha scritto: il valutatore come fa a capire se il testo funziona nel suo complesso se ne ha prima visionato la sola trama?
Infatti non lo può capire. La sinossi serve a stabilire se la trama è 1. interessante  2. congrua nel suo sviluppo, senza buchi (che a volte sono vere e proprie voragini)  3. se si adatta alle collane della casa editrice.
Se un editore ha una collana di gialli dal taglio prettamente piscologico, alla Simenon per intenderci, e tu presenti un manoscritto pieno di squartamenti, con laghi di sangue e cadaveri che spuntano da ogni porta che si apre, a lui quel manoscritto non interessa, fosse anche scritto divinamente.
La sinossi non serve a selezionare un testo, serve a escludere tutti quelli che non rientrano nell'interesse della casa editrice.
Fatta questa prima, cospicua, scrematura, si passa a leggere il romanzo e allora si valutano la competenza linguistica, lo stile e la capacità di creare emozione in chi legge. Non a caso infatti molti editori assieme alla sinossi chiedono anche un breve estratto dell'opera, così da avere già buona parte delle risposte alle domande di cui sopra.
Perché una trama può anche essere interessantissima, ma se l'autore non conosce la sintassi, usa cinque avverbi in -mente nello stesso rigo e impiega otto pagine per spiegare che X ha trovato un cadavere in salotto, allora forse non è il caso di perder tempo a leggere il romanzo da cima a fondo.
EmilyR ha scritto: ven apr 28, 2023 10:28 amSe si vuole immettere un libro sul mercato si dovrà prima capire se questo emoziona i potenziali lettori...
il valutatore come fa  a sorprendersi se conosce già ogni svolta dell’intreccio?
Lo ripeto, il valutatore e/o l'editor sono dei tecnici professionisti: devono valutare tutti gli elementi elencati sopra, non svenire di fronte al colpo di genio dell'autore. Leggere per valutare o per editare non è come leggere per puro divertimento: è una professione.
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