Ha senso per uno scrittore fare un'unica presentazione di due suoi libri pubblicati con due diverse case editrici?

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È già successo in passato che uno scrittore abbia presentato durante lo stesso evento due o più suoi libri pubblicati con diverse case editrici? È possibile farlo se gli editori sono d'accordo? Sarebbe vantaggioso o svantaggioso?
Voi che ne pensate? 
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Re: Ha senso per uno scrittore fare un'unica presentazione di due suoi libri pubblicati con due diverse case editrici?

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Me l'ero chiesto anch'io tempo fa, avendo tre romanzi usciti lo stesso anno. Alla fine mi ero decisa a farne uno solo alla volta, per evitare confusione. Trovi  qui la discussione che avevo aperto in proposito, con qualche consiglio di @Marcello 
Non credo che serva il consenso degli editori, comunque, è una tua iniziativa privata. Il problema è riuscire a parlare di più libri diversi insieme, e trovare un relatore adeguato.
Alla fine io non sono riuscita a farne nessuna delle tre...  :facepalm: 
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Ha senso per uno scrittore fare un'unica presentazione di due suoi libri pubblicati con due diverse case editrici?

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Silverwillow ha scritto: Non credo che serva il consenso degli editori
Certo che no, a meno che l'evento non sia organizzato da uno dei suddetti editori; se organizzi tu @Ngannafoddi, fai come pare a te e soltanto a te.
Al pubblico non gliene può fregare di meno se i due libri sono editi dal medesimo editore o da due diversi; il problema semmai consiste nel trovare elementi che li colleghino. Certo, se uno è un thriller a tinte fosche e l'altro un manuale di cucina molecolare l'impresa è quasi sicuramente votata all'insuccesso; ma può bastare poco per trovare un "fil rouge" che li colleghi, se il tutto viene gestito con intelligenza. 
Un romanzo storico ambientato nella Roma dell'Ottocento e un poliziesco ambientato nella Roma di oggi potrebbero essere messi in relazione tramite l'ambientazione, per esempio: un evento ben documentato nel romanzo storico potrebbe aver avuto luogo nello stesso quartiere in cui oggi vengono commessi i crimini di cui si parla nel poliziesco. Come sono cambiate le strade e i palazzi, la vita sociale che vi svolgeva allora e quella che invece da sfondo al giallo, personaggi che pur vissuti in epoche diverse hanno in comune la stessa professione, o il fiuto per le indagini o ancora la passione per la cucina... e partendo da quegli argomenti comuni aprire qua e là finestre sull'una e l'altra trama.
Come suggeriva @Silverwillow , la figura del relatore in questo caso rivestirebbe un'importanza precipua.
https://www.facebook.com/nucciarelli.ma ... scrittore/
https://www.instagram.com/marcellonucciarelli/
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Re: Ha senso per uno scrittore fare un'unica presentazione di due suoi libri pubblicati con due diverse case editrici?

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JD WOLF ha scritto: Se i vari libri fossero simili per genere, mi chiederei soltanto perché siano usciti con editori diversi. E questo (usando un eufemismo), da lettore curioso. 
Lettore curioso che ignora tutto sul mercato editoriale. Sapendo come funzionano le cose non dovrebbe stupirsi: nel mio caso, ad esempio, la prima pubblicazione è stata con un editore sòla con un contratto che sono riuscito ad annullare; la seconda con un editore che tratta solo la fantascienza distopica; la terza con un editore che ha poi chiuso i battenti; la quarta, se e quando, sarà ancora con un editore diverso. E non credo che certe cose capitino solo a me.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
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[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Ha senso per uno scrittore fare un'unica presentazione di due suoi libri pubblicati con due diverse case editrici?

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Molto interessanti le risposte di @Marcello e @Silverwillow  :grazie: 
Certo, con un filo conduttore sarebbe fattibile, ma per quanto riguarda i tempi? Non si correrebbe il rischio di dilungarsi troppo e annoiare i presenti? E a proposito dei presenti, quale dei due libri comprerebbero? Chi sborserebbe tanto denaro, tutto in una volta, da comprarli entrambi?

Durante la mia ultima presentazione, il libraio ha deciso di sua iniziativa di portare anche alcune copie di un altro libro da me pubblicato in precedenza oltre quello che dovevo presentare. La gente si è concentrata su quello presentato e ha ignorato quasi del tutto l'altro.  :gesù:
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Re: Ha senso per uno scrittore fare un'unica presentazione di due suoi libri pubblicati con due diverse case editrici?

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Cheguevara ha scritto: Lettore curioso che ignora tutto sul mercato editoriale. 
Leggi bene, parlo di lettore, non di scrittore intriso di esperienze con gli editori (come, nel nostro piccolo, siamo noi)
L. COME APOCALISSE - G. Domenico Lupo

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Re: Ha senso per uno scrittore fare un'unica presentazione di due suoi libri pubblicati con due diverse case editrici?

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Ngannafoddi ha scritto: per quanto riguarda i tempi? Non si correrebbe il rischio di dilungarsi troppo
Qui sta l'importanza del relatore: i tempi devono rimanere quelli di una presentazione "singola", una quarantina di minuti circa; sta a lui, eventualmente in collaborazione con l'autore, gestire gli "assaggi di trama" incuriosendo senza andare fuori tempo massimo.
Ngannafoddi ha scritto: quale dei due libri comprerebbero?
Che importanza ha? L'importante è che comprino.
Ngannafoddi ha scritto: il libraio ha deciso di sua iniziativa di portare anche alcune copie di un altro libro da me pubblicato in precedenza oltre quello che dovevo presentare. La gente si è concentrata su quello presentato e ha ignorato quasi del tutto l'altro. 
E bene ha fatto il libraio, uno che conosce i rudimenti della professione: a volte un libro serve a vendere gli altri anziché se stesso, una regola ferrea della libreria che qualsiasi libraio degno di questo titolo deve conoscere meglio della tabellina del 2.
Ho gestito per nove stagioni una libreria posizionata sul viale principale della passeggiata serale, in una cittadina di mare della riviera romagnola. Come tutte le attività commerciali del genere, aveva un "affaccio" sulla strada costituito da una serie di banconi e mancava di una vetrina; io l'avevo ricavata sulla parete di fondo all'interno del negozio, lontana dalla strada ma bene in mostra e molto illuminata. L'avevo riempita solo di volumi illustrati, fotografici e d'arte: tantissime persone entravano attratte da quello scenario luccicante; era raro che qualcuno comprasse uno di quei volumi, anche perché erano i più costosi (un commerciante che si fosse basato sull'indice di rotazione dei volumi di quegli scaffali avrebbe dovuto smantellarli immediatamente), ma buona parte di loro usciva con sottobraccio "Il Codice da Vinci" o un paio di tascabili.  ;)
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Re: Ha senso per uno scrittore fare un'unica presentazione di due suoi libri pubblicati con due diverse case editrici?

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JD WOLF ha scritto: Leggi bene, parlo di lettore, non di scrittore intriso di esperienze con gli editori (come, nel nostro piccolo, siamo noi)
Non afferro il senso della precisazione: è ovvio che mi riferivo al lettore standard il quale, con tutta probabilità, del fatto che un autore abbia pubblicato con editori diversi se ne sbatte.
Mario Izzi
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