Buonasera a tutti!
Riprendo qui una discussione che avevo aperto in Writer's Dream, per completezza delle mie domande.
Spero che @Marcello sia disponibile e mi possa rispondere anche lui.
Nell'alto Medioevo, convenzionalmente dalla caduta dell'Impero romano d'occidente all'anno 1000, come si appellavano le persone?
Messere? Madonna? Parlo di rapporti tra estranei, o persone di riguardo, o semplicemente un giovane che si rivolgesse a una persona anziana.
E col tu o col voi? (Il "lei" lo escludo - l'uso è posteriore).
Grazie a chi mi vorrà aiutare.
Zaza
Re: Appellativi personali nell'alto Medioevo
2@Poeta Zaza
mi spiace, ma questo non è il mio campo, non so proprio risponderti.
mi spiace, ma questo non è il mio campo, non so proprio risponderti.
Re: Appellativi personali nell'alto Medioevo
3Marcello ha scritto: @Poeta ZazaGrazie lo stesso per la risposta.
mi spiace, ma questo non è il mio campo, non so proprio risponderti.
Forse potrebbe saperlo @Fraudolente ...
Re: Appellativi personali nell'alto Medioevo
4@Poeta Zaza Sono tutto, tranne che uno studioso. Dalle letture frammentarie - ho sempre letto di tutto, ma senza un criterio logico - mi sono fatto l'idea che ai tempi dell'impero Romano esistesse solo il "tu" nei confronti di chiunque, mentre dopo, ma non saprei quando, sia subentrato il "voi" come forma di rispetto non solo nei confronti di personaggi di rango superiore, ma anche nei confronti dei genitori o tra pari, in caso di rapporti non confidenziali. Il "lei" lo usa, in un fantasy ambientato in uno scenario di tipo medievale, uno pseudo-scrittore in cui mi sono imbattuto di recente: editore e editor gliel'hanno (colpevolmente) lasciato passare.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]
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Re: Appellativi personali nell'alto Medioevo
5Cheguevara ha scritto: @Poeta Zaza Sono tutto, tranne che uno studioso. Dalle letture frammentarie - ho sempre letto di tutto, ma senza un criterio logico - mi sono fatto l'idea che ai tempi dell'impero Romano esistesse solo il "tu" nei confronti di chiunque, mentre dopo, ma non saprei quando, sia subentrato il "voi" come forma di rispetto non solo nei confronti di personaggi di rango superiore, ma anche nei confronti dei genitori o tra pari, in caso di rapporti non confidenziali. Il "lei" lo usa, in un fantasy ambientato in uno scenario di tipo medievale, uno pseudo-scrittore in cui mi sono imbattuto di recente: editore e editor gliel'hanno (colpevolmente) lasciato passare.Grazie del tuo intervento, @Cheguevara
Per il Messere e Madonna non hai consigli? Sono comunque appellativi più plausibili di Signore e Signora, non trovi?
Sapendo il nome della donna, si può dire Donna Rachele, ad esempio, ma in via generica?
Re: Appellativi personali nell'alto Medioevo
6@Poeta Zaza Messere e Madonna vanno senz'altro bene, secondo me, per il periodo tra il 1200 e il 1400. Più che Signore e Signora userei mio Signore e mia Signora, tra il '500 e il '700. Donna Tizia che, sempre secondo me, fa il paio con Don Caio, è più tardo nell'uso, penso tra l'800 e il '900, fino anche ai giorni nostri, usato soprattutto al Sud come retaggio nei confronti di gente "di rispetto", magari nei paesotti. Ma posso sbagliarmi, sono soltanto un vecchio praticone.
Mario Izzi
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Re: Appellativi personali nell'alto Medioevo
7@Cheguevara
Grazie ancora, ma il periodo che mi interessa è anteriore all'anno 1000.
Grazie ancora, ma il periodo che mi interessa è anteriore all'anno 1000.
Re: Appellativi personali nell'alto Medioevo
8Poeta Zaza ha scritto: @CheguevaraIo userei il "tu", con "mio signore" e "mia signora" nei confronti dei nobili.
Grazie ancora, ma il periodo che mi interessa è anteriore all'anno 1000.
Mario Izzi
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Re: Appellativi personali nell'alto Medioevo
9@Poeta Zaza
Qualche frase o termine in pseudovolgare ci stanno, anche se nessuno sa esattamente come si parlasse nel medioevo. Se vuoi, puoi chiedere a qualche storico locale se conosce qualche documento dell'epoca in cui intendi ambientare, ma sappi che persino Dante non scrisse come avrebbe parlato.
Per caratterizzare con qualche frase in volgare della Venezia del XIII secolo ho fatto ricorso alle testimonianze trascritte del tribunale, riportate come "dette" in mezzo al latino.
Sto leggendo Marcello Simoni, e potrei consigliare di adeguarsi al suo metodo. Non prova a utilizzare la lingua dell'epoca, anche per non cadere nell'effetto Brancaleone alle crociate. Utilizza tuttavia arzigogoli talvolta un po' artefatti che non mi piacciono. Però vende parecchio.
Non è semplice rispondere alla tua domanda, ma spero di esserti stato d'aiuto.
Poeta Zaza ha scritto:Dunque, tanto per smazzare: il voi rivolto ai signori (nobili, clero e ricchi come i mercanti) e il tu per la plebe. A seconda del luogo, il messere cambia, e nel tardo medioevo si utilizzava, almeno in Italia centrale, per rivolgersi a un cavaliere. Mio signore e mia signora potrebbero essere indicati per i signori (nobili eccetera) e domine (vocativo latino) o domino in "volgare" per il clero. Ma, come sempre, c'è un ma!
Grazie lo stesso per la risposta.
Forse potrebbe saperlo @Fraudolente ...
Qualche frase o termine in pseudovolgare ci stanno, anche se nessuno sa esattamente come si parlasse nel medioevo. Se vuoi, puoi chiedere a qualche storico locale se conosce qualche documento dell'epoca in cui intendi ambientare, ma sappi che persino Dante non scrisse come avrebbe parlato.
Per caratterizzare con qualche frase in volgare della Venezia del XIII secolo ho fatto ricorso alle testimonianze trascritte del tribunale, riportate come "dette" in mezzo al latino.
Sto leggendo Marcello Simoni, e potrei consigliare di adeguarsi al suo metodo. Non prova a utilizzare la lingua dell'epoca, anche per non cadere nell'effetto Brancaleone alle crociate. Utilizza tuttavia arzigogoli talvolta un po' artefatti che non mi piacciono. Però vende parecchio.
Non è semplice rispondere alla tua domanda, ma spero di esserti stato d'aiuto.
Re: Appellativi personali nell'alto Medioevo
10Fraudolente ha scritto: @Poeta ZazaGrazie tante tante, buon @Fraudolente e piacere di rivederti.
Dunque, tanto per smazzare: il voi rivolto ai signori (nobili, clero e ricchi come i mercanti) e il tu per la plebe. A seconda del luogo, il messere cambia, e nel tardo medioevo si utilizzava, almeno in Italia centrale, per rivolgersi a un cavaliere. Mio signore e mia signora potrebbero essere indicati per i signori (nobili eccetera) e domine (vocativo latino) o domino in "volgare" per il clero. Ma, come sempre, c'è un ma!
Qualche frase o termine in pseudovolgare ci stanno, anche se nessuno sa esattamente come si parlasse nel medioevo. Se vuoi, puoi chiedere a qualche storico locale se conosce qualche documento dell'epoca in cui intendi ambientare, ma sappi che persino Dante non scrisse come avrebbe parlato.
Per caratterizzare con qualche frase in volgare della Venezia del XIII secolo ho fatto ricorso alle testimonianze trascritte del tribunale, riportate come "dette" in mezzo al latino.
Sto leggendo Marcello Simoni, e potrei consigliare di adeguarsi al suo metodo. Non prova a utilizzare la lingua dell'epoca, anche per non cadere nell'effetto Brancaleone alle crociate. Utilizza tuttavia arzigogoli talvolta un po' artefatti che non mi piacciono. Però vende parecchio.
Non è semplice rispondere alla tua domanda, ma spero di esserti stato d'aiuto.
A me serve l'usanza dell'Alto medioevo, tipo il secolo nono nel Ducato di Napoli.
Penso, anche alla luce del tuo intervento, che userò messere e madonna per persone non nobili, né di riguardo, estranee tra di loro ma che si salutano civilmente, dandosi del voi.
Grazie a tutti!
Re: Appellativi personali nell'alto Medioevo
11Ecco, ero venuta per suggerirti di rileggerti magari qualche novella del Boccaccio per vedere se i suoi dialoghi potessero aiutarti, ma se è il secolo IX che ti interessa, il medio evo del Boccaccio è troppo tardo. Quindi mi sa che i consigli di Fraudolente sono più validi. Mi ritiro in buon ordine
I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)
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Re: Appellativi personali nell'alto Medioevo
12Bef ha scritto: Ecco, ero venuta per suggerirti di rileggerti magari qualche novella del Boccaccio per vedere se i suoi dialoghi potessero aiutarti, ma se è il secolo IX che ti interessa, il medio evo del Boccaccio è troppo tardo. Quindi mi sa che i consigli di Fraudolente sono più validi. Mi ritiro in buon ordineGrazie anche a te, cara @Bef