Costruttori di Mondi

Come organizzate il vostro tempo da dedicare alla scrittura?
Io trovo sempre molta difficoltà a ritagliarmi del tempo e quelle poche volte in cui riesco spunta sempre fuori un imprevisto. Il fatto di non avere una scadenza da rispettare poi mi spinge a rimandare e rimandare con ovvia frustrazione.

Voi come fate (chiedo a chi non ha di questi problemi ovviamente)? Scrivete di notte? 

ValentinaQ wrote: Come organizzate il vostro tempo da dedicare alla scrittura?
Io trovo sempre molta difficoltà a ritagliarmi del tempo e quelle poche volte in cui riesco spunta sempre fuori un imprevisto. Il fatto di non avere una scadenza da rispettare poi mi spinge a rimandare e rimandare con ovvia frustrazione.

Voi come fate (chiedo a chi non ha di questi problemi ovviamente)? Scrivete di notte? 

Io credo che scrivere di notte non sia bene, sia per la salute psico-fisica (le ore di sonno sono importantissime per una serie di motivi che sarebbe troppo lungo elencare), che per la qualità dello scritto che ne scaturirebbe. Magari andare a letto presto e alzarsi un paio d'ore prima al mattino potrebbe essere utile: dopo una buona prima colazione ed un caffè le idee non possono che nascere e fluire più agevolmente dal cervello alla penna (metaforica) dello scrittore. Altro metodo potrebbe essere tagliare i tempi di connessione ai social e ritagliarsi spazi, nelle giornate non lavorative, per scrivere. E leggere, perché chi non legge non può saper scrivere. E' l'unico contributo che riesco a darti, spero che sia utile.

ValentinaQ wrote: Il fatto di non avere una scadenza da rispettare poi mi spinge a rimandare e rimandare con ovvia frustrazione.

Voi come fate (chiedo a chi non ha di questi problemi ovviamente)? Scrivete di notte? 

Mai scrivere di notte!
La mancanza di scadenze non aiuta, lo capisco, e così me le creo da me.

Io lo gestisco malissimo. Ho tempo libero da vendere perché lavoro solo una-tantum e come freelancer, ma non riesco mai a scrivere quanto vorrei (almeno una paginetta al giorno).
Vado ad ondate, diciamo. Ho periodi in cui scrivo per diverse ore al giorno, ma poi mi capita di abbandonare un libro per mesi.
Leggo sempre moltissimo, quello sì.