Re: Illusioni

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Andrea D’Angelo ha scritto: ven feb 05, 2021 11:05 am  E pensare che per uno “stronzo” e un “cazzo” nel 2005 si fece una crociata contro il mio ultimo romanzo.

Siamo diventati davvero così pateticamente ridicoli e superficiali?
Sono d'accordo con lo spirito del tuo post-sfogo.
La risposta alla tua domanda di sopra è: «purtroppo sì!».
La censura è un vecchio vizio della cultura italiana e non le fa onore. Ma c'è un tipo di censura ancora peggiore: la censura sociale. Io non sono un editore, ma se lo fossi, non mi adeguerei; anzi, cercherei di indurre i miei lettori a non farlo. Certo, se gli propinassi sempre le stesse robe, andrebbe a finire che anche il mio pubblico si adegua a quel tipo subdolo di censura e poi neanche ci fa più caso. :(
Il Sommo Misantropo

Re: Illusioni

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@Andrea D’Angelo Non c'è che dire, sai scrivere, anche se sicuramente non sarai gratificato dal sentirtelo dire da un signor nessuno come me.
Più che lo sfogo menzionato da@dyskolos, credo che il tuo lungo post rappresenti una scappatoia per pubblicare su CdM  evitando la complicanza di una procedura troppo impegnativa, che è, per esempio, il motivo per cui non ho mai partecipato a un contest, né credo che lo farò in futuro.
Rendi bene l'idea di un giovane uomo incazzato con il mondo in generale e il bozzolo che avvolge gli aspiranti scrittori in particolare: purtroppo non è sufficiente scrivere trattando argomenti di rottura con un linguaggio di rottura, per essere letti e apprezzati da più dei venticinque lettori manzoniani.
Altro che social, bisogna andare in TV, RAI, Mediaset, La7, partecipare a un talk-show e pubblicizzare il tuo ultimo lavoro, e se anche fosse una merda venderai almeno centomila copie. Tutti gli altri, per usare un linguaggio politicamente scorretto, possono attaccarsi al cazzo. 
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]
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