L'accordo sospeso - Alessandra Rinaldi

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Titolo: L'accordo sospeso
Autore: Alessandra Rinaldi
Editore: Genesis Publishing
Pagine: 236
ISBN cartaceo: 978-618-5330-13-2 ISBN ePub 978-618-5330-10-1 ISBN Kindle: 978-618-5330-11-8
Genere: Contemporaneo/Introspettivo/Mistery
Formato: cartaceo/digitale
Prezzo: €10,60/3.99
Data di pubblicazione: 13 gennaio 2018

Trama

Sara e Matt, due esistenze in apparenza perfette che si sgretolano all’improvviso, accumulate dal medesimo dolore. In mezzo una terra magica dai colori sgargianti, Barbados, dove ritrovare se stessi e la pace perduta seguendo il disegno preciso che il destino ha voluto assegnare loro.
Un intrigo avvolge i protagonisti, catapultati in situazioni al limite del surreale, guidati da un’antica nenia, sguardi e sussurri di Mama Rhea, una sensitiva che vive da sempre sull’isola custodendone i segreti.
Colpi di scena e fatti imprevedibili si susseguono sullo sfondo del mare caraibico, baciato da un sole brillante.

Contenuti

L’accordo sospeso è un romanzo che, nonostante la moltitudine di generi in cui viene classificato, definirei piuttosto dello stampo Harmony. Soprattutto per lo stile, molto semplice, forse troppo. Non è necessariamente un male. Anzi. Forse le mie aspettative, dopo la lettura della trama, erano piuttosto alte e per certi aspetti sono state disattese.
La storia in sé è carina, evocativa, a tratti persino coinvolgente. Il lettore viene subito trasportato a Barbados, l’isola caraibica dove Sara in un viaggio di piacere si era imbattuta per la prima volta in Mama Rhea. È un luogo magico, colorato, che si ripresenta alla ragazza sotto la forma del volto e della voce della sensitiva. Ritornarvi diventa una necessità. Per Matt, un ragazzino tormentato, il viaggio invece è un modo come altri per scappare dalla realtà opprimente.
È una storia a due voci, a cui si aggiungono quelle di altri protagonisti minori che viaggiano sullo stesso binario. Una storia che parla di paure, delle difficoltà di un nuovo inizio, di sentimenti buoni, ma soprattutto della rinascita interiore ed esteriore.

Ambientazione e personaggi

A parte i piccoli accenni, dove fa capolino Bologna nei pensieri della protagonista, tutta la storia si svolge sull’isola di Barbados. Riaffiorano i colori dei fiori, della frutta, dei paesaggi, del mare con una forte percezione di trovarsi sul luogo. Spesso però le azioni dei personaggi, le loro osservazioni, gli scambi di battute, hanno sopravvento sulle descrizioni che rimangono relegate sullo sfondo.
I personaggi sono tanti: alcuni spiccano per il loro carattere, come Flo, una ragazzina vivace che coinvolge non solo l’amico Matt ma anche il lettore, che non fa altro che sorridere a ogni sua entrata in scena; alcuni per il loro coraggio di ripartire da zero come Sara e Matt, ma anche Cathy o Dominic, per citare quelli che sono costruiti meglio e/o rimastimi impressi; altri per la curiosità che suscitano in lettore, come Burke (che meritava forse un maggiore approfondimento) e Mamma Rhea.
Il problema è che manchino le caratterizzazioni fisiche e psicologiche forti. Tutti i personaggi maschili (o quasi) sono ragazzi, e le presenze femminili ragazze. Non hanno un’età definita. Non si capisce se è voluto, ma anche se così fosse non se ne vede il motivo. Ogni tanto spunta qualche tratto fisico, ma ci si trova spesso di fronte agli stereotipi (per dare un’esempio concreto nei rapporti uomo - donna che sentono un’attrazione tra loro). L’introspezione è la parte meglio riuscita, indubbiamente, ma non si possono basare i personaggi esclusivamente sui loro pensieri e sulle cose che raccontano. Il narratore dovrebbe farli vedere al lettore, con dei gesti, delle espressioni sul volto. Persino Mamma Rhea sembra più una visione che una donna in carne e ossa.

Stile e forma

L’autrice ha una scrittura abbastanza corretta, se si esclude la confusione che ogni tanto fa con dei pronomi gli e le, una cosa che salta agli occhi e infastidisce. I continui a capo, non sempre necessari (anzi), denotano la sua predisposizione per una narrazione frammentata, che appare persino nei dialoghi, rallentando inutilmente la lettura.
Lo stile è molto semplice, a volte persino scarno. Altre, invece, abbondante, specie di dimostrativi e possessivi, ma anche di aggettivi che si susseguono l'uno dietro l’altro (soprattutto nelle descrizioni dell’ambiente).
Spesso ho avuto la sensazione che l’autrice non si fidasse abbastanza di se stessa. Secondo me poteva accorrere a una maggiore ricercatezza dei termini, per evitare di ripetere gli stessi concetti. Invece ha puntato sulla semplicità togliendo così il potenziale a una storia che avrebbe potuto avere la maggior presa sul lettore.

Giudizio finale

Dovessi collocare in una categoria precisa “L’accordo sospeso” direi senza ombra di dubbio che è un romanzo di intrattenimento. Non è un rosa, come si potrebbe evincere dalle mie parole in apertura, non del tutto almeno. Ma neanche, non nel termine stretto, un romanzo introspettivo. Un mistery allora? Sì, ma solo fino a un certo punto. Lo definirei piuttosto un mosaico, da comporre pezzo per pezzo in un pomeriggio piovoso con in mano una tazza di cioccolata calda.
In conclusione: una storia piacevole, a cui manca un guizzo per dire wow, ma che si legge con curiosità e col sorriso.
Piccoli Grandi Sognatori

 Without faith, without hope, there can be no peace of mind. [cit.]
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