Gianandrea Frighetto Santa Kultura Recensione di CdM

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Titolo: Santa Kultura
Autore: Gianandrea Frighetto
Editore: La Ruota Edizioni
Pagine: 344
ISBN: 978-88-31457-78-1
Genere: Narrativa
formato: cartaceo
prezzo: 12,00 euro

Trama:
In un paesino veneto, sul finire degli anni Ottanta, alla morte del priore Frate Pidkins, il monastero in cui viveva viene venduto per essere trasformato in albergo di lusso.
Riccardo, giovane sfaccendato di incerte ambizioni, viene incaricato di trasferire i volumi della biblioteca in un luogo sicuro.
All’interno dei volumi, però, potrebbe essere nascosta la prova che la morte di frate Pidkins non è avvenuta per cause naturali e, soprattutto, che dietro la vendita del monastero si cela una perversa macchinazione.
Riccardo, aiutato da una corte di buffi personaggi, si improvviserà investigatore per risolvere il mistero e, soprattutto, per salvare il patrimonio costituito dai molti libri che rischiano di fare una fine ingloriosa.

Recensione:
Il romanzo è una sorta di on the road che si sviluppa in un territorio molto limitato, con una serie di incontri con personaggi dal sapore a tratti picaresco.
Il tono della vicenda è più da commedia che da giallo. L’obiettivo mi è sembrato essere soprattutto un ritratto d’ambiente, il quadro di un paesino con la sua corte di buffi personaggi, con i suoi scorci di vita di provincia e con il suo mondo piccolo vivacizzato da piccoli eventi. La vicenda d’intrighi, che comunque smuove il racconto, diventa predominante solo nel finale, quando il ritmo accelera con un affastellarsi di accadimenti ma senza mai diventare convulso.
La soluzione del mistero è comunque coerente con le premesse, anche se non troppo sorprendente né particolarmente articolata.
La caratterizzazione dei personaggi è efficace. Sono ben delineati e i loro dialoghi sono distinti e ne arricchiscono la descrizione, anche grazie all’uso molto naturale del dialetto con tanto di traduzioni a piè di pagina. Le dinamiche interpersonali sono credibili e contribuiscono a far seguire lo sviluppo dell’intreccio con una certa curiosità.
La scrittura è scorrevole. Le descrizioni sono dettagliate e abbastanza efficaci, permettendo di visualizzare in maniera chiara le situazioni e gli ambienti. Il racconto si prende i suoi tempi ma scorre piacevole grazie alla simpatia di alcuni personaggi e a situazioni leggere ma interessanti. La vicenda si segue con un sorriso lieve sulle labbra.
Se un difetto ho trovato nell’uso della lingua, a gusto personale, è l’uso molto frequente di metafore descrittive non sempre efficaci e a volte ridondanti.
Per quanto riguarda la cura editoriale, parlando della versione in eBook che è quella che ho avuto modo di leggere, c’è qualche refuso qua e là ma non in misura significativa e comunque non inficia una buona leggibilità.
In sostanza, il romanzo è un piccolo inno alla lettura e all’amore per i libri anche come oggetti, nonché al loro potere salvifico e alla loro funzione di aiuto nella ricerca del proprio posto nel mondo. Una lettura leggera e piacevole per chi ama ancora l’odore della carta stampata.
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