Favole e miti di Alonnisos - Athanasios Pappos ed Erika Casali

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Titolo: Favole e miti di Alonnisos
Autore: Athanasios Pappos ed Erika Casali
Editore: WriteUp Site
ISBN: 978-88-85629-19-6
Genere: fiabe
Pagine: 144
Formato: cartaceo
Prezzo: 16,00 euro

Trama.
Difficile scrivere una trama unica per oltre quaranta differenti favole, raccontate dalla voce diretta degli anziani della piccola isola di Alonnisos, che si trova nell'arcipelago delle Sporadi Settentrionali, Grecia. Nelle favole raccolte nel testo si ritrovano echi di una saggezza che sembra universale, visto che alcune, anzi molte, mi hanno ricordato le storie che mia nonna inventava per me.
Durante la lettura si incontrano eroi e antieroi, animali veri o immaginari, tanta magia ma anche tanti umani sentimenti, miscelati nella concretezza della vita contadina dell'isola di inizio secolo.

Recensione.
Immergersi nella lettura di questa raccolta di favole permette di entrare in una dimensione che scatena ricordi: calda come le serate d'inverno della nostra infanzia, magica come le storie che ci venivano raccontate da bambini e rassicurante come la carezza di una nonna. Infatti le pagine scorrono veloci tra situazioni difficili, stregonerie e prove di destrezza ma niente pone limite alla risoluzione dei guai dei protagonisti, come in ogni fiaba.
Si sente il focolare che scoppietta e si riesce a immaginare i nonni che si emozionano insieme ai nipotini per le vicende di principi e principesse vittime dell'invidia di matrigne, popolani avidi o incapaci di accontentarsi della fortuna che è loro capitata, lotte per la sopravvivenza o astuzie per conquistare la principessa di turno.

È un ritorno al passato, fatto di cose concrete e quotidiane: il pane, le verdure dell'orto, il bestiame, i fagioli nelle pignatte, il ciclo delle stagioni, la legna da tagliare o il filo da tessere.
In mezzo a queste necessità primarie si muovono dei personaggi portatori di caratteristiche umane. Da una parte c'è l'astuzia, la furbizia, l'invidia o la rabbia e la voglia di vendetta, ma anche la generosità, l'empatia, il coraggio e l'intraprendenza o la generosità. Non mancano le malelingue o gli ingenui a completare il quadro.
Spesso i protagonisti sono Re o Regine, Principi o Principesse, con la maiuscola e non a caso. Infatti in ogni storia esiste il Re o la Principessa e non un re o una principessa.
Ci sono poi gli animali, spesso reali e umili (ad esempio formiche o cagnolini randagi) ma a volte immaginari (non di rado a svolgere il ruolo del "cattivo e spaventoso" c'è un drago, non sempre rimane terribile tout cort, anzi si rivela riconoscente e generoso). Gli animali sono ampiamente antropomorfizzati e, comunque, a volte il percorso è contrario: alcuni personaggi si trasformano in bestie per punizione dei loro difetti o per magici sortilegi. Gli animali, come dicevo, fortemente umani nei loro sentimenti si trovano a giocare il ruolo di divinità rupestri, che distribuisco premi e punizioni in base al comportamento dei personaggi. Solitamente il più avvantaggio e visto di buon occhio dal mondo animale, verso cui dimostra sensibilità e presta aiuti, è Iannakis. Questo personaggio si ritrova in molte storie, non sempre con lo stesso ruolo, ma ricorre spesso come fratello minore a cui toccano varie sventure, da cui riesce a salvarsi grazie all'intervento di vari animali a cui precedentemente aveva dato una mano. La frase ricorrente che le bestiole aiutate pongono a Iannakis è: per il bene che ci hai fatto, cosa possiamo fare per te? In seguito gli animaletti donano all'eroe Iannakis chi un'ala, chi un'elitra o un pelo che dovrà essere bruciato per invocare il loro intervento.

La lingua e il lessico scelti sono semplici e, a tratti, volutamente sgrammaticati soprattutto nelle concordanze di genere e numero, come capita spesso di fare nella vivacità e nell'entusiasmo della lingua parlata.
È evidente lo scopo didascalico di certi intrecci: il narratore vuole mettere in guardia da situazioni difficili che capitano nella vita e la morale è insita nel finale, dove solo chi fa le scelte giuste risulta salvo e vincitore.

Ho gradito moltissimo questa raccolta di storie, innanzitutto perché si percepisce la grande cura nella selezione delle storie e lo sforzo, non di poco conto, di mantenere quel "sapore" originale e quel tono tipici dei racconti orali degli anziani.
L'atmosfera un po' sospesa nel tempo e le ambientazioni rurali sono molto gradevoli e mettono il lettore a suo agio.
Le situazioni e i personaggi a volte strappano sorrisi e ispirano simpatia. Si tratta di trame relativamente semplici, ma non per questo semplicistiche o prive di colpi di scena.
Infine è stato interessante notare certe somiglianze con favole e miti di altra origine geografica, un po' come se certe situazioni siano un patrimonio universale e abbiano un taglio comune in molti paesi occidentali.
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