Divisione royalties per self-publishing

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Mi è capitato spesso di pensare a delle collaborazioni con scrittori o con illustratori per la creazione di antologie. Non sempre si tratta di progetti che potrebbero interessare case editrici, ma a volte sono raccolte che comunque vorrei provare a vedere su Amazon.

Mi chiedevo se ci fosse una modalità precisa per suddividere automaticamente le royalties tra autori, in fase di vendita, o se invece dovrei occuparmi io.

Per semplicità, faccio un esempio pratico: mettiamo il caso che io crei una raccolta insieme ad altre due persone, e che decidiamo di metterlo in vendita in modo da ricevere un euro a testa per ogni copia venduta (mettiamo il caso che la copia costi 5 euro, e 2 euro a copia se li tenga il venditore); vorrei sapere se è possibile impostare Amazon (o altri servizi di vendita) perché venga automaticamente corrisposto un euro a ciascuno di noi, o se invece dovrei ricevere io i tre euro (in quanto "self-publisher") e poi occuparmi di suddividere i corrispettivi e inviare il denaro agli altri autori.

Il problema non sarebbe tanto il dovermi occupare della suddivisione del denaro, ma mi chiedevo anche: in sede di dichiarazione dei redditi, come posso dimostrare che, di quei tre euro, io due euro li ho corrisposti ad altri? Dovrei farmi fare fattura? Fare ritenuta d'acconto? Compilare scartoffie varie?

Grazie a chi risponderà :)

Re: Divisione royalties per self-publishing

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Ciao, @Lizz
Che io sappia ad ogni account KDP è assegnato un solo nome e un solo metodo di pagamento (per esempio conto bancario).
Suddividerlo non penso sia possibile, al momento.

Qui trovi tutta la guida Amazon, io l'ho spulciata un po' e non trovo metodi che ti possano essere utili, ma magari cercando con più attenzione potrai trovare qualcosa: https://kdp.amazon.com/it_IT/help/topic/G202181110
Domenico Russo - Editor
Gruppo Dedalo - Servizi editoriali

Re: Divisione royalties per self-publishing

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Ciao, ho un problema simile che ho esposto altrove senza successo.
Vorrei devolvere in beneficienza i proventi self del mio libro, pubblicato con il mio account.

Ho cercato nelle guide di Amazon ma non ho trovato nulla, stavo cercando di capire se si potesse fare qualcosa fuori amazon per Regolarizzare, una sorta di fattura (prestazione occasionale nel tuo caso) per poter corrispondere tutto ed evitare calcoli sulle future tasse da scorporare... Ma non ho ancora trovato un modo (nemmeno raccolto idee interessanti, e nemmeno non interessanti a dire il vero 😅) .

Ciao

Re: Divisione royalties per self-publishing

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Enzo_Rossi ha scritto: dom gen 17, 2021 11:12 pm Ciao, ho un problema simile che ho esposto altrove senza successo.
Vorrei devolvere in beneficienza i proventi self del mio libro, pubblicato con il mio account.

Ho cercato nelle guide di Amazon ma non ho trovato nulla, stavo cercando di capire se si potesse fare qualcosa fuori amazon per Regolarizzare, una sorta di fattura (prestazione occasionale nel tuo caso) per poter corrispondere tutto ed evitare calcoli sulle future tasse da scorporare... Ma non ho ancora trovato un modo (nemmeno raccolto idee interessanti, e nemmeno non interessanti a dire il vero 😅) .

Ciao
Nel caso di @Lizz non credo che si possa parlare di ricevuta per prestazione occasionale. Chi pubblica in self deve emettere fattura.
Il self publisher è considerato come un commerciante in proprio e ciò che ricava dalla vendita dei suoi libri è pari ai proventi di un'attività commerciale.
Il contratto che si stipula con la piattaforma, Amazon nel caso citato, non è un contratto di edizione (e questo Amazon lo specifica benissimo), bensì di fornitura di servizi (stampa, spazio promozionale, distribuzione). Alla piattaforma non viene ceduto alcun diritto di sfruttamento economico, che rimane in capo allo stesso autore. Diverso è il caso in cui si pubblichi sotto il marchio Amazon. In tal caso, Amazon diventa l'editore e l'autore percepisce delle normali royalties (e quindi può rilasciare solo ritenuta d'acconto con la riduzione dell'imponibile in base all'età, prevista per tale tipo di proventi).
Il self publisher, invece, dovrebbe aprire partita i.v.a. e iscriversi anche alla camera di commercio. Ciò che percepisce da Amazon, in questo caso, non è paragonabile a "proventi da diritto d'autore", non si tratta di royalties, si tratta di ricavato di una vendita.
Qualche approfondimento qui.
Ora, non avendo mai usato Amazon, non so esattamente se @Lizz , per l'antologia con più autori che desidera pubblicare, debba necessariamente comparire come "curatrice dell'opera" e risultare come tramite degli altri autori per Amazon, o se ogni singolo autore dell'antologia possa stipulare un contratto a sé con la piattaforma, per lo stesso libro ma in percentuale autore (non so se è fattibile, non so se è previsto). In ogni caso, ogni singolo autore dovrebbe aprire partita i.v.a. (e iscriversi alla camera di commercio). Se Lizz dovesse risultare come tramite e "pagare" gli autori, questi dovrebbero pur sempre rilasciarle fattura, non semplice ricevuta con ritenuta, perché lei non è un editore e non sta pagando delle royalties agli altri autori. Il caso del curatore che lavora per una CE è diverso, percepisce uno stipendio, mentre l'autore stipula un contratto di edizione con la CE. O, in alternativa, se non è un dipendente della CE è un normale autore/curatore e stipula un regolare contratto di edizione.
Forse, nel suo caso, sarebbe utile una scrittura privata che regoli i rapporti tra gli autori, dei quali lei risulta rappresentante dinanzi ad Amazon (se l'altra alternativa non è prevista).
Quello che non mi è ben chiaro, @Enzo_Rossi , è il tuo quesito.
In ogni caso, se tu emetti fattura per la somma devoluta in beneficenza, sappi che hai diritto a una detrazione fiscale Irpef del 26% (se non ricordo male la percentuale), nell'eventualità in cui l'ente al quale devolvi il ricavato sia una Onlus.

Re: Divisione royalties per self-publishing

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@ElleryQ Grazie mille per la risposta! Accidenti, che affare complicato! Io pensavo che Amazon risultasse a tutti gli effetti "editore", e che quindi i soldi ricevuti dalle vendite risultassero come royalties provenienti da diritto d'autore.
Se quindi Amazon risulta solo come fornitore di servizi, io dovrei addirittura aprire partita IVA come Commerciante, visto che sto vendendo "prodotti"? Oppure basterebbe la partita iva da libero professionista?
Mi informerò su come funzioni, su Amazon, per i curatori delle opere, però sono sicura che molti degli autori con cui collaborerei non aprirebbero partita iva: forse sarebbe più utile una scrittura privata, ma inizio a pensare che potrebbe essere addirittura più semplice trovare un editore, a questo punto!

Ricollegandomi alla domanda di @Enzo_Rossi : non sarebbe invece possibile accordarsi con una determinata Onlus perché il ricavato venga interamente corrisposto ad essa, e quindi inserire direttamente il suo IBAN e i suoi dettagli nei campi relativi al pagamento? Se si decidesse di devolvere l'intero ricavato a una Onlus, si verrebbe comunque tassati su dei soldi che in realtà non vengono percepiti?

Re: Divisione royalties per self-publishing

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Lizz ha scritto: lun gen 18, 2021 4:01 pm @ElleryQ Grazie mille per la risposta! Accidenti, che affare complicato! Io pensavo che Amazon risultasse a tutti gli effetti "editore", e che quindi i soldi ricevuti dalle vendite risultassero come royalties provenienti da diritto d'autore.
Se quindi Amazon risulta solo come fornitore di servizi, io dovrei addirittura aprire partita IVA come Commerciante, visto che sto vendendo "prodotti"? Oppure basterebbe la partita iva da libero professionista?
Mi informerò su come funzioni, su Amazon, per i curatori delle opere, però sono sicura che molti degli autori con cui collaborerei non aprirebbero partita iva: forse sarebbe più utile una scrittura privata, ma inizio a pensare che potrebbe essere addirittura più semplice trovare un editore, a questo punto!
Credo proprio che la partita i.v.a. da aprire sia come commerciante. Non so dirti, a questo punto, se quella da libero professionista valga ugualmente.
Se gli altri collaboratori dell'antologia non aprissero partita i.v.a., però, credo che correresti il rischio di una maggiore tassazione per somme che in realtà non percepiresti. Presumo (ma non sono fiscalista), che andresti a complicarti di più la vita, a prescindere dalla scrittura privata che regola i vostri accordi.
Credo che fareste meglio a trovarvi un editore, o a sottoscrivere il contratto editoriale di Amazon (non quello per self, quindi). Se c'è qualcuno, però, che dal punto di vista fiscale può consigliarti più di me, meglio ancora. ;)

Re: Divisione royalties per self-publishing

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La questione per me è uno dei tanti casi controversi della burocrazia italiana, che fatica ad aggiornarsi di pari passo con le evoluzioni.
Se amazon sia editore o meno non sono ancora riuscito a capirlo, ci sono elementi che mi portano a pensare che effettivamente serva la partita IVA, altri che mi portano nella direzione opposta.

Una cosa che ho capito però è che Amazon non permette di indirizzare il bonifico verso un soggetto diverso rispetto al titolare dell'account.

Re: Divisione royalties per self-publishing

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Enzo_Rossi ha scritto: mar gen 19, 2021 5:55 am La questione per me è uno dei tanti casi controversi della burocrazia italiana, che fatica ad aggiornarsi di pari passo con le evoluzioni.
Se amazon sia editore o meno non sono ancora riuscito a capirlo, ci sono elementi che mi portano a pensare che effettivamente serva la partita IVA, altri che mi portano nella direzione opposta.
In realtà Amazon funziona con due opzioni:

a) fornitore di servizi editoriali, per cui un editore, o un autore self, possono usare la piattaforma come vetrina, possono richiedere il servizio di print on demand e quello di distribuzione dell'opera. In tal caso, il libro reca il marchio dell'editore, o, nel caso del self, nulla oppure un loghetto personalizzato creato dallo stesso autore. In questi casi il contratto stipulato con Amazon è di fornitura di servizi e non viene ceduto alcun diritto di sfruttamento economico del libro. L'autore/editore paga solo per il servizio scelto, mentre il ricavato della vendita è interamente suo (e non è considerato royalty). In tal caso, all'autore serve aprire partita IVA e iscriversi alla camera di commercio.

b) Come editore, per cui Amazon si occupa di tutto ciò che riguarda anche la "produzione" del libro (non so, però, se faccia editing), l'autore trasferisce il diritto di sfruttamento economico dell'opera e percepisce solo le royalties sulla vendita. Il libro avrà il marchio Amazon e il contratto sarà a tutti gli effetti un contratto di edizione. All'autore non servirà aprire partita IVA ecc... e sui proventi verserà al fisco solo ritenuta d'acconto.

Re: Divisione royalties per self-publishing

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"Una cosa che ho capito però è che Amazon non permette di indirizzare il bonifico verso un soggetto diverso rispetto al titolare dell'account."
@Enzo_Rossi grazie! Quindi probabilmente le Royalties divise non esistono.

"b) Come editore, per cui Amazon si occupa di tutto ciò che riguarda anche la "produzione" del libro (non so, però, se faccia editing), l'autore trasferisce il diritto di sfruttamento economico dell'opera e percepisce solo le royalties sulla vendita."
@ElleryQ ma quindi Amazon opera una scelta delle opere che metterà sotto il proprio marchio, o pubblica di tutto?

Re: Divisione royalties per self-publishing

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Lizz ha scritto: mar gen 19, 2021 2:51 pm "Una cosa che ho capito però è che Amazon non permette di indirizzare il bonifico verso un soggetto diverso rispetto al titolare dell'account."
@Enzo_Rossi grazie! Quindi probabilmente le Royalties divise non esistono.

"b) Come editore, per cui Amazon si occupa di tutto ciò che riguarda anche la "produzione" del libro (non so, però, se faccia editing), l'autore trasferisce il diritto di sfruttamento economico dell'opera e percepisce solo le royalties sulla vendita."
@ElleryQ ma quindi Amazon opera una scelta delle opere che metterà sotto il proprio marchio, o pubblica di tutto?
Non vorrei dire corbellerie, ma mi ero informato un po'. Credo (credo) che Amazon possa essere considerato come dententore del diritto di sfruttamento economico dell'opera, esentando l'autore dalla p. IVA, quando ha l'esclusività sul suo sfruttamento, ad esempio quando ti iscrivi al programma KDP e cedi i diritti per 90 giorni.
Se invece sfrutti Amazon semplicemente come mezzo per vendere il tuo libro che però è comprabile come ebook anche, che so, da un tuo sito, stai facendo attività d'azienda e devi aprire p. IVA.

Sinceramente, non ho mai sentito di autori italiani che effettivamente siano stati prodotti da una delle casi editrici di Amazon, che peraltro credo siano tutti nomi stranieri. Amazon accetta qualunque opera sia conforme ai suoi TOS (niente porno, promozione di pedofilia, ecc), e si fa carico della sua vendita, ma non ti fanno editing né altro. Puoi decidere di pagare x al giorno per comparire in quei banner pubblicitari ovunque sul sito, ma poi finisce lì.

Sinceramente, a meno che tu non preveda grossi volumi di vendita o non abbia una base solida da cui partire (o, più semplicemente, una partita Iva già aperta), ti consiglio semplicemente di curare al meglio il tuo manoscritto e poi pubblicarlo con Amazon KDP, se scegli la via del self.

Per le royalties divise, no, non penso proprio esistano.
www.francesconicolowriting.com
Tulipani (2021)

Re: Divisione royalties per self-publishing

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Lizz ha scritto: mar gen 19, 2021 5:00 pm @Effe grazie! In effetti pensavo fosse molto meno laborioso, e per qualche motivo ero certa che i pagamenti di Amazon fossero contati come regime di diritti d'autore, e che quindi non servisse la partita iva.
Per quel poco che pensavo di fare io, mi sa che mi conviene distribuire il file gratuitamente e lasciare un link per eventuali donazioni.
Vedi tu! Dipende dal tuo progetto, ma smanettando un po' è veramente facile impaginare e preparare un manoscritto come ebook/paperback, ci sono svariati programmi gratuiti.
Amazon di buono ha che non ti chiede veramente nulla, tu puoi dargli continuamente l'esclusiva con KDP e, prima o poi, qualcuno ti legge (ti dicono anche quante pagine vengono lette, ecc! Sono organizzati bene). Anche senza comprare i banner, soprattutto con i periodi di promozione gratuita riesci a farti leggere da qualcuno, e se cedi i diritti ogni 90 giorni, nessuna preoccupazione di p. IVA; se non vendi una cippa, nessuna preoccupazione di dichiarare le royalties al fisco. Dipende solo da quali sono i tuoi obiettivi, perché per convertire in ebook un libro di narrativa o simili (in sostanza, no immagini a parte la copertina) è veramente facile. In ogni caso, felice di aver aiutato! (y)
www.francesconicolowriting.com
Tulipani (2021)
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