Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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In questo topic raggruppiamo ogni possibile dubbio sui contratti o sulle singole clausole, evitando di aprire nuove discussioni al riguardo. Tutte le altre perplessità e domande che esulino dalla materia contrattuale, ma aventi carattere legale, possono essere espresse mediante singoli topic.

Vi chiediamo anche la cortesia di non riportare qui interi contratti editoriali: si tratta di accordi privati tra voi e l'Editore e non potreste divulgarli. Potete, d'altra parte, citare singole formule o passaggi che ritenete poco chiari.

Vi suggeriamo anche di dare prima un'occhiata al fac-simile del contratto di edizione con relativi commenti. Forse potreste trovare già lì alcune risposte.

Purtroppo capita spesso, dinanzi alla prima proposta di pubblicazione, di essere così presi dall'emozione da leggerla senza attenzione, o senza porsi domande e dubbi su determinate clausole.
Ricevere la proposta di una CE, però, non significa sempre essere giunti al fatidico traguardo, talvolta può essere persino l'inizio di un calvario.

Fortunatamente sono tanti gli editori corretti e trasparenti, ma non tutti lo sono e va messa in conto anche questa eventualità, per cui il consiglio che noi di CdM vi diamo è di:

- leggere attentamente il contratto che vi è stato proposto, clausola per clausola. Se vi va potete anche confrontarlo con il nostro Fac-simile.

- Soffermarvi su quelle clausole o frasi che vi appaiono poco chiare e chiedere sempre una spiegazione (che sia a un legale, a un addetto ai lavori in questa discussione, o all'editore stesso) o un parere. Dopo tutto, quella che vi giunge è pur sempre una bozza di contratto e la bozza può essere negoziata, non è vincolante e non siete obbligati ad accettare ogni singola clausola.

- Quello contrattuale è un argomento piuttosto vasto, e per comprendere se ciò che vi è stato proposto è un accordo valido o meno, dovreste soffermarvi su molti fattori.

Quelli principali, benché non comprensivi di tutto ciò che andrebbe considerato, sono:
  • Acquisto di copie o richiesta di contributi di altro genere. Se una CE vi chiede un contributo su ciò che in base alla L.d.A. è previsto a suo carico (acquisto copie cartacee o digitali, rimborso spese per editing, correzione bozze, promozione, altro contributo benché una tantum) siete dinanzi a un editore a pagamento. La nostra comunità crede nell'editoria non a pagamento, ma ognuno è libero di scelgire se investire sulla propria opera e pagare per pubblicare o meno, in tal caso vi suggeriamo di farlo almeno con delle consapevolezze.
  • Percentuale prevista per le Royalties sulle copie cartacee (non dovrebbe mai scendere sotto il 5% e dovrebbe aggirarsi intorno al 7-10%), digitali (solitamente tra il 20 e il 30%) e sui diritti connessi (cinema, radio, tv, teatro, fumetto, traduzioni in altre lingue, eccetera, che dovrebbe essere sempre 50% a voi a 50% all'editore, o a vantaggio dell'autore se è stato quest'ultimo a procurare il contatto con l'acquirente).
  • Durata del contratto: sconsigliamo una durata superiore ai 5 anni se l'editore è micro o piccolo (a meno che non sia tra i più noti e qualificati); molti editori, tuttavia, offrono in automatico la durata massima, cioè 20 anni, ma sono disposti a scendere trattando.
  • Promozione del libro: una clausola contrattuale riguardante la promozione (quantomeno on-line) dovrebbe esserci.
  • Editing o correzione di bozze (anche qui una clausola dovrebbe essere prevista); benché siano contemplati dalla L.d.A, non tutte le CE li prevedono, l'importante è che se incluso (cosa sempre aupicabile) sia a carico dell'editore (e lo è per legge) quindi gratuito per voi.
  • Tipologia di pubblicazione (cartacea e/o digitale). Alcuni preferiscono solo il formato ebook, altri prediligono il contatto con il libro e la carta stampata, per cui vogliono vedere il proprio libro in formato cartaceo. È una scelta personale da analizzare nel momento in cui mandate le vostre proposte alle singole Case Editrici.
  • Anticipi sulle royalties. Premettiamo che è quasi un sogno per le micro e alcune piccole CE (le più note, invece, agiscono come le medie), è molto diffuso per le medie, quasi una regola per le Big. Se è previsto, però, che sia di 500, 1000, o 10.000 Euro, è indice di professionalità e serietà.
Nonostante questi nostri suggerimenti, vi esortiamo comunque a non fermarvi qui: spulciate attentamente il contratto per riconoscere e schivare eventuali trabocchetti (alcune volte ce ne sono e persino di fantasiosi).
E ricordatevi che se avete domande o dubbi potete scriverli in questa discussione, per ricevere i pareri di altri utenti con esperienza o dei nostri Staffer.

Di seguito, invece, per chi non volesse approfondire dal punto di vista tecnico, cito la "Guida alla pubblicazione di un romanzo: un passo dopo l'altro" (link ancora da inserire).

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Ciao a tutti. A proposito dell'ultimo punto del Fac-simile di contratto editoriale: "mancata indicazione, in un contratto di edizione “a termine”, del numero minimo di esemplari per ogni edizione, prescritto dall’articolo 122 comma 5 della L.d.A.", mi chiedevo se questa nullità è già effettiva nel momento in cui manca l'indicazione o se lo diviene solo dopo un'apposita procedura (legale).

Mi spiego meglio: il contratto editoriale è nullo e con esso le clausole presenti, per esempio quelle di prelazione o opzione, quindi l'autore non è tenuto a rispettarle, e di conseguenza l'editore non potrà farle valere in ogni caso, o l'autore deve prima annullare il contratto per la mancata indicazione?

Per rendere nullo il contratto, nel caso non lo sia già di per sé, quali sono i passi da compiere? Si può fare in autonomia, esiste una procedura semplificata (per esempio una comunicazione tramite PEC o simili)? O bisogna affidarsi a un legale, coi relativi costi e tempi, nonché incertezza sul giudizio finale (la casa editrice porterebbe i propri argomenti di difesa come in tutte le cause) se si dovesse finire in tribunale?

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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La nullià di un contratto è un vizio "genetico", che lo inficia nella sua interezza, a prescindere che essa riguardi una singola o più cluasole.
Finché una delle parti (o un terzo interessato) non la fa valere, il contratto continua a rimanere in essere, se invece se ne rende conto e decide di farla valere, essa è retroattiva e annulla qualsiasi effetto prodotto in precedenza.
Per esempio, se l'autore ha ricevuto degli anticipi dovrà restituirli.
La nullità di un contratto è prevista dalla legge (in questo caso regolata in maniera specifica anche dalla L.d.A.) che ne stabilisce le cause, per cui non è necessario che sia "sancita" da un giudice va solo accertata da questo. Può anche essere rilevata d'ufficio dal giudice che la noti in altra fase di un giudizio. L'azione di nullità può essere effettuata da chiunque ne abbia interesse (anche se non è un contraente, ma ha subito un danno come effetto del contratto) e non è soggetta a prescrizione.
Va fatta comunque valere dinanzi al giudice, che in automatico ne prenderà atto (la controparte non può addurre argomenti per opporsi, se c'è c'è) quindi ti consiglierei di rivolgerti a un legale.
Qui puoi trovare le disposizioni del CC.

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Preciso meglio una frase:
la controparte non può addurre argomenti per opporsi, se c'è c'è
Nel senso che una volta che il giudice abbia accertato la nullità, la controparte non può fare altro che accettarla, ma nel momento in cui gli viene comunicata l'azione di nullità da parte del diretto interessato (atuore), la controparte (editore) può semplicemente accettarla o opporsi. È solo un'opposizone all'azione di nullità, però, non un dibattimento vero e proprio. Se la nullità è lampante non esistono "prove" del contrario. Se il giudice l'accerta e la conferma non può fare altro.
Al limite, però, l'editore potrebbe proporre di convertire il contratto "a termine" nullo in contratto "a edizione". In tal caso, in automatico, varrà per una sola edizione e per un massimo di 2000 esemplari.

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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ElleryQ ha scritto: sab feb 13, 2021 1:16 pm Al limite, però, l'editore potrebbe proporre di convertire il contratto "a termine" nullo in contratto "a edizione". In tal caso, in automatico, varrà per una sola edizione e per un massimo di 2000 esemplari.
In questo caso però, se io autore non avessi nel frattempo rispettato una clausola del contratto, in particolare mi riferisco a quella di prelazione, allora la situazione si farebbe più complicata...

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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konradin ha scritto: sab feb 13, 2021 5:48 pm In questo caso però, se io autore non avessi nel frattempo rispettato una clausola del contratto, in particolare mi riferisco a quella di prelazione, allora la situazione si farebbe più complicata...
In realtà, se il contratto è nullo lo sarà a prescindere e lo sarà con effetto retroattivo, come se non fosse mai stato stipulato, per cui anche le clausole sarebbero nulle.
Al limite l'editore potrebbe chiedere comunque la risoluzione, prima di che tu ne faccia valere la nullità, per inadempienza da parte tua (mancato rispetto della clausola).
Se non sono previste delle penali legate alla clausola di prelazione, tu non devi comunque nulla all'editore, da un punto di vista strettamente economico. Ti si può solo contestare la mancata correttezza, ma già la risoluzione del contratto varrebbe come "pena".

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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ElleryQ ha scritto: sab feb 13, 2021 6:27 pm Se non sono previste delle penali legate alla clausola di prelazione, tu non devi comunque nulla all'editore, da un punto di vista strettamente economico. Ti si può solo contestare la mancata correttezza, ma già la risoluzione del contratto varrebbe come "pena".
Grazie. Per quanto riguarda la prelazione no, non sono indicate penali. Non sapevo che la pena fosse la risoluzione: più che una pena sarebbe un premio ; ). Davo per scontato che l'editore avrebbe potuto chiedermi un eventuale risarcimento per i mancati guadagni o qualcosa di simile (in caso ovviamente di successo del libro).

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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konradin ha scritto: dom feb 14, 2021 10:41 am Grazie. Per quanto riguarda la prelazione no, non sono indicate penali. Non sapevo che la pena fosse la risoluzione: più che una pena sarebbe un premio ; ). Davo per scontato che l'editore avrebbe potuto chiedermi un eventuale risarcimento per i mancati guadagni o qualcosa di simile (in caso ovviamente di successo del libro).
In tal caso, se proprio l'editore chiedesse un risarcimento, dovrebbe essere un giudice a stabilirne l'ammontare dopo aver valutato. Il giudice, a sua volta, potrebbe fare valere d'ufficio la nullità del contratto (come scritto sopra), che annullerebbe comunque anche la clausola di prelazione. ;)

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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konradin ha scritto: dom feb 14, 2021 10:41 am Non sapevo che la pena fosse la risoluzione
Mi spiego meglio anche su questo punto. Se la clausola di prelazione prevede il dovere dell'autore di sottoporre un nuovo inedito all'editore ma non lo fa, vi è un'inadempienza. Dinanzi a questa, la parte danneggiata può ottenere la risoluzione del contratto.
Nella maggior parte dei casi, nel contratto di edizione gli inadempimenti sono a pena di risoluzione.

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Avevo scritto un topic in proposito su WD, ma qui i siti chiudono, vanno a fuoco, è un gran casino :confusion-seeingstars: :lol:
In pratica il contratto con uno dei miei editori (firmato ad aprile 2020) prevedeva un anticipo. Scoprendo che avevano tempo fino a due mesi dopo l'uscita del libro, ho lasciato stare, ma qualche settimana fa, avendo bisogno di copie, ho scritto per ordinarle chiedendo se fosse possibile scalarle dall'anticipo. La risposta mi ha lasciata di sasso: l'editore si era dimenticato di averlo messo nel contratto (o piuttosto, come ho pensato io, mi hanno mandato quel contratto per sbaglio, e non avevano alcuna intenzione di darmelo). Mi ha abbuonato le copie, ma non mi ha chiesto l'iban né ha accennato in alcun modo alla cifra rimasta che comunque mi spetta, anche tolte tasse e copie. Mi conviene riscrivere e chiedere (o meglio, pretendere)?
La seconda domanda è più spinosa. A me dei loro quattro spicci alla fin fine importa poco, ma potrei usare la loro inadempienza su questo punto per sganciarmi dalla clausola del diritto di opzione? Perché a questo punto preferirei lasciar perdere l'anticipo e guadagnarmi la libertà.
Nota: la pubblicazione è avvenuta l'11 febbraio, quindi sono quasi due mesi
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Silverwillow ha scritto: lun mar 22, 2021 6:27 pm Avevo scritto un topic in proposito su WD, ma qui i siti chiudono, vanno a fuoco, è un gran casino :confusion-seeingstars: :lol:
In pratica il contratto con uno dei miei editori (firmato ad aprile 2020) prevedeva un anticipo. Scoprendo che avevano tempo fino a due mesi dopo l'uscita del libro, ho lasciato stare, ma qualche settimana fa, avendo bisogno di copie, ho scritto per ordinarle chiedendo se fosse possibile scalarle dall'anticipo. La risposta mi ha lasciata di sasso: l'editore si era dimenticato di averlo messo nel contratto (o piuttosto, come ho pensato io, mi hanno mandato quel contratto per sbaglio, e non avevano alcuna intenzione di darmelo). Mi ha abbuonato le copie, ma non mi ha chiesto l'iban né ha accennato in alcun modo alla cifra rimasta che comunque mi spetta, anche tolte tasse e copie. Mi conviene riscrivere e chiedere (o meglio, pretendere)?
La seconda domanda è più spinosa. A me dei loro quattro spicci alla fin fine importa poco, ma potrei usare la loro inadempienza su questo punto per sganciarmi dalla clausola del diritto di opzione? Perché a questo punto preferirei lasciar perdere l'anticipo e guadagnarmi la libertà.
Nota: la pubblicazione è avvenuta l'11 febbraio, quindi sono quasi due mesi
Ciao @Silverwillow, sei proprio sicura che la clausola sull'anticipo fosse lì per sbaglio?
In questo periodo, causa covid, diverse CE stanno "dimenticando" di dover pagare gli anticipi pattutiti, è successo anche a me e ho dovuto sollecitare più volte. Non è una giustificazione, ma una possibile motivazione.
Io credo che tu debba almeno provare a chiedere una spiegazione. Se poi preferisci lasciar perdere l'anticipo e svincolarti dall'opzione, è anche questa una possibilità, ma devi essere tu a valutare l'opportunità dell'una o dell'altra soluzione.
In ogni caso, il mio consiglio è di contattarli e chiedere senza indugiare.

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Intanto grazie mille della risposta <3
Ciao @Silverwillow, sei proprio sicura che la clausola sull'anticipo fosse lì per sbaglio?
Purtroppo penso di sì. L'editore (lo ammette apertamente nelle interviste) ha autori di serie A, che servono a "dare lustro alla scuderia" e di serie B, quindi ho immaginato che l'anticipo di solito lo diano solo agli autori su cui puntano, e che nel mio caso si siano sbagliati. Certo è che avrei preferito una qualunque altra scusa, piuttosto che "ci siamo dimenticati di averlo inserito" O_- Mi sono cadute le braccia...
Il contratto poi è stato firmato già in piena crisi covid, quindi bastava non mettere la clausola, se era un problema rispettarla.
Se poi preferisci lasciar perdere l'anticipo e svincolarti dall'opzione, è anche questa una possibilità, ma devi essere tu a valutare l'opportunità dell'una o dell'altra soluzione
Preferirei, perché i problemi sono stati molti, dall'editing, alla cover, alla promozione (hanno un ufficio stampa che fa arrivare libri al Premio Strega, ma col mio finora mi devo arrangiare). Ho inviato loro il romanzo successivo (come da contratto) con la speranza che non lo vogliano, o che si dimentichino (la smemoratezza, in teoria, non dovrebbe essere selettiva :bandiera: ) di rispondere entro i tre mesi pattuiti. Ma se posso sfruttare la loro inadempienza contrattuale per svincolarmi sarei più tranquilla. Cosa devo fare di preciso?
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Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Silverwillow ha scritto: mar mar 23, 2021 1:15 pm Ma se posso sfruttare la loro inadempienza contrattuale per svincolarmi sarei più tranquilla. Cosa devo fare di preciso?
In realtà, con questa inadempienza ci sarebbero i margini per risolvere del tutto il contratto, ma se ti è sufficiente poter derogare alla clausola, basterebbe parlarne loro e dire che rinunceresti al compenso a patto di eliminare l'opzione.

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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In realtà, con questa inadempienza ci sarebbero i margini per risolvere del tutto il contratto, ma se ti è sufficiente poter derogare alla clausola, basterebbe parlarne loro e dire che rinunceresti al compenso a patto di eliminare l'opzione.
Grazie mille :love: Ormai il contratto già in essere lo tengo. Sarebbe difficile ritirare il libro e pubblicarlo con altri o in self senza bruciarlo. Sto facendo il possibile per promuoverlo per conto mio.
Parlare con l'editore è stressante, perché usa termini astrusi come "abbiamo preso in carico le sue richieste" o "fidelizzazione degli autori" (avrà studiato legge? lavorato in un'agenzia di assicurazioni? mah). Mi interessava appunto sapere se, visto che quest'anticipo mi pare non abbiano intenzione di versarlo, potevo usarlo almeno per contrattare. Se mi dici che potrebbe essere addirittura causa di risoluzione del contratto, a maggior ragione dovrebbero venirmi incontro. Speriamo.
Intanto grazie ancora (y)
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Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Silverwillow ha scritto: mer mar 24, 2021 1:43 am Grazie mille :love: Ormai il contratto già in essere lo tengo. Sarebbe difficile ritirare il libro e pubblicarlo con altri o in self senza bruciarlo. Sto facendo il possibile per promuoverlo per conto mio.
Parlare con l'editore è stressante, perché usa termini astrusi come "abbiamo preso in carico le sue richieste" o "fidelizzazione degli autori" (avrà studiato legge? lavorato in un'agenzia di assicurazioni? mah). Mi interessava appunto sapere se, visto che quest'anticipo mi pare non abbiano intenzione di versarlo, potevo usarlo almeno per contrattare. Se mi dici che potrebbe essere addirittura causa di risoluzione del contratto, a maggior ragione dovrebbero venirmi incontro. Speriamo.
Intanto grazie ancora (y)
In effetti, sembra che l'editore usi termini da customer care aziendale, più che da legale. :D

Sì, il tipo di inadempienza è da risoluzione. Uno dei doveri dell'editore è quello di versare all'autore quanto gli spetta e nei tempi previsti da contratto, che si tratti di anticipo o di royalties di vendita.
Gli altri doveri sono la pubblicazione dell'opera (sempre nei tempi previsti e salvo cause a lui non imputabili) e l'invio dei resoconti all'autore.
Credo, a questo punto, che convenga anche a lui negoziare ed eliminare la clausola. ;)

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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ciao a tutti;
la mia casa editrice mi ha comunicato qualche giorno fa la scadenza del mio contratto di 2 anni; avrei alcune domande a proposito di ciò:
-dal momento che mi hanno eliminato dall'elenco dei loro autori e dal loro catalogo posso inviare lo stesso manoscritto cosi com'è ad altre case editrici? come detto da loro sono tornato nei miei pieni diritti in quanto autore ma non vorrei problemi di nessun tipo,insomma non sono rimasto molto soddisfatto da loro e vorrei riprovarci con altre CE con una versione riveduta e corretta nonchè corredata da disegni fatti meglio ed impaginazione piu curata
-mi hanno comunicato che sono presenti in magazzino ulteriori 20 copie e mi hanno proposto di acquistarle ma a me non interessa,che fine faranno quindi?
grazie :)

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Ciao @asso78, alla scadenza del contratto si torna in pieno possesso dei propri diritti di sfruttamento economico, per cui puoi provare a riproporre il tuo libro a un altro editore senza alcun problema. Non tutti accettano di ripubblicare un libro già edito, benché riveduto e corretto, ma tentar non nuoce.
Riguardo quelle 20 copie avanzate, l'editore potrebbe decidere di continuare a venderle sino a esaurimento, oppure inviarle al macero.

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Ho ricevuto una proposta di contratto di edizione a termine (tre anni) in cui viene dichiarato che all'autore è riconosciuta la percentuale del 20% (altina ma...) di "ciascuna copia per la prima edizione". Successivamente c'è un punto secondo cui "L'autore dichiara che l'editore avrà adempiuto alle obbligazioni scaturenti dal presente contratto con la pubblicazione dell'opera in un minimo di X per un massimo di Y copie in formato cartaceo per la prima edizione".
Mi chiedo: ha valore legale una roba del genere, tale per cui un contratto di edizione a termine si presenta come un contratto "a edizione"?

Ho già rifiutato la proposta, anche per altri motivi, ma mi è rimasto il dubbio.

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Ciao @Wanderer, credo che abbiano solo inserito una precisazione, ma che sia a tutti gli effetti un contratto a termine.
La durata è triennale e il numero di copie indicate riguarda la prima edizione (in pratica si suppone che tre anni siano sufficienti per esaurire  il "ciclo vitale" di quell'edizione). In sé mi sembra un contratto valido, bisognerebbe solo capire cosa accadrebbe se nell'arco dei tre anni l'editore decidesse di procedere a una seconda edizione (caso raro a meno che non si tratti di un nome di particolare richiamo). Non parliamo di semplice ristampa della prima edizione, ma di un'altra edizione con contenuti aggiuntivi e nuova veste grafica; di norma avviene dopo qualche anno e dopo almeno una ristampa. A me è accaduto di pubblicare una seconda edizione con lo stesso editore, dopo una ristampa, e circa tre anni prima della scadenza del contratto decennale. Suppongo che nel caso da te descritto l'edizione successiva sarebbe da regolare con un contratto ad hoc, o con un accordo scritto che valga come integrazione del precedente contratto, facendo attenzione a non superare il limite dei vent'anni, visto che si tratta comunque dello stesso libro.

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Riporto l'epilogo (salvo sorprese) del quesito che avevo posto più su. Magari può essere utile ad altri che sono in una situazione simile alla mia.
Riassumendo: la risposta alla mia proposta (rinunciare all'anticipo pattuito da contratto, e non pagato, in cambio dell'annullamento della clausola di opzione) è stata a dir poco gelida (visto il tono, avevo paura ad aprire la mail :lol: ). Si è buttata la colpa su un generico qualcuno in amministrazione, mi è stato chiesto l'iban per risolvere, e si è aggiunto che non è prassi cambiare i contratti.
Al che mi è venuto spontaneo ribattere che, se uno non vuole cambiare i contratti, forse dovrebbe stare più attento a rispettarli. Già che c'ero ho elencato tutti i problemi avuti col libro, dall'editing, alla stampa alla promozione. 
Temevo di aver innescato una qualche bomba, invece la risposta è stata molto più cortese e umana, e la mia proposta è stata accettata (non ho niente di scritto, ma ho la mail come prova). Mi è stato anche prospettato un contatto con l'ufficio stampa per chiarirci (che ovviamente non c'è stato, ma è lo stesso).
La morale è che almeno mi sono tolta un macigno dallo stomaco. Solo perché non siamo scrittori famosi, non vuol dire che dobbiamo stare sempre zitti. Abbiamo dei diritti precisi, e se vengono calpestati si può e si deve fare qualcosa.
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Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Buongiorno.
Nel 2018 ho firmato un contratto di 5 anni con una CE per pubblicare un romanzo. Il testo è già stato editato, ma non è ancora stato pubblicato (e anzi, non ricevo notizie da un bel po'). Nel frattempo io ho maturato il desiderio che non venga più pubblicato, perché trovo che non rappresenti più quello sono ora come autore/persona. Insomma, è un testo "vecchio" che ho scritto quando non ero ancora molto maturo come autore.
Il contratto è abbastanza standard e parla di risoluzione solo nel caso di qualche inadempienza (che finora non c'è stata). Se io ne chiedessi la risoluzione per i miei motivi personali, potrei ricevere un rifiuto o dei "problemi" da parte della CE?

Grazie

Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Piccione Sedentario ha scritto: Il contratto è abbastanza standard e parla di risoluzione solo nel caso di qualche inadempienza (che finora non c'è stata).
Non sono convinta di questo punto. Che io sappia, il termine massimo per la pubblicazione è di due anni. A meno che nel contratto non sia specificato diversamente, o per cause di forza maggiore (che vanno documentate e comunicate all'autore). In teoria, secondo me, potresti già risolvere il contratto senza obbligo di spiegare i motivi.
Una ragazza che conosco ha firmato a fine 2018 e solo ora ha iniziato l'editing, e avevo consigliato anche a lei di lasciar perdere; dubito che anche quando, e se, il libro uscirà si troverà molto bene con una CE che lavora così.
Consiglierei anche a te di lasciar perdere (a meno che appunto la CE non giustifichi un ritardo del genere con motivi più che validi), indipendentemente dal fatto che tu non sia più convinto del libro in sé. Un altro consiglio è di far sempre specificare un termine di pubblicazione nel contratto.
Detto ciò, non sono un'esperta in questioni legali, quindi lascio che sia il nostro @ElleryQ a risponderti in modo più appropriato ;)
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

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Nel contratto a termine, il termine entro cui pubblicare va generalmente indicato.
Sì può trattare di pochi mesi o di un tempo maggiore, fino a 2 anni (o dalla stipula del contratto, o dal visto si stampi).
Se il termine è decorso senza che la pubblicazione sia avvenuta, puoi richiedere (e ottenere) la risoluzione del contratto per inadempimento.

Leggo, però, che il visto si stampi (da cui la decorrenza dei termini dovrebbe partire) non è stato dato. Bisognerebbe capire perché.
In ogni caso, se con l'editore il rapporto è buono, potresti spiegare le tue motivazioni per non pubblicare più. Oppure potresti apportare delle modifiche, se ritieni che la tua scrittura si sia evoluta.
Visto che la casa editrice sta prendendo tempo per pubblicare, potresti proprio approfittarne per migliorare il testo.
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