Labocontest n.4 Off Topic

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Continua il percorso.
LABOCONTEST n. 4
ovvero
Impara l'arte e scrivi le tue carte
Lo spazio di ricerca e di riflessione sulla scrittura per mettere alla prova le proprie capacità e cercare di migliorare con l'aiuto di tutti
Per sapere di cosa si tratta date un'occhiata al Regolamento generale.

L'appuntamento per l'inizio di questa nuova esperienza sarà:
Sabato 6 Agosto
Non siate timidi, oltre ai fedelissimi aspetto anche nuovi partecipanti per un'esperienza costruttiva ed emozionante.

Re: Labocontest n.4 Off Topic

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Nightafter ha scritto: Tutti zitti.
Magari siete già riusciti a scrivere il racconto per il contest, mentre io non so nemneno come iniziarlo.

Maledetti!!!
:bash:
Figurati! Io sono qui che mi arrovello sulla mia protesi al ginocchio di titanio: ti sembra che ne possa parlare per 6000 caratteri senza fare infodump da documentario?  :arrendo:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Labocontest n.4 Off Topic

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Nightafter ha scritto: Francamente con sto  caldo, l'unico Eldorado a cui mi viene di pensare è quello del famoso gelato Motta.
È un ottimo spunto, se ti soffermi. Tanto io non partecipo, ma pensa bene alle immagini che hai messo... fantastiche.
Vabbè che io ho avuto un'infanzia strana che se la racconto allibite in coro, ma io ricordo bar isolati in sperduti e assolati paesi della Sardegna, con sporadici (che fortuna allora) turisti presi dal panico per l'isolamento e i disagi che non mi incutevano nessuna comprensione o pietà e tantomeno empatia, perché venivano da un altro mondo ostile che disprezzava in modo palese quelli come me e che io e  tutti in modo palese ignoravamo e raramente aiutavamo, giusto se stavano male... giusto presi dal timor panico del castigo eterno cattolico...
Ma per me stare seduto in un bar sotto il sole, pavimento di cemento innaffiato con la pompa attaccata a un rubinetto, variopinti cartelli di metallo dall'odore dolce... (oggi da collezione) con disegnati fantastici gelati colorati, trasudanti, ghiacciati, seduto in una sedia con anima metallica intrecciata di plastica colorata e sorbirmi un gelato accontentandomi solo di quel momento, senza pensare ai destini del pianeta che non ha mai badato ai destini di centinaia di miliardi di uomini che l'hanno calpestato (checché ne dicano i talebani fanatici  ambientalisti che otto miliardi siamo troppi e pertanto...)  estasiato dall'odore  tropicale del cemento bagnato dall'acqua,  dall'odore del sole (sì: il sole ha un odore se lo conosci)  estasiato dalla visione delle persiane di legno cotte dal sole della casa di fronte, estasiato dalle lambrette e dalle Cinquecento e dalle motoapi e dai carri  con i buoi e incantato dalle divise sudate color kaki coloniale dei carabinieri (di allora) che si fermavano al bar per bere una birra ghiacciata... Bhè... qui altro che racconto ci esce: ci esce un romanzo da strapaese...  e di metallo  come da traccia a mio parere ne puoi aggiungere a oltranza... il metallo ha un buon odore e si scalda al sole e se lo tocchi fa male, brucia... e qui altre suggestioni...  :D
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
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