Lampi di Poesia 23 - Off Topic

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Il nostro spazio di avvicinamento al contest.
 
La quotidianità, la luce che si nasconde nei gesti di tutti i giorni: quanti lampi poetici si nascondono dietro quello che facciamo ogni giorno?
Allontaniamoci per questa volta dai grandi temi e proviamo ad ascoltare ciò che ci è più vicino. Il minimalismo di certi sussurri sottili può essere un anelito così lieve da passare inosservato. Poniamoci nella condizione di ascolto giusta, lasciamo correre le immagini, le suggestioni e spazio alle parole!
Questo è il tema di avvicinamento al contest che si svolgerà sabato 26 febbraio alle 16.
 
E ora spazio ai vostri contributi.

Re: Lampi di Poesia 23 - Off Topic

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Ho trovato questo Lampo invernale di Alfonso Gatto che, al di là del luogo, è universale:

Inverno a Roma

I bambini che pensano negli occhi
hanno l'inverno, il lungo inverno. Soli
s'appoggiano ai ginocchi per vedere
dentro lo sguardo illuminarsi il sole.
Di là da sé, nel cielo, le bambine
ai fili luminosi della pioggia
si toccano i capelli, vanno sole
ridendo con le labbra screpolate.
Son passate nei secoli parole
d'amore e di pietà, ma le bambine
stringendo lo scialletto vanno sole
sole nel cielo e nella pioggia. Il tetto
gocciola sugli uccelli della gronda.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Lampi di Poesia 23 - Off Topic

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Questo è un autore contemporaneo della poesia del quotidiano.
Tedesco, si chiama Michael Kruger.

Scritta molto, molto prima della pandemia, è tremendamente attuale:

Come vanno le cose

È tutto tranquillo. Non è successo niente.
L’errore di scoprire il mondo lo rimpiangiamo da un pezzo.
Ogni colpo di vanga, ogni osso ritrovato, ogni speranza dissepolta:
la loro inefficacia è dimostrata da un pezzo. Le rovine
si edificano su progetto, anche questa una vecchia soluzione per dopo.
Sulle macerie artificiali abitano famiglie, accanite
a distribuire foto a colori: istantanee senza garanzia.
Si parlava di una piccola lista di obiezioni,
ridicolaggini, non mette conto di parlarne: non mette conto
comunque d’interrompere gli altri.
Tutto è tranquillo. Non è successo niente.
Le piccole ferite sanguinano come al solito, i ritardi
non hanno motivo. In altre parole, in altro modo,
detto altrimenti: il caso ne esce di nuovo vittorioso,
la ragione è battuta: nemmeno questo
le si vede addosso. Il suo profilo si è fatto più morbido
da quando parla solo di se stessa, i suoi occhi sono
più accademici, ogni sua uscita è facilmente scusabile.
È uno spasso diabolico starla a guardare: le soavi
drammatizzazioni della sua indifferenza.
È tutto tranquillo. Non è successo niente.
I sentimenti si sono fatti meno vistosi, era da aspettarselo, l’odio,
si è mutato in invidia. Non vi eccitate,
niente storie, niente malinconie: il finanziamento dell’apatia
è assicurato. L’export si sta riprendendo. La vita
è ora capace di miglioramento, finalmente
gli sforzi sono valsi la pena. Al museo, indifese,
le timide ambizioni dei passati:
a ognuno si fa chiaro come il sole su cosa si è infranta la storia.
Non è successo niente. È tutto tranquillo.
L’alfabeto è di nuovo in uso, le tabelline,
il dialogo ha congiuntura. I vecchi cappelli,
le vecchie profezie, i vecchi fenomeni: tutto
sembra nuovo. Ognuno da ieri ha la chiara sensazione
di esserci. Ognuno si presenta bene. Ognuno guarda ognuno
con interesse. Le conversazioni balbettanti
sono ammutolite, tutto scorre, fluisce, gli intimi
deragliamenti non ci sono più. L’oscuro è stato eliminato:
aforismi descrivono il mondo con mortale chiarezza.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Lampi di Poesia 23 - Off Topic

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Lo sguardo di Sandro Penna.  <3


Il rumore dell'alba

Come è forte il rumore dell'alba!
Fatto di cose più che di persone.
Lo precede talvolta un fischio breve,
una voce che lieta sfida il giorno.
Ma poi nella città tutto è sommerso.
E la mia stella è quella stella scialba
mia lenta morte senza disperazione.

Era l'alba sugli umidi colli

Era l’alba sugli umidi colli
e la luna danzava ancora assorta
colle lepri del sogno. La lattaia
discendeva il suo colle. Ognuno amava
la propria casa come una scoperta.

Il mare è tutto azzurro

Il mare è tutto azzurro.
Il mare è tutto calmo.
Nel cuore è quasi un urlo
di gioia. E tutto è calmo.

La vita è ricordarsi di un risveglio...

La vita è… ricordarsi di un risveglio
triste in un treno all’alba: aver veduto
fuori la luce incerta: aver sentito
nel corpo rotto la malinconia
vergine e aspra dell’aria pungente.

Ma ricordarsi la liberazione
improvvisa è più dolce: a me vicino
un marinaio giovane: l’azzurro
e il bianco della sua divisa, e fuori
un mare tutto fresco di colore.
Sotto il cielo di Roma - Catartica Edizioni
Sotto il cielo di Roma - Facebook

Re: Lampi di Poesia 23 - Off Topic

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Brava, @Sira  :)

Grazie di averci postato i versi di Sandro Penna, il suo sguardo sulla vita!

Che mi ha ricordato questa quartina. E questo suo bellissimo modo di vedere le cose:

Amore in elemosina chiedendo
andavo per la strada polverosa.
E il sole mi rideva intorno, intento
a una mia novità meravigliosa.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Lampi di Poesia 23 - Off Topic

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Perché Machu picchu con lampi del quotidiano?

Ho pensato al tran tran sulle Ande peruviane del XVmo secolo. Anche in una fortezza.

Un gran bel lampo di vita! Almeno per gli occhi.  :)

P.S. Scusami, @Anglares  - tu parlavi della poesia dietro i gesti di tutti i giorni. Sono andata fuori tema.  :facepalm:
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Lampi di Poesia 23 - Off Topic

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Accanto a un bicchiere di vino  <3
Wislawa Szymborska

Accanto a un bicchiere di vino
Il tavolo è tavolo, il vino è vino
nel bicchiere che è un bicchiere
e sta lì dritto sul tavolo.
Io invece sono immaginaria,
incredibilmente immaginaria,
immaginaria fino al midollo.

Gli parlo di tutto ciò che vuole:
delle formiche morenti d’amore
sotto la costellazione del soffione.
Gli giuro che una rosa bianca,
se viene spruzzata di vino, canta.

Mi metto a ridere, inclino il capo
con prudenza, come per controllare
un’invenzione. E ballo, ballo
nella pelle stupita, nell’abbraccio
che mi crea.
Sotto il cielo di Roma - Catartica Edizioni
Sotto il cielo di Roma - Facebook

Re: Lampi di Poesia 23 - Off Topic

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Grazie, @Sira  :)

Ti seguo con il Premio Nobel Wislawa Szymborska - una grandissima nella sua poesia della quotidianità e del particolare-universale
che lei ha saputo cogliere dell'individuo, così bene da essere seguita da una platea mondiale di lettori. E con lo sguardo sempre stupito
e commosso sulla natura.

Io propongo "La fiera dei miracoli"

Un miracolo comune:
l'accadere di molti miracoli comuni.

Un miracolo normale:
l'abbaiare di cani invisibili
nel silenzio della notte.
Un miracolo fra tanti:
una piccola nuvola svolazzante,
che riesce a nascondere una grande pesante luna.
Più miracoli in uno:
un ontano riflesso sull'acqua
e che sia girato da destra a sinistra,
e che cresca con la chioma in giù,
e non raggiunga affatto il fondo
benché l'acqua sia poco profonda.
Un miracolo all'ordine del giorno:
venti abbastanza deboli e moderati,
impetuosi durante le tempeste.
Un miracolo alla buona:
le mucche sono mucche.
Un altro non peggiore:
proprio questo frutteto
proprio da questo nocciolo.
Un miracolo senza frac nero e cilindro:
bianchi colombi che si alzano in volo.
Un miracolo – e come chiamarlo altrimenti:
oggi il sole è sorto alle 3,14
e tramonterà alle 20.01
Un miracolo che non stupisce quanto dovrebbe:
la mano ha in verità meno di sei dita,
però più di quattro.
Un miracolo, basta guardarsi intorno:
il mondo onnipresente.
Un miracolo supplementare, come ogni cosa:
l'inimmaginabile
è immaginabile.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi
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