LAMPI DI POESIA 22
TOPIC UFFICIALE
Benvenuti alla prima edizione del 2022!
Prima di passare alla traccia di oggi vi ricordo le regole fondamentali.
- Avete tempo dalle ore 16:00 alle ore 20:00 per pubblicare il vostro testo nel forum Lampi di poesia
- Nel corpo del messaggio, sotto il link al commento, va riportato il numero della traccia scelta
- Non è più necessario riportare in questa discussione il link alla poesia in gara e alla traccia scelta.
- Alla poesia va allegato un commento approfondito entro la mezzanotte dello stesso giorno.
- Prima del titolo va inserito manualmente il tag [LP22] senza utilizzare il menù a tendina.
- Avete tempo fino a venerdì 04 febbraio per esprimere i vostri voti nella Stanza delle votazioni
- Per tutto il resto potete consultare il Regolamento generale
Le tracce sono tre, ciascuna collegata a una poesia alla quale, però, non è obbligatorio ispirarsi. Ciò che dovrete fare è utilizzare il titolo della poesia scelta e trasformarlo in un verso da inserire nel vostro testo, nella posizione che riterrete più opportuna.
Eccovi le tracce e Buona vita!
Traccia 1
La mia vita non è quest’ora ripida
(Rainer Maria Rilke)
La mia vita non è quest’ora ripida
che mi vedi scalare in fretta.
Sono un albero innanzi all’orizzonte,
una delle mie molte bocche,
e la prima a chiudersi.
Sono l’attimo tra due suoni
che male s’accordano
perché il suono morte vuole emergere –
Ma nella pausa buia si riconciliano
entrambi tremando.
E bello resta il canto.
Traccia 2
E la morte non avrà più dominio
Dylan Thomas
E la morte non avrà più dominio.
I morti nudi saranno una cosa
Con l’uomo nel vento e la luna d’occidente;
Quando le loro ossa saranno spolpate e le ossa pulite scomparse,
Ai gomiti e ai piedi avranno stelle;
Benché ammattiscano saranno sani di mente,
Benché sprofondino in mare risaliranno a galla,
Benché gli amanti si perdano l’amore sarà salvo;
E la morte non avrà più dominio.
E la morte non avrà più dominio.
Sotto i meandri del mare
Giacendo a lungo non moriranno nel vento;
Sui cavalletti contorcendosi mentre i tendini cedono,
Cinghiati ad una ruota, non si spezzeranno;
Si spaccherà la fede in quelle mani
E l’unicorno del peccato li passerà da parte a parte;
Scheggiati da ogni lato non si schianteranno;
E la morte non avrà più dominio.
E la morte non avrà più dominio.
Più non potranno i gabbiani gridare ai loro orecchi,
Le onde rompersi urlanti sulle rive del mare;
Dove un fiore spuntò non potrà un fiore
Mai più sfidare i colpi della pioggia;
Ma benché matti e morti stecchiti,
Le teste di quei tali martelleranno dalle margherite;
Irromperanno al sole fino e che il sole precipiterà,
E la morte non avrà più dominio.
Traccia 3
Gabbiani
(Vincenzo Cardarelli)
Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.