Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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Vuliri a vutti china e a mugghieri 'mmriaca: Volere la botte piena e la moglie ubriaca. Questo mi sa che è universale. Esiste l'equivalente persino in inglese :)
I francesi, che son sempre fini, mai volgari :asd: dicono « vouloir le beurre, l’argent du beurre et même le cul de la fermière » (volere il burro, i soldi del burro e anche il culo della contadina).
I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)

Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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Piemontese

Boja Fauss
Come ogni piemontese e torinese sa, “boja faùss” è una imprecazione che può assumere sfumature di stupore o di rabbia. Non si tratta di una bestemmia o di una frase volgare, bensì di un’esclamazione che accompagna uno stato di stupore e/o nervosismo.

Origine:
Si attribuiscono all’esclamazione piemontese “boja faùss” due diverse origini, entrambe però legate ad una figura molto controversa della storia.

La prima, più folkloristica e popolare, è legata alla figura del boia, ovvero il funzionario incaricato dai pubblici uffici all’esecuzione delle pene capitali che, a Torino, si svolgevano fino al 1853 presso “ël rondò dla forca”, l’attuale Rondò della Forca.

Il boia era il pubblico ufficiale che in quel periodo aveva il compito ingrato di eseguire la sentenza capitale. Anche si trattava di una figura pubblica il cui ruolo e compito erano codificati dalla legge, il popolo non amava il boia trovando inaccettabile che una persona potesse guadagnare dei soldi uccidendo altre persone. Il grande disprezzo dei torinesi nei confronti di questa figura diede origine all’espressione. I cittadini soprannominarono infatti il boia come “Fàuss”, in piemontese “falso”.

La seconda spiegazione sull’origine di questa esclamazione è più semplice, ma sempre legata a questa tanto temuta e disprezzata figura del boia. Si pensa che il modo di dire sia nato semplicemente per evitare di bestemmiare il nome di Dio, in tempi in cui la bestemmia era punita dalla legge. Con questa esclamazione il popolo evitava di bestemmiare il nome della divinità definendola “falsa” utilizzando in sostituzione il nome di una persona, o meglio di un mestiere, il boia, che veniva considerato da tutti spregevole.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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Poeta Zaza ha scritto: gio feb 18, 2021 8:01 pm La seconda spiegazione sull’origine di questa esclamazione è più semplice, ma sempre legata a questa tanto temuta e disprezzata figura del boia. Si pensa che il modo di dire sia nato semplicemente per evitare di bestemmiare il nome di Dio
Secondo me, questa è la spiegazione più probabile. Ci sono parecchi eufemismi con questo scopo, porco zio infame! ;)


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Siciliano

Struppiàrisi: farsi male. Parola di probabile origine spagnola castigliana (da "estropear").
Pronuncia IPA: /ʂɽu'p:jaɾɪsɪ/




Io non bevo, non fumo e non dico parolacce… Cazzo, mi è caduta la sigaretta nel whisky! ;) :lol:
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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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Francesco Curcio ha scritto: ven feb 19, 2021 9:59 am dicette o pappice vicìn a' noce: ràmm tiemp ca te spertoso
Di questo c'è anche la versione siciliana, cioè ci dissi u surci â nuci: "Dammi tempu, ca ti perciu" (disse il topo alla noce: "Dammi tempo, che ti buco"). Verbo "pirciari" = "bucare", come l'inglese "to pierce" = "bucare", da cui il piercing che si fanno certuni :)


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Siciliano

Munciuniari: sgualcire, spiegazzare. Parola di origine sconosciuta, forse da un'antichissima radice pre-indoeuropea su sostrato mediterraneo.
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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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Munciuniari: sgualcire, spiegazzare
in modenese « scartuzèr »

Queel: (con una sola e, ma era per rendere la pronuncia che non coincide con il quel italiano) sostantivo, sinonimo universale di « cosa, roba, accidenti.... » « a duviva fer un quel, ma an m’arcord piò »: dovevo far qualcosa ma non ricordo più. « Al gà un quel che an va menga bein »: ha qualcosa che non va. « Che brot quel»: che brutta roba (dall’opera pittorica di scarso livello alla circostanza spiacevole, tutto può essere un brot quel)

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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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Bef ha scritto: ven feb 19, 2021 2:32 pm Al gà un quel che an va menga bein
Recentemente ho letto che il veneto è l'unica lingua settentrionale in cui il "menga" precede il verbo. In effetti il modenese conferma, visto che il "menga" segue il verbo :)



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Siciliano

Imparari: insegnare. In siciliano succede una cosa strana: i verbi corrispondenti a "imparare" e "insegnare" si usano all'opposto che in italiano. In altre parole, l'allievo siciliano si insegna la lezione che il prof gli impara. Boh!
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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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Piemontese

L’ vin a l’e’ bon quand l’osta a l’e’ bela
Il vino è buono quando l’ostessa è bella
Un gentile complimento alla padrona di casa.



‘L ris a nass ant l’aqua e deuv meuri ‘nt el vin
Il riso nasce nell’acqua e deve morire nel vino
Dipende da come reggete il vino!
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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Poeta Zaza ha scritto: ven feb 19, 2021 6:29 pm L’ vina
Poeta Zaza ha scritto: ven feb 19, 2021 6:29 pm ‘L ris
Come mai gli articoli sono scritti in maniera differente? Sono due articoli diversi? Sono due forme alternative dello stesso articolo? O che altro? :)


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Siciliano

Orvu: cieco, orbo. Questa parola era in un vecchio proverbio, che diceva:
cu' è orvu, surdu e taci
campa cent'anni in paci.

[chi non vede, non sente e tace
campa cent'anni in pace]

Oggi questo proverbio non si usa più, anzi lo si vorrebbe condannare all'oblio eterno e non parlarne più.
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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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dyskolos ha scritto: ven feb 19, 2021 9:52 pm Come mai gli articoli sono scritti in maniera differente? Sono due articoli diversi? Sono due forme alternative dello stesso articolo? O che altro? :)
Hai ragione, @dyskolos :si:
Ho sbagliato io a copiare:

Piemontese

L’ vin a l’e’ bon quand l’osta a l’e’ bela
Il vino è buono quando l’ostessa è bella
Un gentile complimento alla padrona di casa.

L' ris a nass ant l’aqua e deuv meuri ‘nt el vin
Il riso nasce nell’acqua e deve morire nel vino
Dipende da come reggete il vino!


Entrambi gli articoli iniziali dei due detti vanno scritti L'.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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Bef ha scritto: dom feb 21, 2021 11:38 am Parpaia (o parpaja): farfalla. Al plurale! parpaj.
Interessante! In siciliano "parpajuni" è pure "farfalla", ma spesso con questo termine ci si riferisce a quella notturna (falena) :)

Bef ha scritto: dom feb 21, 2021 11:38 am non posso esimermi dal mettere il link a questa meravigliosa pagina di wikipedia in modenese, di cui ignoravo l'esistenza e in cui mi sono imbattuta cercando "cum'a se scrèv parpaja" :) https://eml.wikipedia.org/wiki/Parp%C3%A0ja
Bella :)
C'è anche "scn.wikipedia.org" da anni ormai :)
C'è anche un dizionario online; molto incompleto, ma c'è. Sei per l'impegno :). È chiamato "wikizziunariu". Vedi se c'è l'equivalente in modenese.


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Siciliano.

Zaccagninu: Arlecchino.
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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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Francesco Curcio ha scritto: mar feb 23, 2021 9:13 am ropp' arrubàt, i porte ri fièrr (dopo essere stati derubati mettere le porte di ferro): un intervento tardivo, quando si sottovaluta un problema e per superficialità se ne rimanda la contromisura fino a quando ormai è troppo tardi.
Un po' come "chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati via".
L'equivalente in siciliano è questo: megghiu diri "chi sacciu?" chi diri "chi sapía?".


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Siciliano.

Tuppuliari: bussare.
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