Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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Uréccia: orecchio. E quando ti fischiano le orecchie ("egli urécc"): "Uréccia drétta, paròla mèl détta, uréccia stanca, paròla franca" (se ti fischia l'orecchio destro sginifica che parlano male di te; se ti fischia quello sinistro, ne parlano bene): una saggezza popolare di esattezza scientifica xD
(seimper mudnès)

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I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)

Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]vaiassa [/font]

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]In napoletano indica una donna sguaiata, popolana, dai modi rozzi e volgari, soprattutto nel parlare. In origine era sinonimo di serva, domestica poi ha perduto tale significato. Il suono rimanda ai "vasci" , letteralmente bassi, con cui si indicano quei locali del centro storico, al piano terra dell'edificio (piani bassi), trasformati in abitazioni più o meno precarie dalle famiglie di umili origini e a "vasciaiola" che è la donna volgare nell'aspetto e nei comportamenti che vi ci abita. Altri vedono una assonanza con bagascia, forse di origine araba, di cui tutti conosciamo il significato.[/font]
SANTIAGO - Storie quotidiane dall'isola di Cuba

Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]VE[/font]ABSMQILOPZRTCFGU

E' miei sparagnà il flat par quand ca si ha di murì.
E' meglio risparmiare il fiato per quando si deve morire.

FRIULANO

Visto che mi pare mancasse una lingua del nord-est mi faccio carico di partecipare, anche se , ahimè, il friulano (che non è un dialetto ma una lingua ufficialmente riconosciuta antichissima che deriva dal celtico) non lo parlo e scrivo correntemente (il confine linguistico è pochi chilometri più in là), lo adoro!

Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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"A sun da ov e da lat": sono da uova e da latte, cioè: non sono difficile, mi va bene tutto, mi adatto.
Curiosità: il detto non si riferisce alle uova e al latte propriamente detti. Risale infatti all'epoca, non poi così lontana, in cui le aringhe affumicate (al sarachi) erano uno degli alimenti principali delle famiglie modenesi (e non solo). L'aringa maschio (che ha il "latte", cioè il seme) ha un sapore differente dall'aringa femmina (che ha le uova) e c'era chi preferiva l'uno o l'altro. Poi c'erano quelli che non avevano preferenze, a cui andava bene tutto, ed erano "da ov e da lat".


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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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Brònsa cuèrta, lett. brace coperta.
Si dice di persona apparentemente tranquilla o innocua, ma in realtà pronta a prendere fuoco (quindi vivace o al limite pericolosa). Le braci coperte dalla cenere conservano il calore tutta la notte e ricominciano a ardere quando vengono a contatto con l'ossigeno.
Ti xe 'na brònsa cuèrta
Può essere un complimento un po' ironico o un rimprovero.
Veneto.

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Qui ci dedichiamo alla ricerca della verità, non dei fatti. Se vi interessano i fatti, il dipartimento di storia è al terzo piano.
(semicit.)

Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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Brutus ha scritto: il friulano (che non è un dialetto ma una lingua ufficialmente riconosciuta antichissima che deriva dal celtico) non lo parlo e scrivo correntemente (il confine linguistico è pochi chilometri più in là), lo adoro!
Il veneto e il friulano (Furlàn) non sono dialetti, anche se molti lo pensano, sbagliando di grossissimo. Fino a qualche sera fa mi è toccato sentire in TV una giornalista che, rivolgendosi a due persone che parlavano tra di loro in veneto, ha detto: "Oooooh come parlate bene il dialetto veneto!". Avrebbe detto la stessa vedendo due friulani: "Oooooh come parlate bene il dialetto friulano!". Ma dai, per poco non vomitavo! L'andazzo è sempre quello: in Italia tutto ciò che si parla, ma non è italiano, è spregiativamente "dialetto", bleah! Non c'è da essere così spregiativi, nemmeno per sogno! Io intanto uso da mesi la tastiera siciliana internazionale e vado alla grande :)



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Siciliano

Suppa viḍḍanu (chioviri a): (letteralmente) Inzuppa contadino (piovere a). Il significato è piovere molto lentamente, piovigginare sottilmente. Si riferisce al fatto che nel passato i contadini zappavano la terra da mane a sera, e quindi la sera erano bagnati fradici anche se la pioggia era stata quasi impercettibile durante il giorno. Ajeri chiuvía a suppa viḍḍanu(="Ieri pioveva a suppa viḍḍanu").

Il Sommo Misantropo

Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

158
Francesco Curcio ha scritto: mi fate un tutorial?  :D
:lol: :lol:
Eheh! Ne avrei bisogno anche io :)
Per il momento, utilizzo il tasto "Rimuovi formattazione" e pare funzionare, ma chissà se non c'è un metodo migliore…

Bef ha scritto: (se ti fischia l'orecchio destro sginifica che parlano male di te; se ti fischia quello sinistro, ne parlano bene): una saggezza popolare di esattezza scientifica xD
(seimper mudnès)
:D :D
Pensa che da me ci sono "maghe" che indovinano il sesso del nascituro semplicemente osservando la forma del ventre delle donne incinte. Altro che ecografie! :D
Il Sommo Misantropo

Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

159
Brutus ha scritto: E' miei sparagnà il flat par quand ca si ha di murì.
E' meglio risparmiare il fiato per quando si deve morire.

FRIULANO
Sei sicuro che è friulano? ;)

Ci sono diversi elementi tipici del siciliano e, forse ti parrà strano, uno anche del napoletano. A ulteriore conferma che le lingue romanze si somigliano tutte. Siciliano e friulano (e napoletano…) sono lingue romanze. Le lingue romanze sono 79. In altre parole, il latino medievale morendo ha generato 79 lingue. Il siciliano e il friulano sono in quelle 79. Vero che il friulano si è sviluppato su un sostrato celtico, come dicevi, ma c'è un superstrato latino molto pesante. Il sostrato si sente nelle vocali, che in parte non appartengono al sistema vocalico latino. Il siciliano invece non ha quel sostrato e difatti le vocali sono latine, cioè italiane (SCN: a è i ò u; ITA: a è é i ò ó u). Casomai ha un sostrato mediterraneo. Te ne accorgi perché ha alcuni elementi in comune con altre lingue mediterranee (es.: turco). Certe pronunce del siciliano moderno (il cosiddetto "accento siciliano", inconfondibile :) ) risalgono a epoche lontanissime. Credo che lo stesso possa dirsi anche del friulano :)
Il Sommo Misantropo

Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

160
Mugnèga: l'albicocca
Probabilmente il termine nasce dalla storpiatura del nome latino dell'albero: "prunus armeniaca" armeniaca > meniaca > megnaca ecc.
La cosa è confermata dal fatto che altri dialetti (o idiomi locali :P ) usino per albicocca dei termini come mugnaga (in Lombardia e Piemonte) o armagne (in Valle d'Aosta) per esempio.

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Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

164
Non quoto nulla però mi inserisco, l'albicocca in napoletano si chiama 

cresommola (dal greco frutto d'oro)

il termine è usato anche per indicare quei petardi molto rumorosi che vengono (ahimè) sparati allo stadio o nelle feste natalizie, o in  ambito calcistico per indicare un tiro di grande potenza (ha sparato una cresommola)
SANTIAGO - Storie quotidiane dall'isola di Cuba

Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

167
Francesco Curcio ha scritto: Sulla seconda O

Mi è venuto in mente che viene usata anche per indicare un pugno ben assestato, un cazzottone, una cresòmmola!
Allora mi sbagliavo.
Solo che dici "sulla seconda O", però poi fai l'esempio del cazzottone e l'accento lo metti sulla prima O. Ho una confusione in testa adesso che fra un po' svengo :)

I miei cugini di Salerno dicono pullmàn, albùm, ecc…
Niè, con gli accenti non ce sto a capì gnente :)
Il Sommo Misantropo

Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

168
Bef ha scritto: Mugnèga: l'albicocca
Probabilmente il termine nasce dalla storpiatura del nome latino dell'albero: "prunus armeniaca" armeniaca > meniaca > megnaca ecc.
La cosa è confermata dal fatto che altri dialetti (o idiomi locali :P ) usino per albicocca dei termini come mugnaga (in Lombardia e Piemonte) o armagne (in Valle d'Aosta) per esempio.

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In piemontese si dice arbicòch oppure armognan   :)
Ultima modifica di Poeta Zaza il mer apr 21, 2021 1:34 pm, modificato 1 volta in totale.
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: [Gioco] La mente si rimpingua, se giochi con la lingua

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Francesco Curcio ha scritto: i tuoi cugini dove?
Salerno città e Baronissi.



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Siciliano

Innu: inno. È una parola che viene dal latino, che a sua volta l'ha presa dal greco.
Viene da "hymnus", che in epoca medievale, secondo il consonantismo italo-toscano del tempo (caduta dell'ultima consonante e delle acca mute) diventa "imnu", che poi per assimilazione regressiva del gruppo -MN- dà "innu", esattamente come in siciliano. L'italiano ha trasformato questa parola in "innO" come succede quasi sempre, per influenza toscana che prevede che le I diventino E e le U diventino O. Da questo esempio (ma ne potrei fare migliaia: piscis, pacis, panis, canis, tectus, pavimentum, suffictus, murum…) si vede che l'italiano è il siciliano senza spinta toscana (ma solo latina). Difatti, se dall'italiano si tolgono i toscanismi, si ottiene una varietà del siciliano. Non è sempre così perché ci sono anche radici esotiche, ma spesso è così.

Inno non ufficiale della Sicilia:

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