Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

401
Cambiando argomento (tanto la drammatica politica italiana è sempre lì ad attenderci, purtroppo  :P   ) questa è una questione su cui rifletto da giorni, senza riuscire a decidere se nell'articolo che ho letto (questo: https://www.linkiesta.it/2022/10/sinistra-islam-proteste-iran/ ) ci sia qualcosa di vero.
In pratica si accusa la sinistra progressista di non sostenere granché le rivolte in Iran. Da un lato si potrebbe spiegare con la precedenza ad altre cose (nuovo governo, crisi economica, guerra, ecc.) ma è vero che io non ho visto un grande sostegno.
Qui a Trento, due giorni dopo lo scoppio della guerra c'era già una manifestazione pacifista (con le solite sigle come Anpi, Arci, Cgil, ecc.) ma non ho sentito di nessuna manifestazione a sostegno degli iraniani, né qui né nelle città vicine. Le ragioni possono essere molte (a Trento c'è una comunità ucraina abbastanza numerosa, ma pochi iraniani) però il dubbio rimane.
La fazione di sinistra che all'indomani dell'invasione russa lamentava il troppo interesse mediatico dicendo: ma come, e allora la Siria, e i palestinesi, e l'Afghanistan? ora avrebbe l'opportunità di richiedere la stessa attenzione per ciò che avviene in Iran (una rivolta per i diritti che quella stessa sinistra sostiene di difendere) eppure non lo fa. Perché?
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
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Silverwillow ha scritto: La fazione di sinistra che all'indomani dell'invasione russa lamentava il troppo interesse mediatico dicendo: ma come, e allora la Siria, e i palestinesi, e l'Afghanistan? ora avrebbe l'opportunità di richiedere la stessa attenzione per ciò che avviene in Iran (una rivolta per i diritti che quella stessa sinistra sostiene di difendere) eppure non lo fa. Perché?
Probabilmente, perché mal si combinerebbe con posizioni anti-USA come quelle che ispiravano tale fazione. L'IRAN, che per l'Occidente è uno stato-canaglia, è invece per i putiniani - palesi o dissimulati - uno stato amico. Inoltre si tratta di una teocrazia che, come tutte le teocrazie, non è contraria a certe posizioni dell'ultradestra. Ecco, quindi, confezionato il pacchetto bipartisan all'origine delle mancate manifestazioni di piazza, che in genere non sono spontanee, ma ispirate e governate da fazioni politiche. 

P.S.: Prima che qualcuno mi faccia notare che esistono anche manifestazioni di piazza spontanee, sottolineo che ho detto "in genere": le eccezioni confermano la regola. 
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404
Cheguevara ha scritto: L'IRAN, che per l'Occidente è uno stato-canaglia, è invece per i putiniani - palesi o dissimulati - uno stato amico.
Basta vedere che a tutt'oggi vendono armi ai russi... Mi pare di capire che non è un'impressione mia, ci sono ragioni politiche dietro ogni decisione su quali cause sostenere e quali no. Eppure è comunque strano che perfino il PD, che ha seguito la linea europea e atlantista fin da subito, abbia fatto poco o niente in proposito. Molte donne hanno aderito al gesto di tagliarsi una ciocca di capelli (mi ricordo una parlamentare europea, alcune donne alla biennale e la Littizzetto, oltre al murales di un artista) ma nessuna donna politica italiana (o almeno non l'ho saputo). Era un gesto solo simbolico, ma meglio di niente.
Non mi pare giusto, però: per non sostenere gli USA neanche di sfuggita, si ignora quella che è una rivolta per i diritti umani (gli iraniani odiano gli americani, non è di sicuro dietro loro istigazione che si ribellano, come pretende l'Ayatollah).
Non mi sorprende più che abbiamo perso le elezioni, al momento non c'è una sinistra unita, litigano perfino all'opposizione. E siamo di nuovo al punto che si organizzano manifestazioni per la pace ognuno per conto suo.
Intanto il neoeletto presidente della Camera si rivela sempre più filoputiniano e smentisce le accuse di omofobia come "strumentalizzazioni" (ma circolano video allucinanti delle sue dichiarazioni passate che lasciano davvero poco spazio alle interpretazioni) e Berlusconi si vanta della sua amicizia con Putin e dei regali ricevuti per il compleanno, pare 20 bottiglie di vodka (che forse faceva meglio a non bere tutte assieme...  :P    )


@M.T. Quella sulla bomba nucleare fa ridere ma inquieta al tempo stesso, perché è del tutto vero: tiri fuori la minaccia nucleare e puoi fare quel che ti pare (e fin troppe persone sono d'accordo, qualunque cosa pur di evitare il pericolo).
Crozza-Berlusconi invece chiarisce molti dei litigi al vertice negli ultimi giorni  :asd:  Tra lui e Salvini, che davvero non sopporto, la Meloni ne esce quasi simpatica, solo per il fatto che volendo li può mandare a quel paese (e se non ne andasse della stabilità del governo spererei che lo faccia)
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405
In Iran una 16enne iraniana è stata uccisa di botte per essersi rifiutata di cantare un inno pro-Khamenei: chissà perché, dopo che le forze dell'ordine l'hanno massacrata, si scopre che aveva un problema congenito al cuore. Come successo con l'altra ragazza. Che sfortuna: tutte con problemi gravi fin dalla nascita le vanno a beccare.
Non c'è da sorprendersi però, in Italia le cose non andavano poi molto meglio ai tempi del regime fascista: se non ci si alzava in piedi quando Mussolini parlava, si veniva pestati.
Esistono molti mondi: reali, immaginari. Non importa la loro natura: da ognuno di essi si può apprendere qualcosa.
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406
@Silverwillow Come giustamente dici a fine post, dovremmo sperare, per il bene del Paese, in una stabilità di governo. Ma, alla luce di quanto accaduto negli ultimissimi giorni, non sarà facile. Ricapitolando: alla seconda carica dello Stato è stato eletto, grazie a un pacchetto di voti anonimi dell'opposizione, un fascista conclamato e orgoglioso di esserlo; alla terza carica, un teocratico integralista e filoputiniano dichiarato; tra i partiti della coalizione emergono profonde divergenze, grazie a un ex-cavaliere che non funziona più neanche da appiedato, viste le evidenti difficoltà deambulatorie, e che inizia a dar segni di demenza senile, mentre il capataz leghista ha mal digerito l'estromissione dagli Interni e la candidatura del suo antagonista Giorgetti all'Economia. Aggiungiamo che la probabile non-nomina della Casellati alla Giustizia genererà ulteriore malcontento nel Berlusca, che non ha capito di non essere più il boss.
Nel caso che il nascente governo vada a remengo, restano due soluzioni possibili: l'ennesimo governo di unità nazionale o il ritorno alle urne, con una legge elettorale concepita per non consentire a un solo partito di governare, per cui si ricomincerebbe daccapo.
Povera Italia! 
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407
Cheguevara ha scritto: alla seconda carica dello Stato è stato eletto, grazie a un pacchetto di voti anonimi dell'opposizione
Renzi? Lui nega, ma si sa che la prima gallina che canta è quella che ha fatto l'uovo...

Comunque, viste le tante divisioni interne che ci sono (ma già si sapeva che ci sarebbero stati attriti), in tanti dicono che se continuano così questo governo non va avanti molto.
Cheguevara ha scritto: Nel caso che il nascente governo vada a remengo, restano due soluzioni possibili: l'ennesimo governo di unità nazionale o il ritorno alle urne, con una legge elettorale concepita per non consentire a un solo partito di governare, per cui si ricomincerebbe daccapo.
Se si torna alle urne, ancora meno gente andrà a votare.
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408
M.T. ha scritto: In Iran una 16enne iraniana è stata uccisa di botte per essersi rifiutata di cantare un inno pro-Khamenei: chissà perché, dopo che le forze dell'ordine l'hanno massacrata, si scopre che aveva un problema congenito al cuore
Ciò che sta accadendo in Iran potrebbe avere ripercussioni a livello mondiale, anche per questo non mi capacito dello scarso interesse politico, o dello scarso aiuto fornito (si parlava almeno di una piattaforma social per ovviare alle restrizioni sulle comunicazioni, ma finora non si è vista). Poi è evidente che sotto un regime ogni morte attribuita al caso o a cattive condizioni di salute è quasi certamente un omicidio.

Cheguevara ha scritto: Ricapitolando: alla seconda carica dello Stato è stato eletto, grazie a un pacchetto di voti anonimi dell'opposizione, un fascista conclamato e orgoglioso di esserlo; alla terza carica, un teocratico integralista e filoputiniano dichiarato; tra i partiti della coalizione emergono profonde divergenze, grazie a un ex-cavaliere che non funziona più neanche da appiedato, viste le evidenti difficoltà deambulatorie, e che inizia a dar segni di demenza senile, mentre il capataz leghista ha mal digerito l'estromissione dagli Interni e la candidatura del suo antagonista Giorgetti all'Economia. Aggiungiamo che la probabile non-nomina della Casellati alla Giustizia genererà ulteriore malcontento nel Berlusca, che non ha capito di non essere più il boss.
I segnali sono uno peggio dell'altro, ma nonostante ciò spero ancora che si formi un governo stabile. Non vorrei mai essere nei panni di Giorgia Meloni: fare anni di gavetta per arrivare al governo, con la maggioranza dei voti, e dover iniziare da subito a risolvere o commentare le scempiaggini dei suoi alleati. Berlusconi non riesce proprio ad accettare di non avere più il controllo o di non essere al centro della scena, e lo dimostra non solo con gli audio "rubati" (se sei in un posto pubblico devi dare per scontato che ciò che dici può venire diffuso, santo cielo) ma con i fatti. Il governo nascerà comunque, ma sotto i peggiori auspici possibili.


M.T. ha scritto: Comunque, viste le tante divisioni interne che ci sono (ma già si sapeva che ci sarebbero stati attriti), in tanti dicono che se continuano così questo governo non va avanti molto.
Io spero sinceramente che duri. Anche perché a sinistra c'è il caos più totale, al momento, e dubito che riuscirebbero a rimettersi in riga anche con nuove elezioni.
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409
Silverwillow ha scritto: Io spero sinceramente che duri. Anche perché a sinistra c'è il caos più totale, al momento, e dubito che riuscirebbero a rimettersi in riga anche con nuove elezioni.
Tocca sperarlo anche a me. Mai avrei pensato di sentirmi, sia pure per un solo minuto, solidale con iosonogiorgia quando, non un secolo fa, ma solo un paio di mesi, urlava sputazzando contro Draghi e la UE nelle piazze e davanti alle televisioni, o nel comizio spagnolo da VOX. E sono d'accordo anche co @M.T. che se si tornasse alle urne il numero dei votanti calerebbe ancora: la gente è sempre più lontana dalla politica, salvo poi lamentarsi di ciò che non funziona.
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410
Queste elezioni hanno dimostrato, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che classe politica abbiamo: sembra di avere a che fare con bimbi tignosi e dispettosi delll'asilo. "Maestra, quello fa le marechelle!" "Non è vero! Io sempre buono, è lui quello cattivo!"
La sinistra, che non è più sinistra, non sa da che parte andare e con chi.
Il terzo polo ha Renzi e Calenda che vanno ognuno per i fatti suoi, la luna di miele già finita (ma perché meravigliarsi, visto dove può portare il basare un legame sull'opportunismo).
I 5 Stelle chi li sente più...
La destra ha figure che pensano solo ad andare a comandare e non importa se non hanno i numeri: che piaccia o no, la Meloni ha ottenuto più i voti, quindi spetta a lei avere maggiore potere di scelta, non quegli altri due, che se avessero un po' di decenza si dovrebbero riitirare perché non fanno che rendersi ridicoli sempre più.
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M.T. ha scritto: La sinistra, che non è più sinistra, non sa da che parte andare e con chi.
E fortuna che appena usciti i risultati elettorali avevano promesso un'opposizione forte. Ma quale opposizione vuoi fare, se nella sinistra non c'è neanche un minimo di dialogo, un accordo su chi non votare o una distribuzione equa delle cariche, senza litigi? Quando si dovrà decidere su temi importanti (e già ce ne sono tanti in attesa) non ci sarà più tempo per le riconciliazioni. Abbiamo davanti delle minacce serie, sia esterne che interne (vedi la proposta di legge di Gasparri) e purtroppo non vedo in che modo questo "volgo disperso" di sinistra possa difenderci.
M.T. ha scritto: la Meloni ha ottenuto più i voti, quindi spetta a lei avere maggiore potere di scelta, non quegli altri due, che se avessero un po' di decenza si dovrebbero riitirare perché non fanno che rendersi ridicoli sempre più.
A me la Meloni sembrava un'esaltata, invece mi pare l'unica che è si è dimostrata coerente e seria. Finora almeno non ha fatto passi falsi e non si è resa ridicola (ma non è ancora in carica, c'è tempo... :P ). Se fossi in lei, dopo le uscite infelici di Berlusconi avrei avuto una crisi, invece si è limitata a ribadire le posizioni già dichiarate, senza commentare oltre. Vediamo però per quanto regge. Io di sicuro mi sarei già scocciata :asd: 
Comunque, se si andasse a nuove elezioni a breve non so nemmeno io se andrei a votare, diventerebbe una farsa.
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@Silverwillow D'accordo su tutto, meno che sul non andare a votare, anche se, persistendo questa legge elettorale, la situazione non cambierebbe neanche col ribaltamento dei voti. In proposito è utile notare che tutti i governi che si sono avvicendati a partire da Monti nel 211, passando per giallo-verdi, giallo-rossi e Draghi, hanno ritenuto di ignorare l'argomento (con la sola eccezione di Renzi che, nel referendum bocciato dalla fronda bi-partisan, proponeva il doppio turno). Sarà perché a tutti i partiti, di qualsivoglia colore, fa comodo poter nominare in Parlamento i propri allineati? Il governo Meloni nascerà, ma dovrà navigare nel mare tempestoso dell'attuale situazione socio-economica dovendo anche superare scogli e scoglietti che subdolamente i soci di minoranza provvederanno a interporre. Non so quanto potrà durare: speriamo che questo Paese sgarrupato  riesca comunque e cavarsela.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Cheguevara ha scritto: D'accordo su tutto, meno che sul non andare a votare
Hai ragione, però ha ragione anche @Silverwillow quando dice che è una farsa. E infatti veniamo perculati di brutto, vedere la copertina dell'Economist (fra parentesi, gli inglesi dovrebbero badare a casa loro, che di problemi ne hanno altrettanti senza pensare a quelli degli altri).
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Cheguevara ha scritto: D'accordo su tutto, meno che sul non andare a votare, anche se, persistendo questa legge elettorale, la situazione non cambierebbe neanche col ribaltamento dei voti.
Io mi auguro che il governo duri (poi vediamo, perché alcuni dei ministri nominati non è che diano molta fiducia), male che vada ci tocca l'ennesimo governo tecnico. Ma se si dovesse andare a votare tra sei mesi, io sinceramente non saprei neanche più chi votare. Tutti i partiti di sinistra hanno dato il peggio finora: il Pd fra sei mesi non ci sarà più (si trasformerà in chissà cos'altro), Renzi-Calenda idem, i verdi stanno virando sempre più verso l'estrema sinistra e il M5S meglio non parlarne. Spero che da qui alla prossima legislatura cambino un po' di cose.
M.T. ha scritto: E infatti veniamo perculati di brutto, vedere la copertina dell'Economist (fra parentesi, gli inglesi dovrebbero badare a casa loro, che di problemi ne hanno altrettanti senza pensare a quelli degli altri).
Ma anche le dichiarazioni di Berlusconi, che per noi che lo conosciamo (purtroppo) sono gigionate senza significato, sono state riprese all'estero come segnali molto preoccupanti. Poi la Francia e l'Europa saltano fuori a dire che vigileranno sui diritti (e bene ha fatto Mattarella a dirgli gentilmente di farsi i fatti loro) e Biden usa l'Italia come esempio di pericolo per la democrazia mondiale. La Gran Bretagna è l'unica che potrebbe saggiamente stare zitta, visto che hanno appena battuto il record del premier meno longevo di sempre. La copertina comunque si commenta da sé:
 un concentrato di stereotipi, che forse voleva essere simpatico.

Riguardo al nuovo governo, molti non li conosco, ma secondo me è positivo che la Meloni l'abbia spuntata sulla Giustizia. Su Tajani c'era più preoccupazione, ma mi pare abbastanza posato e credibile. Crosetto alla Difesa è quello che mi piace meno, perché ho letto sue dichiarazioni passate che non erano proprio il massimo. Staremo a vedere... :s 
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M.T. ha scritto: Nordio alla Giustizia non è il massimo...
Forse no, ma mi pare di capire che l'alternativa era la Casellati, quindi l'avrebbe avuta vinta Berlusconi. In generale, tra i candidati del centrodestra mi pare non ce ne fossero molti di cui essere entusiasti :( 
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Non voglio entrare nel merito strettamente politico del nuovo governo (mi deprimo e basta...). Una riflessione però mi pare doverosa sulla necessità che hanno sentito di modificare i nomi di alcuni dicasteri, visto che per me la forma è anche sostanza.
Ministero dell'istruzione e del merito (cosa significa merito? In che senso? Sanno che la meritocrazia dilagante è spesso una maschera della disuguaglianza sociale?).
Ministero dello sviluppo economico è diventato Ministero delle imprese e del Made in Italy. (Solo made in Italy e solo imprese, ma l'economia non è anche il resto?)
Ministero del Sud aggiunge anche il Mare (va beh, per il controllo dei porti però...)
Alla Famiglia aggiungiamo la Natalità (non sia mai che le donne pensino di non fare figli).
E infine la chicca, il mix di orgoglio patriottico e di metafora imperante: il Ministero dell'agricoltura e della sovranità alimentare (tutti pronti a mangiare la pizza con la corona in testa?).
Mah!
Aggiungiamo che Giorgia Meloni ha specificato di voler essere chiamata il presidente e non la presidente e possiamo smettere anche di esultare per avere la prima donna premier d'Italia.
Va be' mi ritiro di nuovo nella mia fase di silenzio depresso.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

419
@ivalibri Solidale nella depressione. Sono però d'accordo con la Meloni su "il presidente": la femminilizzazione a tutti i costi di cariche e appellativi finisce per ridicolizzare la donna e il ruolo che ricopre. Esistono altri modi ben più efficaci di mostrare rispetto per il genere femminile.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

420
Cheguevara ha scritto: il presidente": la femminilizzazione a tutti i costi di cariche e appellativi finisce per ridicolizzare la donna e il ruolo che ricopre. Esistono altri modi ben più efficaci di mostrare rispetto per il genere femminile
Sai come la penso su questo. La femminilizzazione non è a tutti i costi, serve a normalizzare la presenza delle donne nei ruoli apicali, e non è ridicola. È questione di abitudine. Per noi è la prima donna premier, ma altrove le donne hanno già ricoperto ruoli del genere. Angela Merkel era kanzlerin e non kanzler (cancelliere) e non mi pare sia stata ridicolizzata. Avendo poi io a che fare con persone giovani per lavoro ti assicuro che per loro è normale usare il femminile e dire ministra o sindaca, non si mettono a ridere. Ripeto: questione di abitudine. 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

421
ivalibri ha scritto: Ministero dello sviluppo economico è diventato Ministero delle imprese e del Made in Italy. (Solo made in Italy e solo imprese, ma l'economia non è anche il resto?)
E infine la chicca, il mix di orgoglio patriottico e di metafora imperante: il Ministero dell'agricoltura e della sovranità alimentare
Il regime fascista di tanti decenni fa, fece delle cose simili... A suo tempo non si poteva importare nulla da fuori, ma tutto doveva essere fatto in Italia (adesso si dice made in Italy, ma verrà abolito).
Attenzione alle parole di La Russa quando dice che bisogna far vedere che il fascismo non ha solo ombre ma anche luci. E appena gli si tocca ciò che è legato a esso parla a sproposito di cancel culture.
Certe cose stanno tornando. Anzi, non se ne sono mai andate: hanno solo aspettato di tornare fuori.
Quello che però dà da pensare, è che tanti non si vogliono esporre. Esempio? Laura Pausini che si rifiuta di cantare Bella ciao alla tv spagnola. Motivo? La scusa che è troppo politica, ma la verità è che non vuole urtare le nuove forze di governo; qui c'è la sua spiegazione, poi ognuno giudichi come crede.

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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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ivalibri ha scritto: E infine la chicca, il mix di orgoglio patriottico e di metafora imperante: il Ministero dell'agricoltura e della sovranità alimentare (tutti pronti a mangiare la pizza con la corona in testa?).
I cambi negli altri ministeri li capisco meno (tranne Famiglia e natalità, che è del tutto in tema con l'ideologia)), ma sulla sovranità alimentare (che anche a me sembrava molto strana) ho scoperto che un ministero con lo stesso nome è stato creato in Francia qualche anno fa, e che dovrebbe avere a che fare con la sostenibilità ambientale e la provenienza dei cibi (qui un articolo interessante del Post che lo spiega, anche se restano dubbi sul senso in cui lo intende il nuovo governo).
ivalibri ha scritto: Aggiungiamo che Giorgia Meloni ha specificato di voler essere chiamata il presidente e non la presidente e possiamo smettere anche di esultare per avere la prima donna premier d'Italia.
Questo dispiace anche a me, perché in fondo "presidente" è neutro e mi pare assurdo stare a scegliere l'articolo maschile anziché femminile, tanto più che appunto in altri Paesi usano la carica al femminile senza problemi. Insomma, mi risulta troppo conservatrice come scelta, più che antifemminista. 
Nonostante ciò, come ha riconosciuto anche qualche deputata di sinistra, fa comunque piacere avere una donna a capo del governo (abbiamo dovuto aspettare "solo" fino al 2022!).
Per il resto sono però d'accordo con @Cheguevara : esistono altri problemi di genere che per me sono più gravi della lingua.
Non so se qualcuno ci ha fatto caso, ma io ho visto diversi articoli che commentavano il cambio delle scelte nel vestire della Meloni (e di altre parlamentari). È vero che l'abito spesso fa il monaco, ma è molto raro veder commentare l'abbigliamento maschile. Questo per non parlare delle difficoltà evidenti (quasi ridicole) di certi suoi "alleati" a riconoscerle un ruolo di autorità.
M.T. ha scritto: Quello che però dà da pensare, è che tanti non si vogliono esporre. Esempio? Laura Pausini che si rifiuta di cantare Bella ciao alla tv spagnola.
Io sinceramente non ho neanche capito la polemica. Un cantante è libero di cantare quel che gli pare e di restare al di fuori da strumentalizzazioni politiche, senza per questo doversi giustificare. Bella ciao ormai la cantano solo gli stranieri (come i kurdi o gli iraniani), perché non capiscono le divisioni ideologiche che si porta appresso, e la interpretano nel suo significato originale e più genuino di inno alla libertà.
Quanto a La Russa, può anche starsene a lucidare affettuosamente i suoi busti del duce, ma non lo riporterà in vita. Trovo più pericolosa la destra cattolico/tradizionalista e sovranista (in puro stile Orban) che cerca già in sordina di erodere i diritti civili e di isolarci dal resto del mondo.
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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Silverwillow ha scritto: Io sinceramente non ho neanche capito la polemica. Un cantante è libero di cantare quel che gli pare e di restare al di fuori da strumentalizzazioni politiche, senza per questo doversi giustificare.
Uno dei problemi in Italia è che non ci si vuole esporre, si ha la sudditanza verso chi vince. In America, artisti, sportivi, prendono posizioni nette, vedere in quanti hanno preso posizione contro le decisioni di Trump.
Silverwillow ha scritto: Bella ciao ormai la cantano solo gli stranieri (come i kurdi o gli iraniani), perché non capiscono le divisioni ideologiche che si porta appresso
E che porterà, a seconda di come agirà il governo: se sarà intelligente, allora non accadrà nulla, ma se vorrà ripercorrere la strada del passato, in quel caso i rischi di una frattura grossa potrebbero esserci, con conseguenze non da poco (e non si pensi solo a contestazioni: con la rabbia e la violenza che ci sono adesso, vecchi conti potrebbero tornare a galla e una guerra civile non è cosa che sia poi così lontana).
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Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

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@M.T. Io non credo che in un'Italia da secoli dominata dal Franza o Spagna, purché se magna sia ipotizzabile una guerra civile in nome di ideali contrapposti, semplicemente perché oggi più che mai di ideali è dato notare l'assenza. Temo, invece, la rivolta che potrebbe essere generata dall'impossibilità a sopravvivere di una parte di popolazione che cresce ogni giorno. Perché, quando nun se magna, tutte le moderazioni vanno a farsi benedire.
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