Le "caporali" troppo marziali.

1
Non sarete d'accordo e lo posso capire.
Ma non trovate che nei dialoghi scritti le "caporali" abbiano quel non so che di rigido, impettito, che le rende gravose per gli occhi e pesanti nello scorrere fluido della lettura.
Le trova inestetiche, supponenti, prive di eleganza anche in un testo di elevata qualità.
Poi sono un pacifista e non ho neanche fatto la naja, quindi qualsiasi grado militare mi ripugna.

Re: Le "caporali" troppo marziali.

2
@Nightafter  :)

Copio-incollo:

virgolette alte, dette anche virgolette italiane o doppie (“ ”). Vengono utilizzate soprattutto per segnalare l’uso particolare di una parola.
virgolette basse doppie, dette anche virgolette francesi, o sergenti o caporali (« »). Sono maggiormente utilizzate nelle citazioni e con il discorso diretto.

Se ti riferisci alle caporali, che sono le virgolette basse, perché hai utilizzato le virgolette alte, sia nel titolo che nel testo del tuo argomento?

Comunque, anche a me le caporali non piacciono, e dalla mia tastiera non riesco nemmeno a scriverle velocemente, bensì facendo:

Virgoletta bassa sinistra «: dovete tenere premuto il tasto Alt e premere, in sequenza, i tasti 0171 sul tastierino numerico (ricordate prima di attivare il Bloc Num con l’apposito tasto posto di solito al di sopra del tastierino numerico).
Virgoletta bassa destra »: tenete premuto Alt e digitate la sequenza 0187.
« »

Morale: sinora usavo le "virgolette alte", ma di recente ho scoperto la comodità del trattino, e quello uso.

P.S.: oppure volevi parlare proprio delle virgolette alte, e solo per sbaglio le hai chiamate caporali?
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Le "caporali" troppo marziali.

3
@Poeta Zaza Secondo l'ultima moda, quella stessa che abolisce avverbi, aggettivi, parentesi, gerundi e "d" eufoniche, nei dialoghi vanno usate solo le caporali, o sergenti. Anche il trattino lungo è stato abolito. Io me ne fotto e scrivo usando le virgolette alte, che sarà eventualmente compito dell'impaginatore trasformare in caporali. Ovviamente, le citazioni andranno indicate tra apostrofi o in corsivo. @Nightafter  Anche a me, che il militare l'ho fatto da ufficiale dell'Esercito, i gradi stanno antipatici. E sono anche pacifista, ma non  al punto da porgere l'altra guancia.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Le "caporali" troppo marziali.

5
Caporali e sergentine?
Ho sempre usato i trattini lunghi. Poi, con il nuovo editore, che usa la caporali, mi sono adeguato: non ne ho fatto una malattia.

Le ho nell'elenco dei caratteri speciali. Lo apro e seleziono la caporale o la sergentina. Ci ho preso la mano e adesso fila tutto liscio come l'olio.

Questo per i dialoghi sottufficiali. Per quelli ufficiali, uso le stellette e le greche... :asd:
L. COME APOCALISSE - G. Domenico Lupo

CANTITU APPURATE - G. Domenico Lupo

I MIEI ANIMALI - G. Domenico Lupo

Re: Le "caporali" troppo marziali.

6
Sarà che dalla prima elementare mi è stato insegnato che « » sono le virgolette del discorso diretto, anche se all'epoca non sapevo si chiamassero caporali, ma sinceramente non capisco il punto del dibattere.
in cosa sarebbe più estetico il trattino? I segni grafici sono frutto di una convenzione, il cui scopo è essere compresi da tutti, o quanto meno dai più, e permettere la comunicazione. Non ne farei una questione di estetica o simpatia.
I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)

Re: Le "caporali" troppo marziali.

7
Cara  @Bef

è pacifico che a tutti noi sia stato insegnato che nei dialoghi o nei soliloqui diretti, si usino le suddette "caporali"..
Ma è proprio per una questione estetica o di simpatia che questo post è nato.
Questi segno costringe in una morsa brutale le parole dirette dei personaggi.
Le detiene in una sorta di libertà vigilata, quasi simili a due arcigni carcerieri, che vigilano sui pensieri che il soggetto esprime in quel momento della narrazione.
Se guardo una pagina fitta di dialoghi mi sembra di trovarmi in visita a un luogo di detenzione dei pensieri.
Trovo le "caporali" graficamente arcigne, dei blocchi ripetuti agli occhi che leggono la parola.
Cosa hanno in più i "trattini" che preferisco impiegare nei miei racconti?
Hanno di essere un breve incidente visivo, leggero e discreto nel farsi leggere e nell'indicare che un personaggio stia esprimendo il suo pensiero.
Sono una breve linea retta orizzontale, che non frenano alcunché, ma suggeriscono che le parole fluiscono libere e liberatorie nel rivelarci i pensieri del nostro personaggio, invitandoci a seguirne il dialogo o il soliloquio in cui è impegnato.
Facendolo senza opporre dei blocchi al fluire della lettura e alla nostra attenzione.

Certamente  è un problema estetico e di simpatia verso la scrittura letta.

Un abbraccio e un saluto. :)

Re: Le "caporali" troppo marziali.

8
@Nightafter direi che è solo questione di punti di vista, per me le virgolette basse sono la stilizzazione, o rappresentazione grafica, di una bocca che si apre a inizio frase e si chiude alla fine del discorso. Il simbolo più adatto al dialogo, insomma, mentre il trattino ha un aspetto freddo e schematico: l’elenco delle frasi pronunciate. 
Insomma, un po’ scherzando un po’ sul serio, per dire che avventurarsi sul terreno della simpatia e del piacere estetico, nel campo dei segni grafici, è molto più problematico e indefinito che restare in quello del convenzionalmente condiviso ;) 
I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)
Rispondi

Torna a “Agorà”