Come vi regolate con i congiunti?

1
Miei esimi amici di penna,
vorrei confrontarmi con voi riguardo un piccolo problema che mi affligge, in qualità di scrittore amatoriale.

Come forse saprete, avendomi letto qualche volta, sovente, i miei racconti contengono alcune ispirazioni biografiche che cerco di mescolare a invenzioni di fantasia per renderli narrativamente utili a quanto scrivo.
Direte che questo è un fatto di una ovvietà lapalissiana, poiché questo fanno, tutti coloro che si accingono a scrivere anche la sola lista della spesa.
Infatti, il punto è un altro.
I miei racconti sono molte volte incentrati su personaggi di una condotta non così encomiabile, per quanto riguarda la l' etica e la correttezza nei rapporti di copia.
Spesso infatti descrivo figure di uomini poco nobili e viepiù meschinamente fedifraghi, ovvero dediti a correr dietro a ogni gonnella, adducendo le scusati più fantasiose e puerili, per giustificare a sé stesso e al mondo la propria esecrabile condotta e povertà morale.
In questo mi rifaccio ai personaggi ambigui e francamente  antipatici presenti nei romanzi di Moravia o presenti nei personaggi cinematografici di Sordi, poiché li trovo antieroici e quantomai vicini alla realtà.

Il problema sorge quando un congiunto si trova casualmente a leggere qualcuno di quei miei racconti e vi scopre all'interno la descrizione di figure e situazioni riconoscibili e attribuibili a fatti realmente accaduti che lo coinvolgono.

Mia moglie a esempio, si è sempre rifiutata di leggere quello che scrivevo, poiché non ha alcuna fiducia nelle mie capacità di narratore, al punto da dichiarare che piuttosto di leggere le "stronzate" che produco, preferisce dedicarsi alla edificante lettura di un libro di Fabio Volo.
Ora certamente questa cosa mi ha ferito negli anni, ma ormai ci avevo fatto il callo e fidando nel popolare adagio, per cui "nemo è profeta in patria", mi dicevo: "Va bèH, beccati Volo e buon pro ti faccia".

Ora accade che due giorni fa, mancando connessione internet e non potendo svagarsi perché aveva già riletto sei volte tutti i tomi di Volo, mi ha chiesto se poteva usare il mio cell per giocare a uno dei "solitari" presenti nella mia cartella dei giochi. 
Tranquillamente gli ho prestato il cell e me ne sono disinteressato.
Ci ha giocato per tutto il pomeriggio, poi la sera inviperita mi ha detto: "Sul tuo cell, ho trovato una cartella con i tuoi racconti." Sorpreso e senza ben comprendere del perché si fosse innervosita, mi è sovvenuto che avevo scaricato tutti i miei vecchi racconti del WD, nel momento in cui annunciavano l'imminente chiusura del forum.
La cosa mi ha fatto anche momentaneamente piacere, dopo anni, la mia signora aveva deposto il Volo per dedicarsi alla lettura di qualcosa di mio.
Mia moglie però non si era soffermata sullo stile letterario, né sulla scorrevolezza e piacevolezza della narrazione, ma vi aveva (secondo lei) trovato la pistola fumante, documentata e circostanziata, di innumerevoli tradimenti coniugali da me infidamente consumati negli anni, di cui aveva sempre sospettato.
Ora sono tre giorni che non mi parla.

Quindi domando a voi: è giusto limitare la propria vena creativa nello scrivere, con qualche spunto autobiografico che coinvolga un famigliare, solo per scongiurare incidenti come questo?
Può un scrittore ( benché in erba e a livello dichiaratamente amatoriale)  auto censurarsi, solo per timore di rappresaglie conseguenti a ciò che scrive?
Tutto questo come si concilia con la sbandierata libertà d'espressione?

Scusate se mi sono dilungato.
Un caro saluto a tutti.

Re: Come vi regolate con i congiunti?

2
Nightafter ha scritto: Quindi domando a voi: è giusto limitare la propria vena creativa nello scrivere, con qualche spunto autobiografico che coinvolga un famigliare, solo per scongiurare incidenti come questo?
Può un scrittore ( benché in erba e a livello dichiaratamente amatoriale)  auto censurarsi, solo per timore di rappresaglie conseguenti a ciò che scrive?
Tutto questo come si concilia con la sbandierata libertà d'espressione?
Uno scrittore che, come te, scriva in prima persona, e in serial,  corre il rischio di essere preso per il protagonista da un lettore che lo conosce di persona.
Per salvaguardarti da questo rischio, usa la terza persona e dà un altro nome ai personaggi principali.
Oppure, spiega alla tua consorte che trattasi di invenzione letteraria e che un grande maestro di stile letterario, molto in voga, ha stabilito essere la prima persona (meglio ancora se declinata al presente) la migliore per la narrativa di mainstream. (Le spieghi che trattasi di narrativa tradizionale per il grande pubblico).
Inoltre, tutti scriviamo attingendo al nostro vissuto, ma questo non è composto solo dalle esperienze nostre personali, ma anche a quello dell'entourage che frequentiamo, di casi di estranei di cui abbiamo sentito parlare, della fantasia - elemento sine qua non - che buttiamo nell'opera.

Com'è che ti ha trovato con le mani alzate, e magari con la pipa caduta dalla bocca, @Nightafter  ?  ;)
Di sabbia e catrame è la vita:
o scorre o si lega alle dita.


Poeta con te - Tre spunti di versi

Re: Come vi regolate con i congiunti?

3
Ho dedicato un libro di quasi trecento pagine a mia moglie, poi pubblicato. Fortunatamente, ci vogliamo sempre bene (siamo sposati da ventiquattro anni e insieme da trentuno). All'interno del libro ho collocato un personaggio femminile che ho descritto con grande benevolenza. Ha il suo stesso nome di battesimo e tutte le sue caratteristiche.
Facile, no?
Naturalmente, l'ha letto con piacere, lo stesso che ho provato io nello scriverlo.

Per altri personaggi, magari ispirati a qualche mio parente, non mi faccio problemi, tanto non leggono... :D
L. COME APOCALISSE - G. Domenico Lupo

CANTITU APPURATE - G. Domenico Lupo

I MIEI ANIMALI - G. Domenico Lupo

Re: Come vi regolate con i congiunti?

4
Poeta Zaza ha scritto: Com'è che ti ha trovato con le mani alzate, e magari con la pipa caduta dalla bocca, @Nightafter  ?  ;)
Ma no, amica mia. ormai ho una lunga esperienza nel dissimulare le emozioni su situazioni analoghe.
Ho fatto spallucce riguardo al racconto che aveva letto ( mi ha citato l'episodio descritto), ho naturalmente detto che era tutta fantasia sviluppata su un episodio realmente accaduto molti anni fa.
Lei ha detto. "Seeeèè!! Fantasia..." e da quel momento ha alzato un impenetrabile muro di ostile silenzio.

Per altro la cosa è così vecchia che anche in un processo si darebbe il "non luogo a procedere", per avvenuta prescrizione del reato.

Inoltre , come sempre, mi dichiaro estraneo ai fatti e del tutto innocente :)

Re: Come vi regolate con i congiunti?

5
JD WOLF ha scritto: Ho dedicato un libro di quasi trecento pagine a mia moglie, poi pubblicato. Fortunatamente, ci vogliamo sempre bene (siamo sposati da ventiquattro anni e insieme da trentuno). 
Naturalmente, l'ha letto con piacere, lo stesso che ho provato io nello scriverlo.
Mio buon Wolf, sono felice per la vostra lunga e serena unione.
Anche noi siamo sposati e insieme da quasi cinqant 'anni.
Il fatto è che non ha letto l'unico racconto (per altro assai lungo) che le ho dedicato, raccontando la nascita del nostro amore, ma proprio uno in cui il protagonista carica una peripatetica sulla macchina di sua moglie, perché aveva la sua dal meccanico.

Comprenderai che il problema è più complesso. :)

Re: Come vi regolate con i congiunti?

6
Sulla macchina con-giunto
omocinetico o cardanico,
caricai l’iperpatetica.

Della cosa non mi pento,
son bisogni dell’organico,
della macchina adamitica.

Eresie d’un dì defunto,
non mi prende certo il panico,
ogni tempo ha la sua etica.

Tuttavia s’è più complessa
la questione sottoposta,
qui ci vuol l’ispirazione,

meglio ancor, l’avvocatessa:
la frattura va composta,
è in agguato l’infezione!


:libro: ... galeotto...
https://www.lamacchinadiluce.com/

Re: Come vi regolate con i congiunti?

8
Galvan ha scritto: Sulla macchina con-giunto
omocinetico o cardanico,
caricai l’iperpatetica.

Della cosa non mi pento,
son bisogni dell’organico,
della macchina adamitica.

Eresie d’un dì defunto,
non mi prende certo il panico,
ogni tempo ha la sua etica.

Tuttavia s’è più complessa
la questione sottoposta,
qui ci vuol l’ispirazione,

meglio ancor, l’avvocatessa:
la frattura va composta,
è in agguato l’infezione!


:libro: ... galeotto...
...Galeotto fu il racconto e chi lo scrisse. :)

Re: Come vi regolate con i congiunti?

9
Nightafter ha scritto: Quindi domando a voi: è giusto limitare la propria vena creativa nello scrivere, con qualche spunto autobiografico che coinvolga un famigliare, solo per scongiurare incidenti come questo?
Sarà che sono asociale o che ho una vita noiosa, ma non mi è mai venuto in mente di inserire in racconti e romanzi personaggi o eventi ispirati a persone reali :P
Con l'unica eccezione forse di un romance, dove mi è venuto spontaneo dare al protagonista tratti caratteriali del mio compagno (in un contesto completamente diverso, quindi se anche potesse leggerlo difficilmente si riconoscerebbe).
Ci sono racconti e romanzi che non faccio leggere ai miei genitori, ma solo perché so che non li capirebbero, o hanno contenuti forti che potrebbero urtarli.
D'altra parte mi pare che in famiglia nessuno tenga particolarmente a leggere quel che scrivo. Credo che sia normale: se conosci qualcuno bene fatichi a credere che possa saper scrivere. I miei per fortuna non leggono nemmeno Volo, non leggono proprio...
Comunque non vedo motivo di autocensurarsi, a meno che non scrivi racconti erotici dove si riconosce chiaramente la vostra sexy vicina di casa o la collega di lavoro (in quel caso meglio non lasciarli in giro ;) ). 
Nightafter ha scritto: ho naturalmente detto che era tutta fantasia sviluppata su un episodio realmente accaduto molti anni fa
ma non era meglio dire che era tutta fantasia e basta? In questi casi è come con gli interrogatori della polizia: più dici più rischi di inguaiarti
Nightafter ha scritto: Il fatto è che non ha letto l'unico racconto (per altro assai lungo) che le ho dedicato, raccontando la nascita del nostro amore
Bello, io glielo farei leggere. Glielo lasci stampato sul tavolo, magari con vicino una rosa...
Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
La salvatrice di libri orfani (Alcheringa)
Il lato sbagliato del cielo (Arkadia)
Il tredicesimo segno (Words)

Re: Come vi regolate con i congiunti?

10
@Nightafter il mio congiunto non legge l’italiano. Nessun problema :lol: 
A parte gli scherzi, ogni tanto mi sono posta il problema perché, per dare « consistenza » ai miei personaggi, spesso attribuisco loro frasi, esperienze o caratteristiche di persone che conosco. Cosa succederebbe se qualcuno si riconoscesse? Se si sentisse ferito che io usi parte della sua vita, anche se modificata e non riconoscibile? 
Dato che scrivo solo raccontini letti da qualche decina di persone, per ora il problema non si è posto. Ma resta la possibilità. 
I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)

Re: Come vi regolate con i congiunti?

11
Silverwillow ha scritto:
Sarà che sono asociale o che ho una vita noiosa, ma non mi è mai venuto in mente di inserire in racconti e romanzi personaggi o eventi ispirati a persone reali :P
Con l'unica eccezione forse di un romance, dove mi è venuto spontaneo dare al protagonista tratti caratteriali del mio compagno (in un contesto completamente diverso, quindi se anche potesse leggerlo difficilmente si riconoscerebbe).
Ci sono racconti e romanzi che non faccio leggere ai miei genitori, ma solo perché so che non li capirebbero, o hanno contenuti forti che potrebbero urtarli.
D'altra parte mi pare che in famiglia nessuno tenga particolarmente a leggere quel che scrivo. Credo che sia normale: se conosci qualcuno bene fatichi a credere che possa saper scrivere. I miei per fortuna non leggono nemmeno Volo, non leggono proprio...
Comunque non vedo motivo di autocensurarsi, a meno che non scrivi racconti erotici dove si riconosce chiaramente la vostra sexy vicina di casa o la collega di lavoro (in quel caso meglio non lasciarli in giro ;) ). 

ma non era meglio dire che era tutta fantasia e basta? In questi casi è come con gli interrogatori della polizia: più dici più rischi di inguaiarti

Bello, io glielo farei leggere. Glielo lasci stampato sul tavolo, magari con vicino una rosa...
Carissima @Silverwillow,

Non credo che funzionerebbe, in quel racconto parlo anche della mia ex, lasciata poco prima di unirmi a lei.
Una che è venuta in chiesa (non invitata al nostro matrimonio) e al momento di fare gli auguri alla sposa, le ha bisbigliato "Tanto non dura, me lo riprendo quando voglio".
Riaprirei un contenzioso durato abbastanza molti anni fa e rischierei di essere menato con la rosa.
Tanto sono solo le donne che non si picchiano neppure con un fiore.

Grazie comunque per il sostegno morale. :)



Re: Come vi regolate con i congiunti?

12
Bef ha scritto: @Nightafter il mio congiunto non legge l’italiano. Nessun problema :lol: 
A parte gli scherzi, ogni tanto mi sono posta il problema perché, per dare « consistenza » ai miei personaggi, spesso attribuisco loro frasi, esperienze o caratteristiche di persone che conosco. Cosa succederebbe se qualcuno si riconoscesse? Se si sentisse ferito che io usi parte della sua vita, anche se modificata e non riconoscibile? 
Dato che scrivo solo raccontini letti da qualche decina di persone, per ora il problema non si è posto. Ma resta la possibilità. 
Mia dolce @Bef

Sei una donna molto fortunata, per evitare certi danni dovrei scrivere le mie storie in stretto dialetto cagliaritano e forse mi risparmierei qualche mal di pancia.
Purtroppo, ho ormai quasi del tutto scordato la mia lingua d'origine, per cui mi risulterebbe altrettanto ostica che l'italiano con cui mi esprimo.

Grazie anche a te per il cortese contributo. 
Un abbraccio :)

Re: Come vi regolate con i congiunti?

13
A proposito dell'opportunità o meno di collocare in una propria opera personaggi reali: è quello che ho volutamente fatto in un mio libro, regolarmente pubblicato, incentrato su una vicenda giudiziaria che ha dato luogo a due processi, uno penale, l'altro civile, con risultati opposti, incompatibili tra loro. Alcuni personaggi negativi sono noti nel mondo reale e, sia pure parafrasandone i nomi, ho fatto di tutto per renderli riconoscibili. Speravo in una querela, ma o non si sono imbattuti nel mio libro (è la cosa più probabile, dato il basso numero di copie vendute), oppure hanno voluto evitare pubblicità ai vecchi scheletri ben custoditi in armadio blindato. Rispetto al tema della discussione, la mia opinione è che uno scrittore dovrebbe seguire l'ispirazione senza farsi condizionare dalle paventate reazioni altrui, congiunti o estranei che siano. 
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Come vi regolate con i congiunti?

14
Cheguevara ha scritto:  Rispetto al tema della discussione, la mia opinione è che uno scrittore dovrebbe seguire l'ispirazione senza farsi condizionare dalle paventate reazioni altrui, congiunti o estranei che siano. 
Mio esimio [font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Cheguevara,[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]sono concorde con te, visto che comunque, nonostante le sconvenienti letture dei miei scritti, e l'iniziale mutismo di imbronciata ripicca, dopo sette giorni a ripreso a parlarmi ( quasi, quasi, la invito a leggerne un altro, poiché alla fine nel silenzio si godeva anche una certa pace), mi sono risolto a procedere come lo spirito mi ispira e comanda.[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Non mi autocensurerò, ma andrò avanti a raccontare con sprezzo del pericolo.[/font]
[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Grazie amico mio del gradito contributo.[/font]

[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]Un saluto :)[/font]

Re: Come vi regolate con i congiunti?

15
Nightafter ha scritto: poi la sera inviperita mi ha detto
Le femmine fanno sempre così. Non ci badare ;)

Sono problemi suoi, a un certo punto. Se preferisce Fabietto Volino, lasciaglielo ché solo questo si merita :)

Dal canto mio, io non avrei mai sposato una che he quelle preferenze. Io farei una specie di accordo prematrimoniale, in cui lei stessa (la mia eventuale quasi-sposa) dichiara che preferirà dyskolos al Volo, qualunque cosa accada, nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia… Finché morte non ci separi, e altre menate del genere ;)
Siccome il problema si potrebbe teoricamente presentare pure nel mio caso, ho dedicato un personaggio dei miei scritti a mio padre descrivendolo come una sorta di supereroe che sconfigge tutti e cambia il mondo. Così, se legge i miei romanzetti, non si può lamentare. Né lui né nessun altro, tièè :)
Questo non limita la mia espressione, anzi la accresce. Al posto tuo dedicherei un intero racconto alla tua gentile ("seeee fantasiaaaaa", come ha detto lei) consorte, in cui lei vince su tutto e tutti, conquista l'universo e rimane l'unico essere vivente nello stesso.
Il Sommo Misantropo

Re: Come vi regolate con i congiunti?

16
@Nightafter  vedo adesso l'argomento.
Ti fornisco la mia risposta e non so se possa aiutarti. Prendo spesso spunto da persone realmente esistenti, mi viene e quoto dyscolos quando dice che non avrebbe sposato una compagna così- cioè che  legge Fabietto Volino - ma, per me che sono donna, non funziona in questo modo. Ormai è trascorso troppo tempo dalla tua richiesta, e quindi, devi soltanto chiederti se tua moglie ti fa stare felice. Tutto il resto verrà da solo. Spero di esserti stata utile, anche in ritardo. Ti rileggeremo?
Rispondi

Torna a “Agorà”