Re: Che lavoro fate?

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@dyskolos potresti portare un problema o semplicemente voler appunto riscoprire le tue potenzialità. Con minimo tre incontri e massimo quindici si stabilisce insieme l'obiettivo e poi a seconda delle circostanze si progetta un percorso. Durante gli incontri si utilizzano varie tecniche artistiche il cui fine è stare nel processo e non la ricerca di un bel risultato estetico. Non voglio farmi ulteriore pubblicità, ma se vuoi approfondire il discorso puoi scrivermi un mp. :)

Re: Che lavoro fate?

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Lavori ne ho fatti diversi, ma non credo che il mio percorso passato possa interessare. Attualmente l'unica cosa che assomigli a un lavoro è la coltivazione di un orto di 200 mq. Poi faccio la spesa, esco col cane, ogni tanto cucino, leggo molto e scrivo poco. A volte mi sembra di assomigliare al protagonista di "cammina, cammina" di Pino Daniele.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Che lavoro fate?

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Sono in pensione dal 2016. Sono stato per trentasei anni nell'Esercito.
Ho sempre avuto la passione per la scrittura e la lettura fin da prima che imparassi a leggere, guardando i disegni dei fumetti  e dei libri illustrati, immaginandomi le storie...
Ho una stanza strapiena di libri  fino al soffitto e un modesto portatile sopra un tavolo di legno degli anni Cinquanta.  Ogni tanto riprendo i miei studi di arabo, lingua che ho imparato da giovane, nonché del tedesco, ho dei nipoti tedeschi. Con lo spagnolo me la cavo parlando un sardo  leggermente modificato,  mentre l'inglese lo capisco e lo leggo ma lo parlo poco. Mi occupo del giardino davanti a casa, 2000 metri quadri fra alberi, piante grasse ed erba. C'è anche un grande cipresso che amo moltissimo, lo piantò mio padre quando ero un ragazzo.
Ho tre gatti che vivono liberi e felici nel giardino e dormono in garage dentro una scatola di cartone.  Tanta erba in giardino, che taglio periodicamente. Coltivo anche una piccola vigna poco lontana da un fiume e rovine di nuraghi e tombe dei giganti. Faccio il vino e l'acquavite. Nell'acquavite ci metto in infusione per qualche mese le carrube di una pianta che ho finché si colora di ambra e ogni tanto ne bevo un bicchierino dopo mangiato. A circa 80 metri da casa c'è il mare con un isolotto al largo.
Avrei voluto fare altro in questa vita, ma non è stato possibile. Questo non è il mio tempo comunque, non mi piace. Se avessi potuto scegliere avrei voluto essere Saulo di Tarso che comprende lo scopo della sua vita sulla via di Damasco e proseguire. 
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)
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