Re: Spezzoni di film che piacciono

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Alberto Tosciri ha scritto: lun dic 12, 2022 4:38 pmQuando inserii questa piccola, diciamo "rubrica"  per mettere ritagli di svariati film che ci avevano  particolarmente colpito mi sarebbe piaciuto intavolare discussioni e commenti a tal proposito.
Hai ragione, sarebbe interessante sapere perché una certa scena o film ci hanno colpiti, e poterne discutere con altri che lo hanno visto, altrimenti rischia di essere solo un elenco. Io cerco sempre di motivare le cose che metto, ma mi pare che, a parte te, non ci sia molta voglia di discuterne...

Per riagganciarmi al precedente, questo è un altro film dove le sfumature forse stonano con quelle dominanti, perché nonostante il regista sia conosciuto (è lo stesso di Basic Instinct) non ho trovato neanche una scena. Black Book è ambientato durante la seconda guerra mondiale, e si concentra sulla resistenza anti-nazista in Olanda. Il film parla di stragi e corruzione non solo da parte di funzionari tedeschi, ma anche di presunti benefattori locali, come medici e partigiani. Il messaggio è: l'avidità non ha patria né colore politico, e in tempi disperati è difficile capire di chi fidarsi. È una lezione dura, che la protagonista impara a sue spese. Io l'ho apprezzato proprio perché diverso, più pessimista ma più realistico

Ci capita di non avere davvero la consapevolezza di quanto potere abbiamo, di quanto possiamo essere forti (A. Navalny)
Qualunque sia il tuo nome (HarperCollins)
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Re: Spezzoni di film che piacciono

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Silverwillow ha scritto: Hai ragione, sarebbe interessante sapere perché una certa scena o film ci hanno colpiti, e poterne discutere con altri che lo hanno visto, altrimenti rischia di essere solo un elenco. Io cerco sempre di motivare le cose che metto, ma mi pare che, a parte te, non ci sia molta voglia di discuterne...
Devo darti ragione, anche se sarebbe stata bella la partecipazione e un pizzico d'entusiasmo anche da parte di tanti altri.
Non tutti possiamo amare il cinema ma penso che chi ama forme espressive come la scrittura non può restare indifferente davanti a buone opere cinematografiche che in fondo sono trascrizioni di sceneggiature, spesso derivate da romanzi o comunque opere letterarie.
Non ho visto il film del quale hai postato lo spezzone, ma da una pur rapida ricerca e collegamento con altre opere del genere, nonché lettura della trama, me ne sono fatto un'idea, anche perché amo narrative che trattano questi argomenti. Da diversi anni, anche se ormai troppo tardi (ma forse non è ancora troppo tardi) ci sono autori che narrano gli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale per come effettivamente devono essersi svolti, nel senso che si è abbandonata, spero, la stantia nonché falsa narrativa del tedesco tutto cattivo e demoniaco e dell'alleato assolutamente buono e angelico, salvatore del mondo... Non sto negando l'orrore del nazismo, tuttaltro. Ma anche il fatto che diversi soldati che portavano l'uniforme tedesca pur non condividendone i folli ed esaltati ideali pagassero con la vita per essersi alla fine opposti, come l'ufficiale amante della ragazza olandese, deve far pensare, far incanalare la propria ideologia pura e dura a prescindere anche verso altre sponde, altri sbocchi interpretativi. In parole povere: porsi interrogativi, porsi delle domande, analizzare la storia, anche quella che potrebbe non farci comodo perché contrasta con la vulgata che abbiamo sempre amato e seguito, non curandoci del resto. Io ho sempre ragionato così. Purtroppo le mie parole nel passato sono state  mistificate da taluni con mio grande dispiacere, facendomi passare per quello che non sono mai stato in vita mia.
Ultima modifica di Alberto Tosciri il mer dic 14, 2022 5:31 pm, modificato 1 volta in totale.
Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
(Apocalisse di S. Giovanni)

Re: Spezzoni di film che piacciono

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Posto un pezzo di "Uomini contro" di Francesco Rosi, con il grande Gian Maria Volontè nella parte di un tenente distrutto dall'assurdità della guerra.
È tratto dal libro autobiografico "Un anno sull'Altopiano" di Emilio Lussu, che fu ufficiale della Brigata "Sassari" nella Prima Guerra Mondiale. 
Un folle generale italiano manda a morte i suoi uomini come se fossero birilli, dotandoli di armature che a suo parere avrebbero resistito alle mitragliatrici. Nel film (ve  lo consiglio: indigna altamente) questo folle generale è convinto che le armature consentiranno la vittoria: gli antichi romani, dice, vinsero le guerre perché avevano le armature.
Finirà come vedrete. 
Ma non è questo che mi interessa, per quanto mi dispiaccia.
Nel seguente insensato ordine di attacco frontale contro le mitragliatrici (non venivano mai aggirate verso i costoni laterali delle montagne, meno  difesi da postazioni, per non contravvenire a libretti di strategia scritti da altri generali che amavano gli attacchi frontali, come partite di scacchi o attacchi sul campo rimasti ai tempi di Napoleone), gli Austriaci fanno una strage con  le mitragliatrici e a un certo punto, allibiti dalla stupidità di un simile attacco, smettono di sparare e urlano in italiano uno straziante, doloroso "Basta!"
Lo spezzone si interrompe nel punto in cui il tenente ordina a sua volta basta ai suoi uomini di non sparare più.
Si vede appena che dalle linee italiane il folle generale, resosi conto della situazione, ordina di far fuoco contro i suoi stessi uomini, che per la sua follia sono dei "traditori".

Nel prosieguo del film il tenente, invaso dalla rabbia nel vedere la pietà austriaca e la follia dei suoi comandanti, cerca di ordinare di sparare verso le linee italiane, nel punto dove il generale li osserva con il binocolo.

Si salveranno solo coloro che resisteranno e disobbediranno a oltranza, il resto perirà.
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Re: Spezzoni di film che piacciono

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Alberto Tosciri ha scritto: In parole povere: porsi interrogativi, porsi delle domande, analizzare la storia, anche quella che potrebbe non farci comodo perché contrasta con la vulgata che abbiamo sempre amato e seguito, non curandoci del resto. Io ho sempre ragionato così.
Sono del tutto d'accordo su questo. Io ho le mie idee, ma mi piace di più ascoltare e cercare di capire quelle diverse piuttosto che quelle uguali. Mi danno la possibilità di definire meglio le mie, e di aggiungere alla mia visione del mondo anche dettagli in apparenza stonati, ma che finiscono per integrarsi senza nessun attrito.
Alberto Tosciri ha scritto: Posto un pezzo di "Uomini contro" di Francesco Rosi, con il grande Gian Maria Volontè
Grazie, lo cercherò. La prima guerra mondiale è ancora molto viva qui in Trentino. Finora il mio punto di riferimento, quello che illustra meglio l'assurdità di quella guerra, è stato Remarque, ma ogni aggiunta è la benvenuta.

Metto un altro film che ho amato, molto diverso nel genere: un dark fantasy storico. Il labirinto del fauno unisce i tratti tipici di una fiaba nera a una realtà drammatica come la guerra civile spagnola. Il risultato ha i tratti migliori di entrambi i generi, e nonostante l'atmosfera triste (sottolineata da una degna colonna sonora) tiene incollati fino alla fine. ll regista, Guillermo del Toro (attualmente nei cinema con la sua originale e discussa versione di Pinocchio) ha tirato fuori in questo film il suo meglio, a mio parere: è angosciante e coinvolgente (il finale rimane aperto, e il destino della piccola protagonista dipende da cosa lo spettatore preferisce credere). Bellissimo, ma da vedere con un fazzoletto a portata di mano...   :P 

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Re: Spezzoni di film che piacciono

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Silverwillow ha scritto: mer dic 14, 2022 12:40 amHai ragione, sarebbe interessante sapere perché una certa scena o film ci hanno colpiti, e poterne discutere con altri che lo hanno visto, altrimenti rischia di essere solo un elenco. Io cerco sempre di motivare le cose che metto, ma mi pare che, a parte te, non ci sia molta voglia di discuterne...
Concordo, ma non me la sento di farne una colpa a nessuno perché credo sia anche questione di tempo (e conseguentemente di voglia, in effetti). Questa sera però sono in vena e ci provo.
Blade Runner mi è sempre piaciuto oltre che per la sua fantascienza dal gusto vintage (che oggi forse non possiamo nemmeno più definire tale, cioè fantascienza), per la cura maniacale del particolare. Si sarebbe potuto fare un film più che degno per i tempi con la metà della roba che c'è nel film. Il fatto è che l’arte è lavoro, non ho dubbi in proposito, è per questo non è sbagliato associare il termine ai risultati più alti e raffinati di molte professioni artigiane, cioè a manifatture che non sono specificatamente prodotti intellettuali o dell'immaginazione: perché non solo l’arte è lavoro, ma allo stesso tempo è amore per il proprio lavoro. Fare arte è un’azione fine a sé stessa e non può essere altrimenti perché, diversamente, diverrebbe un mezzo e non un fine. Questo è un film e quindi ci hanno messo dei soldi, eppure non credo che l'impegno che vi è stato profuso puntasse unicamente al ritorno economico. Il rischio era troppo grosso, dato l'investimento, quindi credo ci sia stata anche la voglia di realizzare qualcosa di speciale.

      

Re: Spezzoni di film che piacciono

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Bob66 ha scritto: Concordo, ma non me la sento di farne una colpa a nessuno perché credo sia anche questione di tempo (e conseguentemente di voglia, in effetti). Questa sera però sono in vena e ci provo.
Naturalmente sono daccordo, molti di noi non hanno tempo nè voglia di commentare spezzoni di film, spesso non lo faccio neanche io che pure amo metterne anche fuori da questo topic, a compendio o spiegazione di qualche argomento inserito nei racconti.
Per ogni cosa ci vuole sempre il suo tempo e la sua misura  :)
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Re: Spezzoni di film che piacciono

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Questa scena finale del film L'impero del sole, di Spielberg, mi ha sempre commosso.
Christian Bale, un ragazzino nel 1987, anno del film, impersona J. G. Ballard, uno scrittore che amo e che all'epoca dei fatti si trovava in Cina con i genitori, il padre lavorava all'ambasciata inglese.
Quando i giapponesi invasero i possedimenti inglesi in Cina Ballard perse i contatti con i genitori e finì in un campo di prigionia, dove rimase quattro anni. La sua infanzia e la sua adolescenza...
Non mi sogno di raccontarvi il film, per quanto ne sarei tentato... non preoccupatevi  :)
E non segnalo anche un fantastico John Malkovich che impersona un losco personaggio che però a modo suo si prende cura di Ballard ragazzino, completamente solo nel campo di prigionia, facendogli vivere una vita "quasi "normale" seppure ricca di momenti drammatici e crudeli.
Nella scena finale, dopo lo sgancio dell'atomica che Ballard vide a grande distanza, è chiaro che gli americani hanno vinto. Il ragazzino raccoglie i viveri che gli alleati sganciano con i paracadute e gira in bicicletta per il campo, che tutti hanno abbandonato, invaso dalla felicità. Il campo di prigionia era diventato il suo mondo. 
Quando incontra i soldati americani penetrati nel campo rimane però interdetto. Si è arreso ai giapponesi anni prima (anche quella scena commovente, i giapponesi non badavano a lui) e nella sua ingenuità di bambino  non trova di meglio da fare che arrendersi anche agli americani, porgendo loro una lattina e sussurrando "Io mi arrendo".
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Re: Spezzoni di film che piacciono

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Per quanto abbia trovato tutto l’impianto narrativo del film abbastanza scontato e “già visto”, diciamo così (di “freak” sul genere se ne sono visti tanti e talk show di quel tipo lì sono già stati ampiamente oggetto e soggetto di film e canzoni che li hanno impallinati in tutti i modi. Un po’ come quelli di casa nostra che sembra non piacciano più a nessuno eppure ancora li guardano in tanti), la scena in questione la trovo tecnicamente perfetta, dall’effetto cromatico alla recitazione (superbo Joaquin Phoenix), dalla scrittura alla curiosa alchimia tra comics e drammatico. Dispiace un po’ che un monologo così ben calibrato debba risolversi in una plateale scena violenta e sanguinosa come ormai se ne vedono in continuazione, e che in parte ne sminuisce lo spessore, ma in fondo stiamo parlando dell’ennesimo capitolo della saga di Gotham City e mica si può pretendere. Semmai fa strano proprio il fatto che sia un film di genere come questo, che ha origine fumettistiche, a formulare una denuncia così dura e affilata all’efferatezza mediatica che non è soltanto americana. Il programma "Le Iene" ha di recente indotto, direi quasi fisicamente, uno squilibrato al suicidio. Quest'ultimo, a sua volta, ha avuto una grossa parte di responsabilità nel suicidio di un ragazzo, lo so, ma c’è una bella differenza tra crimine privato - e non premeditato - e crimine della tv pubblica - non premeditato? Mmm… Di sicuro non perseguito, e questa è forse la ragion d'essere di quella scena, ovvero l'impotenza del comune cittadino, in particolare se ai margini del sistema, di fronte al giustizialismo morale e peloso della televisione. Il fatto è che di violenza e sangue e semplificazione ci si sente un po’ inflazionati, e forse è per questo che guardo ormai pochissimi film.     

Re: Spezzoni di film che piacciono

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@Bob66 

Ho molto apprezzato Joker, Joaquin Phoenix è un grande attore che notai fin dalla sua interpretazione di Commodo, nel film Il gladiatore. La scena inserita è emblematica, il naturale risultato di una società impazzita e per me il paradigma di questa società malata è rappresentata dal personaggio di Rober De Niro, ne abbiamo tanti così, suddivisi a vari livelli di arroganza, onnipotenza, stupidità e incapacità di empatia. Ma ci sono altri rappresentanti della società impazzita e arrogante nel film: i poliziotti ottusi che inseguono Joker, i teppisti ammazzati da Joker, il vero padre di Joker, personaggio altolocato che si considera inattaccabile e che fa la fine che merita nella notte della rivolta, la dottoressa che alla fine del film esamina Joker in un ospedale e gli chiede perché stia ridendo. Sentendosi rispondere che ride di una cosa divertente lei gli chiede se abbia voglia di parlarne con lei e Joker, smettendo di ridere, le risponde di no, che sarebbe inutile. Senza aggiungere che tanto, una persona come quella dottoressa, non capirebbe mai. Anche lei non fa una bella fine, fatta palesare dalle impronte di sangue di Joker che si allontana dal suo studio inscenando una sorta di danza nel corridoio dell'ospedale.
Un film che si presta a molteplici analisi e ricco di significati.

Condivido anche io la scelta di guardare pochissimi film, specie di questi ultimi venti anni, in particolre americani. Molti, non dico tutti, non hanno mai avuto niente da dire, ma hanno fagocitato le menti di chi li guardava condizionandone comportamenti e scelte.
Io personalmente sono anche sensibile al doppiaggio italiano. Abbiamo i migliori doppiatori del mondo, indiscutibile, ma grazie anche a loro ci siamo impigriti nel voler imparare l'inglese.
Quando poi nelle voci, specie delle donne e dei bambini si sente la vaga inconfondibile  cadenza romanesca... bè, perdo interesse per il film, non lo trovo più credibile e lo metto in lingua originale, con sottotitoli in inglese in quanto non sono bravo in inglese.
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Re: Spezzoni di film che piacciono

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Ok, ora ci ho preso gusto. 
Questa scena potrò riguardarla cento volte (vabbè, magari non consecutivamente) e, credo, continuerà a farmi venire i brividi. Ha in sé un potenziale emotivo che trascende il cinema, la narrativa, l'arte stessa, per andare a parare nel paradosso temporale di questa vita che è un attimo solo, fuggente o meno, eppure evolve e viene da noi percepita come una storia, un percorso, un rosario di attimi l'uno attaccato all'altro. La situazione immaginata e realizzata nasce da una delle migliori idee formulate in ambito creativo. Chi ha intenzione di vedere il film non guardi il video perché si vedrebbe irrimediabilmente spoilerata una delle finali più belle e commoventi mai viste. Nel video poi si vede anche la conclusione del film vera e propria, improbabile e sentimentalista, tipica dell'immaginario americano che quasi mai riesce a contenersi e a fermarsi dove dovrebbe. Comunque questa scena rimane meravigliosa. Il bel tema musicale di Zimmer, la plausibilità con cui viene reso sul volto della figlia il salto temporale, la recitazione di entrambi i personaggi e tutto l'impianto narrativo che la precede e che in questa scena si sublima. Interstellar è sicuramente il film di fantascienza più raffinato, più autoriale, più stiloso che io abbia visto, e lo è in misura tale da travalicare il genere e assurgere al livello  delle migliori opere di carattere esistenzialista. 

Re: Spezzoni di film che piacciono

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Alberto Tosciri ha scritto: Molti, non dico tutti, non hanno mai avuto niente da dire, ma hanno fagocitato le menti di chi li guardava condizionandone comportamenti e scelte.
Quasi tutti, a mio avviso, ma è un po' la storia del cane che si morde la coda, perché i film nascono con lo scopo primario di piacere a chi poi dovrà andare a vederli. Sono investimenti economici, dopotutto, e in America non godono certo di quelle sovvenzioni statali che da noi rendono conveniente (meno che in America, certo, dove sono abituati a numeri ben diversi) l'atto stesso di farli uscire, a prescindere poi che piacciano o meno. Quindi credo sia anche possibile che il generale intorpidimento intellettuale di chi non è più stupido ma semplicemente, e magari legittimamente, ha un'idea di svago diversa, o che magari reputa lo sforzo intellettuale come qualcosa di inutile, in altre parole la domanda, possa aver influenzato l'offerta.
A me viene da dire: aaahhh i bei film di sostanza e intelligenza di una volta, Sidney Lumet, Robert Altman, Arthur Penn, ma sono 
discorsi che appartengono a ogni generazione, credo. Vabbè, sto invecchiando, questo è poco ma almeno è sicuro.  :P

Re: Spezzoni di film che piacciono

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@Bob66 
Indubbiamente i film nascono per puro piacere intrattenitivo e per fattori commerciali ma alcuni registi hanno tentato di spingersi oltre. Al di là di film a uso politico o propagandistico vario, alcuni cercano di dare o mandare dei messaggi.
Ad esempio io non ho mai visto la serie di Matrix, ma dalla sua controstoria e controanalisi che vedo in rete lo ritengo qualcosa di preoccupante, andando oltre gli effetti scenici.
Non ho visto Interstellar; un tempo su qualunque cosa ci fosse l'impronta di Einstein andavo letteralmente fuori dalla gioia di vedere finalmente una "verità" così esaltante e intrigante alle risposte sul mondo. Un pò come la teoria di Darwin, alla fine sono rimasto deluso sia da Einstein che da Darwin, da quest'ultimo da molto tempo, Einstein è durato di più nelle mie credenze e speranze.
Quando vedo film, documentari, analisi, mappe e quant'altro su pianeti e galassie... rimango con molti dubbi e domande.  Per me vari mondi, anche infiniti, anche in continua espansione ritengo possano esistere senza staccarsi dalla Terra, come esistevano le Americhe prima che fossero "scoperte" dal famoso  Cristoforo Colombo. Eppure esistevano anche prima, qualcuno ne parlava come fosse una storia mitica, altri sapevano e non dicevano niente... C'è altro da scoprire, Google Maps segna suggestivi confini  di una mappa di Mercatore che non sono plausibili. Ma vanno bene: sono belli e comodi, ci siamo abituati e risolvono tutto.

Sarebbe un discorso interessante ma lunghissimo da affrontare e qui discutiamo su sentimenti ed emozioni di pezzi di film per quanto anche questi facciano parte di un tutto, di un ragionamento o modo di pensare che ci può essere congeniale.

In questa ultra piccola e poco importante sezioncina da me creata posso lasciarmi andare. 
Non fateci caso: non sono pericoloso.    :)
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Re: Spezzoni di film che piacciono

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Spezzone del film Bridge on the River Kwai, per me mitico fin dall'infanzia.
Non voglio fare una lunga analisi nè una lunga noiosa esegesi nè del film nè della mia particolare infanzia, che non interessa nessuno.
Mi soffermo sull'assurdità estrema della situazione rappresentata, assurdità per chi non sa niente di militare naturalmente e anche per chi, pur avendolo fatto anche a vario titolo non ci ha capito una mazza. Non che da militare venga infusa la scienza, ma almeno si impara, si dovrebbe imparare, a convivere con i propri simili, portare rispetto reciproco.
Non si tratta di celebrare militarismi, fascismi e altre panzanate del genere, di luoghi comuni triti e ritriti.

Qui ci sono dei soldati inglesi prigionieri dei giapponesi, nella 2^ GM. Appartengono a vari corpi eterogenei e come è la regola vengono comandati dal loro ufficiale più anziano, in questo caso un fantastico Alec Guinness, il colonnello. 
Il crudele comandante giapponese del campo, mentre indossa la sua divisa, li guarda con astio.
 Mentre i soldati inglesi si dirigono al campo di prigionia, dove verranno sottoposti ai lavori forzati per costruire un ponte di legno, distrutti, stanchi, affamati e ammalati, il loro colonnello fa fischiare una celebre marcia militare inglese, la Colonel Bogey march, per infondere coraggio. Ma è anche per infondere coraggio a sè stesso, la situazione è davvero drammatica. Per me è significativo l'attimo in cui si vedono i soldati battere il passo nel fango con i loro scarponi sfondati,  con le divise lacere e sporche sotto il sole, una situazione di estremo degrado, e in quell'attimo Alec Guinnes ha uno sguardo particolare, introspettivo, dove immagina, e noi sentiamo, la marcia con l'accompagnamento della musica che non c'è in quel contesto chiaramente.
Quella musica è un richiamo alla patria, dove marciavano nelle parate e nelle caserme, con le loro divise color kaki pulite e in ordine, i loro equipaggiamenti, la loro voglia di vivere, il pensiero di andare a casa in licenza, la tensione per un futuro incognito di guerra. Un ricordo di altri tempi più sereni, pur nell'ambito della vita militare, che poteva aiutare.

 
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Re: Spezzoni di film che piacciono

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Questo è un film che scommetto pochi conoscono: Re della terra selvaggia. La storia di una bambina povera nella New Orleans del dopo-uragano. Il film parla di molti temi importanti, come quello ambientale (la bambina immagina una mandria di creature della preistoria che si avvicinano sempre più, dopo essere uscite da un ghiacciaio sciolto, una metafora che le serve ad assimilare i drammi che attraversa). Non ho trovato la scena che cercavo, quindi, al solito, metto il trailer:

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Re: Spezzoni di film che piacciono

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Il film è "L'uomo che comprò la luna", storia di un militare sardo che si finge milanese e viene costretto dai servizi segreti a "ritornare" a essere sardo per scoprire l'uomo che in Sardegna ha comprato la luna... pazzescamente da ridere ma a tratti riflessivo.
Qui una scena dove il finto milanese, in realtà Jacopo Cullins, un attore e comico sardo, entra in un tipico locale di uno sperduto paesino dove i turisti non andranno mai e dopo aver ordinato un bicchiere di vino viene "sfidato"  tra altre cose al gioco della morra sarda e a cantare una battorina... una quartina.
Poi viene avvicinato da qualcuno che ha dei dubbi su di lui...

scena del vino


scena delle varie sfide
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Re: Spezzoni di film che piacciono

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Spezzone dal film "La destinazione", diretto da Piero Sanna.
Qui il capitano dei Carabinieri, sardo,  a un certo punto di una certa inchiesta, davanti al Procuratore, sardo anche lui, abbandona la lingua italiana infarcita di leggi e latino che non sono mai appartenuti a quel contesto e parla in sardo, ricordando al Procuratore che anche lui è sardo e gli chiede come possono garantire la pace della loro gente - sottinteso -  con un modo di procedere  totalmente estraneo. Il Procuratore sembra capirlo. 
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