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da Bef
Sono andata in biblioteca per la prima volta da almeno un anno, dato che l'ultima volta ancora non c'erano né mascherine né pannelli di plexiglas tra personale e utenti (non è che in quest'anno non ho letto, ho letto libri acquistati in libreria, ci tengo a precisare
) e sono tornata a casa con una riserva di testi assai eterogenea:
- NOS4A2 di Joe Hill, perché mi è capitato di vedere la serie tv ispirata al romanzo, zoppicante ma dalle idee di base interessanti, e perché volevo leggere qualcosa di suo: Romanzo di genere che più di genere non si può, ma davvero gradevole, molto tridimensionale, se posso esprimermi così, oltre alle immagini rende bene anche suoni e odori. incubi, paure, magia... tutti i crismi della narrativa del terrore, ma un qualcosa in più, forse la capacità di dipingere in modo realistico e vivido un'America che è meno rappresentata nella fiction, quella delle province rurali, famiglie molto lontane da quelle perfette dello stereotipo classe media bella, bionda, elegante. Un romanzo di puro entertainment davvero ben fatto, spero non mi deluda da qui alla fine.
- La chute, di Camus. Un romanzo breve di Camus che non conosco, era mia intenzione rileggere La morte felice, ma ho trovato questo e mi ha incuriosito.
- The plot against America di Philip Roth. Dei romanzi suoi che mi mancano questo era in cima alla lista, sono impaziente di colmare la lacuna. Tanto più che amo molto ucronie e distopie e che la penna di Roth non mi ha mai deluso.
- I primi due romanzi della Trilogie des jumeaux, di Ágota Kristóf, che ormai è considerata un classico e non conosco.
Questo al momento è il mio comodino, con un paio di altre letture saltuarie che restano sullo sfondo, disomogeneo e lunatico come me.
I intend to live forever, or die trying.
(Groucho Marx)