Re: Che libri hai sul comodino?

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Silverwillow ha scritto: Di Vonnegut ho letto solo Mattatoio n. 5, ma siccome mi era piaciuto (anche se è molto distante dallo stile che amo di solito) mi sono ripromessa di leggere altro. Fai sapere poi com'è :)
è il primo libro di Kurt Vonnegut che leggo, sono a circa un terzo (vado a rilento per via di altri impegni improrogabili), è un abile maestro della nebbia oltre ad essere dotato di una gran fantasia e una bella penna
Si guadagna da vivere come collaboratore clinico degli aggiustaossa, scrittore per una naturale propensione a inventare storie assolutamente vere.

www.piovasco.weebly.com

Re: Che libri hai sul comodino?

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Complice un periodo denso di cose e controcose, ho letto poco, seppure con costanza. Da inizio maggio a pochi giorni fa sono stato impegnato con Il pendolo di Focault di Umberto Eco. Me ne avevano parlato malissimo, ma durante la lettura - un bel viaggio, senza dubbio, 800 pagine fitte - non ho riscontrato le criticità da cui mi avevano messo in guardia. L'ho trovato piacevole, divertente, ironico specie dove va a parodiare quei meccanismi editoriali a noi tanto invisi (erano gli anni Ottanta e le cose funzionavano in modo del tutto analogo), ma anche nella presa in giro a quelli che ora identificheremmo come i complottisti del web.
Non so se consigliarlo a tutti, ma di sicuro non lo sconsiglio come hanno fatto con me. Se avete voglia di spremere le meningi su un bel gruzzolo di cartelle corpose, ne vale la pena.

Ora cambio registro, ho iniziato A sud del confine, a ovest del sole di Haruki Murakami.

Re: Che libri hai sul comodino?

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Adriano Strinati ha scritto: Non so se consigliarlo a tutti, ma di sicuro non lo sconsiglio come hanno fatto con me. Se avete voglia di spremere le meningi su un bel gruzzolo di cartelle corpose, ne vale la pena.
Condivido, al netto di tutto vale la pena leggerlo. È un libro che ha quelli che sono - secondo me, ovviamente - il pregio e il difetto abituali dei romanzi di Eco: il pregio è che ti insegna molte cose, il difetto è che in quel mare di cose rischiano troppo spesso di affogare storia e personaggi.
Un altro limite di Eco come narratore può essere la sua eccessiva razionalità, l'essere sempre presente a se stesso, un po' troppo sorvegliato, quasi mai a briglia sciolta.
Però in questo libro, almeno a tratti e soprattutto nel finale, Eco scende spesso dalla cattedra e si lascia andare a brani chiaramente autobiografici, con un conseguente coinvolgimento emotivo che raggiunge il culmine nel finale, in cui arriva a descrivere un'esperienza a modo suo quasi mistica.
Molte pagine di satira sono divertenti, sia quelle sull'editoria che quelle sul complottismo, che ha una lunga storia che precede di molto Internet.
Uno dei più famosi antesignani del repertorio Kazzenger, tutto il minestrone a base di Atlantide, alieni, piramidi, Templari, Stonehenge, etc., fu proprio un italiano, tale Peter Kolosimo, i cui libri scritti negli anni '50 vengono tutt'ora ristampati (e non a caso nella quarta di copertina c'è Giacobbo).

Tutto questo universo di complottismo, negazionismo, etc., sta molto a cuore a Eco, perché interessa la teoria della conoscenza, cioè lo studio dei criteri e degli strumenti che possediamo per accertare la "verità" dei fatti. Come possiamo essere certi che un determinato avvenimento storico (o anche di attualità) sia accaduto davvero come ci viene raccontato? Quali mezzi di verifica abbiamo? Il mettere tutto continuamente in dubbio non ci trascina in una sorta di anarchia della conoscenza, in cui tutto può essere indifferentemente vero o falso?

In tempi di web dominante e di social network in cui chiunque può dire la sua su tutto e, teoricamente, a tutto il mondo, il Pendolo è un libro che può servire a riflettere su questi temi.

Re: Che libri hai sul comodino?

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Finito ora "Una vita come tante" di Hanya Yanagihara.
Intenso è il primo aggettivo che mi viene in mente. Poi brutale come promesso in quarta di copertina (che poi è il vocabolo che mi ha indotto all'acquisto dopo mesi di tentennamenti - 1091 pagine eh) ma anche dolcissimo. "Perché vivere?" è una domanda a cui credo sia impossibile rispondere accontentando tutti, ma pochi, rari libri hanno la capacità di avvicinarsi alla radice delle nostre emozioni e, se prevedibilmente non possono darci quella risposta, hanno la forza di indurci a riflettere (so che questo libro girerà a lungo nella mia testa) e di affinare le nostre consapevolezze.
Il titolo italiano è un mistero, nel senso che non ci arrivo a comprendere, data la sterminata quantità di materiale da cui attingere un titolo diverso (e migliore) si dovesse infine optare per uno tanto banale e poco pertinente. 
La vita di Jude St. Francis "una come tante?" Ma per piacere, lo hanno letto il libro?  :P

Re: Che libri hai sul comodino?

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Ho finito 'L'Assassinio del Commendatore' di Haruki Murakami e ho trovato le consuete caratteristiche della maggior parte dei suoi libri. Sa creare atmosfere oniriche, impalpabili e inclassificabili, spesso molto coinvolgenti e suggestive. Nello stesso tempo, però, ci sono troppe lungaggini e situazioni che non vengono mai realmente approfondite. Nel complesso, comunque, mi è piaciuto, ma incomincio a trovare la sua formula risaputa e un po' stucchevole. Ora ho iniziato 'Luna Chiama Terra', un romanzo di fantascienza dell'inglese Charles Eric Maine. 
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