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nanoFatato ha scritto: lun gen 04, 2021 2:15 pm Al momento sto ultimando la gustosa traduzione di Fatica de "Le Due Torri", poi ho pronto "Lonesome Dove" di McMurtry (che non ho mai letto e conosco solo per le pellicole tratte dai suoi lavori).
Lonesome Dove è un western stupendo, che mi ha segnato. Quasi mille pagine che volano.
Io sto rileggendo Ubik, di P. Dick, e credo che presto lo rifarò anche con Mentre Morivo, di William Faulkner.
Barone sbracato che non chiede dazio né gabella.

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Anch'io ho trovato un'esperienza di lettura trascinante "Lonesome Dove". Da lettore abituale di narrativa di genere non pensavo che un western potesse prendermi così tanto. Già ho sul Kindle "Streets of Laredo", il seguito, e prima o poi leggerò i due sequel. Ora, invece, sto leggendo "Luna" di Ian McDonald, un mischione di "Dallas", "Il trono di spade" e parecchia altra roba in chiave fantascientifica, con una serie di famiglie in lotta per lo sfruttamento della Luna. Sembra promettere bene, comunque lettura intrigante.

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Plata ha scritto: sab gen 09, 2021 11:29 am Lonesome Dove è un western stupendo, che mi ha segnato. Quasi mille pagine che volano.
scionscion ha scritto: Anch'io ho trovato un'esperienza di lettura trascinante "Lonesome Dove". Da lettore abituale di narrativa di genere non pensavo che un western potesse prendermi così tanto.
Davvero? Ottimo, mi rincuorate un po'. Non è la lunghezza a spaventarmi, ma il genere che, appunto, mi trova del tutto spiazzato se messo su pagina.

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Sto leggendo Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer e non riesco a lasciarmi prendere. Se da una parte mi piace molto il suo stile, dall'altra mi confonde moltissimo, qualcuno l'ha letto? Ha un linguaggio che apprezzo molto, ricco e diretto allo stesso tempo, ma poi si perde dietro a troppi flash back mal segnalati che mi confondono e mi fanno perdere la linea narrativa.
https://www.edizioniel.com/prodotto/lan ... 866568070/
https://www.edizionipiuma.com/it/i-disobbedienti/
Linda e la montagna di fuoco

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Black ha scritto: mar gen 12, 2021 11:04 am Ho visto il film (che ho apprezzato molto) e avevo intenzione di leggerlo in futuro, ma il tuo commento mi scoraggia un po'. :hm:
Non sapevo ci fosse il film, ora vado a cercarlo (y) in effetti, forse in film rende meglio con la struttura che ha
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Linda e la montagna di fuoco

Re: Che libri hai sul comodino?

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Kikki ha scritto: mar gen 12, 2021 8:38 am Sto leggendo Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer e non riesco a lasciarmi prendere. Se da una parte mi piace molto il suo stile, dall'altra mi confonde moltissimo, qualcuno l'ha letto? Ha un linguaggio che apprezzo molto, ricco e diretto allo stesso tempo, ma poi si perde dietro a troppi flash back mal segnalati che mi confondono e mi fanno perdere la linea narrativa.
Ciao Kikki. L'ho letto un paio di anni fa e ti dirò che a livello emozionale lo ritengo uno dei migliori che ho letto in questi due anni in quanto, lo confesso, ho pianto (e non mi capita spesso coi libri). La trama portante del ragazzino è intercalata dal POV dei nonni e i flashback alla II guerra mondiale, anche a me ha "smontato" un po' perché ero avido di seguire il ragazzino. Se questo aspetto non ti disturba oltremodo il libro vale la pena. Lo stile piacevole e leggero viene in aiuto.

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Wild Cards - L'origine, una raccolta di racconti. Andavo di fretta e, nel leggere il nome di George R.R. Martin In copertina, l'ho comprato subito leggendo a malapena l'incipit o la seconda di copertina. A quanto pare il titolo è un po' clickbait, lui è solo il "curatore" della raccolta, che è invece stata scritta da autori che a me sono sostanzialmente sconosciuti. Il ritmo non è troppo incalzante e lo stile cambia molto tra un racconto e l'altro, alcuni di essi sembrano fini a se stessi mentre altri contribuiscono maggiormente alla storia. In conclusione, al momento non mi piace un granché in quanto molto confusionario.
www.francesconicolowriting.com
Tulipani (2021)

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Bef ha scritto: gio gen 07, 2021 10:29 am Ho letto poche cose di Capote ma Colazione da Tiffany e A sangue freddo sono di sicuro tra i libri che più mi hanno colpito negli ultimi anni. Quando poi si pensa che A sangue freddo è il primo libro di quel genere, a metà tra documentario e romanzo, un lavoro giornalistico di inchiesta impeccabile, uno stile narrativo che non è invecchiato. Un mostro, Capote era un mostro di genialità.
Finito oggi, wow. Sono rimasta senza parole. Un costruzione davvero magistrale, un montaggio pazzesco per rendere un quadro davvero vivido, complesso. Scrittura perfetta.

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Kikki ha scritto: mar gen 12, 2021 8:38 am Sto leggendo Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan Safran Foer e non riesco a lasciarmi prendere. Se da una parte mi piace molto il suo stile, dall'altra mi confonde moltissimo, qualcuno l'ha letto? Ha un linguaggio che apprezzo molto, ricco e diretto allo stesso tempo, ma poi si perde dietro a troppi flash back mal segnalati che mi confondono e mi fanno perdere la linea narrativa.
Io lo lessi a suo tempo, e ricordo che non mi era piaciuto granché. Un libro decisamente sopravvalutato.
https://andydreams.it
Pagina facebook ufficiale: https://www.facebook.com/Alessandro-Mar ... 4917158086
Instagram: andydreams_books

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Sono a tre quarti del voluminoso libro di Scurati, il secondo della trilogia "M", titolato "L'uomo della Provvidenza". Data la mia età, la cronaca dei fatti su cui è basato il libro mi era più o meno nota, eppure è sorprendente constatare come l'azzeramento della democrazia e l'abolizione dei diritti acquisiti sia stata al tempo resa possibile da divisioni, manipolazioni e false motivazioni nuovamente riscontrabili negli attuali populismi, risorti un po' ovunque come cadaveri dalle tombe. La cosa preoccupante è che del lezzo che emanano si accorgano in pochi.
Mario Izzi
2025 - Sopravvissuti
(in)giustizia & dintorni
Dea
[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Che libri hai sul comodino?

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Ho recuperato la prima edizione di Letteratura Negra del 1961, due volumi, poesia e prosa, prefazione di Pier Paolo Pasolini. Per la poesia africana, in particolare, credo sia, sebbene datata, l'unica grande antologia in italiano. Ed è legittima la domanda: perché abbinare scrittori di nazioni così diverse, perché ci sono anche gli Stati Uniti, c'è anche Cuba, il Sud America, in base al colore della pelle? Oggi forse non avrebbe più quel senso, ma tra quegli scrittori c'era una linea comune, legata alla storia comune, dalla deportazione degli schiavi, alle colonie, ai movimenti di indipendenza africani, alla segregazione, alla discriminazione, ai canti, agli spirituals (quanta importanza hanno gli spirituals nelle poesie di certi poeti americani ad esempio e da dove arrivano gli spirituals?). Pasolini termina la sua prefazione ai due volumi con questa poesia di Frank Marshall Davis, che si adatta così bene a questi giorni:

Voi discepoli del progresso
di tutto ciò che progredisce
comunisti, socialisti, democratici, repubblicani
guardate il quadro d'oggi:
non è bello a vedersi.
Intanto i barattoli della vernice traboccano
c'è una nuova tela per soddisfare le richieste.
Voi direte
«Ma non sono affari miei»
oppure modellerete questa parte
in modo che il suo ritratto si adatti
al salone accecante di sole
dell'America ideale?
Distanze/E quindi ce ne andremo/senza poterci salutare

Re: Che libri hai sul comodino?

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Continuo Prateria di William Least Heat-Moon.
Ho iniziato e finito Le ricette della signora Tokue, libro fin troppo semplice e didascalico, non sono il target per opere di questo tipo, credo, ma ha comunque il merito di trattare un argomento originale e importante. Che non mi sarei aspettata da questa lettura e che non conoscevo. Una malattia che relegavo ai libri di storia. E le leggi che la riguardano.
Ho finito La famiglia Karnowski, bellissimo, una saga familiare in tre generazioni con ascesa e caduta, con personaggi interessanti, una vivida descrizione dell'ambiente, che si ferma a un passo dal culmine dell'Olocausto, con l'emigrazione in America. Prima o poi recupererò altro dell'autore.
Finito anche Riparare i viventi, che forse mi è piaciuto un briciolo di meno di Nascita di un ponte, ma ho comunque apprezzato tantissimo. Con tanto di superlativo. La storia di una donazione di organi. Una notte. Una morte. Il trapianto. In mezzo tutto quello che accade, adoro la sua scrittura iperrealista, materica, tecnica ed emotiva. Precisa e fluviale, tutto nello stesso tempo. So che per molti è proprio quello lo scoglio, per me, è fenomenale. E' diventata una delle mie scrittrici preferite, credo di arrivare esattamente dove vuole portarmi. Ecco, qua sono la lettrice target.
Iniziato Il posto di Annie Ernaux, primo libro che leggo dell'autrice. Per ora molto asciutto, rigoroso.
Iniziato il manga memoir Il diario della mia scomparsa di Hideo Azuma, il "padre" di Pollon e Nanà che ha attraversato fasi di depressione e vita da senzatetto nella sua vita, che sono quelle che racconta in questo fumetto, in modo ironico e sincero. Mi sta piacendo.
Infine ho iniziato un audiobook, Questa è l'America di Francesco Costa, visto che mi sono regalata l'abbonamento a Storytel. Interessante, alcune cose già le sapevo (quando dice che abbiamo un'idea del'America che non è reale perché ci basiamo sulle serie tv, beh, diversi argomenti di cui parla io li conosco grazie alle serie tv, anche, ad esempio il problema della dipendenza da antidolorifici/eroina o il caso Bundy - in Homeland c'è un episodio super ispirato a quell'evento, con tutte le implicazioni politiche e sociali), comunque un ascolto interessante, anche se non recente, siamo a non molto dopo l'elezione di Trump credo come data di uscita.
E ultimo, un altro memoir, La valle oscura, di Anna Wiener, sulla Silicon Valley. Ne ho letto appena un sesto ma mi ero aspettata qualcosa di un po' diverso. Ovvero che l'autrice fosse un'informatica, che fosse più dentro alcune questioni. Invece è una ex editor con formazione umanistica e la cosa mi ha spiazzata. In questo periodo mi sono disintossicata dai social e trovo interessante valutare i piccoli cambiamenti nella mia vita. Quindi letture sull'argomento mi interessano, e lo dico mentre comunque resto immersa in tutto ciò che è tecnologia, con Google Home che ha appena parlato proprio ora che scrivo. Mi sembra di essere immersa nella fantascienza, e se non penso sia per forza apocalittica, di sicuro alcune storture ci sono. I meccanismi dei social ad esempio, che è la cosa su cui mi soffermo adesso, avevano inquinato il mio modo di gestire il mio tempo. Con la stessa meccanica con cui mi accendevo una sigaretta, prima di smettere anche quelle. E la smetto pure di sproloquiare, ma è un argomento molto vasto che sarà il prossimo campo di indagine delle mie letture (e visioni). Argomento affascinante e inquietante. Come inizio però questo La valle oscura è poco centrato, almeno per ora.

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Cheguevara ha scritto: sab gen 23, 2021 2:02 pm Sono a tre quarti del voluminoso libro di Scurati, il secondo della trilogia "M", titolato "L'uomo della Provvidenza". Data la mia età, la cronaca dei fatti su cui è basato il libro mi era più o meno nota, eppure è sorprendente constatare come l'azzeramento della democrazia e l'abolizione dei diritti acquisiti sia stata al tempo resa possibile da divisioni, manipolazioni e false motivazioni nuovamente riscontrabili negli attuali populismi, risorti un po' ovunque come cadaveri dalle tombe. La cosa preoccupante è che del lezzo che emanano si accorgano in pochi.
Ho da poco letto Il complotto contro l'America di Roth, che anche se ucronico si basa in partenza su eventi reali, e trovare il motto/nome del partito America First, ritornato di moda sia in America con Trump che da noi declinato all'Italiana è sconcertante per quanto sia così facile imbonire un certo tipo di popolazione, nello stesso identico modo.

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E' proprio questo il nocciolo della questione: il "certo tipo di popolazione". Con la distanza che ogni giorno aumenta fra ricchi e poveri, con l'impoverimento delle classi medie, la cultura come si intendeva un tempo sta andando a farsi benedire, sostituita da quella dei social. Larga parte dei frequentatori non è in grado di distinguere tra notizie vere e notizie false, soprattutto quando queste ultime servono a spiegare, anche se con argomentazioni assurde e contrarie ad ogni elementare ragionamento, il perché di una vita senza speranze o aspettative di miglioramento. Così il complotto dei poteri forti, l'invasione dei migranti, l'inadeguatezza di un governo, un diverso colore della pelle, l'omosessualità, e via farneticando, diventano colpevoli di una vita insoddisfacente, ostacoli da eliminare fisicamente. E gli imbonitori prolificano e prosperano.
Mario Izzi
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(in)giustizia & dintorni
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[/De gustibus non est sputazzellam (Antonio de Curtis, in arte Totò)]

Re: Che libri hai sul comodino?

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Cheguevara ha scritto: sab gen 23, 2021 2:02 pm Sono a tre quarti del voluminoso libro di Scurati, il secondo della trilogia "M", titolato "L'uomo della Provvidenza". Data la mia età, la cronaca dei fatti su cui è basato il libro mi era più o meno nota, eppure è sorprendente constatare come l'azzeramento della democrazia e l'abolizione dei diritti acquisiti sia stata al tempo resa possibile da divisioni, manipolazioni e false motivazioni nuovamente riscontrabili negli attuali populismi, risorti un po' ovunque come cadaveri dalle tombe. La cosa preoccupante è che del lezzo che emanano si accorgano in pochi.
Io volevo iniziarlo ma sono in un periodo sensibile ed ho paura di portarmi dietro il contenuto del libro nella vita quotidiana.
Ho acquistato il primo volume su kindle ma posso farti una domanda? perchè non ho ben capito la struttura, è un romanzo ma ha tutte fonti storiche accurate e reali o ho capito male?

Io sto leggendo sul kindle Terra Alta cheha vinto il premio planeta 2019, di solito non mi piacciono moltissimo i thriller ma ho voluto provare a leggerlo per tenere allenato lo spagnolo e cartaceo ho Patagonia Express di Luis Sepúlveda che mi aspetta!

Re: Che libri hai sul comodino?

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lunasonne ha scritto: lun gen 25, 2021 6:35 pm Io volevo iniziarlo ma sono in un periodo sensibile ed ho paura di portarmi dietro il contenuto del libro nella vita quotidiana.
Ho acquistato il primo volume su kindle ma posso farti una domanda? perchè non ho ben capito la struttura, è un romanzo ma ha tutte fonti storiche accurate e reali o ho capito male?

Io sto leggendo sul kindle Terra Alta cheha vinto il premio planeta 2019, di solito non mi piacciono moltissimo i thriller ma ho voluto provare a leggerlo per tenere allenato lo spagnolo e cartaceo ho Patagonia Express di Luis Sepúlveda che mi aspetta!
Ciao @lunasonne, pensavo di averti risposto giorni fa, ma il mio messaggio è sparito. La struttura è del romanzo, ma è supportata da fonti storiche accuratamente menzionate e trascritte. Pesantuccio, ma vale la pena leggerlo.
Mario Izzi
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Re: Che libri hai sul comodino?

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Sul comodino ora ci sono:

Niente caffè per Spinoza di Alice Cappagli (Einaudi, 2019); riporto la frase che c’è sulla copertina: "Dai libri che amiamo è possibile ripartire sempre". Scritto in prima persona, coinvolge fin da subito per il suo linguaggio spigliato e per i personaggi particolari e ben delineati, che via via compaiono tra le pagine;

La domanda della sete (Einaudi, 2020) l'ultima raccolta poetica, molto bella, pubblicata da Chandra Livia Candiani.
https://lapoesianonsimangia.myblog.it/c ... i-sono-io/

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