Wanderer ha scritto: Il problema è che anche gli agenti hanno dei preconcetti verso chi fa invii spontanei, quindi è un circolo viziosoSiamo probabilmente OT, ma è vero. Su WD ci siano stati casi (uno che ricordo) di buoni agenti che hanno accettato autori sconosciuti. Un altro autore ha trovato un buon agente dopo aver pubblicato con una big dietro invio spontaneo. Un'autrice ci è riuscita arrivando in finale al Calvino. Sono casi rari, ci si può sperare ma non si può farci conto.
Chi ha buone disponibilità economiche può partecipare a corsi e seminari dove incontrare editor, agenti, ecc. Non c'è garanzia, ma più cose puoi fare e più gente conosci più le probabilità aumentano. È come poter comprare 100 biglietti della lotteria anziché uno: succede che vinca chi ne aveva solo uno, ma statisticamente è molto meno probabile.
Wanderer ha scritto: Leggo tra le righe molta rassegnazione... ma il Self non dovrebbe essere adottato con questo spirito, e dovrebbe fare la differenza!Non è rassegnazione, è realismo: se pubblicare male è inutile e dannoso, allora meglio il self.
Wanderer ha scritto: Ti riferisci all'ultimo editore con cui hai pubblicato? Pensavo ti fossi trovata bene...Eh, con quattro editori diversi faccio confusione anch'io . L'ultimo editore è quello della serie fantasy, e mi sto trovando bene. Purtroppo pubblica appunto solo fantasy, romance e thriller, altrimenti avrei mandato lì anche il nuovo.
Quello che dicevo è il penultimo, che al di là dei problemi con editing, cover, contratto, ecc. sto promuovendo da sola, mandando a mie spese il libro ai blog, ai concorsi e cercando di organizzare presentazioni. Può darsi che il marchio faccia una prima impressione migliore che se mandassi un libro autopubblicato, ma alla fine ciò che valutano dovrebbe essere solo la qualità del libro...