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Re: [Casa Editrice] Words Edizioni

Cheguevara ha scritto: dom ott 30, 2022 10:03 am@Silverwillow Dunque sei d'accordo con me: è un andazzo ormai consolidato, e le CE non fanno comunicazioni, a prescindere dall'impegno (zero) che la cosa richiederebbe, perché delle aspirazioni, delle attese e del tempo degli aspiranti autori non gliene può fregare di meno. E' importante che ciò risulti chiaro a tutti
Oddio, così mi pare quasi di dover fare una dichiarazione ufficiale per la stampa :lol: Sì, sono d'accordo che sia una prassi consolidata quella di ricevere proposte e non rispondere o non leggerle. Sulla considerazione per gli aspiranti autori, la faccenda è più sfaccettata: c'è chi davvero non li considera e c'è chi almeno li esamina ma non trova il tempo di rispondere.
Ma in generale sì, una CE è un'azienda, non un'associazione culturale, quindi si basa sul principio tempo=guadagno. Se leggere decine o centinaia di proposte non rende niente, vengono posti dei limiti. A una CE non importa degli aspiranti autori nella stessa misura in cui a una fabbrica non importa degli aspiranti operai e spesso ignora i curriculum ricevuti.

Re: [Casa Editrice] Words Edizioni

Cheguevara ha scritto: sab ott 29, 2022 9:11 pmQuesto mi pare che sia anche il modo di procedere della Words, perciò, quando riapre ai testi da valutare, significa che ha smaltito l'arretrato, e comunque informare in automatico gli autori delle opere scartate, man mano che si procede, premendo un semplice pulsante, non dovrebbe costare nulla sia in termini di impegno, che di tempo. Se non viene fatto, c'è poco da discutere: o si tratta di incapacità a organizzare la propria impresa, o di considerazione zero nei confronti degli aspiranti autori, o di entrambe le cose.
La questione purtroppo è più terra-terra: il 95% (percentuale mia personale, non chiedetemi le fonti) degli editori non risponde agli invii spontanei (una buona percentuale neanche apre le email, ma sorvoliamo), da qui deriva che tutti gli altri si sentono autorizzati a risparmiarsi lavoro e fare altrettanto. Che sia giusto o no non ha importanza, di solito è la maggioranza a decidere le regole per tutti.
Non voglio stare a difendere nessuno (nemmeno Words, con cui i rapporti non sono tutte rose e fiori, anche se è l'unica dei miei quattro editori che risponde sempre quando chiedo qualcosa).
Il sistema è del tutto sballato, e questo è evidente a chiunque ci si soffermi cinque minuti. L'offerta (gli scrittori) sono soverchianti rispetto alla domanda (gli editori). C'è l'editore che ne approfitta in modo più o meno spudorato, e c'è quello che magari è pieno di buona volontà ed entusiasmo, salvo poi ritrovarsi con un conto che piange e un esaurimento nervoso e dover stabilire delle priorità.
La norma vera è che un medio-grande editore ha decine di segnalazioni già pre-selezionate per lui da agenti, conoscenti, intermediari stranieri, ecc. I piccoli magari leggono tutto, con la vaga speranza di trovare la gallina dalle uova d'oro che gli farà fare il salto di qualità. Ma in un paese dove ci sono quasi più scrittori che lettori è una scommessa persa in partenza.
Niente di tutto ciò è giusto, anche e soprattutto per gli autori. Ma è così che va, illudersi vuol dire solo starci peggio dopo. Se qualcuno vuole organizzare una protesta, contatemi tra i vostri, ma al di là di quello non saprei che altro fare se non capirne il più possibile a adattarmi.

Re: [Casa Editrice] Words Edizioni

Horselover Fat ha scritto: sab ott 29, 2022 9:58 amMagari la tua opera è già stata "cestinata", per usare l'odioso termine riportato in tante pagine relative all'invio dei manoscritti, ma tu sei lì appeso e capita pure che rifiuti o lasci scadere qualche altra proposta nella speranza che il tuo libro trovi casa presso chi invece lo ha rimosso da tempo dalla lista di valutazione. 
Cheguevara ha scritto: sab ott 29, 2022 12:55 pmsiccome la maggior parte degli scritti che arrivano a una CE sono di tale qualità che basta leggere qualche pagina a scandaglio per decidere di non andare avanti nella valutazione, basterebbe impostare una risposta negativa standard che venga inviata semplicemente schiacciando un pulsante. Alla CE non costa nulla, neanche in termini di tempo.
Tendenzialmente sono d'accordo con entrambi, anche perché da scrittrice è snervante non sapere se un mio libro è già stato rifiutato, o è ancora da valutare, o addirittura è stato cestinato senza guardarlo. Ma con l'esperienza mi sono accorta che la risposta negativa standard, oltre che essere rara, non garantisce niente (se non almeno di non restare in sospeso). Adesso una volta inviato a qualcuno non ci penso neanche più: se qualche risposta arriva bene, altrimenti pazienza.
Non ho idea del tempo che richieda impostare una risposta automatica o valutare tutte le email, ma per quanto riguarda la Words, mesi fa gli invii erano circa 15-20 al giorno (adesso saranno di più). A noi autori l'editrice ha dato dei giorni e degli orari per i contatti, e mi è risultato evidente che con tutta la buona volontà sta faticando a star dietro a uscite, fornitori, autori, nuove proposte, ecc.
Sono sicura, in questo caso, che la mancata risposta non sia per disinteresse, ma per problemi organizzativi.
  ha scritto:A tale proposito, pretendere che i manoscritti vengano inviati solo in formato word penalizza chi, come me, dispone di open office, che non ha word tra i suoi programmi:
Nemmeno io ho il programma Word. Uso quello online, che ha meno funzioni ma è gratuito e disponibile a tutti. Ho anche Open Office, e anche lì è possibile salvare i file in Word (io non lo uso, perché ogni tanto stravolge la formattazione). Poi se un editore vuole lo legge in qualunque formato, è solo un pro-forma, forse per capire se uno ha almeno dato un'occhiata alle istruzioni di invio e quindi fare una prima cernita
ivalibri ha scritto: sab ott 29, 2022 5:00 pm"gli editori leggono gli invii spontanei via mail?" è stato di cercare un altro modo per farsi leggere.
Gli invii spontanei sono un po' come la lotteria. Non a caso, gli esordienti che hanno pubblicato così sono davvero pochissimi. I più sono prima passati da concorsi, agenzie, riviste letterarie famose, corsi di scrittura, ecc.
Alcuni hanno ricevuto risposte negative da Mondadori, Einaudi o Fazi (da quanto leggo sopra) ma non è la norma. A me sinceramente non ha mai risposto nessuna big (tranne Adelphi, con messaggio standard). L'invio si può sempre tentare, non costa niente, ma la mancata risposta non significa che il libro non è buono: magari non rientra nel catalogo (e qui è colpa dell'autore che non si è informato prima), magari è un argomento che attira poco o, al contrario, inflazionato. O magari quel giorno l'editor di turno aveva troppe altre cose da fare e qualche decina di messaggi li ha cancellati senza leggerli...
ivalibri ha scritto: sab ott 29, 2022 5:00 pmLe case editrici piccole o medie, come la Words, appena aprono i battenti (mi pare sia una CE nata da pochi anni) magari hanno una mole di manoscritti ricevuti gestibile per il personale che ci lavora. Addirittura, secondo la testimonianza di Silverwillow, era la stessa titolare a farlo.
Questo è l'unico caso in cui ho una visione dall'interno di una CE, perché abbiamo una chat di gruppo e posso seguire cosa succede. È la titolare stessa a lamentarsi per le tante proposte che arrivano e per il poco tempo che le rimane per gestire tutto. È ancora solo lei a esaminare le proposte, l'unica altra persona dello staff (a parte collaboratori esterni per editing e grafica) si occupa dell'ufficio stampa e dei social. Non è certo una scusante, ma chi vuole pubblicare dovrebbe rendersi conto che spesso i problemi sono questi e sono molto concreti.

Re: [Casa Editrice] Words Edizioni

bore_ale ha scritto: gio ott 27, 2022 6:03 pmAnche mandare una mail di rifiuto fa parte del loro lavoro
Non è esattamente così (forse dovrebbe, ma non mi pare sia mai stato così). Io mediamente invio un romanzo a venti editori. Con l'ultimo, solo in due mi hanno risposto che non erano interessati.
Nel caso dei piccoli e micro editori, spesso c'è una sola persona a visualizzare tutto ciò che viene mandato. Avendo esperienza con la Words, posso dire che a valutare i manoscritti è l'editrice in persona. Sono sicura che dà almeno un'occhiata a tutto, ma a stento ha il tempo di seguire gli autori con cui già lavora, dubito molto che sia in grado di rispondere a tutte le proposte (e infatti vedo che sul sito hanno messo che risponderanno solo se interessati). È uno dei molti problemi delle piccole CE, che non possono permettersi di assumere collaboratori esterni.
Questo non per difendere la Words, ma solo per dire che purtroppo è normale: appena una CE diventa conosciuta e riceve centinaia di proposte, non risponde più se non è interessata.

Re: [Casa Editrice] Words Edizioni

Nemo Dakkar ha scritto: mer gen 19, 2022 3:11 pmHo mandato anche una mail per chiedere gentilmente un riscontro, dal momento che sul loro sito sottolineano che rispondono sempre, sia in caso positivo che negativo, ma ancora tutto tace.
Non so perché non abbiano aggiornato le informazioni sul sito, ma i tempi di valutazione si aggirano sui sei mesi, adesso. La titolare valuta tutti gli invii, ma può darsi non abbia più tempo di rispondere a tutti. Quindi, se sono passati sei mesi senza risposta, si può presumere che il romanzo non sia stato accettato (come è nella norma della maggior parte delle CE)
Fabioloneilboia ha scritto: mer gen 19, 2022 3:39 pmSe devo fare un appunto ritengo, forse, un poco troppo bassi i prezzi a cui propongono i libri.
Non so che libri hai visto di preciso, ma a me i prezzi non sembrano affatto bassi. Il mio romanzo costa 18,90 in cartaceo e 2,99 in ebook, salvo promozioni. Mi sembrano prezzi nella media. Quasi tutti gli ebook si aggirano sui 3-5 euro, ed è un prezzo onesto. Un ebook a 10 euro non lo comprerei per principio, perché non è giustificato da spese di stampa, distribuzione, ecc.

Re: [Casa Editrice] Words Edizioni

TheLondoner ha scritto: dom dic 12, 2021 9:47 pm@Silverwillow Tu come ti sei trovata nel corso di questo periodo? Io aspetto una loro risposta, ma non sono positivissima.
Io finora mi sono trovata molto bene. Il mio romanzo è il primo fantasy vero e proprio pubblicato (ma il prossimo anno ce ne saranno altri) quindi fa un po' più fatica di altri titoli, ma non è colpa di nessuno. Sia l'editrice che il suo team di promoter, grafiche ed editor sono in gamba. Tutto ciò che viene fatto, dai libri ai post social, è pianificato e curato nei dettagli. Abbiamo una chat di gruppo, da cui si capisce l'impegno che viene messo in ogni cosa. Ogni romanzo è curatissimo nella grafica, e l'editrice spesso si arrabbia se ci sono problemi di stampa o altro. Sperimenta sempre novità, come le copertine rigide o l'iscrizione a Kobo plus, cerca di migliorare la distribuzione, ha creato un'antologia natalizia, ci ha portati al Salone del libro. Insomma, si vede la passione che c'è dietro, e finora è l'unica CE dove l'ho trovata.
Per il tuo non so dirti, ma so per certo che tutte le proposte vengono esaminate (e non è scontato), quindi se è un romanzo scritto bene qualche chance ce l'hai (y)

Re: [Casa Editrice] Words Edizioni

Fede74 ha scritto: No no erano aperte. Mi consigli di chiedere informazioni? In realtà ho già delle proposte, ma sono indecisa...
Fossi in te aspetterei qualche altra settimana. Sul sito dicono che rispondono anche in caso negativo, ma è probabile che adesso impieghino anche più di tre mesi. Dipende molto da come sono le altre proposte che hai ricevuto. Se pensi che non siano altrettanto valide, cercherei di chiedere loro un po' di tempo per pensarci, in modo da avere anche la risposta di Words prima di decidere

Re: [Casa Editrice] Words Edizioni

Riassumo la mia esperienza, perché anche se la sezione è provvisoria intanto può essere utile. La casa editrice è nata a inizio 2020, io ho inviato il manoscritto praticamente alla cieca, solo sulla buona impressione che mi avevano fatto il sito e il modo di proporsi. Romanzo (fantasy classico, primo di quattro) inviato a marzo 2020, risposta positiva ricevuta poche settimane dopo.
Editing ottimo (con consigli anche sulle scene, non solo sulle singole parole) fatto a dicembre; presentazione dell'autrice e del libro iniziata con largo anticipo; copertina e immagini grafiche promozionali correlate fatte da professionisti (mi sono arrivati moltissimi complimenti per la copertina, che attrae da subito); rapporto autore-editore informale e immediato (messaggi messenger o whatsapp, con risposta in giornata); inserimento in una community vivace di autori (finalizzata un po' alla promozione reciproca, ma è sempre un di più).
Il mio romanzo (primo volume di una tetralogia) è uscito a marzo. C'è stata una grande promozione sui blog dedicati (moltissime segnalazioni e una decina di recensioni). A volte i blog sono piccoli, ma ogni contatto è prezioso — specie per un autore esordiente o poco conosciuto — e può portare conoscenze e altri contatti. Promuovono sia gli autori che la CE tramite interviste, dirette video e una rivista mensile.
Fin qui sono molto soddisfatta. A fine aprile uscirà la versione cartacea, e la titolare ha parlato con me delle sue idee per la cover e la promozione (di solito nei primi mesi danno l'esclusiva digitale ad Amazon, ma non è un obbligo). Questa è la prima volta che l'editore si confronta con me e chiede il mio parere, o mi informa delle sue intenzioni.
Ora le notizie pratiche: Words valuta e pubblica libri di ogni genere (dal romance al fantasy al thriller), ma per il 2021 il piano editoriale è pieno, quindi bisogna tenere d'occhio la riapertura delle selezioni per l'anno prossimo. Sono intenzionati ad aprirsi anche ai libri per ragazzi (ho chiesto per una raccolta di fiabe a scopo benefico). Avendo moltissime proposte i tempi di risposta si sono allungati, e al momento le selezioni sono sospese, ma vale la pena aspettare.
Aggiungo solo che ho pubblicato quattro libri, con editori da big a piccoli, e finora quella con Words è stata la mia esperienza migliore.

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