Mid ha scritto: Se mediamente le nostre idee valgono poco più di zero, e hanno una distribuzione che supera di poco lo zero, perché non lasciarle invece libere di circolare e ricevere magari contributi volontari da parte di chi le ha realmente apprezzate?
Per me è un'idea assolutamente fantastica, e a suo modo geniale nella sua semplicità. Hai ragione: anche pubblicare con una CE (perfino una big come Harper Collins) non permette di viverci (a meno di non essere famosi, cosa che di solito succede per motivi che non c'entrano con la capacità di scrivere). Con le piccole CE è ancora peggio: non si paga niente per pubblicare, ma il lavoro che ci si è messo non è mai ripagato, neanche lontanamente. Lasciare i nostri lavori liberi, contando sul fatto che siano buoni, e che qualcuno potrebbe voler dare un contributo volontario, avrebbe un doppio guadagno: sapere quanti l'hanno effettivamente apprezzato e avere magari più lettori (e si scrive per lo più per essere letti, non certo per il misero profitto, che non risarcirà quasi mai il tempo speso). Un altro benefit non indifferente sarebbe iniziare un trend che finisca per affossare tutte le CE micro poco serie o poco motivate.
Mid ha scritto: Spendere sei mesi della propria vita su un'opera per poi venderne 200 copie e ricevere 300 euro (lordi) dopo un anno... non è forse anche questa "vanity press"?
Su questo no, non sono d'accordo. Non è vanity press, nella misura in cui non si può prevedere il successo di un libro (che l'autore spera sempre galattico), così come a volte non si può prevedere la serietà di una CE nel pagamento delle royalties. Quando si firma un contratto si hanno sempre grandi aspettative. Che poi in genere non si realizzino è un altro discorso.
Concordo invece sul fatto che la visibilità è tutto. Un libro può essere bellissimo, ma se nessuno lo promuove resterà sconosciuto. Anzi, mi azzardo a dire che la promozione è più importante della pubblicazione. Si possono vendere benissimo banalità, se ben promosse. O si può pubblicare con buoni risultati anche in self, ma bisogna sapersi promuovere da sé, e non è facile.
Mid ha scritto: In altre parole: dovendo scegliere tra pubblicare 200 copie con una CE tradizionale e ricevere 200-300 euro di royalties, e distribuire un'opera gratuitamente a 2.000 persone e ricevere "mance di appezzamento" per 10-20 euro, che opzione scegliereste? E per quale motivo?
La seconda. Duecento euro non ti cambiano la vita, qualcuno che crede nel tuo libro abbastanza da fare una donazione volontaria invece potrebbe farlo.