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Re: Situazione Ucraina-Russia

Cheguevara ha scritto: Ricordo di aver avuto con te, in passato, una discussione proprio sul tema del pacifismo,  sul fatto che la violenza di chi si difende non può essere giudicata alla pari di quella di chi attacca
Mi ricordo  :lol: Purtroppo quando si inizia a discutere di morale e giustizia mi infiammo senza volere.
Sono pacifista, ma non nel senso di "qualunque compromesso pur di mantenere la pace",  e non tollero i soprusi sugli innocenti o su chi in quel momento non è in grado di difendersi. Le mie idee di base però non cambiano. Se (evento improbabile) l'Ucraina vincesse e aggredisse a sua volta la Russia, o fucilasse i soldati russi catturati, la mia solidarietà svanirebbe di colpo. Questo perché non parteggio per fazioni politiche, ma solo umane.
Non ce l'ho col popolo russo, e neppure coi loro soldati. Anzi, mi dispiace per i ragazzini mandati al confine per "esercitazioni", che solo all'ultimo minuto hanno saputo di dover attaccare, o sparare sui civili. Sono cose brutte, che ti segnano.
Difendersi è sacrosanto, non si può negare a nessuno questo diritto. Andare oltre, però, entrerebbe per me in un campo morale diverso, molto più infido e complicato.
M.T. ha scritto: Questo è comprensibile. Se qualcuno viene in casa nostra e vuole fare quello che vuole, chi non gli si oppone? Quindi è logico stare dalla parte del popolo ucraino; un po' meno condividere la politica del governo ucraino, che non richiama grande fiducia.
Io non sono schierata con la politica ucraina, che purtroppo fino a poche settimane fa conoscevo poco (a parte le recenti aspirazioni europee). Però questo è un momento drammatico, in cui ci vanno di mezzo milioni di persone come noi, che vorrebbero solo vivere le loro vite in santa pace. Come ribadisce il loro presidente, è coinvolta tutta l'Europa, e su questo sono d'accordo (sebbene mi renda conto, perché non sono sprovveduta, che anche lui ha impostato la sua propaganda).
Comunque vada, siamo coinvolti direttamente. Possiamo discutere degli errori passati, o delle decisioni attuali, ma non possiamo fingere di non vedere. E, nonostante tutto, per me ne può uscire qualcosa di buono, una sorta di sveglia che ci ricorda che la pace e il benessere non sono scontati come credevamo, che bisogna darsi da fare per mantenerli.
Non è questione di fidarsi o no degli ucraini, perché non mi pare che abbiamo niente da temere da loro. Ma bisogna considerare anche che loro si rivolgono a noi in cerca d'aiuto, e se non siamo in grado di darglielo, in qualsiasi modo, la fiducia nella tanto vantata democrazia e sicurezza europea verrà meno anche per altri, con conseguenze imprevedibili.

Re: Situazione Ucraina-Russia

Cheguevara ha scritto: La storia la conosciamo o, almeno per grandi linee, dovremmo conoscerla tutti, ma pare che non sia così, la memoria è corta e, approfittando di questo, c'è sempre qualcuno pronto a manipolarla a vantaggio delle proprie tesi
La storia purtroppo è sottovalutata. Molti pensano che il passato ormai è passato. Ma gli uomini e i loro comportamenti rimangono sempre gli stessi, quindi conoscerla è indispensabile per capire il presente. Sembra una frase fatta, ma è così.
ivalibri ha scritto: Dall'esterno con un'azione militare non vedo come possa essere possibile. Si può però ancora provare con le trattative. La neutralità dell'Ucraina potrebbe essere un buon compromesso. 
La strada della diplomazia per risolvere questa crisi sarebbe la mia preferita. Ma poi vedo trattative a tavoli di dieci metri (e non è paura del contagio, perché ieri ho visto immagini di Putin seduto a meno di un metro da altre persone), Macron che fa colloqui di ore ma senza risultati, perché Putin non cambia di una virgola le proprie condizioni, corridoi umanitari decisi ma non sempre rispettati, e divento scettica. Ancora di più quando vedo proporsi come mediatori Erdogan o il leader cinese. Mi ricorda molto la mediazione per la pace di Mussolini nella conferenza di Monaco del '38 (se avessimo saputo come sarebbe andata, chi gli avrebbe mai dato credito come mediatore?). Qui stiamo discutendo non di fatti già avvenuti e facilmente inquadrabili, ma di fatti ancora in corso, più difficili da giudicare.
Per essere equi, nemmeno l'Ucraina mi pare si stia sforzando molto nelle trattative, ma nel loro caso posso capirli: la Russia li ha invasi, ha ucciso dei civili innocenti, hanno buone ragioni per essere arrabbiati. E l'alternativa alla resistenza, o le conseguenze delle condizioni poste per la pace, sarebbero probabilmente il diventare uno stato fantoccio come la Bielorussia. Non auguro a nessun Paese un simile destino, come non lo vorrei per il mio.

Da pacifista convinta, sarei in teoria contraria anche all'invio di armi, ma qui la situazione è inedita: gli ucraini sono determinati a combattere e resistere (a ragione o a torto) e hanno chiesto disperatamente il nostro aiuto. Non potevamo restare a guardare e basta, o saremmo stati complici.
Qualcosa bisognava fare, e sono lieta che l'Europa stia rispondendo (per una volta) in modo univoco e compatto. Avremmo dovuto farlo anche in altre occasioni? Sicuramente sì (di molte guerre non abbiamo avuto così tante notizie o immagini scioccanti o manifestazioni in piazza) ma non vedo ragione di criticare quel poco di buono che sta uscendo ora in favore degli errori passati.
Le sanzioni economiche colpiranno le persone comuni più che i colpevoli, questo è certo ed è triste, ma non si poteva fare altrimenti senza rasentare l'indifferenza. Quelle sanzioni causeranno contraccolpi anche a noi (aumento delle bollette, problemi nei voli aerei) ma è niente in confronto alla situazione di chi sta lasciando la propria casa senza sapere se la ritroverà.
Io mi auguro vivamente che la questione economica, che è quella che preme di più a questi dittatori da quattro soldi, che pretendono anche di perseguire ideali, riuscirà a risolvere in breve il conflitto e portarli a pensarci su meglio.
Io non credo che Putin sia pazzo, secondo me finge soltanto, per farci paura (c'è una cosa chiamata "strategia del pazzo", inventata pare da Nixon, che prevede proprio il fingersi disposti a tutto per terrorizzare l'avversario). La minaccia atomica per me è un'ultima spiaggia, perché si è accorto di essersi infilato in un vicolo cieco e di aver sottovalutato la reazione (emotiva, prima che politica) dell'Europa.

Re: Situazione Ucraina-Russia

Sono contenta che si è spostata la discussione qui. In chat, vista la necessità di riassumere, era fin troppo facile fraintendersi.
Non ho visto il video, e mi scuso, ma sono giorni che guardo video e leggo articoli, e ne ho concluso che ognuno ha la sua opinione ma nessuno alla fin fine ne sa più degli altri (comunque ho letto il riassunto che ne ha fatto Cheguevara).
Per prima cosa, ci tenevo a fare una precisazione: non si dovrebbe dare per scontato che chi ha idee diverse sia necessariamente meno informato o ignorante. Siamo tutti scrittori qui, tutti persone con un po' di cultura, curiose, che leggono molto e fanno ricerche, anche storiche.
Ammetto che sull'Ucraina in modo specifico sapevo poco prima di questa crisi, quindi mi sono informata. La sua storia somiglia comunque a quella di altri Paesi dell'ex blocco sovietico come la Polonia (che conosco meglio). La dissoluzione dell'unione sovietica si è lasciata dietro ovunque uno strascico infinito di problemi, di odio e di nazionalismi. Non dico che ci si deve rassegnare, ma serve tempo per trovare un equilibrio (e trent'anni non sono niente nella storia di uno Stato). Il tentativo dell'Ucraina di avvicinarsi all'Europa era un buon segno, perché l'Europa (pur con tutti i suoi difetti) è uno dei pochi luoghi al mondo dove i diritti umani sono rispettati (magari non sempre o nel del tutto, ma abbiamo davanti agli occhi alternative molto peggiori).
Mi sono informata sulla storia del battaglione Azov, che tutti i media tirano fuori. Bene, 1200 neonazisti, su 42 milioni di abitanti. Dovremmo lasciare tutti gli altri al loro destino per questo?
Che le ultime elezioni fossero vere o guidate dall'occidente non so dire, ma so che nel governo i partiti di estrema destra non sono neanche entrati, e Zelensky non è certo un neonazista. Nessuno sostiene che l'Ucraina incarni le forze del bene (non siamo in un romanzo fantasy), avrà fatto i suoi sbagli, anche grossi (come tutti), avrà ecceduto col nazionalismo cercando di imporre la lingua ucraina su quella russa (in AltoAdige, negli anni '20 e '30, si è fatto di peggio, proibendo di insegnare il tedesco perfino in maniera privata).
Quanto ai neonazisti, ho letto un articolo l'altro giorno dove si diceva che una buona parte dei filo-russi che combattono nelle repubbliche separatiste sono di estrema destra (ci sono addirittura degli italiani, che vengono dagli ultras e da Forza Nuova, con condanne penali sulla testa). Ma loro non si dichiarano neonazisti, combattono per idealismo (?). Quelli scommetto che a Putin non danno alcun fastidio. Personalmente, preferisco quelli con le bandiere, almeno li puoi riconoscere.
Il punto vero è che quando ho saputo dell'invasione, il mio pensiero non è stato "avranno fatto qualcosa per meritarlo?", ma "non è giusto" e niente di ciò che ho letto in seguito mi ha fatto cambiare idea. Questo perché, al di là dell'economia e della politica, la situazione morale per me è limpida: qualcuno ha iniziato una guerra, invadendo apertamente uno stato indipendente. Non mi interessa se gli Stati Uniti o la NATO hanno fatto errori tanto quanto la Russia, non mi interesserebbe neppure se gli ucraini sacrificassero neonati al plenilunio. Non sono affari di Putin. Quello di proteggere le popolazioni di lingua russa è un pretesto chiaro come il sole, ed è lo stesso identico che usò Hitler quando invase i Sudeti e la Polonia, per aiutare la minoranza tedesca maltrattata.
Vedo ripetersi schemi storici già visti, e sento la gente litigare su cose che non dovrebbero avere spazio in questo momento, invece che riflettere seriamente che siamo sull'orlo di una Terza guerra mondiale, che potrebbe essere l'ultima.

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