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Re: [CP14] Coi tramonti sulle dita

  ha scritto:@MonicaHo visto le mani 
bramare stracci di parole
aggrappate a vesti di raso
scivolare via nel vuoto di valori.
In questi primi versi mi è arrivato tutto il disagio che prova la società in cui stiamo vivendo.
La maggior parte della gente aggrappata ai social per vivere nel riflesso di una ricchezza che non esiste.
E mi sento male pensando ai giovani che non riescono a identificarsi, che vedono scivolare via la loro vita reale in nome di quella virtuale.
  ha scritto:@MonicaHo udito la Terra 
rigurgitare stralci di primavera
su trame logore dei sogni sbiaditi
di una umanità smarrita.
Stessa identica cosa. La natura è l'unica che ci ammonisce e ci gratifica. Magari coglierne certi significati. Ma è difficile camminare a piedi scalzi, sentire di far parte della terra. È difficile, oggi, avvertire la poesia di una giornata di pioggia, per molti è soltanto l'icona di una nuvoletta blu con tre 
goccioline sull'app del meteo.
  ha scritto:@MonicaTravestita da poeta
coi tramonti sulle dita
vorrei 
coltivare tutti i sensi
ritrovare l’armonia
seminar lettere in versi
e raccogliere poesia.
Infine il riscatto dell'animo poetico. Gli ultimi sono i versi più belli. Non perdo, però, la speranza di vedere i giovani avvicinarsi alla poesia.
Ma, sai, ho una nipotina di dieci anni, a scuola la maestra le fa imparare a memoria poesie insulse scritte da lei stessa. Sacrifica i nostri grandi poeti
in nome del suo egocentrismo, e lo fa da cinque anni :facepalm:
Anche gli altri non sono messi meglio, a scuola s'impara a stare a scuola e volte la cosa non coincide con questi tue parole:


coltivare tutti i sensi
ritrovare l’armonia
seminar lettere in versi
e raccogliere poesia.

Complimenti, Monica mi hai toccato il cuore.

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