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Re: [MI 163] Terza media

pale star ha scritto: Per completare il quadro desolante, era lunedì (cosa può esserci mai di buono nei lunedì mattina?) ed era in ritardo. Per andare a scuola, Gaia attraversava un parco, un sottopassaggio per evitare l'Asse Attrezzato e una serie di strade con i nomi di certi scrittori vissuti secoli prima. Fino all'anno precedente aveva fatto quel tragitto con Sveva, ma che fosse da sola o in compagnia la strada era sempre la stessa e anche diverse persone che incrociava in quei venti minuti di strada. Quel vecchio senza due denti davanti e i capelli a cespuglio, lunghi e indemoniati, che teneva per mano una bambina in età da scuola materna, per dire, era ormai una faccia nota. Discutibile, ma consueta. Come la gattara che si prendeva cura della colonia felina del parco e puzzava di scatolette vecchie già alle sette del mattino.
Eccola lì, la nostra piccola avventuriera, se ne va a scuola sconsolata e rassegnata.
pale star ha scritto: Mentre si avvicinava all'imboccatura del sottopassaggio, però, sentì dietro di sé un passo dal timbro particolare. Non erano scarpe con i tacchi, né il suono pesante di chi si trascina un paio di anfibi. Sembrava uno scalpiccio di qualcuno che camminava scalzo. Assurdo, come si poteva camminare scalzi su un marciapiede cittadino?
Ma la vita può assumere varie forme  per svegliarci, per indurci a combattere. Un dinosauro viola? Dei mulini a vento? Quasiasi cosa va bene, l'importante è la consapevolezza dei nostri desideri.

Guccini nella sua don chisciotte:

Preferisco le sorprese di quest'anima tiranna
Che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti,
Ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti.
Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire,
Ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire...

Se non la conosci @pale star  ti consiglio di ascoltarla, è veramente bella.
pale star ha scritto:
All'intervallo avrebbe cercato la Mattei per farsi spiegare tutto sul liceo artistico.
Poi sperò che il dinosauro incontrasse anche la gattara. Avrebbe dato via la merenda pur di vedere la sua reazione.
Bellissimo il finale, come tutto il racconto del resto.
Bravissima!

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