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Re: Tic Toc

Premesso che, come diceva il compianto Giancarlo Menotti, chi ha bisogno di spiegare la propria arte è un artista sospetto, cerco di commentare questa poesia anche se, come ribadisco spesso, si tratta di questioni di cui purtroppo non me ne intendo. Anche in questo caso, come nel caso de 'i neomorti', ho letto un testo che potrebbe essere assimilabile ad un song brechtiano nell''Opera da tre soldi' messa in musica da Kurt Weill, o addirittura potrebbe trattarsi di un rap sull'esempio di quella sorta di jungle che ripete spesso Andrea 'Lucky' Lucchetta: 'Su le mani dai divani, su le mani per Anzani, noi siamo italiani'. È la disposizione dei versi che me lo fa pensare: se fosse una vera e propria poesia (un Haiku, in questo caso, ovvero un poesia molto breve). Onestamente, faccio una fatica inimmaginabile ad apprezzare una poesia di questo tipo, dato che la poesia contemporanea non incontra molto il mio gusto, però riconosco senz'altro il coraggio nel cimentarsi con uno stile di poesia del genere. Il tema però è interessante, ed è interessante il modo con cui l'hai trattato, ovvero con sublime ironia, e questa è una cosa veramente splendida. 

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