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Re: Senza disturbare nessuno

@Adel J. Pellitteri ciao, volevo commentare il tuo racconto da un po´. Hai descritto la storia di molte famiglie alle prese con un ragazzo malato di depressione, o agorafobia, o un hikkikomori come lo definiscono alcuni.
Guarda, forse volevi renderlo un menegrefista, ma io ci vedo molto egoismo nelle sue scelte, e anche molto vittimismo.
Adel J. Pellitteri ha scritto: E per oggi ho finito, ho sodisfatto il mio Ego.
Appunto, lui soddisfa il suo ego, pensa a se stesso e nessun altro, neanche sua madre.
Adel J. Pellitteri ha scritto: Vorrebbe che lasciassi il mio letto, il mio mondo, ma per andare dove? A far cosa?
Non capisco questa frenesia che tutti hanno nei confronti della vita. Non ne vedo il motivo. Hanno ruspe per mani, scavano, innalzano, arraffano, intascano e spendono. Ho smesso di affacciarmi alla finestra da quando sono cresciuto e ho capito che non è questo ciò che sono, ciò che voglio. I loro desideri non corrispondono ai miei.
Qui ci vedo sia egoismo che vittimismo. Non pensa al dolore che sta procurando a sua madre (infatti, non é proprio vero che stia vivendo "senza disturbare nessuno"), ed é vittimista quando semplicemente rinuncia alla vita perché non ne vede il motivo. So che certe persone soffrono di disturbi psicologici, e si abbandonano a certi ragionamenti che un individuo sano non considererebbe, ma la vita spesso e´tutt´altro che piacevole, per tutti noi. Nessuno ama affannarsi. Volevi renderlo menefreghista, ma se proprio é menefreghismo, é un menefreghismo che sfocia nell´indolenza patologica.
Adel J. Pellitteri ha scritto: Lei comprende, si ritira e sospira
Piú che "comprende" userei "accetta/rassegna".
Adel J. Pellitteri ha scritto: Come ogni mattina la casa profuma di pulito e all’ora di pranzo e di cena sarà il turno del cibo odoroso
Forse metterei una virgola "[font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]come ogni mattina[/font][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif],[/font][font="Open Sans", "Segoe UI", Tahoma, sans-serif]la casa profuma di pulito"[/font]
Adel J. Pellitteri ha scritto: Sta per tornare, sento le ciabatte fermarsi dietro porta, la apre senza alcuna delicatezza, “la vita è là fuori” dice con un tono stizzito
Qui forse userei "sta per rientrare" e userei solo "con tono stizzito", senza "un".
Adel J. Pellitteri ha scritto: A volte mi capita di fare un giro lassù anche di notte, il mio svago a quell’ora è costellato di pianeti da scoprire, ma arrivato nel punto più buio calo le palpebre e rinuncio.
Che intendi per "punto piú buio"?

Poi, gusto personale, ma userei le caporali per i dialoghi.

Insomma, il racconto é ben scritto, ma aggiungerei alcuni dettagli in piú sul personaggio della madre, di lui.

Spero il mio commento sia stato d´aiuto :)

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