La ricerca ha trovato 30 risultati

Torna a “Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento”

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Silverwillow ha scritto: ho pensato a te proprio perché si parlava di femminismo (e anche perché mi sentivo in minoranza :P ) Grazie di essere passata a salutarci! Ormai sei una scrittrice affermata (per chi non lo sapesse, ha pubblicato "Il giglio d'acqua" con Solferino, dopo aver vinto un concorso) quindi è giusto che ti concentri sulla tua scrittura. Seguo molto poco i social, ultimamente, ma sono davvero orgogliosa di conoscere una scrittrice così determinata a realizzare i propri sogni. Ho avuto almeno il merito di riportarti tra noi per un po
Grazie cara Laura! Non mi sento una scrittrice affermata, anzi, ma sì determinata e anche fortunata (perché la fortuna ha un ruolo in tutto ciò...). E sono orgogliosa anch'io di conoscere te che hai all'attivo ben quattro romanzi! Stai lavorando a qualcosa di nuovo?
Un abbraccio 🤗 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Silverwillow ha scritto: anche @ivalibri    (che saluto, in caso vedesse il tag  :ciaociao:  ) che ha idee molto decise a appassionate, e ci sono altre che partecipano spesso ai contest o altro. Magari sono anche interessate agli argomenti, ma non a discuterli qui... D'altro canto è un forum di scrittura,
Ciao Laura! Come stai?
E un abbraccio prenatalizio anche a @dyskolos@Cheguevara@M.T. !
Come state ragazzi?
Ogni tanto bazzico da queste parti (sia nel forum che in questa discussione) ma non riesco a seguire come prima (il che è un bene perché significa che mi sono rimessa a scrivere!).
Silverwillow ha scritto: A me sinceramente cominciano a stare sulle scatole maschilisti e femministe allo stesso modo
Cheguevara ha scritto:
Anche a me: pure se sono incluso tra i maschilisti, questa diatriba alla moda non la sopporto più
Mmmm... meno male che non partecipo alla discussione: lo sapete che sono una femminista convinta! 😅 Del tipo che se nascevo qualche secolo fa sarei stata una strega, mentre negli anni '70 sarei scesa in piazza a bruciare il reggiseno!
Va beh, vi lascio alle vostre discussioni (anche perché in questi ultimi interventi ho un po' perso il filo).
A presto!

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Daniel P. ha scritto: se parli di Nike o comunque Foot Locker in generale... 
Eh, non solo purtroppo. Il made in Italy condivide gran parte delle problematiche dei marchi delle multinazionali. Una volta l'industria tessile era fiorente nel nord-est, adesso le fabbriche sono state quasi tutte chiuse e delocalizzate nell'Europa dell'est o in Asia. Rimane parte dell'industria manifatturiera toscana, concentrata soprattutto a Prato dove i lavoratori sono cinesi e sottopagati. Esistono ancora alcune realtà virtuose ma spesso assemblano i pezzi qui, confezionati però nel sud-est asiatico. 
Anche l'alta moda è messa male da questo punto di vista. Mia cugina lavora per un marchio italiano e ricama a mano abiti da sera di alta moda. Spesso posta su Facebook i suoi lavori indossati da attrici famose che sfilano a Cannes o al Festival del cinema di Venezia. Ebbene quegli abiti costano un occhio della testa ma lei lavora con un contratto capestro e guadagna pochissimo. Insomma il mio ragionamento è che costo alto non vuol dire filiera virtuosa e rispettosa dei diritti dei lavoratori. 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Daniel P. ha scritto: da dove arrivano i prodotti che compriamo? Io dovrei cambiarmi le scarpe (non l'ho ancora fatto :D ) ma non possiamo pretendere che un paio di scarpe fatte a mano o comunque fatto da lavoratori pagati il giusto, quanto devono essere pagati con un lavoro in regola in Italia... e un altro paio di scarpe fatte chissà dove, in Cina o in qualche Paese povero, fatte da lavoratori sfruttati o magari anche minori... abbiano lo stesso prezzo; dai
Giusto, attenzione però perché anche un paio di scarpe che costano care possono (e spesso e volentieri è così) avere dietro lavoratori sfruttati e filiere per nulla etiche. Ad esempio un paio di Nike costano alla multinazionale che le produce meno di 2 dollari tra materiale e manodopera e altro, eppure a quanto le vendono al consumatore?
Diciamo che per quanto riguarda il tessile, se pago un capo molto poco (che so, un maglione a 5 euro) ho la certezza che dietro ci sia lo sfruttamento dei lavoratori, magari anche minori. Se lo pago di più non è certo automatico che la filiera sia virtuosa, purtroppo. Magari pago di più solo il marchio.
Basta vedere come i grandi marchi producono sia i capi originali che i contraffatti (ossia allo stesso identico modo!).
Ciao!

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

dyskolos ha scritto: Verrò :)
Non potrò non vedere l'ascensore di Castelletto. Appena passo da Genova, mi farò un giretto sugli ascensori.
Ti aspetto!
Se vieni, ti accompagno io a Castelletto. 
Intanto ti copio-incollo tutta la poesia, con l'occasione l'ho riletta. È troppo bella.

L'ASCENSORE

Quando andrò in paradiso
non voglio che una campana
lunga sappia di tegola
all’alba – d’acqua piovana.

Quando mi sarò deciso
d’andarci, in paradiso
ci andrò con l’ascensore
di Castelletto, nelle ore notturne,
rubando un poco
di tempo al mio riposo.

Ci andrò rubando (forse
di bocca) dei pezzettini
di pane ai miei due bambini.
Ma là sentirò alitare
la luce nera del mare
fra le mie ciglia, e… forse
(forse) sul belvedere
dove si sta in vestaglia,
chissà che fra la ragazzaglia
aizzata (fra le leggiadre
giovani in libera uscita
con cipria e odor di vita
viva) non riconosca
sotto un fanale mia madre.

Con lei mi metterò a guardare
le candide luci sul mare.
Staremo alla ringhiera
di ferro – saremo soli
e fidanzati, come
mai in tanti anni siam stati.
E quando le si farà a puntini,
al brivido della ringhiera,
la pelle lungo le braccia,
allora con la sua diaccia
spalla se n’andrà lontana:
la voce le si farà di cera
nel buio che la assottiglia,
dicendo “Giorgio, oh mio Giorgio
caro: tu hai una famiglia.”

E io dovrò ridiscendere,
forse tornare a Roma.
Dovrò tornare a attendere
(forse) che una paloma
bIanca da una canzone per radio,
sulla mia stanca
spalla si posi. E alfine
(alfine) dovrò riporre
la penna, chiuder la càntera:
“É festa”, dire a Rina
e al maschio, e alla mia bambina.

E il cuore lo avrò di cenere
udendo quella campana,
udendo sapor di tegole,
l’inverno dell’acqua piovana.

Ma no! se mi sarò deciso
un giorno, pel paradiso
io prenderò l’ascensore
di Castelletto, nelle ore
notturne, rubando un poco
di tempo al mio riposo.

Ruberò anche una rosa
che poi, dolce mia sposa,
ti muterò in veleno
lasciandoti a pianterreno
mite per dirmi: “Ciao,
scrivimi qualche volta,”
mentre chiusa la porta
e allentatosi il freno
un brivido il vetro ha scosso.

E allora sarò commosso
fino a rompermi il cuore:
io sentirò crollare
sui tegoli le mie più amare
lacrime, e dirò “Chi suona,
chi suona questa campana
d’acqua che lava altr’acqua
piovana e non mi perdona?”

E mentre, stando a terreno,
mite tu dirai: “Ciao, scrivi,”
ancora scuotendo il freno
un poco i vetri, tra i vivi
viva col tuo fazzoletto
timida a sospirare
io ti vedrò restare
sola sopra la terra:

proprio come il giorno stesso
che ti lasciai per la guerra.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

dyskolos ha scritto: Vuoi dire che esistono luoghi pubblici dove si pagano gli ascensori?
Assolutamente sì. Nella mia città, Genova. Non si tratta di ascensori privati, ma pubblici, che collegano parti della città (che d'altronde si erge su una serie di colline e dislivelli).
Celebre è l'ascensore per Castelletto da piazza del Portello. Citato in una poesia di Giorgio Caproni, ti riporto la prima parte:

L'ascensore 

Quando andrò in paradiso
non voglio che una campana
lunga sappia di tegola
all'alba - d'acqua piovana.

Quando mi sarò deciso
d'andarci, in paradiso
ci andrò con l'ascensore
di Castelletto, nelle ore notturne,
rubando un poco
di tempo al mio riposo.


Il costo del biglietto era di 70 centesimi, mi pare. Ora è gratis, ma ti assicuro che ne vale la spesa se capiti a Genova. Il panorama è mozzafiato e l'ascensore in sé è una bellezza.
Ciao!

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Cheguevara ha scritto: un'imposta dell'1%, che significherebbe 100.000 Euro su dieci milioni come 1 Euro su cento, non peggiorerebbe significativamente la situazione economica di chi è tassato, mentre migliorerebbe di molto quella della comunità. Ma gli italiani si ricordano dello Stato quando c'è da chiedere o da criticare, mai quando c'è da dare.
È vero, purtroppo. 
Vorrei però menzionare una proposta virtuosa locale. Nella mia città si vuole sperimentare il trasporto pubblico urbano totalmente gratuito per tutti. Si richiederebbe ai cittadini una tassa per coprire le spese. L'idea nasce dalla volontà sia di offrire un servizio essenziale che di ridurre l'inquinamento. Se i trasporti pubblici sono gratis e al contempo già pagati le persone userebbero meno le automobili. 
Intanto è già da un anno che abbiamo delle fasce orarie in cui la metropolitana è gratis e lo sono sempre ascensori e funicolari. Pare che già sia un ottimo incentivo.
Non so se i cittadini protesteranno per la tassa, vedremo.
Comunque il nostro sindaco è di destra (l'assessore ai trasporti di sinistra, voluto proprio dal sindaco), anche se per me l'idea va nella direzione opposta. Bisogna dire che oggigiorno la politica dipende anche molto dalla volontà e dell'intelligenza dei singoli, per lo meno a livello locale.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Cheguevara ha scritto: il presidente": la femminilizzazione a tutti i costi di cariche e appellativi finisce per ridicolizzare la donna e il ruolo che ricopre. Esistono altri modi ben più efficaci di mostrare rispetto per il genere femminile
Sai come la penso su questo. La femminilizzazione non è a tutti i costi, serve a normalizzare la presenza delle donne nei ruoli apicali, e non è ridicola. È questione di abitudine. Per noi è la prima donna premier, ma altrove le donne hanno già ricoperto ruoli del genere. Angela Merkel era kanzlerin e non kanzler (cancelliere) e non mi pare sia stata ridicolizzata. Avendo poi io a che fare con persone giovani per lavoro ti assicuro che per loro è normale usare il femminile e dire ministra o sindaca, non si mettono a ridere. Ripeto: questione di abitudine. 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Non voglio entrare nel merito strettamente politico del nuovo governo (mi deprimo e basta...). Una riflessione però mi pare doverosa sulla necessità che hanno sentito di modificare i nomi di alcuni dicasteri, visto che per me la forma è anche sostanza.
Ministero dell'istruzione e del merito (cosa significa merito? In che senso? Sanno che la meritocrazia dilagante è spesso una maschera della disuguaglianza sociale?).
Ministero dello sviluppo economico è diventato Ministero delle imprese e del Made in Italy. (Solo made in Italy e solo imprese, ma l'economia non è anche il resto?)
Ministero del Sud aggiunge anche il Mare (va beh, per il controllo dei porti però...)
Alla Famiglia aggiungiamo la Natalità (non sia mai che le donne pensino di non fare figli).
E infine la chicca, il mix di orgoglio patriottico e di metafora imperante: il Ministero dell'agricoltura e della sovranità alimentare (tutti pronti a mangiare la pizza con la corona in testa?).
Mah!
Aggiungiamo che Giorgia Meloni ha specificato di voler essere chiamata il presidente e non la presidente e possiamo smettere anche di esultare per avere la prima donna premier d'Italia.
Va be' mi ritiro di nuovo nella mia fase di silenzio depresso.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

https://www.europapress.es/cultura/libr ... 61919.html

A proposito di morte di persone famose. Oggi ci lascia Javier Marías a 70 anni.
La notizia mi rende molto triste, a confermare forse quanto diceva il caro @dyskolos che un conto sono le ragioni della mente e altre quelle del cuore. Conoscevo Marías da lettrice e non personalmente ma la notizia mi rattrista lo stesso. Era uno dei miei scrittori preferiti, tra gli spagnoli contemporanei il mio preferito in assoluto. 
Ho sul comodino ancora da leggere il suo ultimo libro, che mi aspetta paziente e che ora leggerò con un sentimento diverso perché so che non leggerò altri romanzi scritti da lui.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Non so, @dyskolos, che chi regna o governa debba vivere nello sfarzo lo hai scritto tu. Anche io sono anti-monarchica, trovo che la monarchia sia un'istituzione che non dovrebbe esistere perché implica di per sé il concetto del sangue blu. Per me inoltre ha poco senso anche una monarchia parlamentare perché toglie al monarca l'onere di prendere decisioni. Almeno una volta i re governavano, ora nemmeno quello. 
Ma forse ho travisato il tuo pensiero...

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

dyskolos ha scritto: Quanto allo sfarzo, vorrei dire che reputo giusto che chi regna o rappresenta un popolo viva nello sfarzo (non eccessivo).
Mah, lo sfarzo è di per sé eccessivo. C'è una via di mezzo tra vivere in una catapecchia con le pezze al culo e il lusso esagerato in cui vivono questi individui. Potrebbero mantenere il loro ruolo simbolico in modo più dignitoso. Perché a mio modo di vedere non è dignitoso vivere nella miseria ma nemmeno con il tenore di vita di queste èlite, soprattutto se tanta gente fatica a stare a galla. 
Senza contare che anche la ricchezza sfrenata e il ruolo rigido imposto per nascita a queste persone è una gabbia. Insomma si dovrebbe modernizzare il loro ruolo e status se si vuole mantenere questa istituzione. Senza dimenticare che dovrebbe avere un ruolo esclusivamente simbolico e tradizionale. Altrimenti dobbiamo anche accettare il concetto che sta alla base di tutto ciò, ossia che ci sono persone che per stirpe hanno privilegi a cui gli altri non possono accedere, o per dirla con altre parole, che ci sono esseri umani con il sangue blu.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

dyskolos ha scritto: Queste (e altre) sono teorie per la ragione, direi per la mente, non certo per il cuore
Vero!
dyskolos ha scritto: Se fossi stato vivo nel 1946, avrei sicuramente votato per la repubblica.
Me too.


https://www.nytimes.com/2022/09/09/worl ... queen.html
Articolo del NW Times che ho appena visto sulla percezione degli inglesi della notizia della dipartita di Elisabetta. 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Ilaris ha scritto: Dietro ai tanti tributi che le diamo, anche solo guardando le 
giuste (per me) celebrazioni, c'è anche la consapevolezza che noi che le sopravviviamo siamo stati parte della sua storia.
Certo, e questo lo capisco e lo rispetto. Noi siamo stati parte della sua storia e lei della nostra. Ho vissuto un periodo in Inghilterra e la sua figura ha accompagnato anche me. Alcuni salotti inglesi sfoggiavano il suo ritratto e per i loro padroni la regina e tutti gli altri reali incarnavano il sogno di una vita favolosa, altre persone avevano un atteggiamento ironico verso quel mondo.
Ilaris ha scritto: è solo riconoscere che ha avuto un ruolo incredibile
Incredibile non direi. Il monarca oggigiorno è solo una figura simbolica senza alcun potere politico o decisionale. Si porta dietro tutto un apparato di rituali di protocollo e di sfarzo ma non va oltre a questo.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

dyskolos ha scritto: Credo che in discorsi del genere ci sia sotto sotto un po' di invidia inconscia.
No, no, assolutamente. È che però purtroppo a un certo punto la vita finisce. Ci sono due teorie a proposito: una, ottimista, ritiene che in assenza di malattie si potrebbe virtualmente vivere in eterno (e la vecchiaia è vista come una progressiva fragilità e predisposizione alle malattie) e un'altra, più pessimista ma forse più realistica, che prevede che ogni specie abbia una sorta di orologio biologico per cui quando è l'ora di andarsene, beh, si passa a miglior vita.
Avevo fatto una ricerca a proposito per un testo che sto scrivendo e dunque pare che l'età media umana sia aumentata fino agli anni '90 con la presenza di diversi ultracentenari per poi abbassarsi in seguito. Insomma siamo fatti così, non c'è invidia o cinismo in questo.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

dyskolos ha scritto: Anche io, ma mi pare che in questo caso non ci siano state.
Come no? Ai TG servizi di mezz'ora almeno, in radio non trovavo una stazione che non parlasse di lei. Con cronistorie di quali e quanti capi di stato ha visto passare ( e ci credo, in 70 anni di regno!). 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Invece volevo lamentarmi di come viene affrontata dai media la morte della regina Elisabetta. A parte che mi dà sempre fastidio l'affetto commemorativo a posteriori. Mi spiego: è chiaro che se muore una celebrità ne venga data notizia e che si tenda a descriverla come una persona fantastica. È giusto, per rispetto della persona e in generale per la morte. Però le sbrodolate infinite che seguono la dipartita di un personaggio celebre le trovo odiose, anche perché dopo un paio di settimane il povero defunto cade subito nel dimenticatoio. Poi mi verrebbe anche da dire che magari alla persona in questione farebbe piacere essere considerata mentre è viva, magari vecchietta ma ancora tra noi. Penso al povero Tabucchi che appena è morto è stato onorato della prestigiosa edizione cofanetto da Adelphi. Ma ai simpatici editori non è venuto in mente che magari al povero scrittore avrebbe fatto piacere vederli i bei cofanetti? Lo trovo insopportabile. 
Ora tocca alla regina. Ieri alla radio non facevano altro che parlare di lei e Facebook era invaso da post su sua maestà. 
Non ho niente contro di lei, magari in un altro post dico cosa penso della monarchia oggi, anzi mi fa anche un po' pena. Due giorni prima di morire le hanno fatto fare il passaggio di consegne alla Truss e ora esporranno il suo corpo per due settimane al pubblico. Un rituale che trovo terribile. Senza dimenticare che comunque aveva 96 anni e tutta questa contrizione la trovo eccessiva. 

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Silverwillow ha scritto: , conosco troppo poco Liz Truss, potrebbe anche essere una guerrafondaia, ma non sulla base di quella risposta, perché la domanda era quasi retorica. Non poteva dire: no, non me la sentirei mai. Sovrintendere all'apparato nucleare è uno dei suoi doveri come premier. Si spera che non avrà mai bisogno di prendere davvero la decisione
Che sia una guerrafondaia direi che è certo. Era ministro degli esteri prima di diventare premier e ha sempre promosso una politica aggressiva. Si è anche fatta fotografare e filmare in tenuta mimetica su un carro armato. 
Quanto alla domanda avrebbe potuto rispondere che si sarebbe presa la responsabilità di quel compito. Il che significa assumersi la responsabilità: in un senso umano non può che essere non schiacciare mai il metaforico bottone. In questo modo avrebbe salvato capra e cavoli. Invece di ripetere la frasetta che doveva pronunciare per prendersi la poltroncina. Anche se da un punto di vista comunicativo il fatto che abbia dovuto ripeterlo mi rincuora. Sembrava dovesse convincere più che altro se stessa. Il linguaggio ha tante trappole ma sta anche alla nostra intelligenza evitarle.
Invece non capisco quando dici che se dovesse essercene bisogno. Intendi in caso di risposta ad attacco atomico? Ma quella è comunque una rappresaglia. Vorrei qui ricordare di nuovo Stanislav Petrov, l'uomo che ha salvato il mondo non dando l'ordine di rappresaglia per salvare comunque una metà del mondo.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Silverwillow ha scritto: Non conosco bene Liz Truss, ma la questione dell'atomica è un buon esempio della manipolazione di notizie. Lei non ha mai detto niente del genere, ha solo risposto a una domanda diretta di un giornalista sul fatto che si senta pronta o no, in casi estremi, ad assumersi questa responsabilità. La risposta, per qualcuno che aspirava a diventare premier, era scontata e banale: https://www.butac.it/liz-truss-minaccia-nucleare/
Ma dai! Poverina, è stata costretta a dirlo!
Questo sì che mi fa stare tranquilla.
Che mondo! Ma come siamo ridotti?
Per come ragiono io la risposta giusta sarebbe comunque e sempre "no, non schiaccerei il pulsante". (Che poi sta storia del pulsante è una cretinata, non c'è nessun pulsante, ma va beh.) Invece ora per sperare di essere eletti bisogna dire il contrario... e stiamo anche a precisare perché e per come. E non ci dobbiamo nemmeno indignare. Per carità, brava Liz Truss, d'ora in poi dormirò sonni tranquilli.

Re: Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento

Alberto Tosciri ha scritto: ho sentito che devono mandare  di nuovo astronauti sulla Luna, non so a fare cosa.
La missione è stata annullata per problemi tecnici a quanto pare. 
A proposito di Sardegna ho visto una trasmissione su gas e energia (presa diretta) in cui si diceva che una parte delle acque territoriali sarde sono sotto la giurisdizione algerina ( dalla cartina mostrata arrivano a 12 miglia dalla costa). Ora con il bisogno energetico di importare il gas dall'Algeria, nella ultima missione, quella di Di Maio, l'Algeria si è rifiutata di discutere il dossier, che infatti non è stato neanche aperto. Significa che in linea teorica un peschereccio sardo non può pescare nelle proprie acque. L'Algeria sa che in questo momento può ricattare tranquillamente paesi in cerca di alternative al gas russo.

Torna a “Tutto ciò di cui volete parlare (o lamentarvi) senza distinzioni di argomento”