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Re: Quesiti e dubbi sui contratti di edizione

ElleryQ ha scritto: Da quel che ne so, inoltre, la peer review, per prassi, non è mai retribuita. Almeno per gli articoli scientifici è così. Qui, infatti, puoi trovare un articolo critico a riguardo, che ne suggerisce l'abolizione. Si parla chiaramente di valutatori anonimi e non retribuiti.
Confermo. Ho fatto anch'io delle valutazioni in peer review in passato e non sono stata retribuita. Non so se chi è più in alto in grado nella carriera accademica (i professoroni tanto per capirci) si faccia pagare, cosa che mi pare possibile, ma nella mia esperienza la valutazione è anonima e gratuita. Personalmente credo che sia giusto per evitare favoritismi nei casi in cui l'anonimato non sia pienamente rispettato. Le pubblicazioni accademiche sono diverse dalle altre e seguono regole a sé stanti, ad esempio non è malvista nel curriculum dell'autore l'editoria a pagamento, al contrario di quanto avviene per chi scrive fiction. Le pubblicazioni sono indispensabili sia per accedere alla carriera accademica che per proseguirla e spesso sono le università e gli enti di ricerca a finanziare le pubblicazioni presso le case editrici. Insomma è un po' un mondo a parte a mio parere.

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