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Re: [Lab 1] Aurelia

Almissima ha scritto: «Oggi a pranzo mi é sembrato di magiare un fienile!» la sedia cigola sotto al disagio di Aurelia.
L’apertura è ottima. Ti proietta subito nella situazione. Mi sono immaginata una “grassona” a dieta. 
Almissima ha scritto: cento grammi di rucola tagliata in maniera grossolana. 
Quel “tagliata in ecc.” sa troppo di ricettario mi suona un po’ innaturale. Mi fermerei a rucola.
Almissima ha scritto: Ma deve averne una bella scorta,
Qui parli della pazienza del dottore.  Fa capolino il narratore onniscente, meglio asciugare. 
Almissima ha scritto: Il dottore cerca conforto giocherellando con una penna, lei incalza.
Anche in questa frase avrei evitato di sottolineare di “cercare il conforto”  perché già azione di giocherellare rende bene l’emozione sottostante.
Almissima ha scritto: Preso da non si quale spiritello,
Anche questa precisazione l’avrei evitata. 
Almissima ha scritto: Gualtiero rimira l’orecchino, prima di riporlo nella scatola dei trofei di tutte le sue pazienti.
Wow, questo sì che è un colpo di scena…

Ciao @Almissima 

ho letto con piacere il tuo racconto, quasi una scena  da operetta. Tutta la situazione è ai confini della realtà. I personaggi sono belli carichi,  e la situazione di per sé è paradossale e divertente.
Dal punto di vista dell’esercitazione, contestualizzando la tipologia di narrato quasi teatrale,  i dialoghi funzionano.  Credo che  potresti asciugare le didascalie che appesantiscono il testo (ti ho fatto alcuni esempi sopra)  Fai compiere molte azioni che fanno ben comprendere a chi legge gli stati emotivi dei personaggi, senza bisogno di doverli spiegare. 
Comunque è un racconto godibile che mi ha divertita e anche spiazzata… vai a fidarti dei dietologi! Anche se la signora a quanto pare apprezza  😀
Complimenti!

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